NO TAV 27 giugno 2011 – da Chiomonte


fonte: www.notav.eu

4.50 Le forze dell’ordine sono asserragliate dentro alla galleria, altri mezzi (idranti?) stanno salendo da Susa
5.00 Mezzi avvistati in uscita anche dalla galleria del Cels
La CUB ha annunciato lo sciopero provinciale del settore privato da oggi fino a fine occupazione della Valsusa
5.25 da twitter: primo contatto alla barricata della centrale (vicino al ponte)
Autostrada chiusa – La statale sembra aperta
Radio Maddalena si riesce a seguire anche dalle frequenze di Radio Blackout (nei momenti di maggior tensione)
5.40 Mezzi da Lavoro in discesa lungo le due corsie l’autostrada
6.00 Forze dell’ordine lavorano con il flessibile alla barricata verso Giaglione
6.10 Situazione di stallo: gli amministratori hanno chiesto di parlare con un funzionario responsabile ma la loro richiesta non è stata, almeno per il momento, ascoltata

6.15 DALLA BARRICATA DI GIAGLIONE SONO PARTITI I RAZZI CHE SEGNALANO L’ALLARME: ARRIVANO!!!
Chi può salga alla Maddalena, le statali sono aperti e la ferrovia è in funzione (badate solo a non prendere qualche tgv per sbaglio 😉 )

6.30 Alla barricata Stalingrado (Giaglione) un mezzo cingolato con pinza con a protezione, oltre a battaglioni di finanzieri, un vigile del fuoco con l’idrante in mano
6.50 Turi Vaccaro fa una verticale davanti alla “draga a pinza” (per la serie “restiamo umani”) da infoaut
Turi Vaccaro è stato al momento fermato, il movimento ne chiede la liberazione

7.10 Al momento si riesce ancora ad arrivare a Chiomonte. Si sta formando un gruppo di persone all’inizio del paese
e chiedono che arrivino altre persone, per essere vicini al presidio e per evitare
che venga chiuso questo accesso

8.40 Sotto attacco la barricata Stalingrado, stanno usando lacrimogeni e idranti. La statale 24 è ancora aperta, servono rinforzi.

8.50 La barricata abbandonata, le forze dell’ordine stanno lanciando fumogeni sul piazzale del presidio e cercano di forzare passando anche dal parco archeologico.

9.10 Continua incessante il lancio di lacrimogeni, nonostante la richiesta di mediazione. Diversi gruppi di manifestanti si stanno radunando nei vari paesi della valle.

9.20 Sembra che alcune tende e la barricata centrale abbiano preso fuoco a causa dei lacrimogeni.

9.30 I manifestanti ripiegano per i boschi inseguiti dalle forze dell’ordine, si segnalano due feriti.

9.52 Importantissimo: PUNTO DI RITROVO A BUSSOLENO, SS 25 BLOCCATA

11.30 Il sito NoTav.eu ringrazia tutti coloro si ritroveranno a manifestare solidarieta al movimento nelle varie piazze italiane, da Torino a Bologna, ma anche a Vicenza e Siena, tutti insieme per urlare NO TAV.

 

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La procura di Bologna ha spiccato un invito a comparire contro due compagni della Cospirazione delle Cellule di Fuoco

Ieri, 23 giugno, due membri della CCF, Hristos Tsakalos e Giorgos Nikolopoulos (rinchiusi rispettivamente a Komotini e Grevena) hanno ricevuto degli inviti a comparire per il 28 giugno dinanzi alla procura di Bologna. Ricordiamo che i due, assieme ad altri 3 compagni, sono stati arrestati lo scorso 14 marzo a Volos e che hanno rivendicato la loro appartenenza alla CCF. L’azione dell’invio di un totale di 14 pacchi incendiari (così li chiama la stessa CCF, considerando che avevano una piccola quantità di materiale esplosivo, capace di provocare una fiammata e nient’altro. Insistiamo nell’usare il termine “pacco incendiario” e non pacco-bomba, come invece abbiamo visto in diverse pagine web in spagnolo ed in italiano. Come noto, la CCF ha fatto uso nelle sue azioni anche di esplosivi più potenti, quando questo era il suo scopo… ) è stata realizzata il 1 novembre 2010, quello stesso giorno sono stati arrestati due membri del gruppo, Gerasimos Tsakalos e Panagiotis Argyrou. In seguito alle dichiarazioni di un testimone, i compagni che quel giorno avrebbero inviato il pacco destinato a Berlusconi erano Hristos Tsakalos e Girorgos Nikolopoulos. L’invito a comparire dall’Italia è la prima volta che accade in Grecia, per questo sono diverse le valutazioni su quel che potrebbe accadere. Continueremo ad informare.

* * *


Nella tristezza dell’immensa mediocrità che ci colpisce da tutti i lati, mi consolo con l’idea che in qualche parte, in un angolino, alcuni testoni stanno lottando per contrarrestare il deterioramento e la routine.”

La procura di Bologna ha spiccato un invito a comparire per il giorno 28 giugno, in merito alle indagini preliminari su un “reato punibile secondo gli articoli 110 e 280 del codice penale (attentato con obiettivi terroristi e sovversivi)” ovvero dell’invio del pacco incendiario a Silvio Berlusconi. Dalla notifica ufficiale che è stata consegnata via fax nelle carceri in cui ci troviamo reclusi risulta che lo stesso Berlusconi sarà citato a presenziare, trattandosi della “parte lesa dal reato criminale”.
Inoltre la Digos è autorizzata a comunicare tale invito. Evidentemente, ci troviamo dinanzi ad una escalation repressiva interstatale, visto che questi trucchi metodici lasciano aperta concretamente l’eventualità della possibile consegna dei guerrieri urbani arrestati in altri paesi. Non è nemmeno casuale il lavoro di occultamento che le autorità greche stanno facendo ai servizi italiani, facendo in modo che questo documento della procura di Bologna non sia reso pubblico. Azione che pone in evidenza, ancora una volta, la collaborazione tra le polizie e le autorità giudiziarie della Grecia e dell’Italia in merito alla lotta contro il nemico interno anarchico. L’abbiamo visto nel passato, quando si sono tenuti incontri tra i rappresentanti delle polizie greca, italiana e spagnola dando vita alla teoria del “triangolo anarchico”, l’abbiamo verificato con la copia esatta del metodo utilizzato dal p.m. italiano Marini (decine di arresti di anarco-insurrezionalisti in Italia col pretesto di una inesistente organizzazione ORAI) che nella sua versione greca stanno applicando i giudici speciali Baltas e Mokkas, lo ritroviamo adesso in questo invito a comparire da parte della procura di Bologna. Allo stesso modo, non dimentichiamo nemmeno il recente caso di un immigrato arrestato dalle autorità greche dopo che degli articoli sulla stampa italiana l’hanno presentato come “capo terrorista” e adesso, come denunciato dai suoi familiari, se ne sono perse le tracce.
Siamo convinti che la mossa diretta contro di noi da parte della polizia e delle autorità giudiziarie italiane, con l’aiuto dei loro omologhi greci, sia il culmine della guerra anti-rivoluzionaria internazionale che sta tracciando una linea retta seguendo la repressione generalizzata contro i circoli sovversivi. Anche se dovesse accadere che ci consegnino alle autorità italiane, nemmeno per un istante ci inginocchieremo e neanche supplicheremo, pentiti, il nemico per un trattamento più favorevole.
Consapevoli, abbiamo preso parte alla guerriglia urbana e camminiamo, sia fuori che dentro le mura carcerarie, convinti di combattere fino alla fine. Per questa ragione né ora né mai trasformeremo la persecuzione penale che ci tocca in una farsa a buon mercato nel tentativo di mostrate prove di innocenza o di colpevolezza. Quel che è importante è far conoscere la campagna anti-rivoluzionaria sferrata dal Potere contro la guerriglia urbana anarchica e contro i progetti sovversivi che lottano per un abbattimento violento della dittatura economica e della civilizzazione di sottomissione e sfruttamento.

Non abbiamo nulla da dire ai nostri persecutori in Grecia, e nemmeno in Italia, eccetto tre parole:
RIVOLUZIONE, RIVOLUZIONE, RIVOLUZIONE

Inoltre, le fasciste autorità della procura italiana e dei loro servizi di polizia non ci sono affatto sconosciute. Nelle nostre menti e nei nostri cuori vivono, per sempre liberi, i compagni italiani assassinati dallo Stato: Edoardo Massari, Sole, Carlo Giuliani, Horst Fantazzini…La nostra solidarietà, come un pugno che spezza le sbarre delle carceri, è con Silvia, Billy e Costa (detenuti in Svizzera con l’aiuto dello stato italiano che ha preso parte alle indagini), con Anna Maria Pistolesi, Martino Trevisan, Stefania Carolei , Nicusor Roman e Maddalena Calore, arrestati per il caso del “Fuoriluogo”. Concludendo, inviamo amicizia e forza ai nostri fratelli della FAI italiana ed a tutti i gruppi del Fronte Rivoluzionario/Internazionale Federazione Anarchica Informale, come anche ai Gruppi Rivoluzionari di Propagazione del Terrore della Nuova CCF. A tutti quelli per cui la rivoluzione è la propria casa stabile, laddove nessun’altra vita sia fattibile. Perché, compagni, quando termina una battaglia è ora di iniziare la seguente.

Postscriptum: Ribadiamo in maniera tassativa che ci rifiutiamo di comparire dinanzi alla procura italiana, in quanto essendo guerriglieri urbani anarchici non riconosciamo alcun potere che abbia la competenza a processarci. Comunichiamo a tutti che qualsiasi tentativo di trasferirci in Italia, in seguito ad un “sequestro” a sorpresa dalle carceri in cui ci troviamo, avrà come autori etici il servizio Antiterrorista greco, i funzionari giudiziari e lo stesso stato greco che collabora con le autorità italiane.

Tsakalos Hristos e Nikolopoulos Giorgos
Membri della O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco

giovedì, 23 giugno 2011

 

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A DOS AÑOS DE LA HUIDA REBELDE DEL COMPAÑERO DIEGO RIOS


SALUDAMOS SU DESICIÓN Y CONTINUAMOS PROPAGANDO LA GUERRA CONTRA EL CAPITAL Y LA AUTORIDAD

(Por: Sin Banderas Ni Fronteras)

Así decido huir, pues no soy culpable de nada, ni tampoco inocente… soy simplemente su enemigo (…)del orden existente, enemigo de la sociedad, de toda forma de autoridad y explotación, ya sea burguesa o proletaria; comprendí que la lucha por la libertad es la guerra de cada individuo por la recuperación de su vida, es negarse a formar parte de las masas, a que otros piensen por ti y te digan como actuar, es rechazar las ideologías y los números o roles cargados de conformismo y pasividad que aseguran a diario la continuidad del sistema (por mucha retórica revolucionaria que contenga). Descubrí que en los avances y crecimientos más significativos de mi vida y en los ataques concretos (materiales e ideológicos) que realice contra el capitalismo, siempre estuve rodeado de aquellxs con quienes la horizontalidad no se traducía en un mero voto, sino que estaba dada por compartir la confianza y el deseo de destruir todo lo que nos oprime.

(…) asumo todos mis errores y me hago la autocrítica a fin de nutrir y agudizar mi praxis insurreccional; hoy veo como necesidad concreta que los grupos de afinidad que han pasado a la acción, se ocupen de contar con infraestructura autónoma (en todos sus sentidos), que les permita desarrollar sus planificaciones con mayor seguridad y confianza. Yo tropecé con ese error, pero creo que lxs antiautoritarixs debemos ser como los salmones, hemos de aprender de cada caída y seguir firmes contra corriente.

(Extracto del primer comunica del compañero Diego Rios desde la clandestinidad, Agosto de 2009)

 

El 24 de junio de 2009, la madre del compañero antiautoritario Diego Ríos encontró en una casa de su propiedad un bolso con material para fabricar explosivos. La mujer denunció de inmediato la situación a la policía y desde aquel día se convirtió en colaboradora directa de los organismos represivos que investigan el “Caso Bombas”. Ese día también no se vio más al compañero Diego Ríos. La policía allanó con su habitual violencia el Centro Social Autónomo y Biblioteca Libertaria Jonny Cariqueo, valioso espacio que ya no existe y del cual participaba el compañero. No lo encontraron en aquel lugar, porque el compañero ya había emprendido su huída.

A dos años de aquellos sucesos, Diego Ríos se mantiene prófugo lejos de las jaulas del poder, convirtiéndose en el primer compañero de la nueva ofensiva antiautoritaria en Chile en hacerse un clandestino que reivindica públicamente su decisión desde algún lugar del mundo. Continua a leggere

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Grecia – Aggiornamento sul processo alla CCF

* actforfreedomnow

# cenere

Il primo è stato P. Masouras, che fin dall’inizio ha dichiarato che non stava chiedendo scusa bensì stava rilasciando una dichiarazione politica. Ha parlato di “corte marziale” e processo “politico”, mentre ha sottolineato che è in aula come “nemico politico e ostaggio del regime” e non come un comune criminale.

L’accusato si è rifiutato di prendere parte al “falso dilemma”, come ha detto caratteristicamente, tra innocente o colpevole e ha sottolineato che lui rimane nel processo come “soggetto politico, intransigente”. Ha finito il suo discorso con la frase “Lunga vita alla rivoluzione, lunga vita alla lotta radicale sovversiva”.

Va ricordato che P. Masouras inizialmente si era ritirato dal processo in segno di protesta alla non registrazione delle udienze e al ritiro dei documenti del pubblico. Dopo, in seguito al suo rilascio a causa della scadenza dei 18 mesi di detenzione, si è presentato in aula senza avvocato e senza partecipare alle udienze. Continua a leggere

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Trasferito Valerio

Valerio è stato trasferito a Firenze.

Questo il nuovo indirizzo, scrivete il più possibile!

Valerio Ferrandi

casa circondariale di Sollicciano

Via Minervini 2/r

50142 Firenze.

 

 

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Nottingham – Attaccata una guardia e due veicoli della G4S

* 325.nostate.net

# cenere

Nuovo attacco a Nottingham contro il gruppo assassino Group 4 / G4S. Nessun confine – Nessuna prigione – Nessuno stato.

La scorsa notte poco dopo le ore 23 una guardia di G4 è stata seguita da un pub locale fino a casa e prima che raggiungesse l’ingresso è stata picchiata. Dopo, sempre in quella notte, due veicoli G4S hanno subito la rottura dei finestrini e le marmitte sono state distrutte mediante schiuma espandibile.

Abbiamo realizzato questo attacco sapendo molto bene che ci potrebbero essere quelli che lo criticheranno perché ritenuto opera di teppisti a buon mercato. E sappiamo che ci potrebbero essere altri che dichiareranno che l’attacco di lavoratori singoli è inefficace ed è un povero obiettivo. A ciò rispondiamo che ogni giorno le guardie G4S giocano il ruolo nella violenza istituzionale a danno dei prigionieri in tutto il mondo, saltuariamente esce fuori una storia che questa o quella guardia ha mandato un prigioniero in ospedale o lo ha ucciso. Ma queste storie non sono l’eccezione, i pestaggi e la violenza sono lo stile di vita delle guardie G4S, è il loro ruolo in questa società malata. Riconosciamo le conseguenze sistematiche che riguardano la classe lavoratrice maschile e femminile quando cercano un lavoro che sia stabile, sicuro e ben pagato, noi vogliamo solo incoraggiarli a pensare che lavorare per G4S è lavorare da mercenari. Che scegliendo di lavorare per G4S si sceglie di essere dalla parte dei razzisti, del sistema patriarcale dove alla fine i benefici sono solo per l’élite della classe governante. La guardia che è stata attaccata la scorsa notte sa dove siamo, ha ricevuto una copia di questo messaggio, sperando che la passerà anche ai suoi colleghi.

I due veicoli sono stati attaccati, perché siamo pieni di rabbia per G4S e per ciò che fa, sappiamo che non è solo lo staff G4S ad essere responsabile, ma la gigante azienda che trae profitto dalla prigionia, tortura e omicidio dei nostri fratelli e sorelle.

Ricordiamo Jimmy Mubenga, un angolano ucciso dalla G4S.

Questa azione è in solidarietà con tutti quelli che resistono contro lo stato di cose, inclusi gli antifascisti al momento repressi a Nizhniy Novgorod, Russia.

 

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Mosca – ELF rivendica attacco contro una concessionaria

* 325.nostate.net

# cenere

ELF-Russia rivendica l’attacco dinamitardo contro una concessionaria Lexus/Toyota a Mosca Ovest nella giornata del 21 giugno.

Quattro auto di lusso (di cui 3 suv Lexus) sono state distrutte dall’esplosione (realizzata con bombolette di gas, benzina e una miccia).

I migliori auguri a Luciano! La Lotta continua!

ELF-Russia, Rete Internazionale di Attacco e Solidarietà / Fronte Rivoluzionario Internazionale

 

 

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Italia – La fiscalía de Bolonia está citando a dos miembros de Conspiración de Células del Fuego


Ayer, 23 de junio dos miembros de CCF, Hristos Tsakalos y Giorgos Nikolopoulos (encarcelados en Komotini y Grevena) recibieron ordenes judiciales que les están citando para presentarse el 28 de junio en la fiscalía de Bolonia. Recordamos que los dos, junto a otrxs 3 compañerxs, fueron detenidos el 14 de marzo pasado en Volos y asumieron su pertenencia a CCF. La acción de envío de los 14 en total paquetes incendiarios (así lo llama CCF misma, puesto que contenían muy pequeña cantidad de material explosivo, capaz de prender una llama y nada más. Insistimos en usar el termino “paquete incendiario” y no paquete-bomba, como lo hemos visto en varias páginas web hispano y italo hablantes. Como se sabe, el CCF utilizó en sus acciones también explosivos fuertes, cuando esa era su intención…) fue realizada el 1 de noviembre de 2010, también este día fueron detenidos dos miembros del grupo, Gerasimos Tsakalos y Panagiotis Argyrou. Debido a las declaraciones de un testigo, los compañeros que enviaron éste día de Atenas un paquete destinado a Berlusconi eran Hristos Tsakalos y Girorgos Nikolopoulos. La citación desde Italia es algo que pasa por primera vez en Grecia, por esto las estimaciones sobre lo que puede pasar están variando. Seguiremos informando.

* * *

En la tristeza de la inmensa mediocridad que nos ahoga por todos lados, me estoy consolando con la idea de que en alguna parte, en algún cuartito, algunos cabezudos están luchando para contrarrestar el desgaste y la rutina .”

La fiscalía de Bolonia nos está citando para el día 28 de junio de presentarnos ahí para tomar parte en una investigación preliminar sobre “delito punible según los artículos 110 y 280 de Código Penal (atentado con objetivos terroristas y subversivos)” de envío del paquete incendiario a Silvio Berlusconi como receptor. Si, desde luego que, según el oficial aviso de la dicha fiscalía que nos fue entregado a las cárceles en que estamos con el fax, también el Berlusconi mismo sea citado para presentarse, siendo por su parte “victima del delito criminal”.
Además, los Digos (servicio especial de investigación y interrogación de la policía) están autorizados para comunicar el presente orden. Evidentemente nos encontramos ante una interestatal ascensión de la represión, puesto que ese truco metódico en concreto deja abierta la eventualidad de la posible entrega de los encarcelados guerrilleros urbanos a otro país. Tampoco casual es el encubrimiento que prestan las autoridades griegas a los servicios italianos, lo que hacen ocultando a ese documento particular de la fiscalía de Bolonia de la publicación. Una movida que pone sello, una vez más, a la colaboración entre los policías y autoridades judicial de Grecia y Italia en lo que refiere a la lucha contra el enemigo interno anarquista. Lo hemos visto en el pasado, cuando habían tenido lugar las reuniones entre los representantes de la policía griega, italiana y española para montar la teoría del “triangulo anarquista”, lo pudimos verificar tras la copia exacta del método utilizado por el fiscal italiano Marini (decenas de arrestos de los anarco-insurrecionalistas en Italia con el pretexto siendo la inexistente organización ORAI) que en su versión griega están aplicando los jueces especiales Baltas y Mokkas, lo encontramos también ahora en la citación que nos viene de la fiscalía de Bolonia. Igualmente, tampoco nos olvidamos del caso reciente de un inmigrante que fue arrestado por autoridades griegas después de que unos artículos en la prensa italiana lo presentaron como “jefe terrorista” y ahora, según que denuncian sus familiares, se ignora su rastro.
Estamos convencidos de que la dirigida contra nosotros movida de policía y autoridades judiciales italianas, con la ayuda de esas correspondientes a ellas griegas, es el remate de la guerra anti-revolucionaria internacional que está trazando una línea recta tras la represión generalizada de los círculos subversivos.
Hasta si ocurra la eventualidad de que se nos entregue a las autoridades italianas, ni por un momento caeremos a nuestros rodillas y tampoco vamos a suplicar, arrepentidos, al enemigo por un trato más favorable.
Conscientes tomamos parte en la guerrilla urbana y caminamos, sea fuera o dentro de los muros carcelarios, convencidos de combatir hasta el final. Por éste razón ni ahora ni nunca vamos a convertir la persecución penal que nos toca en una barata farsa de demostrar pruebas de inocencia o culpa. Lo que si es importante es dar a conocer la campaña anti-revolucionaria que lanzó el Poder contra la guerrilla urbana anarquista y contra los proyectos subversivos que luchan por un violento derrocamiento de la dictadura económica y civilización de sumisión y explotación.
No tenemos nada para decir a nuestros perseguidores en Grecia, ni tampoco en Italia, aparte de tres palabras:
REVOLUCIÓN,REVOLUCIÓN,REVOLUCIÓN

Además, las fascistas autoridades fiscales italianas y sus servicios policiales no son para nosotros nada desconocido. En nuestras mentes y corazones viven, para siempre libres, los compañeros italianos que fueron asesinados por el Estado: Eduardo Massari, Sole, Carlo Giuliani, Horst Fantazzini…También nuestra solidaridad, como un puño que rompe las rejas de los cárceles, está con Silvia, Billy y Costa (encarcelados en Suiza con la ayuda del estado italiano que tomó parte en las investigaciones), con Anna Maria Pistolesi, Martino Trevisan, Stefania Carolei , Nicusor Roman y Maddalena Calore, encarcelados por el caso de “Fuoriluogo”. Acabando, mandamos amistad y fuerza a nuestros hermanos de la FAI italiana a a todos los grupos del Frente Revolucionario/Internacional Federación Anarquista Informal, como también a los Grupos Revolucionarios de Propagación del Terror de la Nueva CCF. A todos los para los cuales la revolución es su casa fija, ahí donde ninguna otra vida sea factible. Porque, compañeros, cuando acaba una batalla, es la ahora de empezar la siguiente.

Postdata. Recalcamos terminantemente que nos negamos de aparecer ante la fiscalía italiana, puesto que siendo guerrilleros urbanos anarquistas no reconozcamos ningun poder como competente de juzgarnos. Comunicamos a todos que cualquier intento de trasladarnos a Italia tras “secuestrarnos” por sorpresa de las cárceles en cuales nos encontramos tendrá como su autor ético el servicio Antiterrorista griego, los funcionarios judiciales y el mismo estado griego que colabora con las autoridades italianas.

Tsakalos Hristos y Nikolopoulos Giorgos
Miembros de O.R. Conspiración de Células del Fuego

Jueves,23 de junio de 2011

 

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XERRADA EN BARCELONA: LUCHA MAPUCHE.


Xerrada sobre la Lluita Maputxe a Xile

ESPAÑA-BARCELONA.

DIMECRES 29 DE JUNY A LES 20:00 HRS AL ATENEU LLIBERTARI DEL PALOMAR

C/COROLEU 82. M L1 FABRA Y PUIG

Xerrada:

Introducció al conflicte Maputxe

Lluita per la preservació mediambiental i per la terra

Criminalització i repressió als moviments socials

LIBERTAD A LXS PRESXS ANARQUISTAS- ANTIAUTORITARIXS Y MAPUCHE.

FIN A LA LEY ANTITERRORISTA.

 

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TRASFERITO MATTIA

A Mattia e Federico è stato convalidato l’arresto.

Oggi abbiamo saputo che Mattia è stato trasferito a Vigevano mentre Fede è ancora a San Vittore.

Di seguito gli indirizzi aggiornati, usateli per far sentire loro solidarietà e vicinanza!!

Presto aggiornamenti.

 

Mattia Petit

c/o CC Vigevano

Via Gravellona, 240

27029 Vigevano (PV)

 

Federico Buono

c/o CC San Vittore

Piazza Filangieri, 2

20123 Milano

 

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Svizzera – Mobilitazione processo a billy costa e silvia

18 – 22 luglio 2011 Bellinzona (CH) mobilitazione per il processo

Lunedì 18 luglio Lotta contro il nucleare

ore 18.00 contributi su esperienze passate e in atto

dibattito sulle possibilità d’intervento

aggiornamento su Marco Camenisch

 

Mercoledì 20 luglio Nanotecnologica e biotecnologie

ore 18.00 presentazione di materiali informativi e dibattito

proiezione del video “RFID – la police totale”

 

Giovedi 21 luglio Interventi sull’importanza della solidarietà

per il movimento rivoluzionario

ore 18.00 info su altri processi, come quello del 28.9-30. settembre

a Bellinzona contro compagna del Aufbau e SRI.

 

Tutti gli incontri si terranno alla Casa del Popolo di Bellinzona (di

fronte alla stazione ferroviaria).

Oltre alla presenza durante le udienze ci saranno iniziative in città

per tutta la settimana.

 

Nell’aprile del 2010 Silvia, Costa e Billy vengono arrestati nei pressi di Zurigo, e, da allora, accusati di voler attaccare con esplosivo un laboratorio IBM di ricerca nanotecnologica, si trovano prigionieri nelle galere elvetiche. A poco più di un anno di distanza i nostri compagni e la nostra compagna verranno processati (18-22 luglio) mentre il laboratorio IBM “Binning and Rohrer nanotechnology center”, inaugurato lo scorso maggio, inizierà i suoi nefasti progetti. IBM, multinazionale americana pioniera delle nanotecnologie, tramite la miniaturizzazione delle componenti elettroniche su scala nanometrica vorrebbe trasformare esseri umani, animali, ambienti naturali, infrastrutture in ingranaggi di una megamacchina per un controllo totale della vita. Che importa se l’efficienza economica uccide, aggredisce, stressa, deprime e fa ammalare, se razzia l’ecosistema e minaccia la sopravvivenza sul pianeta, se sottomette i corpi e gli spiriti alla sua velocità, se si giustifica e si alimenta da sé, al di fuori di qualsiasi senso. Nel nome della funzionalità, valore idealizzato, la macchina “perfetta” dovrà rimpiazzare l’essere umano, imperfetto, incostante, fragile.

La nostra lotta, quella di Billy, Costa e Silvia, unita a quella di tutte e tutti i rivoluzionari e ribelli nel mondo è sempre stata volta a combattere i sistemi di sfruttamento e di dominio.

I nostri compagni e la nostra compagna non hanno mai celato la loro ostilità verso chi sfrutta, avvelena e terrorizza quotidianamente. Ai loro occhi il nemico è sempre stato ben visibile, facile da individuare. Non è difficile riconoscere nelle nuove tecnologie (nanotecnologie, biotecnologie, cibernetica) uno degli strumenti di dominazione nelle mani di pochi per soggiogare tutti e tutto. L’avanzare del sistema tecno industriale si rafforza grazie ad esse, necessari combustibili di un modello di sviluppo bio ed ecocida che per sopravvivere necessita di consenso e di una totale pacificazione sociale. Da noi non li avranno mai!

Sempre contrasteremo chi sta facendo della terra una distesa di silicone, cavi e cemento e delle nostre vite un surrogato virtuale dell’esistenza. Contro lo Stato e il capitale, che con le loro logiche di sfruttamento vogliono gli esseri umani schiavi, gli animali merce e il pianeta una riserva permanente di risorse da saccheggiare, servono risposte adeguate… servono guerrieri e guerriere!

Anarchiche e anarchici di via del Cuore, il Silvestre, individualità anarchiche ticinesi, anarchiche e anarchici bolognesi, Coalizione contro le nocività, las Vegans, Villa Vegan Occupata, Equal Rights Forlì

 

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L’anarchico Aris Sirinidis è libero!

# cenere

Dal 1° braccio della prigione di Koridallos alzo il mio pugno chiuso verso i miei compagni, tutti i combattenti, con la certezza che li troverò di nuovo nel campo della guerra sociale e di classe, più decisivi, più militanti e più forti.

Aris Sirinidis

 

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Grecia – Lettera di Rami Syrianos

* thisisourjob

# cenere

Rami Syrianos, arrestato il 31 Gennaio e accusato di una rapina ad un’asta a Salonicco, recentemente ha diffuso la seguente lettera.

Poco dopo essere stato trasferito nella prigione di Ioannina, le autorità penitenziarie hanno iniziato un processo di censura selettiva del materiale stampato (libri, opuscoli, stampe di materiale informatico, giornali, fantine) inviatomi. Le loro scuse sono state che “veniva fatto per il bene dei prigionieri” (che evidentemente non dovrebbero essere esposti a tali materiali da lettura), che “scritti che difendono il terrorismo non sono permessi dentro” e altre cose fantasiose, accompagnate dalle dimostrazioni del Potere (senza il quale non sarebbero capaci di fare quello che stanno facendo) tramite dichiarazioni del tipo: “Io amministro questa prigione, e se ne ho voglia, non ti concederò nulla”. Continua a leggere

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Pisa, 25 giugno – Attualità del popolo mapuche e lotte sociali in Cile


Dal XIX secolo a oggi i mapuche hanno a che fare con l’espropriazione delle loro terre da parte, soprattutto, delle imprese forestali ed energetiche. Il bosco originario del Wallmapu viene sostituito da piantagioni di pino ed eucalipto che comportano la scomparsa del bosco nativo e l’entrata in scena di nuove industrie inquinanti come quella della cellulosa; d’altra parte vediamo come negli ultimi anni l’industria idroelettrica (soprattutto enel ed endesa) sta distruggendo decine di fiumi nel wallmapu.

Quest’impatto negativo delle industrie si scontra nettamente con il rispetto della natura da parte della cultura mapuche.
Il movimento anarchico in Cile è uno dei più attivi negli ultimi anni contro ogni forma di dominio con la pratica dell’azione diretta portata avanti contro i simboli del capitalismo, dello sfruttamento animale e della terra, del controllo sociale e dello stato.
Uno degli obiettivi principali della lotta cilena al momento è quella contro i progetti di devastazione ambientale portati avanti da enel-endesa.

Presso Garage Anarchico Chiassetto S. Ubaldesca 44 ( zona S. Martino )

Dalle ore 19.00 cena vegana e a seguire dibattito

 

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Atene – Rivendicazione dell’attacco contro filiale T-Bank

* actforfreedomnow

# cenere

Il testo che segue è dedicato con tutto il cuore all’anarchico rivoluzionario Theofilos Mavropoulos che con la sua impenitente condotta ha confermato che la rivoluzione non si tira indietro nemmeno quando si spara. Inoltre non dimentichiamo il suo compagno che è fuggito con una volante della polizia. Infine, esprimiamo il nostro rispetto sconfinato ai due compagni ma anche il grande dispiacere visto che i poliziotti non sono rimasti feriti mortalmente.

Il 4 giugno e mentre lo svago collettivo del sabato sera andava salendo abbiamo realizzato un nuovo piano rivoluzionario. Ci siamo riuniti, abbiamo indossato le maschere e abbiamo attaccato con dei martelli la T-bank all’incrocio tra Panormou e Achaia street, “trasformandola in un negozio estivo”, al fine di renderla adatta al clima di questi giorni. Il nostro obiettivo è stato scelto in base ai seguenti criteri: Abbiamo voluto colpire un obiettivo nel centro di Atene e non in un punto a caso. Prima di tutto, essa è situata vicino la stazione centrale di polizia, cosicché quei prostituti dei poliziotti possono ricevere il messaggio che, non importa quanto la zona sia “loro” e quante pattuglie possono avere, i nostri piani sono sempre un passo avanti (tenetelo presente piccoli bastardi, i vostri giri di pattuglia vengono tracciati). Ed inoltre è vicina alla zona del “divertimento di massa” dei negozi in Panormou street e quindi le vetrine rotte sono state mostrate agli occhi di molti.

Così abbiamo avuto la possibilità di mostrare a molte gente in che modo “ci divertiamo”.

Soprattutto però, abbiamo realizzato questo attacco al fine di redigere un accordo. Noi includiamo la nostra rete di combattenti nella rete più estesa della Cospirazione delle Cellule di Fuoco così come del Fronte Rivoluzionario Internazionale. Pronti a dare tutto al Reato Rivoluzionario e alla diffusa guerriglia rivoluzionaria, siamo inoltre un nemico interno del regime. Una minaccia interna e permanente. Tutto ciò perché siamo stanchi della mancanza di vita che viene offerta da questo mondo attraverso la civilizzazione promossa dalla sua società. Disprezziamo le relazioni dell’autorità e la miseria dell’economia. Siamo stanchi di comportamenti standardizzati. Siamo disgustati dalle cliniche psichiatriche, prigioni, scuole, lavoro, religione, ma anche da tutti gli schiavi che sono soggiogati e mantengono tutto ciò. Dobbiamo rivolgerci CONTRO quelli che attentano alla libertà. Non solo sulla carta ma mettendo i nostri desideri nella pratica di basi quotidiane.

Sappiamo che questa nostra decisione è difficile e comporta gigantesche conseguenze sfortunate e incuranti, visto che stiamo andando contro il più difficile dei nemici. Con il possesso dell’esercito e della scienza. I nostri cervelli eretici non possono comunque essere curati né con la prigionia né con le minacce. Il rivoluzionario resta per sempre libero. Fino alla fine. Quindi, con una chiara consapevolezza, mettiamo a disposizione le nostre mani per sviluppare l’Illegalità Rivoluzionaria Internazionale. I nostri prossimi piano stanno già venendo esaminati e presto verranno concretizzati.

LUNGA VITA ALLA RIVOLUZIONE – LUNGA VITA ALLA COSPIRAZIONE DELLE CELLULE DI FUOCO

P.S.1. Sconfinata solidarietà al compagno Luciano Pitronello Schuffeneger che è stato ferito dallo scoppio di una bomba durante un attacco.

P.S.2. Una calorosa stretta di mano al “prete” che nel 1997 in Albania ha torturato e ucciso un poliziotto, ne ha bruciato un altro e che è stato recentemente arrestato. Siano benedette le sue mani!

Fronte Rivoluzionario Internazionale

Cospirazione delle Cellule di Fuoco

Gruppi Rivoluzionari per la Diffusione del Terrore

Nucleo dei Vandali

 

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Grecia – G. Tsakalos trasferito a Domokos

# cenere

Il 16/6/2011 G. Tsakalos è stato trasferito dalla prigione di Corinto a quella di Domokos nel braccio D1 con Damiano Bolano a seguito del suo trasferimento disciplinare.

Lui manda i suoi calorosi saluti ai compagni della Cospirazione delle Cellule di Fuoco / Gruppo Rivoluzionario della Propagazione del Terrore, che ha risposto all’appello della Cospirazione delle Cellule di Fuoco nei primi momenti, attaccando la T-Bank in Panormou street il 4 giugno.

 

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Grecia – Dichiarazioni dei prigionieri membri della CCF

* actforfreedomnow

# cenere

Il 10 giugno si è tenuta l’udienza presso il tribunale di Evelpidon in merito al caso dell’occupazione della stazione radio sport fm avvenuta nel 2007 in solidarietà all’anarchico Giannis Dimitrakis, imprigionato per una rapina in banca. Gli incidenti accaduti quel giorno e ciò che riguarda gli accusati, tra cui ci sono anche membri della nostra organizzazione, ma anche i solidali e i parenti, ci costringono a parlare pubblicamente. I colpi che i membri della OR CCF P. Argirou, D. Bolano e M. Nikolopoulos, ma anche altri dei loro co-imputati, dall’EKAM (forze speciali) e dalle guardie speciali mascherate della scorta di trasferimento così come l’attacco dei poliziotti antisommossa contro i solidali dimostrano quanto essi siano dei porci codardi.

Tale comportamento hanno avuto venerdì anche ad Evelpidon dove ci hanno trascinati in un furgoncino della prigione mentre ci davano calci e sbattevano le nostre teste contro i muri mentre eravamo ammanettati dietro la schiena senza margini di reazione minima. Allo stesso tempo colpivano i solidali mentre li miravano con le loro pistole, colpendoli molte volte con il calcio delle pistole. Noi non riportiamo ciò al fine di diffondere un’opinione passiva e un opinione. Semplicemente sottolineiamo fatti che una volta di più provano le ovvietà riguardo l’esercito della democrazia. Che ciò non dovrebbe restare a prova di fuoco e che essi rimangono gli obiettivi fondamentali dell’Azione Rivoluzionaria. Come in tutte le discussioni e in questa circostanza l’intervento corretto nelle nostre opinioni è l’applicazione della teoria nella pratica. Dalle imboscate alle proteste all’incendio dei veicoli personali, dagli attacchi a sorpresa alla distruzione delle stazioni di polizia e dalle bombe nei loro edifici alle esecuzioni politiche.

Infine ai solidali che erano lì vogliamo dare una calorosa stretta di mano perché in questi momenti difficili loro ci sono stati vicina con grande forza e vicinanza militante.

Cambiando discorso e a causa della somiglianza dei fatti ma anche del comune risultato giuridico vogliamo diffondere un’altra dichiarazione che riguarda i fatti avvenuti martedì 7 giugno nella speciale corte marziale di Koridallos dove viene processato il caso della OR CCF. Ancora una volta, e speriamo sia l’ultima, specifichiamo che i membri della nostra organizzazione sono quelli che hanno rivendicato la loro partecipazione in essa e NESSUN ALTRO. Infatti varie spie dei media non dovrebbero più permettersi di coinvolgerci con fatti o individui come in questo caso, dove è circolata la voce che un membro della CCF era stato arrestato per spaccio di droga. Noi non desideriamo giocare il ruolo del giudice o della pubblica accusa. Non ci riguarda né giudicare qualcuno se è “innocente” o “colpevole” agli occhi dello stato e della giustizia. Quello che sicuramente coinvolge noi e che lo stesso A. Mitrousias nella sua lettera di autocritica sottolinea che situazioni di questo tipo degradano la connotazione politica di un processo di un’organizzazione rivoluzionaria e danno sostegno a chiunque vuole infangarci. Questi incidenti sono incompatibili con le condizioni che più si adattano ai tribunali politici e promuovono un alleggerimento della condotta politica.

Puntualizziamo inoltre che nessun membro della nostra organizzazione è stato mai arrestato sotto queste condizioni. Peraltro in quel particolare processo gli unici membri dell’organizzazione sono i compagni H. Hadjimihelakis e P. Argirou che hanno scelto di non presentarsi in aula.

Infine vogliamo rendere noto ad ogni impiegato correzionale che vorrà potenzialmente agire al fine di sottometterci alle umiliazioni delle perquisizioni corporali che noi andremo avanti come prigionieri dignitosi e che rifiuteremo ogni volta di acconsentire e accettare questa sordida “misura”.

I prigionieri membri dell’Organizzazione Rivoluzionaria Cospirazione delle Cellule di Fuoco

 

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Grecia – Lettera di A. Mitrousias

* actforfreedomnow

# cenere

Invio questa breve lettera al fine di chiarire alcune cose in relazione all’incidente che ha avuto luogo il 7 giugno in aula dove venivo processato così come alle distorsioni diffuse dai media.

Il vero incidente è che avevo circa 15 spinelli per me stesso. I media hanno dato al fatto una dimensione diversa, che i presunti membri della CCF stanno trafficando droghe in aula e altre storie fantasiose, visto che gli unici membri di questa organizzazione che sono stati processati in questa corte P. Argirou e H. Hadjimihelakis si sono ritirati dalla fine di Gennaio, volendo così i media ovviamente sfruttare questo incidente al fine di colpire politicamente questa specifica organizzazione armata.

Inoltre hanno scritto che l’erba mi sarebbe stata data dal mio co-imputato E.R., cosa ovviamente falsa. Adesso si potrebbe dire che con questa mia mossa ho disprezzato moralmente e politicamente la corte. Direi che è così. Fortunatamente o no non ho alcuna relazione né con la morale né con la politica. Ovviamente, ognuno si prende la responsabilità individuale delle sue azioni, e la mia azione caratterizza solo me. Che posso dire, sono una pecora nera da quando ho capito di cosa sono capace.

A. Mitrousias

Prigione di Koridallos

10/6/2011

 

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Grecia – Lettera di E. Rallis

* actforfreedomnow

# cenere

Un tale avvicinò un prete e gli chiese la confessione al fine di ricevere il perdono dei peccati.

Quando gli domandò quale peccato avesse commesso lui gli rispose “una banale calunnia”.

Il prete disse che non poteva fare nulla in merito.

Quindi lui si chiese perché uno stupratore o un assassino potessero ricevere il perdono e lui no.

Il prete gli propose di prendere un cuscino, andare in cima ad una montagna, di squarciarlo con un coltello e poi di spargere in aria tutte le piume, riprenderle dopo una ad una e rimetterle dentro il cuscino. Solo dopo ciò avrebbe potuto fare qualcosa per lui.

Riguardo all’incidente avvenuto il 7/6/2011 in aula nella prigione di Koridallos, se solo fosse proprio questo. Disinformazione, fantasie, scenari, speculazioni, accuse, mandati, fotografie, processi in tv, bugie e altro.

Incidenti ne vedo danti, e ne leggo ancora di più.

Errikos Rallis

11/6/2011

 

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Salonicco – Incendiata sede del PASOK

* actforfreedomnow

# cenere

Nella prospettiva di saccheggio permanente del capitale a danno dei lavoratori, il gruppo ufficiale di sindacalisti del GSEE (National Workers Union of Greece) ha convocato uno sciopero generale. I lavoratori sono stati chiamati a “dimostrare pacificamente” contro il comportamento violento dello stato e del capitale.

Solo in democrazia, per l’ambigua imposizione delle strutture dominanti, la risposta pacifica non è semplicemente accettabile, ma legittimata. Noi dobbiamo ridefinire le nostre scelte, unire le nostre resistenze e dare risposte giornaliere.

Contro la brutalità capitalistica di attaccare la multiforme lotta di classe con cortei, scioperi, occupazioni, conflitti, attacchi..continuando la guerra alla guerra dello stato e del capitale.

Ecco perché rivendichiamo l’attacco incendiario contro la sede del PASOK in Ditikis Makedonias street a Salonicco nelle prime ore del 16/6/2011, dichiarando praticamente la nostra solidarietà ai 15 arrestati durante lo sciopero così come a quelli che hanno rotto con l’autorità e le sue strutture.

Nessuna Pace

Le leggi vengono abolite sulle barricate.

 

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Desiderio e bisogno di Insurrezione


Qualcosa deve cambiare” si sente dire. Le insurrezioni nel mondo arabo e la catastrofe nucleare in Giappone hanno risvegliato la coscienza da una parte della possibilità, dall’altra della necessità di ribellarsi agli interessi dei potenti. Ma non ci facciamo illusioni: questo “qualcosa” non significa forse, piuttosto che eliminare una volta per tutte ogni forma di oppressione, ristabilirla semplicemente sotto la facciata della democrazia? Non significa forse, piuttosto che fermare una volta per tutte il delirio nucleare, soltanto sotterrarlo sotto le chiacchiere sulla sicurezza e sul fabbisogno energetico, fino a che non lo si dimentichi di nuovo? Continua a leggere

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Perù – Attaccata una chiesa in solidarietà ai prigionieri ecoanarchici

* actforfreedomnow

# cenere

Giorno 11 giugno un incendio ha preso vita su un lato di una chiesa in costruzione, abbiamo scalato il muro al fine di raggiungere la parte in legno, una volta entrati abbiamo lasciato le bottiglie di plastica piene di benzina sulle quali c’era un adesivo (che si riferiva al compagno caduto in combattimento, Mauricio Morales), e un’altra quantità di benzina è stata sparsa intorno. Prima di scalare nuovamente il muro, abbiamo appiccato il fuoco e lasciato volantini solidali con i compagno ecoanarchici Marie Mason e Eric McDavid, nello stesso posto giorni prima avevamo tracciato egli slogan, mentre facevamo un’ispezione della zona.

Con questa azione esprimiamo solidarietà a quelli che, come molti altri prigionieri della guerra sociale nel mondo, non si arrendono in questa lotta; attraverso questa forma mostriamo anche che la nostra solidarietà continua e continuerà ad essere un’arma contro l’intero sistema di dominio, e che quelli dentro non sono da soli.

Non ci arrendiamo, andiamo avanti, sappiamo che con l’intenzione non cambiamo nulla, ma solo con le azioni. Lunga vita all’anarchia!

Per paura di non distruggere la solidarietà…per la solidarietà di distruggere la prigionia!

Contro le prigioni del capitale!

Libertà per gli accusati del caso bombas!

MARIE MASON E ERIC MCDAVID LIBERI PER LE STRADE!

Circolo d’Azione Iconoclasta / Federazione Anarchica Informale

 

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Santa Cruz – Incendiata stazione di polizia

* thisisourjob

# cenere

La stazione di polizia di Rio Gallegos (Argentina) è stata data alle fiamme stamattina. Settimane fa, un locale ufficio governativo era stato bruciato, mentre la provincia subisce una acuta crisi politica.

Almeno due squadre di pompieri hanno lavorato per controllare il fuoco che è divampato stamattina nella stazione di polizia situata pochi metri lontana dal palazzo presidenziale di Santa Cruz. Secondo i media, il fuoco è iniziato intorno alle 8:20. Nessun ferito.

Sebbene l’incendio sia stato controllato, il danno alla stazione di polizia è ingente. Comunque l’intervento dei pompieri ha impedito il diffondersi del fuoco verso il palazzo presidenziale.

Settimane fa, un altro incendio aveva interessato la sede del Board of Education, al centro delle proteste dei lavoratori dell’industria petrolifera e dei sindacati degli insegnanti.

 

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Belgio – Scontri, sabotaggi e incendi


* suieetcendres.blogspot.com

# cenere

14 Giugno

Molenbeek – Lunedì mattina intorno alle 4.45, tre persone tra i 18 e i 20 anni sono state arrestate a bordo di un veicolo rubato a Molenbeek. Durante l’inseguimento, la macchina ha danneggiato qualche macchina parcheggiata e una volante della polizia. Martedì mattina intorno alle 4, un carro attrezzi che trainava due macchine e un container sono stati bruciati. Nessun sospettato è stato arrestato.

Namur – Imbrattata la statua di Re Leopoldo II con la scritta “Assassino” e due a cerchiate. Leopoldo II ha massacrato milioni di congolesi durante l’occupazione belga del Congo. Continua a leggere

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Juan Carlos Rico (cárcel de Zuera): Por la rotura total con los agentes del asesinato ilustrado

Ruptura total con los agentes del asesinato ilustrado

Parece ser que en el Estado español, las personas que decidieron adherirse a este proyecto transicional  en su día, y a los que ni  tan siquiera se les “dió” esa oportunidad, hartos de la degradación moral de las castas político-económicas que nos rigen, empiezan a despertarse del sueño democrático que les impusieron como el mejor de los males de gobierno posibles y a dar síntomas de un “profundo malestar” contra los parásitos que hacen de sus comandancias estatales un antro de sus crímenes, exacciones, encarcelamientos y asesinatos.

Cinco millones de parados (cifra oficial, ¿no serán  ocho?), las clases sociales más desfavorecidas  abocadas a la miseria y arrojados muchos de sus miembros a las estructuras delincuenciales estatales; trampas para ratones donde arrojar la materia prima que nutre sus mataderos carcelarios, donde el encarcelamiento es negocio de estraperlistas disfrazados de demócratas de todo pelaje. El Gobierno Capitalista, con sus gobiernos democráticos,  nos MATAN.

Como libertarios deberíamos  aunar fuerzas a este movimiento heterogéneo  que ha surgido como consecuencia de lo antes expuesto, sin olvidar dentro de esta corriente nuestra perspectiva anti estatal y la lógica consecuente de este pensamiento, que en ni más ni menos que la destrucción práctica en todos sus niveles (ideológico, político, social, económico…) de este EDIFICIO CRIMINAL.

Si aspiramos a que esta energía se convierta en una nueva etapa revolucionaria, en contra de la perenne sinrazón de las castas dominantes, deberemos convencer a las personas de que este proceso, esta primera etapa del proceso, debe acabar con una rotura total con los agentes del asesinato ilustrado, pues de hecho, si así va a ser  por lo tanto es preferible producir esa ruptura con el mayor consenso posible: más vale dar que recibir, cuando el resultado va a ser el mismo. Por lo que hay que luchar ahora mismo dentro del contexto que se está dando, es por tratar de situar el conflicto en una nueva fase dentro el proceso dentro de las coordenadas de acción, estar basados en una confrontación “dura” contra los agentes del Crimen de Estado. La iniciativa la tendremos nosotros. Es tiempo de ofender a quienes nos han ofendido

Las condiciones están ahí y hay que aprovecharlas olvidándonos del miedo que muchas veces nos atenaza, nos impide ver y actuar con claridad. De lo contrario si esta energía acaba por disolverse por falta de espíritu de combate y transformación habremos perdido una nueva oportunidad, una resignación de esclavos se instalara, mucho más agravada entre las personas y habrá sido una inmensa victoria del  crimen de estado sobre todos sin distinciones. Es Ya la hora, las señales están ahí. Podemos, y por lo tanto Debemos

Fuego al Sistema.

Juan Carlos Rico Rodríguez.

Matadero Carcelario de Zuera.

Junio 2011

 

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Detenciones de defensores animalistas en el estado español

por www.alasbarricadas.org

La guardia civil ha realizado varias detenciones en cuatro comunidades autónomas (Galiza, Euskadi, Madrid y Asturies) contra compañeros animalistas por su presunta vinculación en diversos episodios delictivos relativos a la liberación de animales. Según los datos filtrados por la prensa burguesa hay doce detenidos acusados de “daños, allanamiento y asociación ilícita”, aunque la operación sigue abierta.
De momento casi no hay información excepto que todo el operativo está siendo centralizado por el juzgado de Santiago de Compostela, lugar desde el que parten las investigaciones que dieron lugar a las detenciones.

La prensa comercial señala a los detenidos como “ecoterroristas” y los vincula al F.L.A.(Frente de Liberación Animal).

Por el momento, se sabe que tres de las persoanas detenidas pertenecen a la Asociación Igualdad Animal. Su portavoz, Javier Moreno, que se encuentra en busca y captura, ha declarado al periódico Público: “El Frente de Liberación Animal no existe como tal, no es un grupo organizado con una jerarquía, es cualquier persona que vaya a un lugar y libere animales, jugándose su libertad para dársela a otros de forma pacífica”.

Desde Galiza, un grupo de individualidades proponemos una CONCENTRACIÓN en SOLIDARIDAD delante de los juzgados compostelanos mañana, jueves 23, a partir de las 10h.

 

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Novedades sobre presxs anarquistas en Grecia (21 de junio de 2011)

Pequeña resumen de las ultimas semanas.

Juicio contra CCF

Juicio sigue con un ritmo lento, pero se está acercando a su final. Audiencias se realizan 2 o 3 veces por la semana, pero duran poco, quedándose suspendidas debido a las quejas de la defensa.

 

Jueves,2 de junio
En inicios de junio el intento de los jueces de presentar en la sala parte de las fotografías de vida privada de los encausadxs, las cuales fueran robadas por la policía durante los registros, provocó un rechazo fuerte por parte de la defensa y lxs acusadxs:
http://vivalaanarquia.wordpress.com/2011/06/06/actualizacion-sobre-el-juicio-a-la-c-c-f-del-26-en-atenas/
En la sala ya fue montado un proyector conectado con el portátil y una enorme pantalla. Este equipo de proyección fue prestado por Tribunal Supremo de Atenas sin problema ninguno, mientras que, debemos de recordarlo, en inicio del juicio las autoridades se negaron a instalar un simple aparato de grabación audio con el excusa que Ministerio de la Justicia no tiene dinero para tales “extravagancias modernas”. Jueces anunciaron que el juicio será suspendido hasta martes, 7 de junio y entonces sean proyectadas las fotografías en cuestión. Konstantina Karakatsani dijo que en tal caso no va a aparecer.

 

Martes, 7 de junio
Los jueces decidieron de abandonar la idea de proyectar las fotos. Sin embargo ese día, después de mucho tiempo, el juicio de CCF apareció de nuevo en todas las titulares de la prensa, radio y TV. Si, la noticia “Miembro de CCF arrestado por tráfico de drogas” es algo que se vende bien. Según la prensa, el acusado Errikos Rallis (que está en libertad condicional) fue pillado mientras que intentaba pasar 5 g de hachís al acusado Aleksandros Mitrousias (que está encarcelado). Pasó lo que pasó, se tiene que subrayar que al nivel legal los compañeros tuvieron bastante suerte, puesto que el fiscal lo calificó como faltas (considerando que supuesto tráfico se realizó en los juzgados y no en la cárcel misma) y así Errikos fue soltado al día siguiente. Hace poco el Estado condenó una mujer gitana de 47 años acusada de introducir en la cárcel 0,3 g de heroína a…cadena perpetua. De todos modos aquí las breves cartas que publicaron los dos respecto al ese incidente: Continua a leggere

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(es/it) Argentina – Celula Incendiaria Luciano Pitronello: Solidaridad con los presos del mundo

En la semana internacional por la liberacion total llegamos al Banco Santander Rio de Av. Gaona y Cuenca en el barrio de Flores, rociamos con gasolina dos cajeros automaticos y dejamos un artefacto incendiario que luego los quemo y destruyo.

Compartimos esta accion con los que toman la decision de pasar a la ofensiva por la liberacion humana, animal y de la tierra.
Recordando a Mauricio Morales.
Por la libertad de Walter Bond, Marie Mason y Eric McDavid en Estados Unidos; Silvia, Billy y Costa en Suiza que el proximo mes seran juzgados por las autoridades de ese pais; a 10 meses del caso bombas, solidaridad con los anarquistas en Chile.
La guerra contra esta sociedad continua en todas partes, en Italia, Francia, España, Mexico, etc.
Secuestrados los compañeros de Conspiracion de Celulas del Fuego no colaboran con sus enemigos y luchan hasta el final.
Por los caidos en combate contra las fuerzas de seguridad social en Argentina, presos y presas en los penales de Ezeiza, Marcos Paz, Devoto…
Para todos los que conspiran en la extension del conflicto permanente contra los poderes que dominan nuestras vidas. Un saludo fraterno.
Por la proliferacion de los ataques a la autoridad y sus propiedades.
Hasta que el ultimo animal no sea libre, todos somos presos.
Viva la accion directa que rompe con los establecido en el sistema.
A no esperar, el espectaculo tiene que acabar, a ser paticipes de lo que queremos.

Celula Incendiaria Luciano Pitronello

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Argentina – Celula Incendiaria Luciano Pitronello: Solidarietà con i prigionieri nel mondo

Durante la settimana internazionale per la liberazione totale, siamo giunti al Banco Santander Rio tra Avenida Gaona e Cuenca nel di Flores, abbiamo versato della benzina su due bancomat e vi abbiamo lasciato un ordigno incendiario, che li ha bruciati e distrutti.
Condividiamo quest’azione con quelli che prendono la decisione di passare all’offensiva per la liberazione umana, animale e della terra.

Ricordando Mauricio Morales.
Per la libertà di Walter Bond, Marie Mason ed Eric McDavid negli USA; Silvia, Billy e Costa in Svizzera che il prossimo mese saranno processati dalle autorità di quel paese; a 10 mesi dal caso bombas, solidarietà con gli anarchici del Cile.
La guerra contro questa società continua dappertutto: in Italia, Francia, Spagna, Messico, ecc.
I compagni sequestrati della Cospirazione delle Cellule di Fuoco non collaborano con i loro nemici e lottano fino alla fine.
Per i caduti in combattimento, contro le forze della sicurezza sociale in Argentina, prigionieri e prigioniere nelle carceri di Ezeiza, Marcos Paz, Devoto…
Per tutti quelli che cospirano all’estensione del conflitto permanente contro i poteri che dominano le nostre esistenze. Un saluto fraterno.
Per la proliferazione degli attacchi contro l’autorità e le sue proprietà.
Fino a che l’ultimo animale non sarà libero, siamo tutti prigionieri.
Viva l’azione diretta che spezza con gli ordini stabiliti del sistema.
Senza attendere, lo spettacolo deve finire, siamo partecipi di quel che vogliamo.

Celula Incendiaria Luciano Pitronello

 

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Resumen séptima y última semana de preparación de juicio oral del “caso bombas” (13 A 18 DE JUNIO 2011)

por Anonimxs Solidarixs

Allanamiento ilegal a candelaria el 2008/ ilegal la toma de muestras contra Vinicio y Diego:La fiscalia vuelve a mentir/¡Otro testigo sin rostro queda afuera!/ Las “ilegalidades” que quedaron:Intervenciones de email y “financiamiento”/ Habla la defensa…/Termina la preparacion de Juicio Oral

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La intensión de este escrito es colectivizar lo sucedido en los intestinos del proceso judicial, con sus plazos, normas y discusiones. Aportar a resolver dudas, inquietudes, discusiones y etc. No somos ni pretendemos ser expertos jurídicos, pero trataremos de explicar algunos conceptos para comprender el coliseo legal en que el proceso se ve envuelto y por supuesto las artimañas y las formas en que la nueva inquisición se desarrolla. Querámoslo o no el terreno en que se desarrolla esto es el de las leyes.

*Resumenes de la semana

*Acusación completa del “caso bombas”

*Análisis de Eric Marin del “Caso Bombas”

 

Esta semana, comienzo el capitulo llamado “infracción de garantía”, que denomina a todos los elementos presentados por la fiscalía que fueron obtenidos de forma “ilegal” o con un mal procedimiento que consigue entorpecer y viciar el resto de pruebas que salen de ese procedimiento.
Básicamente son solo estas las evidencias/testigos/peritos, las que la fiscalía puede apelar y llevarlas a la corte de apelaciones para que ahí decidan si vuelven o no. Continua a leggere

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(es/it) $hile- Montaje de Canal 13 // Montatura di Canal 13

http://www.youtube.com/watch?v=29nHCJKrCOk (Minuto 3:30)

El 21 de mayo, el presidente durante su cuenta anual de farsas, señala: “Ingresamos un proyecto de ley para adecuar nuestra legislación antiterrorista a los estándares propios de democracias desarrolladas, pero sin que ello nos signifique bajar la guardia frente a este flagelo cruel y despiadado, que representa en sí mismo, una violación grave a los derechos fundamentales.”.

Al unísono estallan fuertes disturbios a las afueras del congreso nacional en Valparaíso. Dentro de la masiva protesta contra el discurso presidencial los delirios de la prensa y la ceguera del periodista de turno alimentan la difamación contra los compañeros. En la edición nocturna de teletrece se vincula de forma torpe gracias a una fugaz imagen a un desconocido sujeto con Vinicio Aguilera (Imputado, actualmente con arresto domiciliario total) indicando que sería el mismo. El periodista aúlla de “indignación” ya que un imputado por el “caso bombas” habría roto el arresto domiciliario y participaría en la manifestación en Valparaíso.

El continuo control al que son sometidos los compas en arresto domiciliario ha llegado incluso a 2 o 3 veces diarias por parte de la policía, incluyendo horas de la madrugada, esto sin contar los agentes policiales de “inteligencia” apostados en las afueras de sus casas.

Para comprender la mágica teletransportacion periodística que fue objeto el compa habría que recordar la presencia de dos testigos sin rostro que son periodistas. A modo de conclusión: Vinicio no estuvo en Valparaíso, pero los dos periodistas si estarán declarando farsas escondidos tras un vergonzoso biombo durante el juicio.

Porque el juicio político no ha terminado:

¡¡Hasta el total derrumbar del “caso bombas”!!

MÁS NOTICIAS SOBRE EL MISMO TEMA:

http://solidaridadporlxspresxs.blogspot.com/2011/05/canal-13-habria-cometido-delacion.html

http://solidaridadporlxspresxs.blogspot.com/2011/05/denuncia-al-consejo-nacional-de.html

http://solidaridadporlxspresxs.blogspot.com/2011/06/se-querellan-contra-canal-13-por.html

_______________________________

http://www.youtube.com/watch?v=29nHCJKrCOk (Minuto 3:30)

La tele accusa uno degli imputati del “Caso Bombas” di aver violato gli arresti domiciliari

Teletrece [n.d.t. – canale vicino all’Università Pontificia e agli interessi della destra cattolica] accusando Vinicio Aguilera, uno degli imputati del “caso bombas”, di trovarsi a Valparaíso per la manifestazione del 21 di maggio [n.d.t. – marcia che si svolge ogni anno in occasione della lettura del discorso annuale del presidente, e delle celebrazioni della Battaglia di Iquique] violando di fatto gli arresti domiciliari ai quali si trova. Senza dubbio, la persona nelle immagini non è Aguilera, bensì D. Seisdedos, un giovane assistente sociale che ha visto la sua vita trasformata dalla notte al giorno per questa situazione.

 

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