Grecia – Aggiornamento sul processo alla CCF

* actforfreedomnow

# cenere

Il primo è stato P. Masouras, che fin dall’inizio ha dichiarato che non stava chiedendo scusa bensì stava rilasciando una dichiarazione politica. Ha parlato di “corte marziale” e processo “politico”, mentre ha sottolineato che è in aula come “nemico politico e ostaggio del regime” e non come un comune criminale.

L’accusato si è rifiutato di prendere parte al “falso dilemma”, come ha detto caratteristicamente, tra innocente o colpevole e ha sottolineato che lui rimane nel processo come “soggetto politico, intransigente”. Ha finito il suo discorso con la frase “Lunga vita alla rivoluzione, lunga vita alla lotta radicale sovversiva”.

Va ricordato che P. Masouras inizialmente si era ritirato dal processo in segno di protesta alla non registrazione delle udienze e al ritiro dei documenti del pubblico. Dopo, in seguito al suo rilascio a causa della scadenza dei 18 mesi di detenzione, si è presentato in aula senza avvocato e senza partecipare alle udienze.

Dopo ha parlato Manos Giospas. Ha detto che lui non ha assolutamente alcuna relazione con le accuse, che le ha rifiutate fin dall’inizio e che viene perseguitato sulla base di relazioni con amici e familiari. Da notare che Manos Giospas è cugino di uno dei suoi co-imputati, Haris Hadjimihelakis, e vive al primo piano dell’appartamento in Halandri poi ribattezzato come “covo”.

Ha parlato delle condizioni sotto le quali si è verificato il suo arresto, fuori casa sua, da parte dei poliziotti dell’antiterrorismo che urlavano “incappucciatelo” e cercavano di… tappare la bocca della sua fidanzata, che avevano anche arrestato. Ha parlato di “arresto hollywoodiano” e pessime condizioni di detenzione nelle celle d’attesa, che mirano a denigrare e non alla verifica della verità. “Se avessi partecipato nell’organizzazione, l’avrei detto”, ha detto caratteristicamente, rigettando ogni coinvolgimento.

Errikos Rallis ha inoltre rifiutato alcuna partecipazione nel caso. Ha sottolineato che non ha alcuna relazione con le accuse attribuitegli e che da due anni sta cercando di capire perché si trova in questa posizione. Ha parlato di inaccettabili pratiche dei meccanismi persecutori, che in collaborazione con i media diffondono le prove del processo e le sue fotografie in internet al fine di giustificare il suo arresto e formare un clima adatto, “costruendo scenari e mischiando fantasia con incidenti reali”, così ha detto. Ha precisato che vorrebbe che la sua persecuzione finisse e che il suo onore e la dignità fossero ripristinati, visto che sono stati diffamati.

Nikos Vogiatzakis ha rigettato le accuse, sottolineando di non essere un membro dell’organizzazione ma di essere perseguito a causa della sua lotta anti-sistema, a causa del suo essere anarchico e del suo mostrare solidarietà ai compagni. Ha parlato di criminalizzazione delle relazioni con amici e familiari e delle pratiche inaccettabili dell’antiterrorismo, che lo trattiene illegalmente e che lo ha arrestato con violenza, maschere e pistole, senza permettergli di parlare con un avvocato. Ha ripercorso le tappe del suo arresto e ha parlato di colpi agli spazi politici da parte dell’ex ministro della sicurezza pubblica, subito dopo l’elezione del nuovo governo nel 2009.

Alexandros Mitrousias ha rifiutato le accuse. Ha dichiarato di non essere un membro dell’organizzazione – che ha definito “organizzazione di violenza rivoluzionaria” – e ha chiarito che se ne fosse membro se ne rivendicherebbe la responsabilità. Ha detto di avere avuto relazioni d’amicizia con Haris Hadjimihelakis e che ritiene ovvio che le sue impronte siano state trovate nella casa di Halandri. Inoltre ha sottolineato che non ci sono prove contro di lui e che questa è una criminalizzazione delle relazioni tra amici.

Resta la testimonianza di Konstandina Karakatsani, che avrà luogo la prossima settimana. Haris Hadjimihelakis, P. Argirou e Giorgos Karagiannidis, che si sono ritirati dal processo in segno di protesta per la non registrazione delle udienze e il ritiro dei documenti del pubblico, non sono previsti a testimoniare.

LUNGA VITA ALLA COSPIRAZIONE DELLE CELLULE DI FUOCO

 

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