San Francisco – Note riguardo alle ultime azioni contro la polizia

* waronsociety

# cenere

Martedì 19 Luglio, centinaia di persone sono scese nelle strade di San Francisco per dimostrare la loro rabbia per i recenti omicidi in città di Charles Hill e Kenneth Harding rispettivamente per mano della polizia del BART e della SFPD. Abbiamo sfilato dietro uno striscione che diceva “Non possono spararci tutti; fanculo alla polizia” come espressione della nostra idea che gli omicidi della polizia troveranno resistenza e ostinazione ogni volta che questi alzeranno le loro brutte teste in città. Continua a leggere

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Bristol – Attacco contro agenzia immobiliare

* actforfreedomnow

# cenere

La scorsa notte (20 luglio) le vetrine di Maggs e Allen Bristol sono state rotte.

Abbiamo fatto ciò in risposta al ruolo di Maggs e Allen nella minaccia di sgombero del Freeshop e dell’Emporium, due posti occupati a Stokes Croft. La nostra solidarietà va a tutte le persone attaccate con lo sgombero, da quelli negli squat a quelli che non possono permettersi l’affitto.

A quelli che cercano di criminalizzare lo squatting – una legge fatta solo per proteggere la proprietà, che rende più difficile per chiunque, squatter o no, di trovare casa: che ciò sia un’indicazione per quelli che resisteranno.

La nostra azione della notte scorsa è stata un’espressione della nostra rabbia contro tutti gli agenti immobiliari e tutti quelli che traggono profitto dalla necessità popolare di avere un tetto.

Per quelli che traggono profitto inflazionando gli affitti e che beneficiano della crescente instabilità e della crescente mancanza di controllo nelle nostre vite, non abbiamo altro che rabbia e pietre.

Ci rifiutiamo di aspettare i vostri ufficiali giudiziari e intendiamo lottare contro chi ci attacca. La nostra lotta per la libertà è una delle nostre scelte.

Alcuni anarchici.

 

 

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Condannati Billy, Silvia e Costa

fonte: stampa svizzera, 22.07.2011

Pene severe quelle decise dal Tribunale penale federale di Bellinzona, che ha condannato a pene che vanno da 3 anni e 4 mesi a 3 anni e 8 mesi i tre membri di un gruppo anarchico – due italiani e un ticinese – per il tentativo di attentato contro il centro di ricerca sulle nanotecnologie di IBM di Rüschlikon (ZH), nell’aprile 2010. Le pene sono più pesanti di quelle chieste dal procuratore, ovvero un massimo di 3 anni e 6 mesi.

(aggiornamento)

Costa, Billy e Silvia condannati per “atti preparatori per compiere un attacco incendiario e commercio illegale di esplosivo”. Caduta invece l’imputazione di “trasporto illecito dello stesso materiale”, in quanto non ci sono state prove concrete che esso sia effettivamente stato introdotto clandestinamente dall’Italia.
Billy dovrà scontare 3 anni e 6 mesi oltre a 22 giorni per una condanna precedente la cui condizionale è stata revocata.

Costa, considerato l’organizzatore principale del mancato attentato, 3 anni e 8 mesi.

Silvia 3 anni e 4 mesi.

Per tutti sarà tenuto conto del carcere preventivo, ossia 15 mesi.

 

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Grecia – Carta de Theofilos Mavropoulos

El compañero que quedó arrestado hace 2 meses, herido después de un enfrentamiento armado con 2 policías (los cuales también recibieron lo suyo) en norte de Atenas, al pasar varias semanas en el hospital “Cruz Roja” y luego en el hospital carcelario, fue recién trasladado a la ala A de Koridallos. Esta es la carta que publicó:

Carta de Theofilos Mavropoulos

El rebelde es un suicida, uno que simplemente no acepta el destino que la maquina le había dado. Es como buscar a una vida que vale la pena vivir. Los que rechazan por completo a esa sociedad ya se han visto enfrentados al riesgo de la muerte. La lucha contra lo existente es un adiós armado.
Guerra o suicidio”

Colaboración de personas para realización de lo negativo (hacia fuera)
(extraído del folleto)*

El 18 de mayo de 2011 en zona de Pefki, yo y un compañero mio tuvimos un encuentro accidental con policías de brigada móvil. Quisieron pararnos, nosotros intentamos huir pero habíamos fallado (un policía se lanzó sobre mi colega y le inmovilizo, cuando ése intentó escaparse) y así, queriendo desenredarnos elegí la opción, la opción política de enfrentamiento armado. Queriendo huir de los pretores armados de la democracia y puesto que no pudimos permitir de entregarnos sin una batalla, yo mismo al decidir de arriesgarme de esta manera, ofrecí una oportunidad para el compañero mio, que no tenía arma encima, para que huyese. Lo hizo con éxito, utilizando el mismo coche patrulla, pero no yo pude seguirlo a causa de mis lesiones. Continua a leggere

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Su una manifestazione a Berlino in ricordo della rivolta genovese

Se in Italia si continua a dibattere sulle giornate genovesi del 2001 e avvoltoi di oggi e di ieri cercano imperterriti di recuperare quei tre giorni di rivolta, in Germania si rivendicano in toto quelle giornate che per molti continuano a rappresentare un momento in cui abbiamo vissuto.

Per il 16 luglio 2010 alcuni compagn@ berlinesi hanno deciso di sfruttare il decennale di quelle giornate per riappropriarsi di alcuni spazi sottrattici dalla polizia nel corso degli anni e ricordare Carlo attraverso un momento di lotta legato alla situazione in cui ci si trova in città, quindi non un ricordo “vuoto” e distaccato fine a stesso che avrebbe rischiato di dar vita all’ennesima cerimonia di movimento (quale, poi?…), ma piuttosto un’ occasione per rilanciare alcune pratiche e contenuti per continuare la nostra offensiva contro l’esistente.

Attraverso una manifestazione dal messaggio chiaro si è voluto dare un segno, dieci anni dopo, su come noi non abbiamo dimenticato, e che l’odio che ci portiamo verso questa sistema è ben lungi dall’essere sopito o recuperato.

Per questo è stata scelta la forma di una manifestazione non autorizzata ma organizzata in maniera pubblica per le strade di Kreuzberg, dove da alcuni mesi si trova un grosso murales per Carlo in un parco del quartiere che è stato ribattezzato “Parco Carlo Giuliani”. Continua a leggere

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Roma – Genova 2001 : In ogni caso nessun rimorso

Roma 20 Luglio 2011

A Carlo, con la stessa rabbia di 10 anni fa.

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jornadas anarkistas de autonomia, agitaxion y propaganda-okupa la revuelta-curico $hile


JORNADAS ANARQUISTAS DE AUTONOMIA, AGITACION Y PROPAGANDA Continua a leggere

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(es/it) Solidaridad con Tamara


Tras su puesta en libertad Tamara se encuentra actualmente en espera de juicio y se enfrenta a una petición fiscal de 16 años de prisión. La fecha de dicho juicio esta fijada para el próximo 14 de septiembre de 2011.

*tamaraalacalle

¿Sabes que el sistema en el que vives es terrorista?

La cárcel es una de las herramientas que utilizan los estados para mantener su Ley, su orden y sus intereses económicos.

Amadeu Casellas, actualmente en libertad, pasó 24 años de su vida en la cárcel por luchar, tanto dentro como fuera de esos muros, contra un Sistema que castiga a quien defiende su libertad y dignidad frente a las miserias que este crea. Los últimos años que Amadeu pasó en prisión estuvieron marcados por las huelgas de hambre que llevaba a cabo para exigir la libertad que le correspondía desde hacía varios años, según las leyes vigentes.
A lo largo del tiempo que duraban las huelgas de hambre protagonizadas por Amadeu, en la calle tuvieron lugar varias manifestaciones, concentraciones, envío masivo de faxes y toda una serie de acciones diferentes por todo el Estado Español en su apoyo. Después de varias huelgas y el posterior incumplimiento de los acuerdos alcanzados en esos periodos por parte de Serveis Penitenciaris, Amadeu inició la última huelga de hambre, que duró casi 4 meses (del 15 de Julio al 21 de Octubre de 2009). Es entonces, frente a esta terrible situación que podía llevar a Amadeu a la muerte, y ante la mirada impasible de sus responsables, cuando, entre otras de las acciones solidarias, se envía un paquete, que simulaba ser una bomba, a uno de los máximos responsables de la situación que estaba atravesando Amadeu, el Director de Serveis Penitenciaris Albert Batlle, con el objetivo de llamar la atención sobre este hecho. Amadeu recobró su libertad en Marzo de 2010, ya que finalmente se reconoció que había pasado 8 años de más en prisión.
Tamara fue detenida en Madrid el día 15 de Diciembre de 2009 acusada de intento de asesinato por el envío de dicho “paquete bomba”. Después de pasar 4 meses en la prisión de Brians I, Tamara sale en “libertad provisional” a espera de juicio debido a un informe pericial que afirma que el paquete no tenía capacidad para matar, todo lo contrario de lo que dicen los peritajes de la Guardia Civil y los Mossos d´Esquadra, basados en un artefacto creado por ellos mismos con el fin de criminalizar aún más este acto solidario. A pesar de la existencia de dicho peritaje, la fiscalía pide 16 años de prisión para Tamara por intento de asesinato.
Cabe resaltar lo hipócrita que resulta el hecho de que el Sistema judicial que va a juzgar a Tamara por este delito, es el que forma parte, encubre y consiente las torturas y asesinatos que se cometen en las cárceles y comisarías de todo el estado.
Violencia es la cárcel, es pasar 24 años en prisión y 8 de ellos de manera ilegal, son los más de 540 casos conocidos de tortura tan solo durante el año 2010 en el estado español…
Sabemos que nuestra solidaridad es un arma y no nos haréis renunciar a ella.

http://www.tamaraalacalle.blogspot.com/

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Solidarietà con Tamara

Tamara, dopo la scarcerazione, si trova in attesa del processo per il quale il p.m. ha chiesto una condanna a 16 anni di carcere. La data del processo è stata fissata al 14 settembre 2001.

*tamaraalacalle

Sai che il sistema in cui vivi è terrorista?

Il carcere è uno degli strumenti che utilizzano gli stati per mantenere la Legge, l’ordine e gli interessi economici.

Amadeu Casellas, attualmente in libertà, ha trascorso 24 anni della sua vita in carcere per lottare, sia dentro che fuori le mura, contro un Sistema che punisce quelli che difendono la libertà e la dignità di fronte alle miserie che esso crea. Gli ultimi anni trascorsi in carcere da Amadeu sono stati segnati dagli scioperi della fame che realizzava per esigere la libertà che gli era dovuta già da alcuni anni, secondo le leggi vigenti.
Durante le giornate di tali scioperi della fame di Amadeu, si sono avute diverse manifestazioni per le strade, presidi, invio di fax e tante altre azioni in tutto lo Stato spagnolo in sua solidarietà. Dopo diversi scioperi e l’ulteriore inadempimento degli accordi raggiunti da parte del Serveis Penitenciaris, Amadeu intraprese uno sciopero della fame durato quasi 4 mesi (dal 15 luglio al 21 ottobre 2009). E’ in quel periodo, dinanzi a tale terribile situazione che lo avrebbe potuto condurre alla morte, e dinanzi allo sguardo impassibile dei suoi responsabili, quando -tra le altre azioni solidali- viene inviato un pacco, che sembrava essere un pacco bomba, ad uno dei massimi responsabili della situazione che stava attraversando Amadeu: il direttore di Serveis Penitenciaris, Albert Batlle, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione su questa situazione. Amadeu è stato liberato nel marzo del 2010, quando finalmente s’è riconosciuto che aveva trascorso 8 anni in più in carcere.
Tamara è stata arrestata a Madrid il 15 dicembre 2009, accusata di tentato omicidio per l’invio di quel “pacco bomba”. Dopo aver trascorso 4 mesi nel carcere di Brians I, Tamara esce in “libertà provvisoria” ed è in attesa del processo, il tutto grazie ad una perizia che ha constatato che il pacco non aveva la capacità di ammazzare, ribaltando le perizie dell’accusa effettuate dalla Guardia Civil e dai Mossos d´Esquadra basate su ordigni che essi stessi hanno confezionato con il fine di criminalizzare ancor più quest’azione solidale. Nonostante l’esistenza di tale perizia, la procura chiede 16 anni di carcere per Tamara, per tentato omicidio.
Da sottolineare l’ipocrisia dettata dal fatto che il Sistema giudiziario che processerà Tamara per questo reato sia lo stesso che è responsabile, copre e consente le torture e gli assassinii che vengono commessi nelle carceri e nei commissariati di tutto lo Stato.
Violenza è il carcere, violenza è trascorrere 24 anni in carcere ed 8 di essi in maniera illegale, sono gli oltre 540 casi noti di tortura, documentati solo nel 2010 nello Stato spagnolo…

Sappiamo che la nostra solidarietà è un’arma e non ci farete rinunciare ad essa.

http://www.tamaraalacalle.blogspot.com/

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Svizzera – Pacco sospetto all’ambasciata americana a Berna


fonte: stampa svizzera, 21.07.11

L’ambasciata americana a Berna ha ricevuto stamane un pacco sospetto. Per sicurezza, la polizia ha temporaneamente bloccato la strada antistante la rappresentanza diplomatica. Poco prima di mezzogiorno, gli artificieri hanno levato l’allarme.
Il pacco sospetto è stato portato dagli artificieri in luogo sicuro. Al momento non si sa cosa contenesse, la polizia ha però comunicato che la popolazione non ha corso alcun pericolo.

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Las condenas en el caso de Halandri (primer juicio contra CCF)

El 19 de julio de 2011, después de 6 meses (empezó el 19 de enero) llegó a su fin el primer juicio contra la Conspiración de Células del Fuego, el de llamado “caso de Halandri”. Compuesto por tres jueces Tribunal de Delitos Graves de Atenas declaró las condenas (se trata de las llamadas condenas combinadas, puesto que por ejemplo la suma total de condenas por los delitos de cuales fueron declarados culpables Hadzimihelakis y Argyrou es 77 años, etc.):

Haris Hadzimihelakis fue declarado culpable de: formación y pertenencia a organización terrorista, perpetración ética en explosiones realizadas en casa en ex-ministro Hinofotis, parlamentaria de PASOK Katseli y en Ministerio de Macedonia y Tracia, fabricación y posesión de 3 artefactos explosivos (pues, los utilizados en estos ataques). Condenado a 37 años y 4 meses de cárcel (lo que significa que tiene que cumplir 25 años).
Panagiotis Argyrou fue declarado culpable de: formación y pertenencia a organización terrorista, perpetración ética en explosiones realizadas en casa en ex-ministro Hinofotis, parlamentaria de PASOK Katseli y en Ministerio de Macedonia y Tracia, fabricación y posesión de 3 artefactos explosivos (pues, los utilizados en estos ataques). Condenado a 37 años de cárcel (lo que significa que tiene que cumplir 25 años).
Giorgos Karagiannidis fue declarado culpable de: pertenencia a organización terrorista, simple complicidad en causar explosión en casa de Katseli, fabricación y posesión del artefacto explosivo utilizado en ataque contra la casa de Hinofotis. Condenado a 20 años de cárcel.
Panagiotis Masouras fue declarado culpable de: pertenencia a organización terrorista, simple complicidad en causar explosión en casa de Katseli, fabricación y posesión del artefacto explosivo utilizado en ataque contra la casa de Hinofotis. Condenado a 11 años y 6 meses de cárcel.
Konstantina Karakatsani fue declarada culpable de: pertenencia a organización terrorista, simple complicidad en causar explosión en casa de Katseli, fabricación y posesión del artefacto explosivo utilizado en ataque contra la casa de Hinofotis. Condenada a 11 años de cárcel.
Aleksandros Mitrousias fue declarado culpable de: pertenencia a organización terrorista, simple complicidad en causar explosión en casa de Katseli, fabricación y posesión del artefacto explosivo utilizado en ataque contra la casa de Hinofotis. Condenado a 11 años de cárcel.
Emmanuel Giospas fue declarado culpable de hurto (un sello del hospital), falsificación (un carné de estudiante) y robo (un cuaderno de multas de Guardia Urbana). Se trata de las cosas que no tienen que ver con acusaciones relacionadas a CCF, simplemente esos fueron objetos encontrados en su casa. Condenado a 2 años y 9 meses de cárcel con suspensión (3 años).
Nikos Vogiatzakis y Errikos Rallis fueron absueltos.

Las condenas son todavía más duras que las que propuso el fiscal. Especialmente cuando consideramos que según la sentencia los perpetradores físicos de los 3 ataques explosivos en cuestión permanecen desconocidos y lxs compañerxs fuerxn condenadxs sólo por ser “perpetradores éticos”. En caso de Masouras, Karakatsani, Mitrousias y Giospas el tribunal había reconocido una circunstancia atenuante, la de “edad pos-adolescente”, puesto que ninguno de lxs 4 al cometer dichos “crímenes” había cumplido 21 años. En caso de Giospas fue reconocida también la circunstancia atenuante de “buena conducta” (durante 6 meses de su encarcelamiento no publicó ninguna carta, etc.) Se trata de las primeras condenas a base de la llamada “ley antiterrorista 2”, la cual lxs jueces utilizaron plenamente.
Lxs abogadxs de defensa inmediatamente formularon una petición de suspender las condenas de Masouras y Karakatsani. El abogado de Mitrousias preguntó a su cliente si quiere intentarlo también pero éste se negó. De todos modos la petición fue rechazada por unanimidad, a pesar de que el fiscal propuso aceptarla. Esto significa que Nina Karakatsani permanecerá encarcelada y nuestro querido “Takis” Masouras que últimos meses estaba con nosotrxs, fue esposado y llevado dentro por la puerta opuesta a ésa por cual entró la sala ese día…
Después de que condenas fueron dictadas, entre gritos y consignas, los padres de Konstantina intentaron abrazarla, policías no lo permitieron empujando a la madre de Nina hasta que cayó en el suelo, se metieron otrxs compañerxs y familiares ( algunas 50 personas), entró una unidad de antidisturbios y se realizó una breve pelea hasta que los maderos lograron desalojar la sala.
Es muy probable que se van a realizar algunos traslados de lxs compañerxs, dentro de poco publicaremos un actualizado listado de presxs anarquistas en Grecia.
Nada queda igual, nada acabó, todo sigue…

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Grecia – Dichiarazione in aula di Aris Sirinidis (23 Giugno)

* actforfreedomnow

# cenere

Dichiarazione del compagno Aris Sirinidis prima della decisione del suo rilascio (23/6/2011)

“Nella vostra insistente domanda riguardo alla mia posizione circa la lotta armata, la risposta che vi aspettate è una dichiarazione di fedeltà. Una dichiarazione di fedeltà all’ordine civile e ai suoi rappresentanti. Questo non lo riceverete mai da me. Io ripeto, quindi, la posizione che ho mantenuto nella mia testimonianza. Nella mia famiglia e nel mio ambiente politico, la citazione dal Manifesto del Partito Comunista di Marx “I comunisti considerano indegno nascondere i loro obiettivi per la violenta sovversione del sistema capitalista” è stato un codice di valore.

C’è qualcosa di peggio che la prigione. L’assenza di dignità. Veniamo da una tradizione di lotta che affonda nel passato e che avanza impetuosamente verso il futuro. E non la getteremo via come una maglietta usata.”

 

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Grecia – Liberato Vassilis Xiros

* actforfreedomnow

# cenere

VASSILIS XIROS, membro del movimento e del gruppo 17 Novembre, è stato rilasciato. E’ stato finalmente rilasciato dalla prigione di Halkidiki. Una decisione inaspettata.

LIBERTA’ PER SAVVAS XIROS E IMMEDIATA ATTENZIONE PER LA SUA SALUTE

LIBERTA’ PER TUTTI I PRIGIONIERI

NON LASCIAMO NESSUNO DA SOLO NELLE MANI DELL’INFAME STATO CHE CI GOVERNA!!!!

 

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Germania – Distrutti diversi campi di colture OGM

* sysiphus-angrynewsfromaroundtheworld

# cenere

18/7/2011 – Nella notte del 9 Luglio, una mezza dozzina di individui mascherati ha sopraffatto le guardie che piantonano i campi di sperimentazione a Gross Lusewitz, vicino Rostock, ha riportato Science Now.

Poi hanno distrutto un campo di frumento resistente ai danni da fungo e un campo di patate modificate per produrre cyanophycina, un polimero amicoacido che potrebbe essere usato per produrre plastica. Continua a leggere

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Xianjing (Cina) – 18 morti durante assalto ad una stazione di polizia

* sysiphus-angrynewsfromaroundtheworld

# cenere

20 Luglio 2011 – Pechino – Mercoledì in Cina il bilancio delle vittime è salito a 18, a causa di scontri in una stazione di polizia nella lontana regione occidentale dello Xinjiang, si dice che 14 rivoltosi siano morti insieme a due poliziotti e due ostaggi nella violenza più brutale dell’anno. Ufficiali governativi avevano detto prima che almeno quattro persone erano state uccise in ciò che descrivono come un attacco terroristico. Ma il gruppo di esiliati World Uyghur Congress di stanza in Germania ha detto che si tratta di un attacco di dimostranti disarmati. Continua a leggere

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Comunicato di Marco Camenisch per il processo a Costa, Silvia e Billy

Care compagne, cari compagni
La vostra mobilitazione per il processo 18-22 luglio a Bellinzona è anche per me un altro momento importante di coinvolgimento e partecipazione alla nostra lotta e ancora una volta voglio mandarvi, fieramente, i miei piu` calorosi saluti solidali e complici!
Per l’ennesima volta ci fanno il processo, e non è certo un caso se questa volta forse piu` d’altre ce lo fanno con la bava alla bocca, e questo è un esplicito rimando al significato del nome di tal Walter che presiede il tribunale, il cui nome “Wüthrich” in italiano significa appunto “con la bava alla bocca – dalla rabbia”. Tra lui e tutta la struttura inquisitoriale del terrorismo mediatico e statale delle multinazionali imperialiste, cosi` si prodigano nello smentire la loro barzelletta di “democratico Stato di diritto” applicando il cosi` detto diritto penale emergenziale, diritto apposito contro il nemico politico interno ed esterno, imbastendo un processo con atti segreti, con i cosi` detti diritti degli imputati e della difesa ridotti a foglia di fico fino a essere spudoratamente esclusi dal procedimento. Logica di annientamento, di rappresaglia contro i prigionieri di guerra trattati come ostaggi, logica da regime!
Se ora appare che siamo sempre, e anche in questo momento, ridotte e ridotti alla difensiva, a solo reagire con le nostre forze davvero deboli, in realtà non è cosi`. Lo stesso delirio, la stessa isteria di repressione e rappresaglia del “nostro” sbirro Walter e compari nazionali e internazionali sono in buona parte dettati dalle nostre capacità di mobilitazione, di solidarietà, di continuità e di crescita globale. Dimostriamo che in fondo non funziona il divide et impera, che non funzionano il terrore e le menzogne che il sistema deve impiegare continuamente per continuare a sfruttare e dominare, per continuare la sua folle corsa già lanciata nel baratro della distruzione globale.
Non siamo nella difensiva, non reagiamo, bensi` siamo capaci al contrattacco e anche questa mobilitazione è, di fatto, contrattacco, di là dai suoi “successi” quantitativi e dei livelli d’azione che riesce o non riesce ad attivare nell’immediato!
Siamo guerriere e guerrieri, e come tali immuni ai vili divide et impera, alle menzogne e denigrazioni e soprattutto al terrore repressivo dello Stato e dei media delle multinazionali imperialiste, per quanto soverchio e brutale sia questo terrore e dominio dei corpi e delle menti.
Siamo irriducibili e capaci di contrattacco perché guerriere e guerrieri della parola e dell’azione, con la forza dell’amore e della rabbia nel cuore, forza irriducibile non per qualche alchimia ideologica come vorrebbero e dovrebbero far credere, ma perché radicata nella forza della ragione, dell’evidenza, della realtà e delle verità delle cose.
Il nemico dell’umanità e della Terra, questa feccia dominante di mafie dell’atomo e comunque oligarchiche e i loro sbirri tipo il “nostro” Walter inquisitore con la bava alla bocca, questa feccia stolta, vile, altamente pericolosa e irresponsabile che per qualche dollaro in piu` distrugge e mette tranquillamente a repentaglio le sorti del pianeta, ha solo la ragione della forza che sempre tenta di spacciare per il bene comune, mentre è sotto gli occhi di tutti e di ognuna, e in modo sempre piu` lampante, che non è altro che stupida ingordigia di soldi e potere, brutale paranoia di sfruttamento e di dominio.
Noi guerriere e guerrieri invece, per quanto deboli, per quanto imperfette e imperfetti…, abbiamo tutta la forza della ragione dalla nostra parte, di chi cammina onestamente, limpidamente e a testa alta con il cuore pieno d’amore per la vita tutta, per l’autentico “bene comune”, cioè per un presente e futuro di libertà e giustizia per ogni vivente e per la Terra.
Ecco cosa arma i nostri cuori, le nostre menti, le nostre mani con l’irriducibile coraggio e volontà di resistere, e di attaccare ogni follia di potere, di sfruttamento, di dominio, di distruzione… Fino al loro annientamento definitivo!
Ecco perché ci chiamano terroriste e terroristi, ecco perché ci temono e ci reprimono con la bava alla bocca!
Ecco perché gli sconfitti saranno sempre loro!
Vi abbraccio, vi abbraccio forte, con immenso amore e rispetto per voi, per Billy, Costa e Silvia, per chi lotta…, per chi resiste ed esiste, per chi s’affaccia a far parte del nostro mondo di guerriere e guerrieri!


Marco
Carcere di Lenzburg, 13.07.2011

 

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Belgio – Un’estate infuocata

* suieetcendres

# cenere

24 Giugno

Lantin – Stéphane M, 41enne, imprigionato a Lantin per furto con violenza e tentato omicidio, ha cercato di fuggire. Alle 5 di mattina ha rotto una delle sbarre della finestra della cella, e si è calato con una corda autoprodotta. Poi ha corso verso le mura della prigione, ma è rimasto incastrato nel filo spinato, che taglia come rasoi. Le guardie poi lo hanno intercettato. Continua a leggere

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19 luglio 2011 – Condanne per il caso della Cospirazione delle Cellule di Fuoco

* actforfreedomnow

# cenere

Condanne più lunghe di quelle richiesta dalla pubblica accusa sono state imposte dalla Corte d’Appello formata da tre membri ai soggetti ritenuti colpevoli nel caso dell’organizzazione Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

In accordo con la decisione della corte, le condanne sono:

Haris Hadjimihelakis, condanne combinate per 25 anni di prigionia (pena totale 77 anni)

Panagiotis Argirou, condanne combinate per 25 anni di prigionia (pena totale 77 anni)

Giorgos Karagiannidis, condanne combinate per 20 anni di prigionia (pena totale 32 anni)

Panagiotis Masouras, condanne combinate per 11 anni e 6 mesi di prigionia (pena totale 19 anni)

Alexandros Mitrousias e Konstantina Karakatsani, condanne combinate per 11 anni di prigionia (pene totali 19 anni)

Errikos Rallis e Nikos Vogiatzakis sono stati prosciolti da ogni accusa per mancanze di prove.

Inoltre, la corte ha imposto a Manolis Giospas, che non è stato condannato per accuse riguardanti l’organizzazione, ad una condanna di 2 anni e 9 mesi per tre reati minori.

Giospas, dopo la proposta della pubblica accusa, ha ricevuto tre anni di sospensione della pena.

In aula, Kostantina Karakatsani e Panagiotis Masouras hanno presentato una richiesta per la sospensione della pena.

L’avvocato di Alexandros Mitrousias ha chiesto dinnanzi alla corte se il suo cliente poteva chiedere una richiesta similare ma ha ricevuto risposta negativa.

Amici e parenti degli accusati, ma anche la difesa, hanno commentato la severità delle condanne considerando che per la maggioranza dei condannati la corte ha deciso che la loro partecipazione nell’organizzazione fu solo di qualche mese.

Lo stato, la sua corte e i suoi altri cani hanno mostrato ancora una volta cosa succede alla gente dignitosa che vive per la libertà.

Come anarchici rivoluzionari solidali, noi di Actforfreedomnow!-Boubouras, inviamo ai nostri compagni orgogliosi e fieri, membri e non della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, un grande abbraccio infuocato!

NULLA E’ FINITO,

TUTTO CONTINUA!

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San Francisco (USA) – Guerra alla polizia

* waronsociety

# cenere

Ieri, centinaia di persone arrabbiate sono scese nelle strade di San Francisco in risposta all’omicidio da parte della SFPD (ndt. Polizia di San Francisco) di un 19enne nel quartiere Bayview. E’ stato ucciso perché scappava dalla polizia dopo non aver pagato il biglietto MUNI ( ndt. società di trasporto pubblico). Subito la gente a Bayview ha risposto – scontrandosi con la polizia, urlando contro gli assassini e lanciando bottiglie. A mezzanotte, un altro gruppo ha convocato un corteo all’ultimo minuto contro la polizia. Circa 100 dimostranti sono scesi per strada e hanno attaccato bancomat, banche e una macchina della polizia.

Che ci piaccia o no, questa città è una fottuta zona di guerra. Per la seconda volta in alcune settimane, gli agenti di polizia hanno ucciso qualcuno a sangue freddo. Ieri, hanno ucciso un 19enne nel distretto di Bayview. Per il crimine di non aver pagato 2$ di biglietto del bus, è stato ucciso dalla SFPD; 10 colpi sparati di fronte alla folla. Il 3 Luglio, la polizia del BART ( ndt. Bay Arena Rapid System) ha risposto alla segnalazione di un ubriaco, è arrivata al Civic Center Station e ha sparato a Charles Hill dopo un minuto dal loro arrivo, uccidendolo. Il suo crimine : essere un senza casa in una città che ci disprezza fotuttamente. Continua a leggere

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$hile – publicación Indomable Libertad

Les presentamos esta publicación antiautoritaria desde $hile que ya lleva un tiempo en las calles y cuyo objetivo es reflexionar sobre el actual contexto de vida y de lucha del cual hemos decidido hacernos parte en busca de nuestra libertad.

Comprendemos que el actual momento represivo puede llevarnos a encauzar nuestros pensamientos y acciones hacia las necesidades inmediatas de difundir la situación de nuestros compañeros/as presos/as, la agitación contra las cárceles y contra la represión del Estado Terrorista .
Sin embargo, creemos que la solidaridad, junto con materializarse en la practica, debe ir siempre en consonancia con el contexto de lucha que le da vida y que no cesa con el encarcelamiento de compañeros y amerita continuar desarrollándose en sus múltiples formas de lucha contra el poder con una continua discusión y análisis sobre nuestro actuar. Esto es, entre otras cosas, lo que se pretende nuestra publicación. Continua a leggere

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Oaxaca – En la Punta de los Huajes/ Publicación Anarquista Intermitente Julio- Agosto

Por un lado esta lo existente, con sus costumbres y sus certezas. Y de Certezas, este veneno social, se muere… Por otro lado esta la insurrección, lo desconocido que interrumpe en la vida de todxs. El posible inicio de una práctica exagerada de Libertad!

AI FERRI CORTI

Editorial
Una Breve Introducción
Solidarixs
Artículos de Combate
Notas de la Insurreccionalidad
El Conflicto
Sobre la Negación de la Cárcel
Así como que no pasa nada

DESCARGAR AQUÍ

 

 

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Algunas breves informaciones del “caso bombas”

Los fiscales declaran por investigación en su contra y se aminora el arresto domiciliar contra dos compa.

Anonimxs solidarixs

El miércoles 13 de julio el arresto domiciliar total que pesa contra Felipe Guerra y Carlos Rivero fue reducido a arresto domiciliario nocturno desde las 20:00Hrs hasta las 6:00Hrs. Ellos se suman a Andrea, Omar y Vinicio quienes se encuentran con la misma medida de control.

Con arresto domiciliario total, continúan Pablo Morales, Monica Caballero, Francisco Solar, Camilo Perez, Rodolfo Retamales.

Durante el periodo de arresto domiciliar (nocturno o total), la policía acude a sus domicilios a cualquier hora con el fin de sacarles una firma, hostigándolos a distintas horas de la madrugada y cuantas veces al día estimen necesario.

El jueves 14 de julio, trascendió escuetamente por la prensa ( http://www.biobiochile.cl/2011/07/14/fiscales-de-caso-bombas-declaran-por-presuntas-irregularidades-durante-el-ejercicio-de-su-cargo.shtml )que los fiscales Francisco Rojas y Victor Nuñez declararon por la causa que pesa contra ellos, tras la adulteración de datos en el allanamiento en la casa okupada la crota y la muestra de trazas de TNT practicadas contra Vinicio y diego.

La investigación contra los persecutores, comenzó tras develarse en las audiencias de preparación de juicio oral, la intencional confusión y mentira de horas con que se decretaron las ordenes de detención, los exámenes de trazas de explosivos y la voluntariedad de los mismos.

¡Fin a la ley antiterrorista!

¡Por el fin del “caso bombas”!

 

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Postal addresses of the nine imprisoned members of the Revolutionary Organization Conspiracy of Cells of Fire

* actforfreedomnow

For correspondence/communication with the prisoners–members of the R.O. CCF, we publish their postal addresses:

Christos Tsakalos,

Grevena general detention facility [Geniko katastima kratisis Grevenon],

51 100 Grevena,

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Grecia – Dichiarazione in aula di Panagiotis Masouras (21 giugno)

* actforfreedomnow

# cenere

Per cominciare voglio che sia chiaro a tutti che oggi sto dietro al banco come prigioniero nemico politico del regime e non come un criminale.

Il crimine è il privilegio di quelli che infrangono la legge legalmente. Quindi, data la situazione, dichiaro che non intendo scusarmi. Non mi scuso perché un combattente quando si scontra con il meccanismo giuridico, in nessun modo può presentare un atteggiamento apologetico. La parola scusa reca con sé il significato di pentimento. Non rinnego il fatto di essere un rivoluzionario. Operando quindi una correzione ben mirata ma anche politicamente corretta del termine scusa, di ciò ne farò una dichiarazione politica. Per iniziare voglio dire alcune parole riguardo al comportamento tenuto durante il processo. Facendo pertanto una piccola panoramica del passato recente nel contesto di questo processo politico, capiamo che le misure adottate al fine di portare avanti questa procedura non sono altro che un tentativo di isolamento dei prigionieri politici, ma anche un chiaro messaggio di polemica nei confronti del valore della solidarietà bidirezionale. I quattro poteri insieme, hanno cercato di schiacciare i loro nemici antiregime. Hanno cercato di annientarci moralmente, politicamente, praticamente. Questo piano va bloccato. Se lo portano a termine, sotto quali condizioni e con quali termini è qualcosa che, usando come strumento politico l’educazione e la coscienza, bisogna che sia lasciato ad essere giudicato. Per qualcuno affermare che la vostra strategia è basata sulla repressione e sulla paura è sicuramente un punto di vista che comunque continua a galleggiare come un tappo sulla superficie della coscienza rivoluzionaria. Ciò che ho capito è che oltre alla paura e alla repressione vi è anche la scelta. Continua a leggere

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CCF – Carta de Olga Ikonomidou

La siguiente carta fue la contribución de Olga Ikonomidou a las jornadas “Mujeres frente al encierro” realizadas 10-11 de junio en casa ocupada Patission 61&Skaramaga en Atenas. La versión original en griego está aquí

http://athens.indymedia.org/front.php3?lang=el&article_id=1302790
En el mismo folleto se encuentran también otros textos relacionados con el tema, entre ellos cartas de algunas presas sociales y uno de Konstantina Karakatsani (que se intentará de traducir dentro de poco).
Recordamos que la compañera Olga fue detenida el 14 de marzo de 2011 en Volos junto a otros 4 compañeros y luego asumió la pertenencia a
Conspiración de Células del Fuego.

Carta de Olga Ikonomidou

El 19 de marzo un jeep de EKAM (Unidad Especial Represiva Antiterrorista) acompañado por tres coches patrullas se para frente a una enorme rodante puerta de hierro. Un guardia pide las papeles. Todo en orden y…la puerta se está abriendo. Mientras que se va cerrando detrás de nosotros, un otro, vallado mundo aparece ante mis ojos. Es la cárcel Eleonas de Thiva.

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Bologna – Ai domiciliari i/le compagni/e del Fuoriluogo!

fonte: la repubblica

Caduta l’aggravante di eversione, gli anarchici possono ottenere gli arresti domiciliari. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari Andrea Scarpa in merito ai cinque anarchici del circolo bolognese Fuoriluogo finiti in manette con l’accusa di associazioni a delinquere.
Stefania Carolei, 55 anni, bolognese; Nicusor Roman, 31, romeno abitante a Bologna; Anna Maria Pistolesi, 36, bolognese; Martino Trevisan, 25, di Bressanone (Bolzano); Robert Ferro, 25, di Bolzano potranno dunque uscire dal carcere. Sono accusati di aver promosso, organizzato e diretto una organizzazione che si ritrovava al centro ‘Fuoriluogo’ (i cui locali sono sotto sequestro) finalizzata al compimento di violenze, lesioni, danneggiamenti, manifestazioni non organizzate.
Resta in carcere Maddalena Calore, padovana residente a Ferrara, che non ha chiesto tramite il suo legale l’attenuazione della misura.

 

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No Tav – Scarcerati Marta, Salvatore, Roberto e Gianluca


fonte: notav.info

Sono stati tutti scarcerati i quattro No Tav che il 3 luglio, durante la lunga domenica resistente della Maddalena furono arrestati dalle forze dell’ordine. Il tribunale del Libertà ha ritenuto eccessiva la custodia cautelare in carcere sostituendola con gli arresti domiciliari per Gianluca Ferrari, Salvatore Soru e Roberto Nadalini e con l’obbligo di dimora per Marta Bifani.
Liberi Tutt*!!!

 

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Londra – Danneggiata ambasciata svizzera

Ricevuta attraverso un anonymous remailer

* http://silviabillycostaliberi.tk/

# cenere

Nella notte del 30 maggio 2011 l’ambasciata svizzera a Londra è stata attaccata – le serrature sono state incollate e sassi sono stati tirati contro le vetrine. Possano le serrature danneggiate e i vetri rotti rappresentare la nostra solidarietà con Silvia, Billy e Costa.

Libertà per tutti!

 

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Bellinzona – Accusa chiede 3 anni di pena per Silvia, Billy e Costa


fonte: stampa svizzera, 20 luglio 2011

L’accusa ha chiesto pene di prigione da tre anni a tre anni e mezzo per i tre presunti ecoterroristi sospettati di aver organizzato un attentato contro il centro di ricerca sulle nanotecnologie di IBM di Rüschlikon (ZH). La difesa reclama invece l’assoluzione e esprime dubbi sulle modalità dell’arresto dei tre, al secondo giorno del processo in corso al Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona.

Durante le requisitoria, disturbata dagli slogan dei simpatizzanti degli imputati arrivati in massa davanti alla sede del TPF, il procuratore federale HansJörg Stadler ha ricostruito le azioni di «Costa», un agricoltore italiano di 34 anni, fondatore del movimento anarchico «Il Silvestre», Silvia, la moglie 29enne, e «Billy», un 26enne ticinese residente in Italia.

Le pene richieste sono di tre anni e mezzo contro l’italiano, tre anni contro la moglie e tre anni e tre mesi contro il ticinese. Per quest’ultimo bisogna tener conto anche di una condanna anteriore di 22 giorni a cui va revocata la condizionale. Gli imputati dovranno inoltre pagare ciascuno 15’000 franchi di spese processuali.

Per la difesa invece l’accusa di aver preparato un attentato non regge. «L’esperto in esplosivi non ha fornito prove concrete che il materiale sequestrato possa effettivamente causare gravi danni», ha sottolineato Marcel Bosonnet, che rappresenta l’agricoltore italiano.

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Liberación Total – Informazione sullo stato di salute del compagno Tortuga

Da Liberación Total (liberaciontotal.lahaine.org) sentiamo il bisogno di raccontare un po’ sulla situazione del compagno Tortuga, ora che è trascorso più di un mese e che i compagni fuori dal Cile non hanno ricevuto informazioni redatte dai più vicini a Tortuga.

Certo, le notizie non sono molte, ma son necessarie per coloro che ancora pensano che il compagno ha perso entrambe le mani ed è rimasto cieco. Di qui il seguente e breve riassunto sulla sua salute, in base a quanto abbiamo potuto verificare o ci è stato comunicato. Chiariamo anche alcune cose scritte dalla stampa.

Tortuga, dalla sera dell’1 giugno, si trova nella Clinica Indisa, dove la prima settimana è stato sottoposto a dei trapianti di cute nelle zone del corpo maggiormente danneggiate.

Il compagno ha subito l’amputazione della mano destra fino al polso e della mano sinistra ha perso il pollice, l’indice e metà del medio. I danni agli occhi non gli hanno provocato cecità, riesce a distinguere i contrasti di luce e la vista potrebbe migliorare. Non è dato sapere se subirà interventi agli occhi.

D’altro canto la stampa, nei primi lanci d’agenzia, ha sostenuto che l’ordigno che il Tortuga avrebbe utilizzato avesse un sistema di attivazione simile a quello che un veterano sabotatore aveva consigliato in seguito alla morte del compagno Mauricio Morales, ma in seguito la stessa stampa ha sostenuto che l’ordigno esplosivo NON aveva due sistemi di attivazione, ma solo uno, consistente in un orologio, una batteria da 9 volt e la lampadina di un’auto, il tutto mostrato in un grafico.

Il 9 giugno il quotidiano La Tercera ha scritto che Luciano aveva detto che non aveva nulla a che vedere con i fatti della notte dell’1 giugno il che è assolutamente FALSO, così come molte altre cose pubblicate da questo portavoce della procura. Il compagno non ha detto nulla e trascorre la gran parte del tempo sedato per via dei calmanti.

Lo possono visitare solo i fratelli, il padre, la madre e la compagna. Agenti (in divisa ed in borghese) sorvegliano il piano dove si trova.

Il procuratore che segue il caso, Héctor Barros, ha cercato di formalizzare le accuse contro il compagno, ma non ci è riuscito perché c’è bisogno dell’approvazione medica e questa dipende a sua volta dallo stato di salute di Luciano.

Rivolgiamo un appello ai compagni più vicini a lui, in modo che informino sulla sua situazione, perché sono tante le persone interessate a sapere come sta e perché è fondamentale avere una comunicazione tra compagni/e.

A continuare a solidarizzare con il compagno.
Forza Tortuga!

 

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Svezia – ELF rivendica l’incendio di una scavatrice


* directaction.info

# cenere/culmine

Siamo arrivati alla conclusione che salvare la vita che è oppressa è UN BUON MODO di disarmare l’oppressore, in ogni modo necessario. Basta chiacchiere del cazzo.

Abbiamo realizzato alcune bombe napalm e le abbiamo usate per distruggere la gialla macchina di morte vicino la foresta, macchinata usata per danneggiare la natura.

Prima abbiamo modulato il veicolo per quanto possibile, tagliando cavi, e portando via cose, e abbiamo lasciato messaggi ELF sulla fiancata della macchina infernale – giusto in caso qualche maledetto folle avesse la malsana idea di provare a ripararla!

Si tratta di una dichiarazione agli amici della vita in tutto il mondo, affinché rendiate più militante la vostra agenda, mentre alle industrie che distruggono le foreste diciamo che se vi avvicinate al nostro territorio verrà il terrore, nel modo in cui avete capito: la catastrofe economica. Per il bene del vostro futuro, state alla larga.

FOR ALL LIFE

(A)//(E)- JORDENS BEFRIELSEFRONT, ET/ EARTH LIBERATION FRONT, ET

SORMLAND, ESTATE 2011

 

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