Su una manifestazione a Berlino in ricordo della rivolta genovese

Se in Italia si continua a dibattere sulle giornate genovesi del 2001 e avvoltoi di oggi e di ieri cercano imperterriti di recuperare quei tre giorni di rivolta, in Germania si rivendicano in toto quelle giornate che per molti continuano a rappresentare un momento in cui abbiamo vissuto.

Per il 16 luglio 2010 alcuni compagn@ berlinesi hanno deciso di sfruttare il decennale di quelle giornate per riappropriarsi di alcuni spazi sottrattici dalla polizia nel corso degli anni e ricordare Carlo attraverso un momento di lotta legato alla situazione in cui ci si trova in città, quindi non un ricordo “vuoto” e distaccato fine a stesso che avrebbe rischiato di dar vita all’ennesima cerimonia di movimento (quale, poi?…), ma piuttosto un’ occasione per rilanciare alcune pratiche e contenuti per continuare la nostra offensiva contro l’esistente.

Attraverso una manifestazione dal messaggio chiaro si è voluto dare un segno, dieci anni dopo, su come noi non abbiamo dimenticato, e che l’odio che ci portiamo verso questa sistema è ben lungi dall’essere sopito o recuperato.

Per questo è stata scelta la forma di una manifestazione non autorizzata ma organizzata in maniera pubblica per le strade di Kreuzberg, dove da alcuni mesi si trova un grosso murales per Carlo in un parco del quartiere che è stato ribattezzato “Parco Carlo Giuliani”.

Grazie ad una mobilitazione organizzata in maniera assolutamente decentralizzata ed autonoma, fatta di centinaia di manifesti differenti, volantini, graffiti, scritte e cosi’ via che hanno inondato diversi quartieri della città, coordinata in maniera informale attraverso un blog che ha ospitato anche discussioni e critiche tra i vari partecipanti, più di mille compagn@ si sono presi le strade di Kreuzberg in un caldo sabato sera di Luglio.

Con chiarezza si è espresso il bisogno di ritrovare la pratica delle manifestazioni non autorizzate che vadano aldilà di una mobilitazione fatta in maniera “clandestina” a cui si ritrovano a partecipare poche dozzine di persone, a parte alcune eccezioni – e che esprimi il nostro rifiuto di sottoporci all’umiliazione di contrattare percorso e tempi di una manifestazione.

Da subito è stato messo in chiaro come una tale mobilitazione possa funzionare solamente grazie alla partecipazione attiva di tutt@ quell@ che sentano la necessita’ di rispondere a tale chiamata, quindi cercando di combattere atteggiamenti passivo/consumistici con cui ci deve scontrare di quando in quando e optando per una rinnovata responsabilizzazione di tutt@ quell@ che scelgono di scendere in strada per esprimere la propria insofferenza verso lo stato di cose presenti.

Ne’ spettatori ne’ spettatrici, solo complici attivi.

Grazie alla puntualità ed agilità dei partecipanti si è presa di sorpresa la polizia, presente ovviamente in maniera massiccia nella piazza di incontro e nelle strade adiacenti, che ha dovuto subire lo smacco di vedere camminare una manifestazione “illegale” – un sacrilegio punito duramente e brutalmente in Germania, dove organizzare una manifestazione non autorizzata e quindi potenzialmente “incontrollabile” è paradossalmente spesso più difficile e rischioso che organizzare un riot.

Più di duecento compagn@ si sono incontrati in un parco adiacente alla piazza, pieno di abitanti del quartiere e turisti impegnati a godersi un barbecue o una birra, e si sono mossi compatti verso il punto di incontro.

Nonostante si trattasse di un “black bloc” (quindi trattasi del babau per la maggior parte degli italiani) in cui tutt@ avevano il passamontagna e camminavano incordonat@, i presenti hanno letteralmente strappato i volantini di mano a chi era impegnato a distribuirli, mostrando una chiara simpatia per i manifestanti.

Usciti dal parco si e’ bloccata la strada e raccolto gli altri partecipanti, arrivando a formare un blocco nero di più di mille compagn@.

Veloci, compatti, con vari striscioni rinforzati e legati con della corda robusta per proteggersi dagli attacchi della polizia, ci si e’ mossi per le strade, cantando cori contro le guardie, in ricordo di Carlo e della rivolta genovese, accendendo fumogeni e tirando petardi.

Quest’ultima si è messa a rincorrere la manifestazione bloccandola all’altezza di una delle strade principali del quartiere e riuscendo a spezzarla in due tronconi, occasione questa per un primo scambio “emozionale” con le truppe di assalto, dato che mentre il primo troncone della manifestazione è riuscito a passare il blocco, i restanti hanno iniziato a lanciare pietre, bottiglie e fumogeni contro i robocops.

Dopodiché si è creata una situazione di caos dove gruppi di centinaia di persone sono rimasti in movimento per il quartiere, non lasciandosi intimidire dai robocop e anzi ottenendo la solidarietà di molti degli astanti che si sono spontaneamente accodati ai vari gruppi.

Il cosiddetto piano B, il ritrovarsi in un punto concordato nel caso che la manifestazione venisse attaccata e dispersa , ha funzionato dando la possibilità ad alcune centinaia di persone di ritrovarsi in un altro parco e portare avanti alcuni massicci attacchi coordinati contro la polizia a suon di sampietrini, fionde e qualche molotov.

Per tutta la notte si sono susseguiti attacchi contro la polizia e i loro mezzi, molti i blindati e le macchine danneggiate come anche il cannone ad acqua che si e’ dovuto ritirare in seguito agli attacchi, alcune barricate sono state erette, molti poi i momenti di affinità’ “pratica” con turisti e ragazzi turchi e arabi che, come si diceva, hanno partecipato con gioia e trasporto ad alcuni di questi momenti, tutti uniti cantando “tutta Berlino odia la polizia” o “Odio come non mai all cops are bastards”, due dei cori più gettonati della serata.

Un’auto della Digos che stazionava nelle vicinanze della Köpi storica ex-occupazione della città è stata attaccata con delle fionde come anche alcuni dei blindati parcheggiati lì vicino.

Alcuni di essi, che provocatoriamente sono passati di fronte alla Köpi, sono stati attaccati con pietre ed eventuali, provocando l’ uscita di un gruppo di sbirri audaci che hanno provato a fare irruzione dentro il posto, dovendosi pero’ allontanare piuttosto velocemente in seguito ad una difesa decisa tramite sbarre di ferro e spray al pepe.

Trenta gli arresti della nottata, perlopiù turisti e ragazzi del quartiere che purtroppo hanno offerto un bersaglio facile alla polizia (un po’ come durante il Primo Maggio), tutti rilasciati con accuse pendenti.

Come si e’ potuto leggere nei media ufficiali, mani ignote hanno scelto di ricordare Carlo attraverso un altro momento di attacco, nello specifico una delle sedi della polizia criminale berlinese che è stata attaccata con dispositivi incendiari all’inizio della settimana, mentre una scritta “Per Carlo, 20.7.2001, R.I.P.” ed una A cerchiata sono state tracciate sui muri nel caso ci fosse stato qualche dubbio sul senso dell’azione.

Altre manifestazioni e azioni hanno avuto luogo in diverse città della Germania, come una manifestazione non autorizzata a Dortmund o un attacco contro una stazione di polizia a Mannheim.

Come ultimo smacco tattico, sul blog della manifestazione è stato pubblicato il protocollo dei movimenti e delle tattiche della polizia durante tutta la nottata – ottenuto grazie all’ascolto delle sue radio ed importante per evincere informazioni sui loro movimenti, tattiche ed impressioni – know your enemy!

I giorni seguenti alla manifestazione hanno visto un intervento di vari compagn@ nel quartiere, in particolare sono stati affissi dei manifesti firmati con una A cerchiata che ringraziavano gli abitanti per la solidarietà dimostrata nonché la partecipazione attiva durante la nottata, spiegando la ragione degli attacchi contro le forze dell’ordine ed il motivo della manifestazione.

 

alcuni link per foto e video:

video:

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=YarrHK3lR5c

http://www.youtube.com/watch?v=BToHzLenCaM&feature=player_embedded

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=YarrHK3lR5c

http://www.youtube.com/watch?v=ocnSgfDd3LI&feature=player_embedded

http://www.youtube.com/watch?v=ywkQGJ57BDw&feature=player_embedded

foto:

http://just.ekosystem.org/BLOG/?=2421

http://www.demotix.com/news/759132/riots-berlin-after-demonstration

http://www.flickr.com/photos/65016751@N07/sets/72157627210884510/

http://www.flickr.com/photos/boeseraltermannberlin/sets/72157627210830362/

http://www.flickr.com/photos/mikaelzellmann/sets/72157627086672849/

http://www.flickr.com/photos/pm_cheung/sets/72157627210835678/

http://www.flickr.com/photos/andreas-potzlow/sets/72157627212165660/

http://www.flickr.com/photos/rassloff/sets/72157627088819699/

beautiful like a burning prison

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