Rodolfo Retamales también obtiene arresto domiciliario

* libertadalos14a

Extraído desde la prensa burguesa

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“En libertad y con arresto domiciliario quedó al cierre de esta edición el ex lautarista Rodolfo Retamales Leiva, alias “El Garza”, luego que la Sexta Sala de la Corte de Apelaciones considerara que tras ocho meses de prisión preventiva este tipo de cautela no era necesaria.

El fallo de los ministros Carlos Cerda, Alejandro Madrid y Manuel Antonio Valderrama plantea que dado que está terminada la investigación del Ministerio Público y está próximo el juicio oral (partirá el lunes 2 de mayo), la “extensa privación de libertad del imputado Rodolfo Retamales Leiva resulta innecesaria para los fines del procedimiento”.

Esta es la segunda vez en una semana que el tribunal de alzada concede el arresto domiciliario a uno de los presuntos líderes de la agrupación imputada por la colocación de una treintena de bombas en distintos puntos de Santiago y que fue formalizada por el ex fiscal regional de la zona sur, Alejandro Peña, hoy en el Ministerio del Interior.

El lunes recibió el mismo beneficio Pablo Morales Fuhriman y Vinico Aguilera.

Sin Peña en la fiscalía, quien ha tenido que defender la posición del Ministerio Público ante la Corte de Apelaciones, ha sido el fiscal adjunto Víctor Núñez (quien ingresó hace poco a la investigación), dado que el resto de los persecutores, según se dijo, está preparando el inicio del juicio oral este lunes. Pero los argumentos de Núñez, junto a los del Ministerio del Interior y de un querellante particular (Hoteles de Chile, por el bombazo del Marriot), no convencieron a los magistrados, optaron por beneficiar al imputado.

Tras la lectura de la resolución, el ministro Carlos Cerda se hizo cargo del impacto social que tiene este caso y señaló que “estamos en una situación que es socialmente compleja y por supuesto que un órgano del Estado, como Justicia, tiene que velar por bienes jurídicos que son puestos en jaque (…). Por lo tanto, estos magistrados no pueden desconocer el esfuerzo que hace el ente persecutor, pero al mismo tiempo la Corte tiene un compromiso constitucional, que es poner al servicio de las instituciones la humanidad (…). En el platillo de la balanza de lo uno y lo otro, hay que ser estrictos”, señaló al explicar que aún no se condena a Retamales por los delitos que se imputan”.”

 

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Barcellona – Una delle detenute del 4F si suicida dopo 6 mesi di prigione

26-04-2011

Patricia Heras era stata condannata per gli incidenti di Sant Pere Més Baix dove un membro della Guardia Urbana ricevette un colpo che lo lasciò tetraplegico. La ragazza aveva sempre difeso la sua innocenza. Amnesty International ha anche denunciato il caso e le torture inflitte alla detenuta.

Patricia Heras, una delle persone condannate per i fatti di Sant Pere de Més Baix dove nel 2006 un poliziotto di Barcellona risultò gravemente ferito durante un confuso sgombero d’un locale, si è suicidata in casa sua la scorsa notte. Heras, che aveva redatto nel suo blog una versione dei fatti contraria alla versione accettata dal tribunale, era in carcere da sei mesi, quattro dei quali in “terzo grado” – tornava a dormire tutte le notti in carcere. Sempre si è dichiarata innocente.

I fatti successero il 4 febbraio 2006 quando la Guardia Urbana cercava di terminare una festa in una casa presunta okupa (il movimento okupa negò che ci fosse nessun tipo di relazione con quell’edificio) nella via di Sant Pere Mès Baix. Negli incidenti un membro della Guardia Urbana fu aggredito con un vaso che gli causò lesioni gravissime che lo lasciarono in stato vegetativo.

La versione secondo la quale un vaso gli era stato lanciato addosso da una balcone, fu spiegata dall’allora sindaco Joan Clos. Anche se dopo cambiarono la versione e si affermò che le ferite erano state causate da una pietra. Patricia Heras in ogni caso non fu accusata di questo, se non di aver lanciato successivamente una barriera metallica contro la polizia, accusa che lei negava, affermando che non si trovava neanche sul luogo dei fatti.

Nel gennaio del 2008 Heras fu giudicata nell’Audiéncia Provincial di Barcellona e condannata, con Alfredo Pestana a tre anni di prigione per attentato contro l’autorità. I condannati ricorsero al tribunale supremo spagnolo che il 3 giugno del 2009 ratificò la sentenza imposta dall’Audiéncia Provincial di Barcellona.

Posteriormente richiesero l’indulto al consiglio dei ministri, che non fu concesso.

Nell’ottobre del 2010 Patricia Heras entrò nel carcere di Wad Ras di Barcellona e il 18 dicembre del 2010 passò alla sezione aperta con l’obbligazione di tornare a dormire ogni notte in prigione.

Il 26 aprile 2011 si suicidò in casa sua.

Per questi fatti ci sono in prigione altre tre persone, Juan Pintos, Alex Cisterna e Rodrigo Lanza.

Amnesty International denunciò il caso e le torture che ricevettero i tre detenuti principali.

Anche Patricia Heras denuciò i matrattamenti subiti.


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Manifestazione: Patri 4F, non dimentichiamo

Ieri pomeriggio 26 aprile ci assaltava la notizia della morte di una compagna: Patricia Heras, detenuta per i fatti del 4F, decideva di togliersi la vita piuttosto che tornare in carcere un’altra volta.
Dopo un processo pieno di irregolarità e bugie da parte del comune di Barcellona e la Guardia Urbana, Patricia fu condannata a tre anni di carcere incolpata per dei fatti che sempre negò di aver aver commesso.
Puntiamo il dito all’allora sindaco Joan Clos, a Jordi Hereu consigliere sulla sicurezza e a tutti i complici di questo sistema penale assassino come colpevoli per la morte di Patri.
PIENI DI RABBIA E DI DOLORE PER QUESTO NUOVO ASSASSINIO DI STATO, CONVOCHIAMO UNA MANIFESTAZIONE PER DOMANI GIOVEDÌ 28 APRILE ALLE 19:30 NEL FORAT DE LA VERGONYA
(a fianco del mercato di Santa Caterina, Metro L4 – Jaume I)
SENZA GIUSTIZIA NON CI SARA’ PACE.
Addio Patri.
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https://squat.net/it/news/patricia_a270411.html
http://barcelona.indymedia.org/newswire/display/418727/index.php
http://barcelona.indymedia.org/newswire/display/418708/index.php

 

 

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Lettera di Nicu dal carcere della Dozza

Comunicato dal carcere di uno degli anarchici arrestati a Bologna il 6 aprile

* http://www.informa-azione.info/lettera_di_nicu_dal_carcere_della_dozza


QUANDO E’ TROPPO E’ TROPPO
Non abbiamo mai badato troppo al linciaggio mediatico e alla repressione poliziesca che da anni colpiscono gli anarchici e i frequentatori del centro di documentazione Fuoriluogo,  non solo perché a Bologna sappiamo che chiunque lotta e si oppone alle ingiustizie di questo sistema subisce lo stesso trattamento (fermi, controlli quotidiani, intercettazioni, perquisizioni e arresti), bensì perché nonostante i bastoni fra le ruote abbiamo sempre preferito continuare per la nostra strada, con le nostre iniziative e con lo spirito libertario che ci anima.
Però quando è troppo è troppo.
Il 6 aprile la polizia ha fatto partire un’incredibile montatura politica e giuridica sul presunto reato di associazione a delinquere con finalità eversiva dell’ordine democratico ai danni di una trentina di frequentatori anarchici e non di Fuoriluogo, ai quali sono state imposte misure cautelari di vario genere:  il carcere per  5 di loro, ritenuti organizzatori e promotori della fantomatica associazione, e obblighi/divieti di dimora per altri 7.
È una delle tante montature atte a colpire le più svariate forme di aggregazione fra individui e quindi le loro lotte sociali.
È una vile montatura con la quale si tenta di strappare non solo spazi ma anche energie a tutti quelli che esprimono una vera inimicizia verso questo mondo.
È una vile montatura che evidenzia ancora una volta la tendenza di questa società alla costruzione di un regime tramite il quale si vogliono demolire tutte le esperienze di autorganizzazione e autogestione e sotto il quale un domani anche uno sciopero dei lavoratori potrà essere considerato sovversivo.
Questa montatura politica non basta per mettere il guinzaglio né a noi né alle lotte sociali. Continueremo a dire che i C.I.E. sono dei lager, che le carceri sono uno strumento di sfruttamento, che i soldati sono mercenari e l’esercito e le guerre non sono altro che un modo criminale di sciacallare le risorse di altri paesi.
La passione che ci anima è più forte di ogni autorità. Rafforziamo la lotta e la solidarietà.
Per la libertà
Nicu

 

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México – Comunicado cierre de calle en C.U.

Durante la noche de ayer 26 de Abril del presente 2011 un grupo de 10 insurrect@s salimos a las calles nuevamente para luchar y reivindicarnos trastornando el orden y  la paz social que nos impone la social democracia de Marcelo Ebrad. Alrededor de las 9 de la noche levantamos barricadas incendiarias en la transitada y mercantil avenida “Insurgentes Sur” a la altura de la estación del metrobus C.U. En cuestión de minutos incendiamos llantas, reventamos cocteles molotov y relazamos pintadas en solidaridad con el Compañero Abraham Ramírez y l@s compas pres@s en Chile por el caso “Bombas”. Acto seguido desaparecimos no sin antes causar un caos vial; para nuestra mala surte el enemigo policial tardo en llegar, pero de haber llegado antes teníamos las plenas intenciones de encararle con ráfagas de fuego.

Este pequeño pero humilde y sincero sabotaje a la normalidad impuesta por el capital lo reivindicamos solidario con el compañero  Abraham Ramírez quien se encuentra recluido en las mazmorras del estado oaxaqueño desde hace 6 años, sin juicio, sin seguimiento y peor aun sujeto a  las decisiones  y peleas externas entre algunos grupos de apoyo quienes desgraciadamente han visto  en el un instrumento de competitividad. ¿Este tipo de peleas en que le beneficia al compañero? Abraham necesita del apoyo y de la solidaridad sincera de tod@s nosotr@s quienes nos reivindicamos por un mundo libre; concentraciones, bloqueos, mantas, actos culturales… todo es necesario. Abraham esta preso por muchas cosas entre ellas por luchar por la autonomía de su pueblo y por luchar para la defensa de los ecosistemas ante los embates ecocidas de hoteleros y capitalistas quienes solo buscan enriquecerse a costa de la explotación de la naturaleza y la gente humilde.

Nosotr@s Anarquistas Revolucionari@s no  podemos dejarle solo en su lucha cotidiana contra el encierro y los abusos del poder  a los que esta sometido, ya que desde que entro en la cárcel ha hecho muchas cosas por la comunidad que le rodea, creando comedores populares y cooperativos al interior de la prisión, manifestándose cada vez que se abusa o golpea a algún preso, resistiendo a los aislamientos, en fin causándole un dolor de cabeza a la sociedad carcelaria. Lo cual para nosotr@s resulta muy importante.

Así mismo nos manifestamos contra el asesinato del compañero Javier Torres Cruz por parte de paramilitares al servicio del cacique y narcotraficante Rogaciano Alba. Javier era un campesino ecologista de guerrero quien comúnmente estaba siendo acosado y amenazado por los sicarios. Javier formaba parte de la Organización Campesina Ecologista de la Sierra de Petatlán y Coyuca de Benítez (OCESP) Guerrero, quienes desde hace ya varios años se han dedicado a la defensa (aun con métodos radicales) de  los bosques y ecosistemas de la cierra de Guerrero, igualmente frente a los embates de caciques y narcotraficantes respaldados por el gobierno guerrerense quienes con violencia toman los bosques, lo talan y construyen ganaderías, para después vender la madera a madereras canadienses y Norte Americanas.

Ya estamos hart@s de todos estos abusos del poder y no podemos seguir permitiéndolos solo luchando con métodos pasivos-pacifistas, es necesaria la expansión de la guerra social en todos los frentes ya que para nosotr@s la solidaridad también se traduce en el conflicto cotidiano contra las instituciones del estado, los cuerpos policiales, las empresas que destruyen la naturaleza y las vías de comunicación base del funcionamiento de la  sociedad mercantil.  Esta no será la ultima vez que salgamos a las calles, en otras ocasiones nos veremos el rostro frente a frente, cara a cara con el enemigo.

¡¡¡Por la libertad de Abraham Ramírez Vázquez!!!

¡¡¡Contra el asesinato de Javier Torres Cruz!!!

¡¡¡En solidaridad con nuestr@s compañer@s Anarquistas y anti-autoritari@s Chilen@s pres@s!!!

¡¡¡Un saludo Fraternal al compañero Gabriel Pombo Da Silva!!!

¡¡¡A multiplicar los grupos de afinidad y la coordinación informal!!

¡¡¡Por cada abuso del poder… Fuego en las calles!!!

Individu@s Anarquistas Solidri@s.

 

 

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Paquete explosivo al encargado de la División de Ingeniería en Nanotecnología, Universidad Politécnica del Valle de México


comunicado de las Individualidades tendiendo a lo salvaje

Si piensas que soy pesimista, es que no has comprendido nada

La nanotecnología es una de las tantas ramas del Sistema de Dominación. Durante estos últimos años ha tenido avances significativos en países de América como Estados Unidos, Canadá, Brasil e incluido México, en donde se ha registrado un acumulamiento de capital nacional y extranjero para la creación de tecnología a nano escala.

La nanotecnología es lo mas avanzado que pueda existir hasta ahora en la historia del progreso antropocentrista. Esta consiste en el total estudio, el escrutinio de la manipulación y la dominación de todo lo más diminuto, invisible para los ojos humanos. Con esto lxs humanxs han logrado controlar ya todo, absolutamente todo, desde los cambios en el clima hasta la más pequeña molécula atómica. La Civilización aparte de amenazar nuestra libertad como Individuos, la de los Animales y de la Tierra, ahora su amenaza ha pasado a una escala menor que un micrómetro.

Las instituciones nacionales y empresas trasnacionales que llevan a cabo los estudios y la rigurosa investigación para el desarrollo comercial de la Nano-bio-ciencia son variadas, están desde el Instituto Mexicano del Petróleo (IMP) con la ayuda de Pemex y la CFE; la Universidad Nacional Autónoma de México (UNAM), la Universidad Autónoma Metropolitana (UAM), la Universidad Iberoamericana, el Instituto Potosino de Investigación Científica y Tecnológica (entre otras) con su Proyecto Universitario de Nanotecnología Ambiental; Glaxo SmithKline, Unilever, Syngenta, entre otras.

Este tipo de tecnología es creciente, las ramas que ha abarcado apenas si se cuentan (medicina, militar, cosmetología, petroquímica, nuclear, electroinformática) pero son principios de lo que puede abarcar. Ante esta creciente “evolución”, se han hecho muchas grandilocuencias a la Nanotecnología, lxs tecnologxs han declarado que esto será bueno para el medio ambiente, que solucionara los problema de la contaminación por medio de nanocatalizadores para limpiar el agua y el aire, declaran que acabaran con muchas enfermedades, que por ahora son incurables o solo tratables, declaran que habrá nuevos usos que se le pueda dar a los derivados del petróleo para crear nuevas fuentes de energía, declaran que habrá comida mas rica en nutrientes y se fusionaran con anticuerpos para hacer de lxs hombres mas fuertes y sanxs, en fin, una innumerable lista de “maravillas” han imaginado aquellxs que se empecinan en desarrollar manométricamente otra “mejor forma de vivir”. Sus promesas se asemejan a las que decían a principios de la revolución industrial. Dijeron que viviríamos mejor, que solucionarían los problemas que aquejaban a la humanidad en esos años, ¿Cuál fue la realidad? Este mundo sintético, sin brillo, de concreto y metal. ¿Qué podemos esperar de lxs nuevxs cientificxs que repiten las mismas promesas?

Pero el lado que no muestran lxs cientificxs es que por ahora la nanotecnología ha torturado millones de animales secuestrados directamente de entornos Salvajes en sus laboratorios probando sus nuevos productos, experimentos tan aberrantes que no somos ni capases de imaginarlos.

Las potencias mundiales están alistándose para las guerras bioquímicas y nucleares. Para acabar completamente con sus enemigxs politicx-diplomaticxs han puesto a su disposición la nueva tecnología capaz de volverse inteligente y causar irreparables daños al cuerpo humano y el entorno. Las nanopartículas viajan a una velocidad muy alta dentro del cuerpo, pueden invadir la sangre y penetrar a órganos como el corazón, hígado, cerebro, bazo o pulmones, donde destruirían membranas celulares, en donde pueden rociar material toxico y crear una reacción mucho mas agónica y letal que la de la contaminación nuclear. Estas partículas manipuladas pueden ser inaladas tanto por el humanx como por plantas y animales, lo cual causaría un desequilibrio ecológico preocupante y a gran escala, respirar será causa de enfermedad o muerte, habrá nuevas alergias, brotes y pestes con todo un diagnostico imposible de descifrar, las farmacéuticas harán su entrada triunfal (crenado accidentes como hasta ahora lo han hecho) por el “bienestar” de la humanidad, hasta la extinción de todo lo potencialmente libre le han sacado dinero con sus negocios y es así como se completa el rompecabezas de la Civilización, es así como este circulo nunca se acaba. Mañana viviremos en un mundo de por si ya enfermo por causa del avance tecnológico y la expansión de la Civilización.

Los nanomotores por ahora son uno de los avances mas nuevos, con estos se intenta que con bajos niveles de consumo de energía se le pueda dar vida a nanocyborgs. Con esto, la robótica y la nanotecnología juntas han puesto sobre la mesa la creación de inteligencia artificial (lo que muchxs pensaban que solo verían en ciencia ficción), habrá maquinas produciendo maquinas, se autorepararan y se autoreplicaran sin ningún problema. La dominación total habrá llegado a su punto máximo cuando se creen clones humanos, cuando diseñen por medio de la nanotecnología el modelo enteramente manipulado, sin ningún impulso o instinto Salvaje, moldeado a la repetitiva sumisión cotidiana, crearan esto y mas pero las consecuencias serán altas. La amenaza latente de una explosión de contaminación de nanopartículas fabricadas volando en el aire, agua y tierra es altamente real si ésta tecnología sigue su curso. Las reacciones químicas serán serias mañana y la nanocatastrofe será cada día un recordatorio para la humanidad de lo que ha perdido por tratar de ser más civilizadxs y modernxs.

Sin duda, la Civilización (la invención humana) se ha apoderado de todos los aspectos de la no-vida, han creado esto y más a tal punto de que las armas bioquímicas computarizadas con dispositivos inteligentes son ya probadas en los conflictos de medio oriente, que si bien son excelentes pretextos para apoderarse del oro negro (petróleo) de naciones árabes.

Día a día, nos vemos a los ojos, aterrorizadxs por la irresponsable actitud de la humanidad hacia la Naturaleza Salvaje, nos damos cuanta que vivimos dentro de una pesadilla tecnológica, nace-consume-muere es la tortuosa rueda dentro de la ciudades, los últimos resquisitos de medioambiente silvestre están convertidos en “zonas ecológicas protegidas” y la destrucción avanza momento a momento, esto se puede ver en los derrames petroleros en la Amazonia en América del Sur y en el golfo de México, en los vertidos de agua radiactiva en el mar de Japón, la devastación de bosques enteros en Rusia, la súper explotación de minerales en África, la producción a mayor escala de automóviles en Europa, la extinción de miles de animales al año, la construcción de súper carreteras, subterráneos y complejos residenciales que atraviesan bastas zonas boscosas, el avance tecnológico esta acabando el mundo en el que subsistimos por ahora, el cual es ya decadente.

En México, como mencionamos, la tecnología ha nanoescala sigue creciendo, el gobierno del Estado de México quiere mantenerse a la vanguardia del progreso y la modernidad (también por la morbosa y mediocre meta de llegar a la presidencia nacional) y por eso han levantado la Universidad Politécnica del Valle de México, en donde entre algunas carreras cómplices del desarrollo tecnológico esta la de Licenciatura en Nanotecnología. Las razones para atacar todo tipo de crecimiento de esta nano ciencia son bastante fuertes y por eso hemos hecho llegar un paquete explosivo a mencionada institución el 14 de Abril de este año, específicamente al encargado de la División de Ingeniería en Nanotecnología, al profesor Oscar Alberto Camacho Olguín. No dudaremos en atacar ha estas personas, las cuales son piezas claves para el clímax que la tecnología quiere alcanzar. Preferimos verlos muertxs o mutiladxs a que sigan aportando con sus saberes científicos toda esta mierda, a que sigan alimentando al Sistema de Dominación.

No vemos por lxs humanxs (esa enorme y retorcida masa de enajenadxs pululando por todas partes), vemos por la Naturaleza Salvaje y la razón nos ha empujado a la acción radical, que quede bien claro, no nos temblaran las manos para atacar con todos nuestros medios a esta realidad impuesta y a quienes la sustentan y la defienden.

Con esta acción que llevamos a cabo no hemos golpeado fuerte a la megamaquina y estamos consientes de que con esto no hemos cambiamos nada (tal vez la policía estatal o federal resguardara desde ahora la Universidad, tal vez la comunidad nanotecnologa se dará cuenta que nos tiene de enemigxs, tal vez se comiencen investigaciones mas a fondo en el Estado de México, pero nada mas), y decimos esto porque sabemos que todos los esfuerzos que hagamos contra el Sistema Tecnoindustrial quedaran en lo inútil, hemos visto la inmensidad de esta gran masa de metal y concreto y nos hemos dado cuenta que todos lo que alguna vez hicimos o que algún día haremos no detendrá el progreso y menos si sigue habiendo falsxs radicales y luchas izquierdistas que apuestan a la destrucción de algún objetivo, pero que aun no se han dado cuenta, no han visualizado mas allá que todo esto no sirve de nada, algunxs pensaran que esto es pesimista, pensaran que hemos caído en el derrotismo, pero no, si hubiéramos caído en estas trampas de la Civilización no estaríamos fabricando explosivos para personalidades tecnologas, decimos esto porque es la realidad y la realidad sabemos que duele. ¿Qué se necesita para golpear fuerte (dentro de una idea Unabomberista) al Sistema? ¿Poner en nuestra mira la nano-bio-tecnología, la industria de la telecomunicación, de la electricidad, de las computadoras, del petróleo? ¿Y si golpeáramos unánimemente con otrxs afines en diferentes países todo eso, que pasaría? ¿Detendríamos algo? ¿Se colapsara la Civilización y nacerá un mundo nuevo, por los esfuerzos de lxs guerrerxs anticivilizacion? Por favor! Veamos la verdad, plantemos los pies en la Tierra y dejemos de volar dentro de la mente ilusoria e izquierdista. La revolución nunca existió y por ende lxs revolucionarxs tampoco, aquellxs que se visualizan como “potencialmente revolucionarixs” y que buscan un “cambio radical anti tecnología”, están siendo verdaderamente idealistas e irracionales porque todo eso no existe, dentro de este mundo moribundo solo existe la Autonomía del Individuo y es por la que luchamos. Y aunque todo esto sea inútil y quede en lo estéril, preferimos batirnos en una guerra contra toda dominación que mantenernos inertes, expectantes, pasivxs o como parte de todo esto. Preferimos posicionarnos del lado de la Fauna y Flora Salvaje que queda. Preferimos volver a la Naturaleza, respetarla en absoluto y abandonar las ciudades manteniendo nuestras reivindicaciones como Guerrerxs Anticivilizacion. Preferimos continuar la Guerra que nos han declarado desde hace años, sabiendo que perderemos, pero prometiéndonos a nosotrxs mismxs que daremos nuestro mayor esfuerzo.

Porque aunque algunos factores dentro de la Civilización nos indiquen que estamos domesticadxs desde hace años biológicamente, aun seguimos teniendo los Instintos Salvajes que nos arrojan a defender todo aquello de lo que somos parte, de la Tierra.

Esto no se acaba aquí…

Apoyo total con los presos Anticivilizacion en México, con lxs solidarixs chilenxs y con lxs furiosxs italanxs y suizxs.

He vivido mi vida sin rendirme jamás y me adentro entre sombras sin quejas ni lamentos…

Individualidades tendiendo a lo salvaje

 

 

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(es/it) L@s compañeras y compañeros han dejado la huelga de hambre

* libertadalos14a.blogspot.com

Hoy, los compañeros y las compañeras, secuestrad@s por el montaje “caso bombas”, han decidido abandonar la huelga de hambre que llevaban por 65 días, desde el 21 de febrero de este año. Respecto a la decidión que han tomado, esperaremos que sean ellos y ellas quienes se pronuncien, pues ninguna noticia nos hará saber como es que se sienten ni porque lo han decidido, si no sale de sus propias bocas.

Sin embargo, la lucha por que logren la libertad, continúa y ahora debemos apoyarles en su recuperación tras el largo ayuno, no sólo de forma material sino que moral también, como ha sido hasta ahora. Que la solidaridad no se detenga. Nuestras fuerzas para ell@s.

Que el miedo no destruya la solidaridad…
que la solidaridad destruya el encierro.
¡¡ SECUESTRADXS POR EL ESTADO A LA CALLE !!

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Le compagne ed i compagni hanno sospeso lo sciopero della fame

Oggi, 26 aprile, le compagne ed i compagni, sequestrati per la montatura “caso bombas”, hanno deciso di abbandonare lo sciopero della fame che portavano avanti da 65 giorni, dal 21 febbraio di quest’anno. Sulla decisione presa, aspettiamo che siano essi/e stessi/e a pronunciarsi, perché nessuna notizia ci farà sapere come si sentono e perché l’hanno deciso, a meno che non esca dalla loro bocca.

Comunque sia, la lotta affinché riacquistino la libertà continua e adesso dobbiamo sostenerli nel recupero dal lungo digiuno, non solo a livello materiale ma anche morale, com’è avvenuto fino ad ora. Che la solidarietà non si fermi. La nostra forza per essi/e.

Che la paura non distrugga la solidarietà…
che la solidarietà distrugga la reclusione.
SEQUESTRATI/E DALLO STATO LIBERI !!

 

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Atene – Rivendicazione dell’attacco contro sedi politiche di Papandreou e Petralia

* actforfreedomnow

# cenere

Ci sono i soldi dopo tutto…

Per i consiglieri delle privatizzazioni e dell’”uso” della proprietà pubblica (questo è il nome per la vendita) ci sono milioni di euro.

Per l’equipaggiamento, il carburante e il trasporto di tutti i tipi dei porci sbirri in modo che possano inseguire il nemico interno, il denaro c’è.

Per l’equipaggiamento militare e la partecipazione nella NATO, per le forze “di pace” In Afghanistan e altrove, ci sono bilioni di euro.

Per gli stipendi di vescovi e preti, per le chiese e i voli per diffondere la “Santa Luce” il denaro c’è. Per reclutare ed equipaggiare ispettori-traditori del pubblico trasporto e sistemi per i biglietti elettronici il denaro c’è.

Per i sussidi delle squadre di calci e..e..e…e.. la lista è lunga… il denaro c’è.

Ma per i dottori, le infermiere, le ambulanze e il materiale ospedaliero non c’è denaro. Di questo passo presto non ci saranno ospedali. Essi finiranno venduti a società di assicurazione.

Per le pensioni, il welfare e i sussidi di disoccupazione non c’è un dime.

Lunedì 18 aprile alle ore 22.20 abbiamo dato fuoco alle sedi politiche di Vaso Papandreou e Fani Petralia, che sono in Academias street 28 nel centro di Atene, rispettivamente al quinto piano e nell’ammezzato. Vaso Papandreou rifila la stessa noiosa farsa teatrale da 30 anni del tipo “io critico il governo – voglio una migliore applicazione del piano governativo – mi dimetto, non mi dimetto”. Quindi, ovviamente lei non prende mai un ministero al fine di avere accessi più facili ai benefici. Lascia stare lady. Stavolta sono stati benzina e bombole di gas ma il tempo della ghigliottina sta arrivando.

E per il fossile con il nome di Fani Palli Petralia il messaggio è chiaro: Forse adesso alcuni non sono molto coinvolti nelle faccende ma visto che hanno contribuito anche poco nel mantenimento del sistema esistente essi sono un bersaglio permanente e costante dei rivoluzionari.

NOI NON DIMENTICHIAMO – NOI NON PERDONIAMO

Diamo la nostra solidarietà alle dozzine di rivoluzionari che sono ostaggi nelle segrete governative. Saluti guerriglieri a tutti quelli che lottano.

ORGANIZZAZIONE “NO TOLERANCE”

 

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Grecia – Aggiornamento sul processo a Simos Seisidis

* actforfreedomnow

# cenere

Il processo contro Simos Seisidis è ripreso lunedì 18 aprile, sebbene Simos fosse assente. I testimoni della difesa hanno testimoniato (vecchi colleghi, amici e compagni, come G. Dimitrakis).

C’è stato un ritardo nell’udienza perché c’è stato un allarme bomba (falso) e il tribunale è stato evacuato per molto tempo.

Il processo riprenderà il 5 maggio, ore 10, al 6° piano, con il resto dei testimoni della difesa. Il motivo dell’assenza di Simos è dovuto al dolore alla gamba e al suo non poter essere trasportato sulla sedia a rotelle. Con l’avventura della sua persecuzione egli affronta anche i trattamenti per la sua gamba amputata, che avvengono nelle peggiori condizioni, visto che è rinchiuso nell’”ospedale “ della prigione.

LIBERTA’ PER SIMOS SEISIDIS

 

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Grecia – Breve elenco di alcuni attacchi avvenuti

* thisisourjob

# cenere

Ciò che segue è una piccola selezione di recenti attacchi avvenuti in Grecia ( che non sono stati trattati nel dettaglio altrove )

– All’alba tra il 5 e 6 aprile, una serie di incendi è avvenuta ad Atene in solidarietà a Simos Seisidis. Il comunicato, piuttosto breve, menziona inoltre Marios Seisidis, Grigoris Tsironis e Giannis Dimitrakis, non reca firma e rivendica l’incendio di una moto personale di un porco degli sbirri della squadra DIAS a Ano Glyfada, una macchina della Athens Security Guard a Petralona, una macchina della Hellenic Telecommunications Organization (OTE) a Thymarakia, un bancomat della National Bank of Greece, un bancomat Alpha Bank a Palaio Faliro, un bancomat della Bank of Cyprys a Ano Patissia e un bancomat della TT Hellenic Postbank a Hymettus.

– Alle 22:20 del 18 aprile, il fuoco ha bruciato le sedi politiche dei ben conosciuti politici del PASOK Vasso Papandreou e Fanni Palli-Petralia. Le loro sedi sono rispettivamente al 5° piano e nell’ammezzato di un edificio in Akadimia street nel cuore di Atene. Il comunicato è stato firmato dalla organizzazione Zero Tolerance e l’azione – un messaggio a tutti i politici – è stata dedicata alle “dozzine di rivoluzionari prigionieri nelle segrete dello stato”.

– Nella giornata del 19 aprile, un gruppo di individui mascherati ha invaso la stazione metro di Holargos e ha distrutto le macchine di emissione e obliterazione dei biglietti con dei martelli. Inoltre hanno lanciato dei volantini che contenevano un breve comunicato che recava la firma di Rebel Passengers. Un’azione simile (anche con bombe di vernice) ha avuto luogo alle 16:00 dello stesso giorno nella stazione di Syngrou-Fix.

– Infine, alcuni giorni fa l’organizzazione 6 Dicembre – tramite un lungo comunicato dal titolo “Il silenzio è obbedienza. Una vita per un sogno è degna di essere vissuta. Pensieri sullo sviluppo di un programma di destabilizzazione” – ha rivendicato il collocamento di una bomba nell’edificio del tesoro municipale Neos Kosmos ad Atene il 23 marzo. Quel giorno, l’edificio è stato evacuato dopo una chiamata d’avvertimento, e la bomba – nascosta nel bagno e fatta di materiale esplosivo e un timer – non è esplosa. L’organizzazione 6 Dicembre ha fatto il suo attacco più importante il 15 gennaio 2010 quando una bomba molto potente è esplosa nel Ministero della Stampa nel centro di Atene. Il gruppo è apparso il 21 dicembre 2008, rivendicato l’invio simbolico di proiettili 9mm al famoso giornalista-spia Yiannis Pretendersi e al criminologo Alexis Kougias (che al tempo era procuratore difensivo per il porco Epmaninondas Korkoneas, assassino di Alexandros Grigoropoulos). Il 4 gennaio 2009 hanno usato il fuoco per bruciare una sede regionale del partito Nea Demokratia, e il 5 febbraio 2009 hanno utilizzato un metodo similare per attaccare la sede di Christos Markogiannakis, che era ministro degli interni ad interim e responsabile per le cosiddette questioni di sicurezza pubblica.

 

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Argentina – BIBLIOTECA SOCIAL GRAMINEA

* acratas

Vivimos, literalmente, entre ideas convertidas en realidades. Ideas el pan y la luz: ideas que tuvo el hombre de aprovechar la espiga y el rayo. Y lo que leo y lo que escucho, lo que me transporta y lo que me encierra: idea de abecedario, idea de música, idea del tren y del avión, idea en fin, de la cárcel. Ideas, y sólo ideas, que se materializaron en las infinitas cosas que yo he encontrado existiendo, o por materializarse en las infinitas más por existir todavía. Ideas buenas y malas, frente a las que he de tener, para juzgar y elegir, también ideas.
Ideas son triunfo. Algunas hay que nacieron en remontísimos tiempos, y en el cerebro de quienes no alcanzarían a apreciar ni su fecundidad ni su belleza. Pero en todas latió, y late, el mismo deseo de crear un mundo para los hombres. No para el burgués ladrón, ni para el ladrón Estado. ¡Para los hombres!…” (1)
Lo que se aspira, lo que se sueña, es tan importante, por lo menos, como lo que se hace. La historia no alza cadáveres ni se nutre únicamente de gestos; perpetúa ideas, alumbra definiciones. Lo que pasa de pueblo en pueblo, de siglo en siglo, no es sólo el cálido oleaje de la sangre de los mártires, sino también el concepto cada vez más alto, cada vez más amplio, de la libertad humana…” (2) Continua a leggere

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Bologna – Libertà per Anna, Stefi, Nicu, Martino e Bob!

Il tribunale del Riesame di Bologna si è riservato la decisione in merito all’istanza di scarcerazione presentata dalle difese dei 5 compagni e compagne.

Il tribunale deciderà entro venerdì.

fonte: agenzia italiana, 26.04.11

 

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GEORGES CIPRIANI REINCARCERATO!

riceviamo e pubblichiamo:

Oggi, 15 aprile, Georges Cipriani è stato reincarcerato a tempo pieno nella prigione d’Ensisheim.

Nonostante il fatto che oggi Georges avrebbe dovuto vivere il suo primo giorno di libertà condizionale da 24 anni.

In effetti aveva ottenuto, il 24 marzo scorso, questa misura di liberazione condizionale, che doveva avere effetto alla fine dei suoi dodici mesi di semi-libertà. Ma la procura della repubblica ha immediatamente fatto appello contro questa decisione, sospendendo così la sua prevista uscita, nell’attesa dell’udienza che si terrà solamente il 28 aprile. Continua a leggere

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(es/it) Comunicado de los PPM en Huelga de Hambre

* wichaninfoaldia.blogspot.com

Angol, Abril 24 de 2011

Los presos políticos mapuche de la CAM, condenados por el Tribunal de Cañete, recluidos en la cárcel de Angol, expresamos a nuestro pueblo y a la opinión internacional lo siguiente:

1. Que el día de hoy, cumplimos 40 días en huelga de hambre líquida, presentando síntomas como debilitamiento general, cefaleas, mareos, calambres y baja temperatura corporal, pero firmes en actitud y conviccion.

2. Denunciamos las maniobras realizadas por el Ministerio Público, a través del Fiscal Nacional Sabas Chahuán, presionando para que el Recurso de Nulidad no sea visto y discutido por la Corte Suprema, sino por la Corte de Apelaciones de Concepción.

3. Rechazamos que dicho Recurso sea enviado a la Corte de Apelaciones de Concepcion puesto que ésta revirtió, a solicitud del Ministerio Publico, todas las decisiones favorables, a un debido proceso, tomadas por el Tribunal de Garantía de Cañete. El hecho más grave fué la reincorporación de los testigos sin rostro y, con ello, el aval a la aplicación de la Ley Antiterrorista durante el Juicio Oral.

4. Denunciamos que continuamo siendo doblemente juzgados, dentro de la Justicia Civil, en tanto que la causa por la cual fuimos absueltos por la Justicia Militar hoy se encuentra radicada, precisamente, en la Corte de Apelaciones de Concepción.

Libertad a todos los presos políticos mapuche, Juicios Justos sin Ley Antiterrorista, Nulidad del Juicio Oral y Fin al Doble Procesamiento.

¡WEUWAIÑ! ¡MARRICHIWEU!

 

José Huenuche Reimán, Jonathan Huillical Méndez

Ramón LLanquileo Pilquimán, Héctor LLaitul Carrillanca

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INFORME GENDARMERIA DE CHILE

24-04-2011

NOMBRE     PESO INICIAL    PESO ACTUAL    PERDIDAD DE PESO

Huenuche        68.200                    56.800                   11.400

Llanquileo        72.500                    58.600                   13.900

Huillical            83.000                    68.200                   14.800

Llaitul               93.800                    77.900                   15.900

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Comunicato dei prigionieri politici mapuche in sciopero della fame

* wichaninfoaldia.blogspot.com

Angol, 24 aprile 2011

Noi, prigionieri politici mapuche della CAM, condannati dal tribunale di Cañete, rinchiusi nel carcere di Angol, facciamo sapere al nostro popolo ed all’opinione internazionale quanto segue:

1. Che, ad oggi, siamo giunti al 40° giorno di sciopero della fame, presentando sintomi come debilitazione generale, cefalee, nausee, crampi e bassa temperatura corporea, ma siamo fermi quanto a disposizione e convincimento.

2. Denunciamo le manovre effettuate dal pubblico ministero, da parte del procuratore nazionale Sabas Chahuán, che sta facendo pressioni affinché la nostra istanza di Nullità della sentenza di condanna non venga esaminata e discussa dalla corte suprema, ma dalla corte d’appello di Concepción.

3. Ci rifiutiamo al fatto che questa istanza sia inviata ala corte d’appello di Concepcion perché questa ha rigettato, su sollecitudine del pubblico ministero, tutte le decisioni favorevoli in merito ad un debito processo, decisioni prese dal tribunale di garanzia di Cañete. Il fatto più grave è stato quelli di aver re-incorporato i testimoni senza volto e, con essi, l’avallo all’applicazione della Ley Antiterrorista durante il processo.

4. Denunciamo che continuiamo ad essere processati due volte, all’interno della Giustizia Civile, mentre il procedimento per il quale siamo stati assolti da parte della Giustizia Militare, si trova fermo proprio presso la corte d’appello di Concepción.

Libertà per tutti i prigionieri politic mapuche.

Processi giusti senza Ley Antiterrorista, Nullità della sentenza di condanna e Fine del doppio processo.

¡WEUWAIÑ! ¡MARRICHIWEU!

 

José Huenuche Reimán, Jonathan Huillical Méndez

Ramón LLanquileo Pilquimán, Héctor LLaitul Carrillanca

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RELAZIONE DELLA GENDARMERIA DE CHILE

24-04-2011

NOME     PESO INIZIALE       PESO ATTUALE    PERDITA DI PESO

Huenuche        68.200                    56.800                   11.400

Llanquileo        72.500                    58.600                   13.900

Huillical            83.000                    68.200                   14.800

Llaitul               93.800                    77.900                   15.900

 

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(es/it) Palabras de Mónica Caballero desde el Hospital Penal


Mano tendida al compañerx

Puño cerrado al enemigx”

Les escribo desde uno de los lugares más terroríficos de los centros de exterminio chilenos, el hospital penal.

Es bastante difícil describir las atrocidades de este lugar. Supuestamente, por el cuidado de la integridad física sicológica, lxs carcelerxs han requerido mi hospitalización en este lugar, ya que por los festivos de “semana santa” no habría médicos en el centro penitenciario femenino.

Con una custodia permanente (las 24 horas) literalmente a los pies de la cama, los días pasan excesivamente lentos. Veo pasar tuberculosxs, enfermos siquiátricxs, muchísimxs autoflageladxs, etc… de todos los penales de Santiago.

El odio deja mi cabeza en alto, ningún carcelerx (sea de blanco o verde) me doblegará en lo más mínimo.

Aunque para muchxs hayan cosas que no se agradecen… mi pecho antiautoritario se levanta lleno de orgullo y agradecimiento ante lxs dignxs guerrerxs que crean y destruyen con sus gestos solidarios en muchos rincones, por todo el globo.

Por más cadenas, muros y ojos vigilantes el objetivo no ha cambiado: la destrucción de toda forma de dominación!!

Sin tener la certeza de que lean estas líneas, hermanxs que vuelan alto, muy alto, lejos de cámaras y uniformes… su huída es alimento para el corazón.

Un fuerte abrazo a todxs lxs irreductibles alrededor del mundo, en especial a lxs compañerxs de las Células del Fuego que han demostrado que la solidaridad es un arma.

Ayer, hoy y siempre… Ni dios Ni amo.

A la calle lxs presxs del caso bombas detenidxs el 14 de Agosto!!!

En Huelga de Hambre desde el 21 de Febrero.

 

Mónika Caballero

Prisionera Política Anarkista

Hospital Penal, Santiasko, $hile.

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Mónica Caballero dall’ospedale penitenziario

Mano tesa al compagno

Pugno chiuso al nemico”

Vi scrivo da uno dei luoghi più terrificanti tra i centri di sterminio cileni, l’ospedale penitenziario.

E’ piuttosto difficile descrivere le atrocità di questo luogo. Si presume che, per la cura dell’integrità fisica e psicologica, i carcerieri abbiano richiesto la mia ospedalizzazione in questo luogo, in quanto nei giorni festivi della “settimana santa” non c’erano medici presso il centro penitenziario femminile.

Con una guardia permanente (24 ore su 24) letteralmente ai piedi del letto, i giorni trascorrono eccessivamente lenti. Vedo passare malate di tubercolosi, soggetti psichiatrici, moltissime auto-lesionate, ecc… che provengono da tutte le carceri di Santiago.

L’odio libra la mia testa in alto, nessun carceriere (con uniforme bianca o verde) mi piegherà neanche un po’.

Sebbene per molti ci sono cose per le quali non si ringrazia… il mio petto antiautoritario si solleva pieno d’orgoglio e di gratitudine dinanzi ai degni guerrieri che creano e distruggono con le loro azioni solidali in molti luoghi, in tutto il mondo.

Nonostante le catene, le mura e gli occhi che vigilano, l’obiettivo non è mutato: la distruzione di qualsiasi forma di dominazione!!

Senza avere la certezza che leggiate queste righe, fratelli e sorelle che volate in alto, molto in alto, lontani dalle videocamere e dalle uniformi… la vostra fuga è alimento per il cuore.

Un forte abbraccio agli irriducibili in tutto il mondo, in particolare ai compagni ed alle compagne della Cospirazione delle Cellule di Fuoco che hanno dimostrato che la solidarietà è un’arma.

Ieri, oggi e sempre… Né dio né padrone.

Liberi i prigionieri e le prigioniere del caso bombas arrestati/e il 14 agosto!!!

In sciopero della fame dal 21 febbraio.

 

Mónika Caballero

prigioniera politica anarchica

ospedale penitenziario, Santiago, Cile

 

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(en/it) Olympia, WA: Bank of America Attacked In Solidarity With Chilean Bombs Case

* pugetsoundanarchists.org

At around 3:15 AM on Monday morning the Bank of America on the west-side of Olympia had it’s windows smashed. This action happened due to the week-long (From the 14th-21st) call out for solidarity with Chilean Hunger Strikers, albeit we arrived fashionably late. Though it is clear the state consistently tries to isolate our struggles, even the 6,000 miles that separate Olympia from Santiago fail to mitigate the collective rage that we all feel for the state and capital. We do not do this out of charity but out of affinity, an understanding that our struggles for the annihilation of the state and capital are intrinsically connected. Because we refuse to cling to the ruins of the society that has already destroyed everything we care about, whether we are rolling with a pack or on our own, we will continue to confront their domination in a multitude of ways. And we will continue our attacks.

Much Love to the 14A
Solidarity to all those who refuse to be defeated, disillusioned, or recuperated in our on-going struggle for the destruction of this society and those who protect it.

We’ll be back

Anarchists

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Olympia (USA) – Attaccata banca in solidarietà ai prigionieri cileni del caso bombas

# cenere

Intorno alle 3.15 di lunedì sono state infrante le vetrine della Bank of America nel west side di Olympia. Questa azione è avvenuta per la settimana (14-21 aprile) di solidarietà con i cileni in sciopero della fame, anche se siamo arrivati in ritardo. Sebbene sia chiaro che lo stato provi insistentemente a isolare le nostre lotte, anche se 6000 miglia separano Olympia da Santiago ciò non riesce a diminuire la rabbia collettiva che tutti sentiamo nei confronti dello stato e del capitale. Non facciamo questo per carità ma per affinità, un intendersi intrinsecamente connesso con le nostre lotte per la distruzione dello stato e del capitale. Visto che ci rifiutiamo di aggrapparci alle rovine di una società che ha già distrutto ciò a cui teniamo, continueremo ad affrontare il loro dominio in molti modi. E continueremo i nostri attacchi.

Grande amore ai 14°

Solidarietà a tutti quelli che si rifiutano di venire sconfitti, disillusi, o recuperati nella nostra lotta in corso per la distruzione di questa società e di chi la protegge.

Torneremo.

Anarchici

 

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Cile – Aggiornamenti su* compagn* sequestrat* il 14A

Sono ore decisive per la lotta condotta dai compagni e dalle compagne del Cile, sequestrati/e dallo Stato, ed in sciopero della fame dal 21 febbraio.

Oggi, 25 aprile, la corte d’appello di Santiago del Cile ha rivisto le misure cautelari per due degli arrestati. La corte ha trasformato le misure detentive di Pablo Morales e di Vinicio Aguilera dalla carcerazione preventiva nel Carcere di Alta Sicurezza agli arresti domiciliari.

Restano in carcere 6 compagni e 2 compagne; queste ultime sono state ricoverate nelle scorse ore presso l’ospedale penitenziario per il loro grave stato di salute.

Intanto, sta suscitando un grande clamore la dichiarazione di un ex prigioniero politico che ha accusato gli investigatori di pressioni affinché si infiltrasse tra i compagni. Da più parti si parla di soldi che la procura sarebbe stata in grado di offrire a presunti informatori. Lo stesso ministro degli Interni del Cile è dovuto intervenire sul tema.

Sul versante del tavolo di dialogo, ci sono delle proposte di legge che vengono incontro alle richieste dei compagni.

Da una parte, la determinazione dei compagni sta dando i suoi frutti e dall’altra inizia seriamente a sgretolarsi il castello accusatorio. La riprova sta nei domiciliari concessi a quello che secondo l’accusa sarebbe uno dei due leader della fantomatica associazione illecita terrorista e per il quale è stata chiesta una condanna all’ergastolo.

Un abbraccio solidale a lxs compas en lucha,

Culmine, 25.04.11

 

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Caso Bombas: Revocan prisión preventiva a otro imputado mientras se constituye mesa de diálogo

Un segundo procesado en el caso Bombas fue liberado este lunes de la prisión preventiva que pesaba en su contra desde agosto del 2010. Mientras al mediodía se constituyó la mesa de diálogo para las garantías y demandas de los imputados.

El una audiencia realizada en el Octavo Juzgado de Garantía de Santiago, se decidió revocar la prisión preventiva a Vinicio Aguilera Mery, dictaminándose que quedará bajo arresto domiciliario.

Horas antes, la Corte de Apelaciones de Santiago había decretado la misma medida para Pablo Morales Fuhrimann, presunto líder del grupo sindicado como autor de los bombazos registrados en la capital entre los años 2006 al 2010.

Son 12 los jóvenes procesados bajo el cargo de “asociación ilícita terrorista para la colocación de artefactos explosivos”, quienes fueron detenidos el 14 de agosto del 2010, en distintos lugares de Santiago.

Ahora 6 de ellos permanecen recluidos en la Cárcel de Alta Seguridad de Santiago manteniendo una huelga de hambre que se extiende por más de 60 días.

El proceso cerró la investigación el pasado 14 de marzo, por lo que se espera una fecha para el inicio de la preparación de juicio oral, en un caso rodeado de polémica por el uso de la Ley Antiterrorista y las últimas denuncias contra la Fiscalía de intentar ofrecer dinero a posibles testigos contra los imputados. Continua a leggere

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¿QUÉ HACER? – Panfleto de Azione Rivoluzionaria

* rojoscuro.blogspot.com

(Publicado en Conspiración Acrata # 10)

¿Qué Hacer?

Texto del panfleto repartido en Carrara durante el tercer congreso de las Federaciones Anarquistas celebrado en los días 23 hasta 26 de marzo del 1978, por el grupo “Acción Revolucionaria”.

en italiano: iconoclasta.noblogs.org

Hacemos un llamamiento a todos aquellos compañeros anarquistas, reunidos en este enésimo congreso, todavía no escientizados y prematuramente envejecidos por la continua y ardua tarea de pisar las tablas, quien como actor, quien como espectador de las representaciones asamblearias y congresuales y aquellos compañeros que todavía no devolvieron todo su espíritu y sus energías revolucionarias en una práctica que hace de la espera y de la defensa sus principales prerrogativas. Es justamente aquí en Carrara, como en Venecia (en la conferencia sobre la tecno-cracia), que quieren revivir las ramas viejas de la confusión, de la incapacidad y de la estaticidad del movimiento. Se quiere ver con claridad, se quiere comprender con verdadera pasión.

Pero, por desgracia, conociendo ya la triste historia de estas conferencias (solamente útiles como prueba para tocadores de trombón), estamos seguros de que no apenas se les ocurre en la cabeza de todos los compañeros la certeza de haber aclarado o confirmado su propio “que hacer”, la realidad nuevamente será mudada así de manera que la obstinada seguridad y la convicción tenaz se encontrarán frente a una barrera parecida a un muro infranqueable. Y entonces los compañeros volverán a caer en la confusión, la apatía y la decepción, o peor aún, otros persistirán en sus imágenes mentales y volveremos a escuchar, o mejor dicho escuchamos hablar de sindicato, de anarco-sindicalismo: imágenes mentales bien viejas para la sociedad y la realidad de hoy en día y quizás, reflexionado un poco, ni siquiera así revolucionario para la sociedad de ayer (pero cómo… ¿Y la España? ¡Ay, sí! La España… ¿¡¿pero sin la FAI ?!?). O también, de lucha de clases, de organización de masas; imágenes mentales aún más podridas y decrépitas de las antecedentes… en la patologia médica se llamaría: “fagocitosis marxista en un estado inconsciente de degenerada involución”. Compañeros, buscamos de renovarnos de una vez, para estar al tanto con los tiempos, o mejor dicho para prevenir los tiempos. ¿Cómo podemos aspirar a ser incisivos si los métodos de intervención, sobre todo en cuanto a la pequeña propaganda teórica, ya son así viejos y gastados que reducen los anarquistas a un movimiento de opinión estéril e improductivo, capaz de movilizarse o a la defensiva cuando el poder lanza sus flechazos represivos, (inútil recordar en sus detalles el caso Valpreda o peor, el caso Marini con eslogan: “¡Defenderse de los fascistas no es un delito, compañero Marini seráis liberado!”), o como “séquito”, ni siquiera alternativo, de aquella turbulenta y obscena política de los distintos ex-extra-parlamentarios.

Compañeras y compañeros, dejamos la política de los eslogans, de los planes, de los hechos de hace cien años: tratamos de ser proactivos. Es también un llamado que dirigimos a aquellos compañeros que acusan a nuestra estrategia de ser suicida. ¿Cómo se puede ver el suicidio de la lucha armada, cuando un número creciente de compañeros, trabajadores, desempleados y marginales, se rebelan con las armas contra la crueldad del poder? ¿Es acaso suicidio el hecho de haber abandonado una práctica sin estrategia y táctica de los grupos anarquistas tradicionales, que no saben cómo moverse, desorientados por la evolución de los acontecimientos, para volver a abrazar la llamada “propaganda por el hecho” como un ejemplo para generalizar la acción directa? ¿Es acaso suicidio el hecho de haber identificado en la lucha anti-nuclear, no sólo una forma de combate en un sector específico, tal vez con matices ecologistas, sino una certera lucha contra el poder? ¿Y es todavía suicidio desestabilizar el Estado en todas sus formas centrales o periféricas, ridiculizándolo, poniéndolo en crisis y arrojándolo a mostrar su verdadero rostro, hecho de coacción y de violencia? pero antes de que alguna trompeta solista vuela a sonar la ya familiar: “Pero ¿quiénes son éstos: F.A.I., G.I.A. o G.A.F.”.

Nos presentamos: somos anarquistas, ya lo dijimos, la nuestra es una organización revolucionaria en que los verdaderos grupos se reunieron a nivel local, o del encuentro de varias historias personales, sobre la base de una afinidad entre las diferentes experiencias y concepciones de los compañeros. Grupos de afinidad que mantienen su autonomía y libertad de acción y en los cuales las relaciones entre compañeros no son de mera eficiencia, sino se caracterizan por un máximo de conocimiento, intimidad y confianza mutua. Lo que queremos es aportar una crítica destructiva del Estado, a través del uso de la violencia revolucionaria, la lucha armada, la propaganda por el hecho. Queremos acelerar los tiempos y ampliar el frente interno del enfrentamiento para llegar a una desestabilización del Estado. Creemos que la presencia crítica constructiva, utopística no sea una condición suficiente, aunque necesaria, si paralelamente no se desarrolla una presencia critica negativa, destructiva de los procesos en marcha. La crítica de las armas es ahora la única fuerza que puede hacer creíble cualquier proyecto.

Crear organizar 10 100 1000 núcleos armados!

Azione Rivoluzionaria

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notas del traductor

1) Volante de Carrara – Valpreda fue el anarquista involucrado en lo que fue “la strage di Piazza Fontana”, con una fuerte criminalización contra los anarquistas italianos.

-Marini, anarquista italiano que para defenderse de un ataque fascista mató a uno de ellos. Pasó largos años en la carcel.

-FAI: federazione anarchica italiana -GIA: gruppi di iniziativa anarchica -GAF: gruppi anarchici federati estas tres organizaciones caracterizaron el movimiento anarquista italiano organizado en las décadas de los ’60 y de los ’70. Actualmente queda en vida solo la FAI.

(N. de R. Que la Fai –Federación anarquista italiana- está con vida es sólo un decir, hace años que esta organización formal tiene el cerebro en estado de coma).

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(en/it) London – SOLIDARITY ATTACK FOR THE CHILEAN ANARCHISTS

* actforfreedomnow

Around 3am on April 25 we paid a visit to SANTANDER BANK in Tooting High Road,
South London.
STONES TO THE WINDOW AND SLOGAN FREEDOM TO THE CHILEAN ANARCHISTS!

Anarchists.

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Londra – Attacco solidale con gli anarchici cileni

Verso le 3 di mattina del 25 aprile abbiamo effettuato una vista alla banca Santander di Tooting High Road, South London.

PIETRE ALLE FINESTRE E SLOGAN PER LA LIBERTA’ DEGLI ANARCHICI CILENI!

Anarchists

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$hile – Revocan prisión preventiva a presunto líder de procesados en caso Bombas

Uno de los detenidos por el caso Bombas y sindicado por la Fiscalía como uno de los líderes de la supuesta asociación ilícita, fue liberado de la prisión preventiva quedando con arresto domiciliario.

Se trata de Pablo Morales Fuhrimann quien fue beneficiado por la decisión unánime de la Sexta Sala de la Corte de Apelaciones de Santiago, al considerar lo extenso de la medida cautelar y que la investigación se encuentra cerrada desde el 24 de marzo.

Morales permanecía en prisión preventiva desde el 14 de agosto del 2010 en la cárcel de Alta Seguridad de Santiago, imputado de conformar y liderar una Asociación Ilícita Terrorista para la Colocación de Artefactos Explosivos.

fuente: biobiochile.cl, 25.04.11

 

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Svezia – Campeggio estivo Förvilda


trad. Marco Camenisch

Per un movimento ecologico radicale ed una lotta senza confini

3 – 5 giugno 2011

Förvilda significa rinselvatichire in svedese. Siamo una rete di recente formazione radicata in Småland, nel sud della Svezia nell’anarchia, ecologia ed in un totale disaccordo nel lasciare che la follia chiamata capitalismo continui ancora. Förvilda in effetti non si limita alla sola società capitalista. Vogliamo vedere tutta la monocultura globale chiamata civilizzazione seppellita nell’immondezzaio del passato e rimpiazzata da migliaia di culture nuove e vecchie, autonome e basate nelle campagne, in equilibrio con il territorio.

Tuttx ne abbiamo bisogno e tuttx lo vogliamo! Vogliamo rinselvatichire il mondo e vogliamo la rivoluzione.

Per questa ragione noi, Förvilda, vogliamo allestire un campeggio con dei workshop pratici su come vivere con e nei boschi, difenderli ed utilizzarli in modo mutuale nella lotta contro ogni forma d’oppressione, trovarvi rifugio, apprendere a lottare strategicamente sui terreni semi-urbani e forestali, con discussioni ed interventi su temi correnti come: l’energia nucleare, nanotech, lotta anti-carceraria, eco-difesa, femminismo in varie lotte e l’unificazione di differenti lotte affinché diventino lotta comune.

E nella notte discorsi attorno al fuoco sulla rivoluzione, spiritualità ed il rinselvatichire.

Giochi, musica e tutto questo succede quando un mucchio di anarchicx radicalx e pazzx si riuniscono nella foresta di Småland.

Vieni a Växjö dal 3 al 5 giugno! Ci sarà gente prima e dopo le giornate piene di workshop.

Il campeggio, il cibo ed ogni altra cosa saranno liberi da ogni costo.

Se vuoi fare un workshop annuncia la tua partecipazione o per contattarci scrivi a: kontakt(a)forvilda.se

Per un futuro selvaggio!

Förvilda

www.forvilda.se

 

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Russia – Rivendicato incendio di una grande scavatrice


* directaction.info

# cenere

Urban guerillas” hanno rivendicato a Mosca un incendio di una grande scavatrice in un cantiere di un condominio vicino la foresta di Bicevski il 9 Aprile. Il condominio è in costruzione per conto del Servizio di Intelligenze Militare Russo. Il personale militare si suppone stazioni nell’edificio. Video dell’azione e comunicato in russo sono disponibili qui : http://blackblocg.info/index.php/protestnye-dejstviya/93-gorodskie-partizany-atakovali-tochechnuyu-zastrojku-v-yasenevo

 

 

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Russia – Un gruppo ELF rivendica l’incendio di un capannone

* directaction.info

# cenere

Un gruppo ELF ha rivendicato l’incendio di un capannone di lavoratori (l’edificio era stato controllato per essere sicuri fosse vuoto prima dell’attacco) in un sito di taglio d’alberi nella parte sud di Mosca (foresta di Bitcevski) nella notte dell’11 aprile. 5 litri di benzina e un dispositivo incendiario con timer sono stati usati a causa della prossimità del corpo di guardia e di sentinelle. La foresta ha visto numerose azioni di sabotaggio ecologico (incendi di veicoli e depositi, ecc), di qui l’intensa attenzione poliziesca. Non sono stati rilasciati video o foto. Il capannone e i suoi contenuti sono esplosi 5 minuti dopo per motivi sconosciuti.

ELF Russia, International Network of Action and Solidarity – Informal Anarchist Federation

 

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Russia – In fiamme veicoli del cantiere nella foresta di Khimki

* directaction.info

# cenere

Nella notte del 20 aprile 2011, abbiamo bruciato dei macchinari usati al casello della costruzione dell’autostrada nella foresta di Khimki. Una guarda ci ha notati al momento di appiccare il fuoco, ma era troppo spaventata per intervenire. Abbiamo scelto di lasciare l’area senza nuocere a lui o altri suoi compari (gran bastardi che erano a dormire vicino ai loro preziosi veicoli che andavano in fiamme).

ELF Russia

 

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Atene – Attaccate sedi politiche di due membri del PASOK

* actforfreedomnow

# cenere

Attaccate mediante bombole di gas le sedi politiche di F. Petraia e V. Papandreou (politici membri del partito PASOK) ad Atene.

Piccoli danni materiali sono stati creati dall’esplosione di dispositivi incendiari alle 22:15 del 18 Aprile nelle sedi politiche di F. Petraia e V. Papandreou che sono, nell’ammezzato e al 5° piano, di un edificio in Akadimias street nel centro di Atene. Nella sede di V. Papandreou, sfortunatamente le cinque bombole di gas non sono esplose e tutti i danno sono stati causati dal fuoco. Al contrario, i meccanismi delle tre bombole piazzate nella sede di Petraia, sono esplosi causando più danni.

 

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Atene – Attaccate stazioni della metro, danni per centinaia di migliaia di euro

* occupiedlondon.org/blog

# cenere

Nella sera del 19 aprile, piccoli gruppi di anarchici sono entrati nelle stazioni metro di Sygrou-Fix e Halandri, ad Atene. Come detto dai media, hanno distrutto tutte le macchine di vendita e obliterazione in entrambe le stazioni – i danni sono estimati in “centinaia di migliaia, forse un milione di euro”, dicono i media.

 

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Atene – Aggiornamenti sulle accuse contro i 13 compagni imputati per l’intervento fuori la casa di K. Baltas

* actforfreedomnow

# cenere

13 Aprile

12 dei compagni sono stati accusati di concorso in danneggiamento aggravato (uno slogan sul muro con la vernice) e condannati a 6 mesi con una condizionale di 3 anni e uno a 6 mesi senza condizionale perché aveva precedenti. Ha fatto ricorso così come gli altri e sono tutti fuori adesso. I compagni sono stati arrestati dopo un intervento solidale fuori la casa di Kostas Baltas che tira le fila dei casi di Lotta Rivoluzionaria e Cospirazione delle Cellule di Fuoco

 


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Grecia – Dopo 129 giorni la polizia lascia Keratea

* occupiedlondon.org

# cenere

Come annunciato qualche ora fa, il ministro della sicurezza ha annunciato il suo piano di ritirare tutte le forze di polizia da Ovriokastro e Keratea. E’ stato inoltre deciso che i macchinari di costruzione saranno ritirati dall’area e che il ministro dell’ambiente inizierà le negoziazioni con il municipio.

Alle ore 17.08 la maggior parte delle forze di polizia antisommossa si sono ritirate da Keratea.

C’è un sentimento di vittoria che corre tra le barricate di Keratea mentre i bus della polizia vanno via. Questa è una vittoria della gente di Keratea? O una mossa tattica da parte del governo, prima della pausa pasquale?

 

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Atene – Sull’esproprio di libri del 14 Aprile

* actforfreedomnow.wordpress.com

# cenere

Giovedì 14 aprile c’è stato un esproprio di libri dalla grande libreria “Protoporia” ad Atene, fatto da dozzine di compagni. Contro lo sfruttamento dei padroni, il ricatto del mercato e del denaro, abbiamo scelto di risolvere le nostre necessità in questo modo. Durante l’azione sono stati lanciati volantini che dicevano:

TUTTO CIO’ CHE VIENE RUBATO CI APPARTIENE”

ESPROPRIO QUI E ORA DELLA SOCIETA’ DEL MERCATO”

DISTRUGGERE L’ALIENAZIONE DELLE RAPPORTI DI MERCATO”

CONTRO LE LORO CRISI CAPITALISTICHE, OCCUPAZIONI-ESPROPRI-CONFLITTI, AZIONI INDIVIDUALI E COLLETTIVE”

 

 

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Atene – Rifiuto di testimoniare al processo contro i membri della CCF

* actforfreedomnow

# cenere

Rifiuto di apparire in aula per il caso della Organizzazione Rivoluzionaria Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

Non intendo presentarmi come testimone in questa aula, perché il modo in cui si sta volgendo questo processo fin dall’inizio non rende onore a nessuno.

Questa mia azione è un minimo gesto di solidarietà e ammirazione verso i giovani combattenti-insorti, che si rifiutano di presentarsi qui, perché le loro richieste non sono state accettate (il non trattenimento dei documenti della gente in aula e la registrazione delle udienze), richieste che al momento sono, tra le altre cose, prerequisiti necessari per la conduzione di un processo. Quindi, questo processo chiaramente politico è stato trasformato in una parodia e in una corte speciale marziale.

E ovviamente l’obiettivo di tutti i meccanismi di potere è ovvio, l’affrontare gli insorti con piccole misure, nascondere la statura delle loro anime e menti, per non far sentire che loro hanno scelto percorsi difficili e che hanno rischiato tutti per la gloria dell’essere umano.

E ci sono ere nelle storia, come sta accadendo ora, dove i prigionieri politici trasformano le prigioni nei posti più luminosi del mondo.

Io spero e desidero che venga l’era delle persone genuine che non arresteranno combattenti come questi ma anzi ne ascolteranno le parole.

Athina Tsakalou

14/4/2011

 

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