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por vivalaanarquia.espivblogs.net

Esta entrada estará en constante actualización.

La mañana de hoy, 27 de febrero de 2012, a las 8:15 AM (hora italiana), las fuerzas especiales de la policía iniciaron el desalojo forzado del Chalet Clarea, símbolo de la resistencia No TAV (No al Tren de Alta Velocidad) en el Valle de Susa en Turín, Italia. Con la finalidad de oponer resistencia al desalojo, el compa anarquista Luca Abbà subió por una torre de alta tensión. Mientras Luca escalaba, un esbirro lo comenzó a seguir y el compa siguió escalando. Lxs compas presentes vieron un fuerte destello, producido seguramente por una descarga eléctrica.

Una vez en el suelo, Luca permaneció por más de media hora sin recibir auxilio médico y la policía prohibió a sus compas acercarse a él. Según testimonios de compas, durante los primeros momentos Luca estuvo inconsciente y se temía lo peor, pero luego Luca comenzó a mover las piernas en señal de vida.

Ya a las 8:55 AM se confirma que Luca está vivo, pero en estado de extrema gravedad. En estos momentos, Luca se encuentra internado en un hospital de Turín en coma inducido, con fracturas por todo el cuerpo y quemaduras por la electrocutación.

Luca se interesó por la situación del pueblo mapuche, visitando el Wallmapu y a unas comunidades. Luego, en Italia, ha luchado con otrxs compas, poniendo en evidencia las conecciones entre la represión del pueblo mapuche y las corporaciones multinacionales, como Benetton.

Actualizaciones constantes en Culmine, Informa-Azione y Radio Blackout.

tratto da    informa-azione.info

Questa mattina sono partiti i lavori di sgombero e demolizione della Cascina Clarea, iniseme al trasporto di materiale e all’esproprio dei terreni. Luca Abbà, resistente No Tav, alle 8.30 circa è salito su un traliccio per cercare di rallentare l’operazione industrial-militare. Un sbirro ha provato a farlo scendere, manovra assolutamente assassina, senza reti o altri strumenti di protezione. Luca dopo aver comunicato che non avrebbe desistito e anzi sarebbe salito più in alto ha preso una forte scarica elettrica ed è precipitato da diversi metri. La responsabilità delle forze dell’ordine è inconfutabile. Sbirri assassini!
Mentre Luca è stato elitrasportato al CTO di Torino, dopo quasi un’ora dall'”incidente” provocato dalle forze repressive, in Valle i lavori proseguono, partendo proprio dall’esproprio dei suoi terreni, circondati da muri di Jersey.
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fonte:  piemonte.indymedia.org, 27 febbraio 2012

Stamattina, durante lo sgombero della baita clarea, nell’aria da giorni, luca abbà, per resistere il più a lungo possibile si è arrampicato sul traliccio prospiciente la baita . Uno sbirro o carabiniere arrampicatore ha provato a inseguirlo sul traliccio per farlo scendere. Sentendosi pressato Luca ha provato a salire più in alto. A quel punto i compagni presenti hanno visto Luca illuminato da una scossa di corrente elettrica. Poi è caduto a peso morto sui sassi, di sotto. Gli sbirri non hanno permesso ai compagni di avvicinarsi.

All’inizio sembrava del tutto privo di coscienza e si temeva il peggio, poi dopo un po’ qualcuno ha notato dei movimenti agli arti inferiori. Ma ancora a nessuno era permesso avvicinarsi. Nessuna ambulanza è stata fatta avvicinare PER PIU’ DI MEZZ’ORA. Malgrado i compagni le vedessero chiaramente pronte dall’altra parte della recinzione, evidentemente non le facevano arrivare. Poi dopo 45 minuti ca. finalmente l’ambulanza,. Luca è stato caricato e con lui è andato un compagno.

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