Pittsburgh – Attaccato il tribunale cittadino alla vigilia di capodanno

da waronsociety.noblogs.org

trad. cenere(at)inventati.org

Il 31 Dicembre a mezzanotte, 30 persone si sono riunite al Allegheny County Jail in risposta all’appello internazionale per le manifestazioni anticarcerarie. In questa giornata, simultaneamente in diverse città nel mondo, la gente si è radunata fuori le prigioni per unirsi e comunicare con i prigionieri. La formula generale era di mettere striscioni, urlare slogan, usare percussioni e fuochi d’artificio. Il messaggio è chiaro; i dimostranti sono solidali con quelli che trasgrediscono i limiti della società. Loro stanno dallo stesso lato di quelli imprigionati nella guerra dell’ordine sociale.

A Pittsburgh lo stesso giorni ignoto/i sono andati oltre la rappresentazione simbolica della resistenza anticarceraria. Ignoto/i hanno materialmente attaccato il tribunale cittadino di Pittsburgh, che è attiguo alla prigione, causando la rottura di 5 finestre al piano terra. Visto che il tribunale cittadino opera 24 ore su 24, 7 giorni a settimana, l’attacco è arrivato durante l’attività del tribunale pieno di quelle merde di dipendenti e giudici.

La polizia è arrivata in forze con pistole e fucili puntati e ha arrestato ogni dimostrante. Apparentemente l’attacco è stato segnalato alla polizia come colpo d’arma da fuoco contro il tribunale. Da molti dimostranti si è pensato ad un errore, ma è difficile da confermare o negare a causa del blackout dei media riguardo all’evento. I dimostranti sono stati detenuti per due ore, fotografati, identificati, interrogati e assillati. Comunque è stato impossibile per la polizia accertare il responsabile dell’attacco e nessuno è stato indiziato al momento.

Ci rifiutiamo di condannare il/i responsabile/i per questo attacco contro il tribunale per le azioni della polizia. Siamo disgustati giornalmente dalla polizia, il suo minacciarci con le pistole e con la prigione è la pratica ordinaria. E’ sempre la polizia il nostro nemico ed è sempre essa quella che riteniamo colpevole.

A quelli che si attivano per la distruzione di tutte le prigioni, fuggendo da tutti i confini esterni della società che ci impedisce di realizzare i nostri desideri, innalziamo il canto più alto per le figure nell’ombra che attaccano le istituzioni del controllo.

Per altri mille attacchi, la distruzione della polizia, del tribunale-fabbrica che trasforma le persone in prigionieri, e ogni istituzione e relazione che ci impedisce dall’attuare il nostro potenziale totale.

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