Grecia – Prigionieri membri della CCF solidali con Costa, Silvia, Billy e Marco

* vivalaanarquia

# cenere

Il 15 aprile 2010 gli anarchici rivoluzionari Costantino Ragusa, Silvia Guerini e Billy Bernasconi sono stati arrestati dalla polizia svizzera, vicino Zurigo.

Con l’accusa di possesso di ordigno esplosivo e di un comunicato che si riferisce ai laboratori IBM di ricerca nanotecnologica.

Quindici mesi dopo, in seguito a continui trasferimenti, scioperi della fame, censure della corrispondenza, e restrizione nella comunicazione tra di loro, l’udienza è stata fissata per il 19 luglio 2011.

La lotta contro le nuove applicazioni repressive della tecnologia (nanotecnologia, biotecnologia) è anche la nostra lotta. Dalle ceneri e dalle macerie di questo mondo si alzerà la vera libertà.

Inutile dire che appoggiamo pienamente e siamo unitamente solidali con i nostri compagni Costa, Silvia e Billy.

Neanche tutte le sbarre delle prigioni del mondo sono sufficienti per modificare la nostra coscienza e le nostre decisioni. Rifiutiamo questo mondo e non abbandoneremo la lotta multiforme per la libertà totale.

SOLIDARIETA’ CON GLI ANARCHICI RIVOLUZIONARI COSTA, SILVIA E BILLY

Inviamo i nostri caldi saluti all’anarchico rivoluzionario Marco Camenisch che è prigioniero in Svizzera a causa delle sue azioni sovversive.

 

Theofilos Mavropoulos

Giorgos Polydoros

Christos Tsakalos

Michalis Nikolopoulos

Panagiotis Argyrou

Olga Oikonomidou

Gerasimos Tsakalos

Charis Chatzimichelakis

Giorgos Nikolopoulos

Damianos Bolano

 

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Atene – Rivendicazione dell’attacco incendiario contro 4 volanti della polizia

* actforfreedomnow

* culmine

# cenere

IL PIANO Sabato 2 luglio, poco prima delle 2 e mentre Atene vive tra i ritmi non stop delle discoteche e delle feste, abbiamo scelto ancora una volta di posizionare le nostre idee tra i successi dell’estate. Stavolta l’obiettivo, caro e non di meno, i cani della democrazia, comunemente conosciuti come porci sbirri. Nella guerra che portiamo avanti le uniche immagini di festa sono le pratiche aggressive tanto contro il nemico quanto contro i suoi mezzi materiali. Non abbiamo bisogno di entrare nella logica del dilemma, ciò che serve sono le munizioni, la fantasia e un preciso piano d’attacco. Abbiamo quindi preso i nostri dispositivi incendiari e siamo andati verso la boscaglia di Nea Smirni. Lì ci stavano “aspettando” parcheggiate 4 volanti della polizia. L’unica problematica della nostra relativa facile missione era la postazione di legno con le guardie di sicurezza/benpensanti spie. Fortunatamente per loro il dio della fortuna (e non solo) gli ha sorriso e durante la missione non hanno spostato lo sguardo verso la finestra che da direttamente sugli obiettivi, costringendo i nostri gruppi armati (bastoni,tirapugni,nastro isolante), che erano vicini a porte e finestre, a non agire.

LA MINACCIA Attenzione comunque, forse la prossima volta non sceglieremo di oltrepassare ogni potenziale spia, ma andremo dritto contro la spia e questo non è un avvertimento ma una minaccia. E qualcos’altro per tutti voi cazzoni secondari (poliziotti municipali, guardie di sicurezza, guardiani), perché siamo di buon umore e vi diamo 3 parole chiave che forse troverete utili in futuro, se vi troverete in una situazione simile con i vostri colleghi, ignora – dimentica – fermati. In ogni caso, è meglio che vi arrendiate prima di scegliere quale delle 3 avrà luogo.

UN SUGGERIMENTO In questa porte vorremmo introdurre noi stessi più approfonditamente che nelle scorse volte. Siamo i Revolutionary Groups for the Spreading of Terror e facciamo parte del Network of the New Cospiracy. Siamo un altro gruppo di guerriglia urbana e siamo formati da celle e gruppi di lavoro che mettono in pratica piani che mirano a colpire gli obiettivi del nemico, a danneggiare le loro infrastrutture e a migliorare le nostre. Il nostro nemico è tutto ciò che attenta alla libertà e il nemico è ovunque. Dalla civilizzazione sovrana, società, stato, relazioni economiche e di autorità, a tutti i disgustosi ricevitori passivi di tutto ciò. Infatti intendiamo mostrare le ben nascoste linee del nemico che sono diffuse nella rete sociale. Dunque, con frequenti colpi piccoli o grandi creiamo un problema all’interno del paese e ne danneggiamo l’immagine all’estero. Particolarmente in questa situazione momentanea riteniamo che i frequenti colpi contro il nemico siano molto utili.

UNA PROPOSTA Invitiamo tutti i compagni e le organizzazioni rivoluzionarie a fare un gran giro di colpi guerriglieri contro tutto ciò e chiunque sia responsabile della vacuità della vita. Per mostrare che noi VIVIAMO e siamo LIBERI nel PRESENTE. Non stiamo aspettando niente e nessuno.

Per noi adesso i rinvii hanno un significato sconosciuto. BRUCEREMO TUTTO! “INGOIAMO QUELLI CHE CI SOTTOMETTONO”

P.S.1 Le ceneri delle volanti della polizia devono essere considerate una dedica a Theofilos Mavropoulos

PS.2 Alziamo i nostri pugni verso gli orgogliosi prigionieri membri della O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco del 1° periodo, e gli diciamo che camminiamo vicino a loro nel cammino di rifiuto e attacco. Come siamo vicini a chiunque (prigioniero o no), che sceglie di camminare contro questo mondo prendendo la sua vita nelle proprie mani.

International Revolutionary Front

Cospiracy Cells of Fire

Revolutionary Groups for the Spreading of Terror

Cell of Incendiary Destructions

 

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Berlino – Scontri dopo il corteo in ricordo di Carlo Giuliani

* waronsociety

# cenere

Berlino – La polizia ha compiuto degli arresti dopo il corteo anticapitalista a Berlino che ha causato diversi feriti, ha detto domenica un ufficiale di polizia.

Gli scontri sono nati dopo che i dimostranti hanno lanciato pietre e bottiglie contro le vetture della polizia, azionando vari dispositivi incendiari. Continua a leggere

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Grecia – Comunicato dei prigionieri del 1° Braccio della prigione di Koridallos

* actforfreedomnow

# cenere

Durante lo sciopero generale di 48 ore del 28 e 29 Giugno, cortei e tentativi di bloccare il parlamento hanno avuto luogo contro il voto delle nuove misure saccheggiatrici. Come migliaia di prigionieri e prigioniere nei padiglioni d’esilio della democrazia greca abbiamo espresso in diversi modi solidarietà a questo movimento e tra di noi, visto che siamo oppressi e stiamo lottando per un mondo di libertà, uguaglianza e solidarietà. Al 1° braccio della prigione di Koridallos ci siamo ribellati, rifiutando di entrare nelle celle a mezzogiorno. Continua a leggere

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Santiago de $hile – Marcha estudiantil del 14 de julio

* liberaciontotal.lahaine.org

 

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Montreal – Creata unità di polizia per monitorare gli anarchici

* waronsociety

# cenere

La creazione a Montreal di un’unità poliziesca riservata agli anarchici è una “dichiarazione di guerra” e inoltre dimostra che i poliziotti discriminano la gente a causa delle loro idee politiche e dei loro stili di vita, ha detto un simpatizzante anarchico.

Continua a leggere

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Grecia – In 8 sotto processo per il caso di Lotta Rivoluzionaria

* actforfreedomnow

# cenere

Nello specifico la Concilio d’Appello ha deciso all’unanimità di rinviare alla Corte d’Appello formata da tre membri N. Maziotis, P. Roupa, K. Gournas, Ch. Kortesis, V. Stathopoulos, S. Nikitopoulos e K.K che resta che rimane a piede libero.

I giudici hanno anche deciso a maggioranza di processare M. Beraha solo per l’accusa di partecipazione in un’organizzazione terrorista.

 

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Grecia – Comunicato di alcuni prigionieri in solidarietà con il popolo palestinese

* actforfreedomnow

# cenere

All’inizio di Luglio il governo greco, agendo esclusivamente in nome dello stato di Israele, ha ordinato il divieto di navigazione alla Freedom Flotilla 2, un gruppo di navi che porta aiuto umanitario nella striscia di Gaza in solidarietà con i palestinesi.

Senza dubbio, il blocco delle navi da parte degli uomini della guardia costiera greca, e il successivo divieto di navigazione ordinato dal Ministro della Protezione Pubblica non sono solo “incidenti isolati” di derive autocratiche, visto che l’autocrazia è di fatto la politica della democrazia parlamentare; essa prevale ovunque: dagli scontri aperti nei cortei alla brutale repressione della resistenza e delle manifestazione di protesta. Dall’intensificazione dell’attacco del Capitale contro il proletariato alle relazioni tra i nuovi giannizzeri di EL.AS. (Polizia Greca) e i gruppi di estrema destra.

Il divieto di navigazione si somma non solo col dogma repressivo adatto alle crisi finanziarie ma anche al nuovo dogmatico e finanziario-militare dare e avere, nel contesto dell’alleanza tra stato greco e israeliano.

Di fronte a questa autocrazia, attiviamo la nostra solidarietà internazionalista!

Solidarietà con le migliaia di prigionieri politici palestinesi che hanno iniziato lo sciopero della fame nelle prigioni israeliane il 3 luglio.

LIBERTA’ PER TUTTI I PALESTINESI

Polykarpos Georgiadis, Michalis Traikapis, Alekos Kossyvas, Nikoz Maziotis, Kostas Gournas, Pola Roupa, Dimitris Koufontinasa, Yannis Dimitrakis, Simos Seisidis, Kostas Sakkas, Nina Karakatsani, Stella Antoniou.

 

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Salonicco – Liberato Valantis Pouziaritis

* actforfreedomnow

# cenere

Dopo due giorni di istanze per la sospensione della sentenza nel tribunale di Salonicco, è stato deciso il rilascio di Valantis Pouziaritis, il 17 giugno 2011. Valantis era stato imprigionato senza prove dal 6 dicembre 2009 e condannato a 9 anni e 3 mesi.

Buona vita Valantis, lotta e forza…

LIBERTA’ PER TUTTI I PRIGIONIERI POLITICI

LIBERTA’ PER TUTTI I PRIGIONIERI

 

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Atene – Lettera di un ragazzo aggredito dalla polizia mentre usciva da un concerto diy al Politecnico

* actforfreedomnow

# cenere

Lettera di un ragazzo 22enne ricoverato dopo esser stato violentemente prelevato dalla polizia mentre lasciava il concerto diy della stazione radio libera 98 FM al Politecnico di Atene, giorno 8 Luglio (dopo la mezzanotte).

Il 14 Luglio un giudice ha visitato il Erithros Stavros Hospital dove C.K. era ricoverato, a causa del violento pestaggio dei poliziotti del venerdì, giusto fuori il Politecnico. Il giudice ha dichiarato che C.K. è “Un pericolo per la sicurezza pubblica” e ha deciso la sua carcerazione preventiva. Quando ha visto le gravi ferite di C.K., ha avuto l’audacia di dire “i poliziotti non fanno queste cose” e non ha avuto cura di chiedere altro circa l’accaduto.

C.K. affronterà accuse penali per via della testimonianza di un poliziotto contro di lui. Invitiamo chiunque fosse presente al momento dell’arresto e del pestaggio a dare aiuto come testimone nel caso. Continua a leggere

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(es/it) CAM reivindica ataques incendiarios en territorio Mapuche


* Coordinadora Mapuche Arauco Malleco

Comunicado:

A la opinión pública nacional e internacional.

Declaramos frente a los últimos actos de resistencia ocurridos en el Lafken Mapu, actual provincia de Arauco, lo siguiente:

Uno: Reivindicamos la quema total de una cabaña perteneciente a un winka usurpador en el sector Coihueco, lago Lleu-Lleu.

También reivindicamos la quema total de un campamento de brigada forestal de Bosques Arauco, sector Peleco y el ataque contra cuatro camiones forestales que prestaban servicio en el fundo La Fortuna (Huentelolen), sector Lanalhue.

Dos: Con estas acciones reafirmamos nuestro compromiso de lucha y resistencia contra las inversiones forestales, mineras, latifundistas y energéticas, nacionales y transnacionales, en nuestro territorio ancestral Mapuche.

Tres: Exigimos la libertad inmediata de todos nuestros Presos Políticos Mapuche y la restitución inmediata de nuestro territorio ancestral Mapuche.

Con nuestros héroes Leftraru, Lemun, Catrileo, Collío y otros, con la dignidad de nuestros presos y perseguidos, avanzamos hacia la Liberación Nacional Mapuche.

WEUWAIÑ!

Órgano de Resistencia Territorial Lafkenche.
Coordinadora Mapuche Arauco Malleco.
ORT-CAM.

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CAM rivendica attacchi incendiari in territorio Mapuche

* Coordinadora Mapuche Arauco Malleco

Comunicato:

All’opinione pubblica nazionale ed internazionale.

Dichiariamo, dinanzi alle ultime azioni di resistenza avvenute nel Lafken Mapu, attuale provincia di Arauco, quanto segue:

Uno: Rivendichiamo l’incendio totale di uno chalet appartenente ad un winka (ladrone, usurpatore – ndt) usurpatore nel settore Coihueco, lago Lleu-Lleu.

Rivendichiamo anche l’incendio totale di un accampaneto della brigata forestal di Bosques Arauco, settore Peleco e l’attacco contro quattro camion delle forestales che prestavano servizio nel fondo La Fortuna (Huentelolen), settore Lanalhue.

Due: Con queste azioni riaffermiamo il nostro impegno di lotta e resistenza contro gli investimenti delle forestales, delle industrie minerarie, dei latifondisti e delle industrie energetiche, nazionali e transnazionali, nel nostro territorio ancestrale Mapuche.

Tre: Esigiamo l’immediata liberazione di tutti i nostri Prigionieri Politici Mapuche e l’immediata restituzione del nostro territorio ancestrale Mapuche.

Con i nostri eroi Leftraru, Lemun, Catrileo, Collío ed altri, con la dignità dei nostri prigionieri e perseguitati, avanziamo verso la Liberazione Nazionale Mapuche.

WEUWAIÑ!

Órgano de Resistencia Territorial Lafkenche.
Coordinadora Mapuche Arauco Malleco.
ORT-CAM.

 

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$hile – Compañero antiespecista herido con quemaduras tras accidente en toma de liceo en Santiago

En riesgo vital permanece Fernando Droguett de 16 años, estudiante del liceo Amunategui de Santiago, tras sufrir graves quemaduras en una fogata realizada al interior del liceo que se encuentra tomado por estudiantes.

Fernando resultó con el 52% de su cuerpo quemado tras un accidente. El hecho ocurrio la tarde del martes 12 de julio, cuando jovenes quemaban basura al interior del liceo donde accidentalmente Fernando fue alcanzado por diluyente, liquido inflamable que estaba siendo utilizado para acelerar el fuego, inflamándole la ropa provocándole graves quemaduras.

Ahora se encuentra internado en la UCI (unidad de cuidados intensivos) de la Mutual de Seguridad con sus vías respiratorias quemadas y en riesgo vital, debido a las graves lesiones que sufrió. Además está sedado y debido a sus heridas debe permanecer conectado a un respirador mecanico.

Mediante entrevistas y declaraciones de sus compañerxs se ha sabido que Fernando es vegano y solidario con otras luchas.

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Declaración de lxs estudiantes en toma del liceo:

Lamentamos informar que el día de hoy martes 12 de julio, nuestro compañero Fernando Droguett, estudiante de 2º medio del Liceo Miguel Luis Amunátegui, sufrió un grave accidente al interior de la toma del Establecimiento.

Siendo las 14:30 horas y en momentos en que Fernando observaba una fogata en el patio del colegio, accidentalmente una botella plástica le salpicó el diluyente que contenía, inflamándose su ropa y por consecuencia produjo la quemadura de su cuerpo.

Actualmente Fernando Droguett se encuentra internando en la Mutual de Seguridad (Ecuador con Las Rejas) con riesgo vital, según los primeros antecedentes médicos.

Este accidente es producto de la intransigencia de este gobierno, expresada en la nula voluntad del Ministro de Educación quien nos obliga hasta el día de hoy a mantener la toma del Liceo. Descartamos absolutamente cualquier tipo de vinculación con hechos de otra índole.

Como estudiantes en toma del Liceo MLA, estamos profundamente consternados a la espera de la evolución de nuestro compañero y transmitimos toda nuestra fuerza a él, su familia y a sus compañeros que seguiremos luchando por una educación digna y gratis para todos.

ESTUDIANTES EN TOMA LICEO MIGUEL AMUNATEGUI”

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Declaración de EligeVeganismo:

Fernando Droguett es vegano y ha colaborado como activista en EligeVeganismo en muchas ocasiones. Ahora necesita de nuestra ayuda.
Ha sufrido un grave accidente en la toma de su liceo que lo mantiene conectado a un respirador artificial, con cerca del 80% de su cuerpo quemado y con riesgo vital.
Les pedimos por favor que donen sangre para él presentándose en la Mutual de Seguridad Alameda, Metro estación Ecuador entre las 9.00 y las 18.00 hrs.

Solidaridad y difusión de esta grave situación.”

 

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Berlino – Attaccata stazione di polizia in ricordo di Carlo Giuliani


* actforfreedomnow

# cenere

La stazione di polizia nel distretto nord di Berlino è del reparto Landeskriminalamt (LKA). I due ingressi sono stati colpiti con dispositivi incendiari che hanno distrutto le entrate. Sul muro della caserma è stata lasciata una scritta che ricorda Carlo Giuliani. Un corteo per il decimo anniversario della battaglia di Genova e dell’omicidio di Carlo si svolgerà sabato a Berlino-Kreuzberg e potrebbe causare scontri con la polizia.

 

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Buenos Aires – Este Sabado – Segunda Cena Fraterna


SEGUNDA CENA FRATERNA

en solidaridad con lxs compas de chile

Sábado 16/07 – 19.30 hs

Acompañan:

Club Artístico Libertad
Acorazado Potemkin

$30 o 2 x $50

FLA (Brasil 1551 – Constitución)

_______________

* :: ANARQUISTAS ::

 

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A un año del montaje “caso bombas”…


SANTIAGO DE CHILE

{ Asiste · Difunde }

A un año de la Operación Salamandra…

A un año del montaje “caso bombas”

Quedan todxs invitadxs a asistir, de todas las partes del mundo

ó a organizar una jornada en vuestras localidades

Que el miedo no destruya la solidaridad…
que la solidaridad destruya el encierro.
¡¡ SECUESTRADXS POR EL ESTADO A LA CALLE !!

http://libertadalos14a.blogspot.com

 

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CCF – Declaración política de Panagiotis Argyrou

Panagiotis Argyrou quedó arrestado el 1 de noviembre de 2010 en Atenas junto con Gerasimos Tsakalos durante la acción del envío de paquetes incendiarios. Ambos compañeros asumieron la pertenencia a Conspiración de Células del Fuego. Panagiotis estaba en busca y captura desde octubre de 2009, acusado de formar parte de CCF, mientras que también tiene una causa pendiente por quema de un autobús de transporte publico. Desde 17 de enero, junto a otrxs 8 personas, está juzgado en el primer juicio contra CCF, el del llamado caso Halandri. En una protesta contra las condiciones en que se realiza dicho juicio junto a otros 3 acusados abandonó la sala ya en finales del enero y desde entonces no se presentó ahí. La siguiente declaración publicó hace una semana. Recordamos que las sentencias sean dictadas el 19 de julio.

Declaración política de Panagiotis Argyrou

El siguiente texto es la declaración política que tuve intención de hacer en el juicio por el caso de O.R. CCF que empezó el 17 de enero de 2011. Puede ser que, debido al desarrollo de las cosas, había decidido de no participar en los procedimientos y así fui juzgado en ausencia, pero a pesar de todo eso estoy publicando el dicho texto porque creo que aunque vale la pena que el discurso revolucionario irrumpiese en las salas de juzgados, sin embargo no se limita sólo a esos lugares. Además, mi abstención del juicio no fue una postura pasiva del silencio, sino una forma de intervención política en contra de las medidas que la justicia impone sobre los presos políticos y los que se solidarizan con ellos.
Desde algunos meses me encuentro en la cárcel como un prisionero de guerra revolucionaria. Una guerra que está bramando sin parar, una guerra entre las fuerzas revolucionarias y la podrida, criminal y autoritaria sociedad en que vivimos, una guerra que está bramando en cuanto existen y se hacen presentes los revolucionarios llenos del odio contra ese mundo, llenos de deseo rabioso por su destrucción y llenos de pasión por la libertad. Una guerra en que yo mismo he elegido de tomar parte, en el bando de los rebeldes en contra de todo que esclaviza a nuestra consciencia y aplasta el fundamento mismo de nuestra existencia como individuos. Continua a leggere

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Gabriel Pombo Da Silva: Introduction to the French Edition of Xosé Tarrío González’ Huye, Hombre, Huye

* from: thisisourjob

I like to sit down in front of the typewriter just as I’m waking up, when I still don’t know who I am, where I come from, or where I’m going. My head is in the clouds, hazy and chaotic, beyond Space-Time or any Dialectic.

While I write, my sense of self (whatever that may be) gradually “returns.” I open “my” cell window, take a deep breath of the cold morning air, and feel my lungs expand. I make coffee, and its aroma relaxes me, reminding me of “another time”—my childhood—as well as my mother.

My mother woke up every day at 5 a.m. to go to work. She would put the coffeepot on the kitchen stove, and in a few minutes that familiar aroma I found so appealing was wafting through the air. When I was little, I was convinced that one of the reasons my mother was so “dark” was because of all the coffee she drank. Who knows why? Kids have crazy ideas.

On weekends, “class” wasn’t in session, so I was usually able to go to work with my mother. I enjoyed helping her.

My mother was (and is) a “cleaning worker,” and to earn a living she had to clean other people’s shops and offices. She always took pride in her work. Or perhaps it just was pride in having a job. I never knew exactly which.

My father (now dead) was a construction worker, and he built houses for other people while we lived in a rented shithole. He also took pride in his work. Or perhaps it was also just pride in having a job. Again, I didn’t know which.

Even as a child, a deep feeling of hostility was beginning to grow within me toward what we now call “wage-labor,” but what was simply called “work” back then. Somehow, my daily reality was teaching me that those who had nothing were being forced to sell their time as well as their energy to whose who had everything.

When I asked my parents why there were poor people and rich people, they told me it had always been that way since the beginning of time. My parents’ “mentality” always shocked me: beggars were beggars because they were lazy, whores where whores because they were depraved, thieves were thieves because they were evil.

You had to work, obey, be honest, and be a “good Christian,” always willing to suffer and turn the other cheek. Someday, in the “great beyond,” we would find our reward.

When I was a child, I was embarrassed to say that my mother was a “cleaning worker.” Now, I feel embarrassed for having been ashamed of my mother, for having been ashamed of being poor (I mean “proletarian,” since we never had to go begging)—as if having been born poor, in the heart of a proletarian family, was a “sin” or something you chose.

No, I couldn’t get used to that “order of things.” I didn’t want to accept such an order. I didn’t want to be a proud worker who worked for “other people” and sold his time, his strength, all his energy, and sometimes even his Soul for money. . . .

To me, prison wasn’t anything distant or mysterious. Half the people in my neighborhood had been or were currently locked up in some cell. Continua a leggere

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Atene – Incendiati 12 veicoli della compagnia elettrica ellenica


* actforfreedomnow

# cenere

Attacco incendiario ad Atene, distrutte dodici macchine.

L’attacco ha distrutto dodici veicoli della Hellenic Telecommunications Organization (OTE) nelle prime ore di Domenica a Maroussi, all’incrocio tra Hadjantoniou e Dionissis street ad Atene.

 

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Argentina – Comunicado Publico Resistencia Ancestral Mapuche (Incendio Fischer)


Comunicado Publico Resistencia Ancestral Mapuche

A Nuestro Pueblo y a la Opinion Publica en general declaramos:
Que como pu Weichafe del Pueblo Mapuche asumimos en plenitud las Acciones de Resistencia desarrolladas en Territorio Mapuche de la zona norte del Nawel Wapi (hoy villa la angostura) en el cerro Belvedere, contra el usurpador estadounidense William henry -bill- Fischer, donde se procedió a la quema de un trailer y parte de una construccion de material, sobre la entrada hacia el antiguo espacio sagrado Pillan Lelfun donde se encontraba el Rewe de las Lof Ancestrales, además de algunos cortes de alambre impuestos por Fischer y “manu” ginobilli en el mirador Belvedere, quienes no cesan con la usurpación y destrucción del Wal Mapu.
Estas acciones se enmarcan dentro de las Luchas Territoriales que como Pueblo desarrollamos para nuestra Reconstrucción en todo Nuestro Territorio Ancestral y encuentra en esta zona un punto estratégico en la consolidación de la opresión del capitalismo occidental, aun habiendo resoluciones de organismos internacionales como la CIDH nuestros derechos políticos y territoriales son negados y la represión legal e ilegal se profundiza en todo el Wal Mapu, como el ataque a balazos por parte de grupos Parapoliciales a nuestra gente en el Lof Loncon Paraje Tres Cerros “CoMalleu” (Comallo), cuyos winka que disputan violentamente la Tierra Mapuche poseen sendos intereses en Villa la angostura y otras zonas, como cabañas y escuela privada, tienen relación con el Frente para la Victoria, el poder judicial y la Sociedad Rural. Con todos estos antecedentes pretenden vendernos el cuento de los Derechos Humanos y la Interculturalidad.

Es tiempo de tomar real conciencia del enemigo y de Nuestro Pueblo, quienes sigan callando e inertes serán cómplices del despojo, como así también quienes bajo su discurso integracionista e institucional occidental solo frenan el real avance de las Comunidades hacia la Conciencia Ancestral, el Control Territorial y la Reconstrucción de Nuestro Mundo.

La Autodefensa y la Resistencia son el Camino a la Liberación, la falsa paz del sistema solo perpetuara nuestra sumisión y el exterminio.
La Resistencia Ancestral Mapuche no es una estructura organica occidental sino un nivel de conciencia y actitud Libertaria Ancestral que responsable y consecuentemente continuara desarrollandose en todo el WalMapu en nuestras comunidades autonomas y en conflicto por Territorio y Dignidad, Nuestra normativa es el AzMapu no la ley winka. Por nuestros Weichafe y Ancestros Muertos Ni un minuto de silencio, toda una vida de combate, usurpadores sus intereses estan dentro de nuestro Territorio y en nuestra mira.


Fuera inmobiliarias, terratenientes, multinacionales y todos los usurpadores del Wal Mapu
Libertad a nuestros Weichafe Presos Políticos encarcelados por el estado opresor chileno.
Ninguna Agresion Sin Respuesta. Un Solo Pueblo, Un Solo Territorio, Una Sola Lucha por Nuestra Libertad.
laiaingun pu ianakona ka weshainma winka, amulepe weichan pu aukache, femuechi tain weichafe iem zeumakulein, weftui pu weichafe, ñielaiñ mapu muleai aukan…
Territorio Autonomía Resistencia Reconstrucción Liberación
Pu Weichafe Resistencia Ancestral Mapuche Nawel Wapi – Puel Wili Mapu meu.

 

 

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Argentina – Boicot a cursos de experimentación en animales en la Facultad de Ciencias Exactas de la UBA


El día 11 de julio se realizó un curso de experimentación en animales en la Facultad de Ciencias Exactas de la UBA, nos organizamos y fuimos a boicotearlos. Estos cursos y prácticas aumentan, y la aceptación social sigue igual, pero tambien nosotrxs somos más (no lxs suficientes, pero somos más). Con mucho ruido, megáfono, cánticos y carteles hicimos lo posible para arruinales el curso, y todo funcionó bien. Luego apareció el decano, el cual, junto a una patota de 12 personas, empezó a reprimirnos y finalmente nos fuimos. La reflexión sobre los hechos es que si hubiésemos sido más esto no hubiese sucedido. Hay gente enfrentando la situación, que no duerme en el conformismo de internet y los simples dichos de “¡qué horror!”, quienes son parte de una resistencia activa, pero no son los suficientes. Durante dos semanas se dictarán estos cursos pagos en los cuales enseñarán a matar y torturar animales, ¿vos qué vas a hacer? ¿dónde vas a estar, tras un monitor o con tu voz y brazo en alto por quienes son asesinadxs?

 

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Milano – Comunicato di Mattia e Fede

fonte: informa-azione.info/milano_comunicato_di_mattia_e_fede

La notte fra il 14 e il 15 giugno veniamo fermati da una pattuglia, con a bordo uno sbirro e due militari, che rinviene nel nostro zaino materiale sospetto. Veniamo così trasferiti nel commissariato di Lambrate, minacciati da uno zelante agente e successivamente viene eseguita una perquisizione domiciliare presso l’abitazione di uno dei due, al cui interno vengono ritrovati alcuni petardi e una tanica di benzina.  Scatta l’arresto per entrambi con le accuse di detenzione e trasporto in pubblico di esplosivo in base alla 895 (legge sulle armi da guerra).  Il G.I.P. decreta il giudizio immediato fissando il processo ad ottobre e l’8 luglio il tribunale della libertà dispone la scarcerazione per entrambi. Nonostante tutto quello che è successo, ci teniamo ad affermare alcune verità basilari, di cui noi due, come individualità anarchiche, siamo portatori. Sono parole immuni da qualsiasi assolutismo concettuale; esse rappresentano quelle istintive istanze di liberazione che quotidianamente scuotono la nostra esistenza. Innanzitutto, la tensione rivoluzionaria e sovversiva che stimola le nostre menti e muove i nostri corpi ci porta continuamente a sfidare le sterili opinioni correnti e a scontrarci con un’insulsa convivenza civile, in cui noi veniamo degradati allo stato di atomi associati unicamente da rapporti di produzione, consumo, svago, intrattenimento e indottrinamento fedeli soltanto ai ritmi disumani di questa società mercantile.
Incasellati nell’anonimato delle categorie sociali, ripetitori meccanici di vacue parole, aggrappati disperatamente alle piccole sicurezze quotidiane, la nostra vita non è altro che un incubo ad occhi aperti da cui cerchiamo di destarci. Per questo ci sarà sempre qualcuno disposto ad arrischiarsi nel percorrere un’insidiosa strada di turbolenza emancipatrice. Gli atti di rivolta, sospinti da un moto di liberazione individuale e collettivo, rinvigoriscono il sentiero su cui anche noi camminiamo. Solidarietà e complicità con tutti gli individui in rivolta.

“La massa di perdizione non si compone mai di uomini,giacché l’uomo ha inizio soltanto a partire dal momento in cui la folla, tomba dell’umano, si estingue”

Albert Caraco-“Breviario del caos”

Mattia e Fede

 

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Svezia – Attaccato McDonald’s a Goteborg


* directaction.info

# cenere

“Stanotte abbiamo riempito due contenitori con benzina, 10 litri in tutto, siamo andati presso un ristorante McDonald’s, abbiamo rotto due vetrine con dei martelli, siamo entrati e abbiamo sparso la benzina sui tavoli, pavimenti e pareti. Avevamo fretta perché il sole stava per sorgere e c’era luce fuori, così abbiamo lanciato i contenitori con dei messaggi scritti dell’ALF e alcuni fiammiferi accesi e subito s’è sviluppato un grande fuoco. Non sappiamo l’esatto ammontare dei danni, se hanno spento il fuoco, se avessero un sistema antincendio, ecc, ma abbiamo visto tavoli e decorazioni bruciare per un po’. Abbiamo visto da lontano un grande fumo uscire dalla struttura. Questo è un report molto conciso. Bruciate all’inferno assassini di animali e capitalisti!

– ANIMAL LIBERATION FRONT, ALF

– DJURENS BEFRIELSEFRONT, DBF”

Secondo le notizie dei media, i pompieri hanno risposto agli allarmi intorno alle 5 del mattino. Nessuno era dentro il Mcdonald’s al momento dell’incendio. Il ristorante è stato danneggiato da fuoco e fumo, e dall’acqua uscita dai sistemi antincendio.

 

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HUELLAS DE LOS GARI. LA REVUELTA OLVIDADA

Txema Bofill

* Rojoscuro

rojoscuro.blogspot.com

(N. de R. reproducimos a continuación un texto sobre los Grupos de Acción Revolucionaria Internacionalista, de Txema Bofill. Anteriormente ya habíamos publicado algunas partes de este artículo, ver “SOBRE LOS GARI (Y CONTRA JEAN BARROT)”, donde el autor nos señala como surgió esta coordinación de grupos armados, y ajusta cuentas con jean barrot / gilles dauvé, realizando una crítica destructiva contra este destacado teórico de la disociación, gurú de los comunistas contemplativos e hijo de un maldito policía.

Ahora difundimos el artículo completo).

 

HUELLAS DE LOS GARI

LA REVUELTA OLVIDADA

Txema Bofill

 

(Texto publicado en el libro “Por la memoria anticapitalista. Reflexiones sobre la autonomía”. Segunda edición, junio 2009. Coordinación editorial: Editorial Klinamen.)

 

1. PRESENTACIÓN

En esta exposición sobre los GARI no soy neutral. Tampoco la historia que nos imponen es neutral, ni los noticieros que padecemos un día tras otro. Mienten cuando dicen que son objetivos, neutrales, y veraces. Defiendo las acciones de los grupos armados, la decisión de pasar a la lucha armada y su efectividad para combatir las injusticias y abusos de poder. El primer mérito de los grupos armados es el de no creerse la mayor de las mentiras del Estado y del Imperio de ayer y de hoy, que nos la repiten insistentemente: “No se puede hacer nada contra el Estado, y menos un pequeño grupo de rebeldes”. He sido testigo y actor de algunos de las acciones de los GARI. Mi testimonio, a los treinta años, es forzosamente selectivo e influenciado por otras vivencias posteriores, pero no os quepa duda de que es sincero. Es el de un observador implicado en este grupo armado. Continua a leggere

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Svizzera – Iniziative solidali con Billy, Silvia e Costa

fonte: http://ch.indymedia.org/it/2011/07/82416.shtml

Mercoledì 13 luglio: alle 20.30 presentazione e discussione “Una critica anarchica alle tecnologie: nanotecnologie, biotecnologie, nucleare e altre questioni” e presentazione della mobilitazione per il processo a Bellinzona di Billy, Costa e Silvia del 18-22 luglio.
Circolo Carlo Vanza, Locarno (*)
Venerdi 15 luglio: dalle ore 18.00 bancarella informativa sulle giornate del processo, alle 20.00 cena vegana e alle 21.00 circa conferenza di un giurista dell’antirep sul nuovo codice di procedura penale.
CS(O)A il Molino, Lugano (*)
Sabato 16 luglio: dalle 18.00 bancarella informativa, alle 20.00 cena vegana, e dalle 21.00 circa proiezione del film “End of civilization” e di seguito discussione aperta.
CS(O)A il Molino, Lugano Continua a leggere

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Gabriel Pombo Da Silva – Texto de presentación del libro de Tarrío en Francia

Me gusta sentarme delante de la máquina de escribir justo cuando me despierto y ni siquiera sé quien soy, de donde vengo y hacia donde voy… cuando la mente se encuentra en una nebulosa caótica y confusa, más allá del Espacio-Tiempo y cualquier Dialéctica…

Poco a poco y mientras escribo voy “retornando” a mi yoedad (sea lo que esto sea.. ) …Abro la ventana de “mi” celda: inspiro profundamente el frío aire matutino y siento mis pulmones ensancharse… Preparo un café; su aroma me relaja; me recuerda “otro tiempo”… mi niñez y también a mi madre…

Mi madre se levantaba todos los días a las cinco de la mañana para ir a trabajar… ponía la cafetera en el hornillo de la cocina y a los pocos minutos flotaba en el aire este cotidiano aroma que tanto me gustaba… De pequeño estaba convencido que uno de los motivos por los cuales mi madre fuese tan “morena” residía en el consumo del café… no sé porqué; ocurrencias de niño…

Los fines de semana solía acompañar a mi madre al trabajo, que era cuando podía, pues no había “clases”… Me gustaba ayudar a mi madre…

Mi madre era (y es) “empleada de limpieza” y para ganarse el pan tenía que limpiar los negocios y oficinas de los otros; siempre se mostró orgullosa de su trabajo… o quizás de poder trabajar… nunca lo he sabido con exactitud…

Mi padre que era albañil (ya muerto) y construía casas para los otros, mientras nosotros vivíamos en una cuchitril alquilado, también se mostraba orgulloso de su trabajo… o quizás también de poder trabajar… tampoco lo he sabido…

Ya de pequeño comenzaba a crecer en mí un sentimiento profundo de animadversión hacia eso que hoy llamamos “trabajo asalariado”, pero que en aquel entonces se llamaba simplemente “trabajo”… De algun modo mi realidad cotidiana me estaba enseñando que quienes nada poseían debían de vender por igual su tiempo y sus fuerzas a quienes todo lo poseían

Cuando preguntaba a mis padres porqué había pobres y ricos ellos me decían que eso siempre había sido así desde que el mundo es mundo… Siempre me chocó la “mentalidad” de mis genitores… los mendigos lo eran porque eran vagos… ; las putas eran putas porque eran viciosas… del mismo modo que los ladrones eran maleantes…

Se debía trabajar, obedecer, ser honrado y un “buen cristiano”… estar siempre dispuesto a sufrir y poner la otra mejilla… algun día, en el “más allá” encontraríamos nuestra recompensa…

Cuando era pequeño me daba verguenza decir que mi madre era “empleada de limpieza”… hoy en día siento vergüenza por haberme avergonzado de mi madre… de haberme avergonzado de haber sido pobre… (quiero decir “proletario” pues mendigar nunca hemos mendigado… ); como si haber nacido pobre, en el seno de una familia proletaria, fuese un “pecado”, algo que uno elegía…

No, no me pude acostumbrar a ese “orden de cosas”… no quise aceptar semejante orden… no quise ser un orgulloso trabajador que trabaja para “los otros” y que por dinero vende su tiempo, sus fuerzas, toda su energías y en ocasiones hasta el Alma… Continua a leggere

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Gabriel Pombo Da Silva – Testo di presentazione del libro di Tarrio in Francia

Mi piace sedermi davanti alla macchina da scrivere non appena mi sveglio e non so nemmeno chi sono, da dove vengo e dove vado… quando la mente si trova all’interno di una nebulosa caotica e confusa, ben oltre lo Spazio-Tempo e qualsivoglia Dialettica…

Pian piano e mentre scrivo “torno” al mio io (o quel che esso è… ) …Apro la finestra della “mia” cella: inspiro profondamente la fresca aria mattutina e sento i miei polmoni che si espandono… Preparo un caffè, il suo aroma mi rilassa, mi ricorda un “altro tempo”… la mia fanciullezza ed anche mia madre…

Mia madre si svegliava tutti i giorni alle 5 di mattina per andare a lavorare… metteva la caffettiera sul fornello ed in pochi minuti si diffondeva nell’aria quest’aroma quotidiano che tanto mi piaceva… Da piccolo ero convinto che uno dei motivi per i quali mia madre fosse così “mora” risiedesse nel consumo di caffè… non so il perché, pensieri di un bambino…

I fine settimana ero solito accompagnare mia madre al lavoro, ovvero quando potevo perché non dovevo andare a scuola… Mi piaceva aiutare mia madre…

Mia madre era (ed è) una “signora delle pulizie” e per guadagnarsi il pane doveva pulire negozi e uffici degli altri; s’è sempre mostrata orgogliosa del suo lavoro… o forse di poter lavorare… non l’ho mai saputo con certezza…

Mio padre era muratore (già deceduto) e costruiva case per gli altri, mentre noi vivevamo in affitto in un porcile, anche lui si mostrava orgoglioso del suo lavoro… o forse anche di poter lavorare… non l’ho mai saputo…

Fin da piccolo iniziava a crescere in me un profondo senso d’avversione verso quello che oggi chiamiamo “lavoro salariato”, ma che in quel periodo si chiamava semplicemente “lavoro”… In qualche maniera la realtà quotidiana mi stava insegnando che quelli che non possedevano nulla dovevano vender lo stesso il tempo e le forze a quelli che già possedevano tutto…

Quando chiedevo ai miei il perché ci fossero poveri e ricchi essi mi rispondevano che era sempre stato così da che mondo è mondo… M’ha sempre scioccato la “mentalità” dei miei genitori… i mendicanti erano tali perché vagabondi… ; le puttane erano tali perché viziose… ; lo stesso per i ladroni che erano malviventi…

Si doveva lavorare, obbedire, esser onesti e dei “buoni cristiani”… esser sempre disposti a soffrire ed a porgere l’altra guancia… un qualche giorno, nell’aldilà, avremmo trovato la nostra ricompensa…

Quand’ero piccolo mi vergognavo di dire che mia madre era una “signora delle pulizie”… oggi provo vergogna per essermi vergognato di mia madre… d’essermi vergognato di esser stato povero… (cioè “proletario” perché non abbiamo mai mendicato… ); come se l’esser nati poveri, all’interno di una famiglia proletaria, fosse un “peccato”, qualcosa che uno sceglieva…

No, non ho mai potuto accettare questo “ordine delle cose”… non ho voluto accettare tale ordine… non ho voluto essere un orgoglioso lavoratore che lavora per gli “altri” e che per denaro vende il suo tempo, tutte le sue energie e talvolta anche l’Anima. Continua a leggere

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Arresti a Milano – Scarcerati Fede e Mattia

Dopo il riesame Fede e Mattia sono stati scarcerati.

Erano stati arrestati nella notte fra il 14 ed il 15 giugno in zona Lambrate a Milano

 

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No Tav – Cartoline dalla Libera Repubblica della Maddalena

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Grecia – Rivendicazione dell’attacco contro l’auto del sindaco di Papagou

* actforfreedomnow

# cenere

Tanto per cominciare, riguardo agli eventi del 28 e 29 Giugno riteniamo che vadano dette alcune questioni. Noi non entriamo nella logica del falso dilemma presentato dallo stato, ovvero il votare o no il memorandum di medio termine. In ogni caso, la democrazia prima o poi mostra il suo volto dominatore nella vera guerra che non è iniziata ora, e neanche recentemente. Camminiamo vicino a individualità e gruppi che hanno capito la situazione momentanea e che hanno agito più aggressivamente del solito. Comunque, la stagnazione e la ripetizione conducono alla monotonia, mentre la continuità e il progresso della pratica aggressiva contribuisce al causare ferite anche più serie al nemico. Infine, a quelli che si limitano ad alzare il dito medio, noi diciamo semplicemente che il nostro tempo è più importante. Nella direzione del progresso abbiamo piazzato la scommessa della minaccia personale. Sappiamo e dimostriamo che il nostro nemico non è un concetto vago a prova di fuoco, ma ha una realtà materiale, indirizzo e numeri, nome e prove finanziarie. Quindi abbiamo fatto una “visita” alla macchina del sindaco dell’area di Papagou.

Nelle prime ore di lunedì 4 luglio, ci siamo avvicinati all’obiettivo e abbiamo piazzato su un pneumatico del veicolo un semplice dispositivo incendiario, fatto da 1,5 lt di benzina e candele di misura adatta, al fine di assicurarci il tempo di lasciare l’area, la cui scelta non era affatto accidentale. E’ una zona occupata da polizia e sicurezza, per questo motivo è stato particolarmente piacevole vedere il veicolo del governante locale andare a fuoco. Lo stesso, ovviamente, toccherà ad ogni sindaco, di ogni zona. E ora, a quest’ultimi, un consiglio personale. Mr V. Xidi, oggi è la tua macchina, domani la tua casa, il giorno dopo sei tu. Finché alcuni sceglieranno di governare, altri ancora sceglieranno di sterminarli. Finché ci sarà una classe dominante, ci saranno rivoluzionari. Rafforzati quanto ti pare! Giuriamo che finché vivremo non dormirai più in pace.

TUTTA LA MACCHINA NEL CULO DEL SINDACO

P.S. Un segnale infuocato a tutti i gruppi guerriglieri… Ricominciamo.

International Revolutionary Front

Conspiracy Cells of Fire

Revolutionary Groups for the spreading of Terror

Cell of Abnormal – Heretics

 

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Mosca – Data alle fiamme una stazione di polizia

* thisisourjob

# cenere

Durante la notte del 6 luglio 2011, la nostra unità di guerriglia urbana ha dato fuoco alla stazione di polizia situata al 130 di Profsoyuznaya street, Edificio 4. L’obiettivo era in un edificio non residenziale rivestito di materiale infiammabile da costruzione, che ha facilitato considerevolmente l’incendio. Secondo tutti gli altri aspetti, era solo una tana di gangasters in divisa grigia. La frenetica e incontrollata corruzione della polizia, risultante dal loro poteri e dai loro privilegi, è risaputa. Non scenderemo nei dettagli. Tutti nella propria testa possono chiaramente vedere i motivi dietro la nostra azione. Uniamoci nella lotta per la libertà, la giustizia e la dignità!

-ACAB (All Cops Are Bastards)

 

 

 

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