ParoleArmate – parolearmate.noblogs.org – parolearmate(at)distruzione.org
“Arroventiamo la penna nel fuoco vulcanico dello spirito nostro negatore; intingiamola nel nostro cuore gagliardo, gonfio di sangue ribelle e, nell’atea luce dell’anima nostra, scriviamo, scriviamo… Scriviamo così, rapidamente, senza vane ricerche letterarie, senza ripugnanti ideologie teoriche, senza bigotte e sentimentali sdolcinature da isterici e politicanti, avvolti solo nel manto della nostra furibonda passione! Scriviamo soltanto parole di sangue, di fuoco e di luce! Scricchiola, striscia o mia ruvida penna di fuoco e di energia sul bianco candore di questo foglio, come striscia una lingua di vipera sulla tenera gola di un bambino innocente per dargli, col veleno, la morte.” Renzo Novatore
“Attraverso la comunicazione umana e la cooperazione chiunque capisce, tramite ciò che c’è fuori, meglio se stesso e allo stesso tempo cosa succede intorno.” Conspirazione delle Cellule di Fuoco
Partiamo da qui, dalla ferrea convinzione che la condivisione di esperienze e riflessioni affini sia un momento imprescindibile dell’attacco continuato ai danni dell’esistente. E’ proprio questo momento, al contrario di un vuoto internazionalismo meramente di facciata, ad abbattere la tirannia dello spazio e del tempo, permettendo che azioni, pensieri e suggerimenti si propaghino a scapito degli ostacoli geografici e linguistici. Non esitiamo ad esprimere la meraviglia che, nel corso dell’ultimo anno, ci ha colto nel vedere prendere forma una costellazione, dalla genesi autonoma e autodeterminata, di individualità, tavolta riunite in gruppi con o senza un nome, consapevoli della forza del proprio caos interiore. Con una frequenza sempre maggiore ci siamo approcciati ad inviti a riflettere, consigli tecnici per agire, speculazioni teoriche e pratiche, ma soprattutto ad una tangibile volontà di cooperare, priva di ogni dogmatismo o di una direzione predeterminata al fine di tessere un discorso realmente polifonico.
“Per ogni significato che mettiamo su carta, vogliamo trovare il modo in cui possa evadere dalla teoria e trasformarsi nella pratica. Solo con la pratica tutti i valori teorici sono messi alla prova.” Conspirazione delle Cellule di Fuoco
Perché ParoleArmate? Per il semplice fatto che ogni parola sovversiva scritta o pronunciata diviene proiettile, esploso nella schiena dell’autorità, crivellata senza pietà dai colpi verbali e da quelli pratici dei refrattari di tutto il mondo; per il fatto che ogni scritto, ogni considerazione cospiratrice si fa piombo che si conficca nel corpo martoriato del Potere, che non esita a sguinzagliarci contro i suoi cani da guardia come punizione, per scoraggiarci, ma senza successo; per il fatto che ogni lettera è infuocata con il sangue e con la rivolta di migliaia di individualità che non accettano di essere sottomesse e passano all’azione senza delega, in prima persona: ombre nella notte che scivolano tra i vicoli bui per far assaggiare al dominio la loro vendetta.
Sono le parole che trovano riscontro nell’azione a suscitare il nostro massimo interesse, quelle parole che, munite talvolta di carica immaginifica, riescono a sfuggire all’ordinarietà del quotidiano, aprendo cosi spiragli imprevedibili e causando brecce irrimediabili nella vita di chi ha la volontà di farle proprie. Sono queste le parole che abbiamo tradotto con entusiasmo, che abbiamo cercato di diffondere tramite i canali che riteniamo affini, considerando questi come esperienze fondamentali nella diffusione dei testi sopra citati. Abbiamo preso ancora una volta l’iniziativa, con tempi e modi ovviamente diversi, pronti ad avanzare nel nostro percorso, decisi più di prima a non aspettare che qualcun altro realizzi ciò che crediamo utile, bensì realizzando adesso ciò che ci preme fare.
“Dobbiamo essere disciplinati con noi stessi perché la tecnologia e l’informazione sono anche dei virus che possono intrappolarci e che minacciano di assorbirci nei loro stessi stratagemmi nei quali finiamo replicando una versione cibernetica della realtà.“ 325 / Anti-Copyright Network
Sottoscriviamo pienamente ciò che dicono le poche righe citate qui sopra, consapevoli del rischio che corriamo, tuttavia seriamente convinti di voler dar spazio a delle parole che, nel corso del tempo, sono diventate armi, parole armate per l’appunto, e che quindi costituiscono senza dubbio parte dell’arsenale di ogni sincero distruttore del mondo attuale. Parole che hanno sublimato la propria condizione, fondendosi irrimediabilmente con l’azione, evadendo da un contesto meramente informativo e sterilmente aggregativo. Quelle parole che con disprezzo e rancore prendono le distanze dall’omologazione insita nella società che ci imprigiona, che con orgoglio e dignità veicolano messaggi di guerra totale, che massimizzano la carica distruttiva dell’azione di chi “ dopo una lunga, affannosa e disperata ricerca ha ritrovato sé stesso e si è posto, sdegnoso e superbo ‘sui margini della società’ negando a qualsiasi il diritto di giudicarlo ” (Renzo Novatore) e che ridonano all’individualità tutta la sua portata offensiva.
“Lo Stato non può rinunziare alla sua pretesa di determinare le volontà dei singoli, di contare e speculare su di esse. Per lo Stato è indispensabile che nessuno abbia una sua volontà; se uno l’avesse, lo Stato dovrebbe escluderlo, chiuderlo in carcere o metterlo al bando; se tutti avessero una volontà propria, farebbero piazza pulita dello Stato.” Max Stirner
ParoleArmate mira dunque ad essere uno spazio di approfondimento, di traduzione e diffusione di testi ritenuti affini. L’obiettivo primario è quello di condividere delle pubblicazioni, di qualunque forma, che riteniamo sia necessario aggiungere all’insieme di riflessioni già esistente. Continueremo inoltre l’attività di traduzione di rivendicazioni, comunicati, lettere e approfondimenti tramite i consolidati canali affini e quelli che speriamo nasceranno e si dimostreranno tali. Con l’obiettivo di tradurre non solo testi, ma anche la teoria in pratica, prendendo coscienza della pericolosità delle nostre scelte e di usarle per colpire con tutta la nostra forza ciò che ci opprime, frantumando ogni logica di potere sull’individuo e ponendoci in aspro conflitto con l’esistente. Questo progetto è il frutto della volontà di alcune individualità anarchiche, le quali rigettano il concetto di redazione formale, bensì invitano alla più totale e informale collaborazione tutti gli interessati al progetto, e offrono il proprio contributo alla realizzazione di eventuali progetti editoriali affini che si spera vivamente trovino materialità anche al di fuori del contesto virtuale.
Cogliamo l’occasione anche per proporre una lettura che esuli dalla sua normale concezione, uscendo dall’ottica del lettore passivo mediante l’interpretazione e l’utilizzo del testo come, quando e quanto lo si desidera, lasciando al proprio io il compito di decodificare, facendo sì che si dirami nella direzione preferita, traendo cosi il materiale considerato necessario per la costruzione del proprio arsenale di guerra.
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“Screech, graze o my coarse pen of fire and of energy upon the white candor of this sheet, as a viper tongue grazes upon the tender throat of an innocent child to give him, with venom, death. Away, get away from me me all the ideology, the theosophy, the philosophy dogmatic and political; distance from me every preestablished system: it has all fallen incinerated under the corroding flames of my negating spirit.” Renzo Novatore
“Through human communication and cooperation everyone finds out more about themself and at the same time about those around them.” Conspiracy of Cells of Fire
We start from here, from the firm conviction that the sharing of experiences and reflections of affinity is an unavoidable moment of the continuous attack against the existent. It is exactly this moment, and not an empty internationalism of mere facade, that breaks down the tyranny of space and time, allowing the spread of actions, thoughts and suggestions, in spite of geographic and linguistic obstacles. We don’t hesitate to express the wonder that struck us during the last year, seeing the formation of a constellation, whose genesis is autonomous and self-determined, of individualities, sometimes united in groups with or without a name, conscious of the power of their own inner chaos. With a growing frequency, we are approached with invitations to reflexion, technical suggestions to act, theoretical and practical speculations, but above all with a tangible will of cooperation, without any dogmatism or a pre-determined direction, with the end of weaving a really polyphonic discourse.
“Every meaning we print on paper, we want to find a way for it to escape from theory and transform into practice. Only in practise are all theoretical values tested.” Conspiracy of Cells of Fire
Why ParoleArmate (ArmedWords)? For the simple fact that every written or spoken subversive word becomes a bullet, exploded in the back of authority, riddled without pity by the verbal and practical shots of rebels around the world; because every text, every conspiratorial consideration becomes lead that lodges into the battered body of Power, which does not hesitate to unleash its watchdogs against us as punishment in order to deter us, but uselessly; because every letter is ablaze with the blood and the revolt of thousands of individualities who don’t accept their submission and who pass to action without delegation, in the first person: shadows in the night who slip through dark alleys in order to let dominion taste their revenge.
Above all, it is the words which find confirmation in action that arouse our greatest interest, those words that, equipped sometimes with an imaginative character, are able to escape from the ordinariness of everyday life, opening in this way unexpected apertures and causing irremediable breaches in the lives of those who have the will to make them their own. It is these words that we translate with enthusiasm, that we try to spread through channels we feel affinity with, considering these as fundamental experiences in the spreading of the above-mentioned texts. We took the initiative once again, naturally with different times and methods, ready to advance in our path, firmer than before in not waiting for someone else to realize what we believe useful, but realizing now what we want to do.
“We must be disciplined with ourselves because technology and information are also viruses that can ensnare us and threaten to absorb us into their own stratagem in which we end up replicating a cybernetic version of reality.” 325 / Anty-Copyright Network
We subscribe completely to what the few lines quoted above say, aware of what risks we take, but yet with serious conviction to give space to words that, through time, have become weapons, armed words, and that therefore are undoubtedly part of the arsenal of every sincere destroyer of the present world. Words that have sublimated their condition, irreversibly fusing themselves with action, escaping from a content that is merely informative and sterilely aggregative. Those words that with scorn and anger distance themselves from the consensus inherent in the society that imprisons us, words that with dignity and pride convey messages of total war, that maximize the destructive character of the action of the one “who after a long, gasping and desperate search has retrieved his own self and has placed it, haughty and proud ‘on the margins of the society’, denying anything the right to judge it” (Renzo Novatore), and that return to the individual her or his entire offensive range.
“The State cannot forbear the claim to determine the individual’s will, to speculate and count on this. For the State it is indispensable that nobody have an own will; if one had, the State would have to exclude (lock up, banish, etc.) this one; if all had, they would do away with the State.“ Max Stirner
ParoleArmate aims to be a space of discussion, translation and propagation of texts of considered affinity. The primary aim is to share publications, of any form, which we believe are necessary to add to the already-existing collection of reflections. We will continue the activity of translating claims, letters and insights through the consolidated channels of affinity and those that we hope will be born and that will prove themselves. With the aim of translating not only text, but also theory in practise, being aware of the dangerousness of our decision and of using it to strike with all our strength what oppresses us, crushing every logic of power over the individual and locating ourselves in fierce conflict with the existent. This project is the result of the will of some anarchist individualities who refuse the concept of a formal editorial group, and instead invite to the most total and informal collaboration all who are interested in this project and offer their own contribution to the realization of eventual editorial project affinities that we fiercely hope are materialized outside of the virtual context.
Also we take this opportunity to propose a reading that escapes from its normal conception, fleeing from the perspective of the passive reader through the interpretation and use of the texts how, when and to whatever extent one wishes, giving to the proper Self the task of decoding, so that it branches in the preferred direction, thus taking the material considered necessary for the construction of one’s own arsenal of war.
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“El chillido, el desgaste provocado por mi grueso lápiz de fuego y de energía sobre el blanco candor de ésta hoja, es como el roce de la lengua de una víbora sobre la tierna garganta de un niño inocente que le brinda, con veneno, la muerte. A la distancia, se alejan de mí cualquier ideología, teosofía, filosofía dogmática y política; distancio de mí cualquier sistema pre-establecido: todo esto ha caído incinerado bajo las corroídas llamas de mi negador espíritu.” Renzo Novatore
“A través de la comunicación y cooperación humanas, todos averiguamos más de nosotrxs mismxs y, al mismo tiempo, de quienes que nos rodean.” Conspiración de Células del Fuego
Partimos desde aquí, desde la firme convicción de que el compartir experiencias y reflexiones de afinidad es un inevitable momento del continuo ataque contra lo existente. De eso se trata éste momento, y no de un internacionalismo vacío de mera fachada que rompe la tiranía del espacio y del tiempo, permitiendo la expansión de acciones, ideas y sugerencias, a pesar de la geografía y los obstáculos lingüísticos. No vacilamos en mencionar la maravilla que nos golpeó el año pasado, viendo la formación de una constelación, cuyo génesis es autónomo y autodeterminante, de individualidades, a veces unidas en grupos con o sin nombres, conscientes de el poder de su propio caos interior. Con una creciente frecuencia, nos aproximamos con invitaciones a la reflexión, sugerencias técnicas para actuar, suposiciones teóricas y prácticas, pero sobretodo con una tangible voluntad de cooperación, sin ningún dogmatismo o dirección predeterminada, con el fin de tejer un discurso realmente polifónico.
“Cada significado que ponemos sobre el papel, queremos encontrar la manera en que podría fugarse de la teoría y transformarse en la práctica. Sólo tras la práctica, todos los valores teóricos se ponen en prueba.” Conspiración de Células del Fuego
¿Por qué ParoleArmate (PalabrasArmadas)? Por el simple hecho de que cada palabra subversiva escrita o hablada se convierte en una bala que explota en la espalda de la autoridad, acribillándola sin piedad por los disparos verbales y prácticos de rebeldes alrededor del mundo; porque cada texto, cada consideración conspirativa se convierte en un pedazo de plomo que se aloja en el golpeado cuerpo del Poder, que no duda en dar rienda suelta a sus perrxs guardianes contra nosotrxs como un castigo para disuadirnos, inútilmente; porque cada letra se inflama con la sangre y la revuelta de miles de individualidades que no aceptan su sumisión y de quienes pasan a la acción sin representación alguna, siempre en primera persona: las sombras en la noche se deslizan a través de callejones oscuros con la finalidad de que el dominio pruebe su propia venganza.
Por sobre todo, son las palabras que encuentran confirmación en la acción las que despiertan nuestro mayor interés, esas palabras que, equipadas algunas veces con un carácter imaginativo, son capaces de escapar desde el ordinario día a día, abriendo de ésta manera inesperadas grietas y causando irremediables brechas en las vidas de quienes tienen la voluntad de recuperar sus vidas. Son esas palabras las que traducimos con entusiasmo, las que tratamos de expandir a través de canales con los que sentimos afinidad, considerando esas experiencias fundamentales en la difusión de los textos antes mencionados. Tomamos la iniciativa una vez más, naturalmente con diferentes épocas y métodos, listxs para avanzar en nuestro camino, más firmes que antes en no esperar a que alguien más realice lo que creemos útil, sino que construyendo ahora lo que queramos hacer.
“Debemos ser disciplinadxs con nosotrxs mismxs, porque la tecnología e información también son virus que pueden entramparnos y amenazarnos con absorbernos dentro de su propia estratagema en donde terminamos replicando una versión cibernética de la realidad.”
325 / Colectivo contra los derechos de autor
Adherimos completamente a las líneas citadas anteriormente, conscientes de los riesgos que tomamos, pero sin embargo con una seria convicción para dar espacio a las palabras que, a través del tiempo, se han convertido en armas, palabras armadas que por lo tanto son, indudablemente, parte del arsenal de cada sincera persona destructora del mundo actual. Palabras que han exaltado su condición, irreversiblemente fusionándose ellas mismas con la acción, escapando de un contenido que es meramente informativo y estérilmente agregado. Esas palabras que con desdén y rabia se auto-distancian del consenso inherente en el cual la sociedad nos aprisiona, palabras que con dignidad y orgullo transmiten mensajes de guerra total, que maximizan el carácter destructivo de la acción de quienes “luego de una larga, jadeante y desesperada búsqueda han encontrado su propio Yo y lo han posicionado, altivo y orgulloso, ‘sobre los márgenes de la sociedad’, negando cualquier cosa que el derecho ha juzgado” (Renzo Novatore), y que vuelven a su Yo individual en una total línea de ofensiva.
“El Estado no puede renunciar a la pretensión de reinar sobre la voluntad del individuo, de contar y de especular con ella. Le es absolutamente indispensable que ninguno tenga voluntad propia; al que la tuviese, el Estado se vería obligado a excluirlo (aprisionarlo, desterrarlo, etc.); y si todos la tuviesen, suprimirían el Estado.” Max Stirner
PalabrasArmadas tiene por objetivo ser un espacio de discusión, traducción y propagación de textos de considerada afinidad. El principal objetivo es compartir publicaciones, de cualquier tipo, que creamos necesarias adherir a la ya existente colección de reflexiones. Continuaremos la actividad de traducir reivindicaciones, cartas y puntos de vista a través de los medios de afinidad ya consolidados y de aquellos en los que tenemos la esperanza de que nazcan y que se validen por ellos mismos. Con la finalidad de traducir no sólo textos, sino también la teoría en práctica, siendo conscientes de la peligrosidad de nuestras decisiones y del uso que les damos para golpear con toda nuestra fuerza a lo que nos oprime, rompiendo toda lógica de poder sobre el individuo y posicionándonos en un feroz conflicto con lo existente. Éste proyecto es el resultado de la voluntad de algunas individualidades anarquistas que rechazan el concepto de un grupo editorial formal, y que en lugar de eso, invitan a la más absoluta e informal colaboración a todxs quienes estén interesadxs en éste proyecto y ofrezcan su propia colaboración a la realización de eventuales afinidades de proyectos editoriales en los que tenemos la esperanza de su materialización fuera del contexto virtual.
También, tomamos ésta oportunidad para proponer una lectura que escapa de esta concepción normal, sintiendo desde la perspectiva del lector pasivo a través de la interpretación y el uso de textos que, cuando y en la medida que se desea, entregan al propio Ser la tarea de descifrar, y así tomar el material considerado necesario para la construcción de su propio arsenal de guerra.
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