Messico – Rivendicazione dell’attentato esplosivo contro MaxMara

fonte: Liberación Total

I fatti:
Verso le 3 di mattina di questo lunedì, una detonazione ha distrutto la vetrata frontale e parte della facciata del negozio di MaxMara. Sul posto sono stati trovati 3 cilindri di circa 30 centimetri di altezza contenenti gas butano, generalmente usato per le saldature ed in vendita nelle ferramenta.
Agenti della Secretaría de Seguridad Pública del DF hanno isolato il luogo ed hanno sollecitato l’intervento degli artificieri e del pubblico ministero del coordinamento territoriale numero 1 a Miguel Hidalgo, in seguito sono iniziate le indagini di rito. Si tratta della terza settimana consecutiva in cui avviene un attacco esplosivo nel Distretto Federale (
quello che comprende la capitale, Città del Messico – ndt).
Martedì scorso c’è stata un’esplosione ai danni di una concessionaria Renault nei pressi dell’aeroporto e circa due settimane fa un ordigno è esploso in una filiale bancaria del
BBVA a Tlalpan.

Comunicato:

Il Frente de Liberación Animal (F.L.A) rivendica l’attentato esplosivo contro una boutique della catena di vestiti e pellicce “MaxMara”, sita in una delle zone più borghesi di Città del Messico. La distruzione dell’ordine imposto dallo stato con la sua tecnologia e i suoi militari è stata ancora una volta imminente. La rabbia esplosiva degli abolizionisti ha riempito di allegria le strade con un’altra bomba, scoppiata in Messico questo 14 settembre.
Con quest’azione mettiamo in chiaro che la lotta contro il sistema antropocentrico continua il suo corso, in quanto attacchi diretti e frontali sono doverosi contro i negozi che lucrano sullo sfruttamento animale in questa società distruttrice della terra e di quelli che ci abitano.
Con questo sabotaggio sosteniamo la settimana internazionale contro MaxMara. Non è stata una coincidenza l’esplosione che ha distrutto la facciata di detta compagnia. non è stato un capriccio né un gesto per richiamare l’attenzione, come certamente dirà la stampa sensazionalista, ma s’è trattato di una risposta al dominio, alla reificazione e alla mercificazione di milioni di animali (visoni, cincillà, volpi, procioni, ecc.), cresciuti negli infernali allevamenti, che non sono altro che campi di concentramento in cui gli animali non umani vengono sottomessi e costretti a vivere una vita di totale prigionia, in attesa della tortura e dell’assassinio, malati e impazziti per la negazione della vita selvaggia.
La multinazionale MaxMara ha pensato che gli attacchi contro i suoi negozi avvenissero solo in Europa, come sta accadendo da anni. Ma noi adesso l’abbiamo colpita, vogliamo che questo negozio smetta di vendere pellicce, che rompa definitivamente i legami con i grandi allevamenti di visoni per l’industria della pelliccia, vogliamo l’abolizione del sistema nella sua totalità, non mercanteggeremo, né ci adatteremo alle riforme, né negozieremo la libertà degli animali, perché oggi non c’è giustizia, ci siamo solo noi.

Oggi, la polizia si vanta tanto sulla sicurezza, con le centinaia di videocamere installate a Città del Messico, con le sue ronde, con gli agenti in borghese che girano armati per le strade, con i suoi convogli militari, con i posti di blocco dell’esercito ed i microfoni per le strade. La polizia sostiene che non si potrà fare più nulla sotto il suo naso.

Oggi, noi abbiamo dimostrato che tutto ciò è inutile quando ci sono la rabbia e la sete di vendetta contro tutto quel che simbolizza e rappresenta la civilizzazione robotica, alienante e monotona.
Infatti, ogni giorno si apprezza l’indifferenza dell’uomo civilizzato dinanzi alla vita naturale e selvaggia dei pochi animali che sopravvivono in questo agonizzante pianeta. Preoccupandosi più per l’ambizione del denaro, per essere più degli altri nel possesso dei beni materiali, non fregandosene nulla del prezzo col quale lo stanno facendo, milioni di animali vengono privati della libertà e degli habitat selvaggi. La natura viene addomestica e mercificata in modo che le città possano espandersi. Gli uomini non si fermano a riflettere sulle ripercussioni che hanno tali azioni. Oggi la gente si lamenta tanto per le inondazioni e dà la colpa a tutti, ma non pensa che il suo sentimento di superiorità che ha sulla flora e sulla fauna e i suoi interessi contrapposti sulla natura sono il problema centrale di tutta la questione. Un
esempio evidente lo possiamo osservare a Città del Messico dove il taglio degli alberi e la cementificazione degli spazi verdi impediscono che la terra assorba le piogge torrenziali.

Noi diciamo che tutto sta per cadere, poiché il sistema politico-economico messicano decade sempre più. Adesso c’è la crisi economica, le bombe scoppiano in diversi punti della città, le piogge causano distruzioni per migliaia di pesos, persone sequestrano aerei e migliaia di individui sono sempre più contro la politica neoliberale-specista-patriarcale, che pretende difendere a tutti i costi il sistema tecnologico-industriale con i suoi apparati poliziesco-militari. Non ci parrebbe strano che le ipotetiche previsioni in merito ad una sovversione sociale possa avverarsi nel 2010, è per questo che lo stato ha cercato di sedare la crisi che stiamo subendo con il caso dell’influenza suina, la militarizzazione del paese, la criminalizzazione della protesta sociale e il controllo che il governo federale vuole imporre con la nuova carta d’identità contenente il DNA e l’impronta oculare.

Se le ipotetiche previsioni di un sollevamento sociale nel 2010 si concretizzeranno, in vista di questa prospettiva noi persone con idee anarchiche, contro il sistema e antiautoritarie (mettiamo in chiaro che il fatto che l’umano si ponga al di sopra delle altre è un atto autoritario e generatore di gerarchie) abbiamo iniziato a fare la guerra all’ordine imposto, come lo fecero i guerriglieri magonisti nel 1910. Già sin d’ora diciamo che se nel 2010 ci sarà un “cambiamento”, come da sempre hanno fatto i potenti (aggiustamenti di taglio riformista) e tutto resta uguale, noi continueremo ad attaccare come stiamo facendo adesso contro questa dittatura globalizzata, come fece Herón Proal nel movimento anarchico degli inquilini di Veracruz nel 1922, dopo la “rivoluzione” messicana.
Perché questa guerra non è solo per la liberazione animale, umana e della terra, visto che questa guerra sono stati loro ad iniziarla migliaia di anni fa, rubando gli istinti selvaggi dell’animale umano,  distruggendo gli ecosistemi, inquinando i fiumi con sostanze tossiche, addomesticando animali per i propri interessi monetari, spingendoci verso l’estinzione, rubandoci la vita. Oggi non abbiamo più nulla da perdere, ma abbiamo molto da guadagnare.
Con questo comunicato prendiamo nettamente le distanze: dalle organizzazioni piene di personaggi che credono di poter cambiare qualcosa seguendo gli stessi valori del sistema (passività, conformismo, leggi di protezione animale, accettazione), da qualsiasi collettivo animalista, dal movimento riformista di liberazione animale, da qualsiasi luogo pubblico, alternativo, o di qualsiasi controcultura giovanile. Questi giovani (alcuni) si fanno chiamare radicali, anche se l’unica cosa che li distingue dal resto della popolazione è il modo di vestirsi e nient’altro. Costoro continuano a contribuire al sistema come qualsiasi altra persona, infatti molti di essi sono consumisti, tossici, alienati, solo estetica e musica.
La cospirazione internazionale è sempre più grande.
Nemmeno con l’imminente repressione potranno fermarci. Siamo da tutte le parti, sorvegliando, ottenendo informazioni per il prossimo attacco, cospirando nell’oscurità e alla luce della luna.
Mettiamo anche in chiaro che la nostra cellula non è e non vuole essere leader in questa serie di attentati, crediamo nell’individualità delle persone che hanno effettuato queste azioni e riconosciamo il loro coraggio nel farlo.

Che la fiamma
non si spenga!
Duri contro MaxMara!

ps: Ringraziamo la stampa sensazionalista e contraddittoria perché grazie ai suoi articoli siamo riusciti a confezionare questi ordigni. Avevamo solo una vaga idea sul come farli, ma voi ci avete dato una mano.

ALF/FLA
(Animal LiberationFront/Frente de Liberación Animal) México

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