Grecia – Rilasciati tre accusati nel caso Nadir

* actforfreedomnow

# cenere

Ivan Gugov e i fratelli Panagiotis e Stelios Anastasiadis, detenuti dopo lo sgombero dello squat anarchico Nadir, sono stati liberati.

I due fratelli sono stati liberati senza il pagamento di cauzione, non potranno lasciare il paese e dovranno presentarsi in commissariato una volta al mese.

Ivan Gugov è stato rilasciato dopo il pagamento di una cauzione di 2500 euro senza restrizioni.

I compagni saranno ancora una volta insieme a noi.

Nessun compagno ostaggio nelle mani dello stato.

Libertà per tutti i prigionieri politici.

La passione per la libertà è più forte di tutte le prigioni.

Pubblicato in presxs | Commenti disabilitati su Grecia – Rilasciati tre accusati nel caso Nadir

Creta – Due anni per aver gettato una bottiglia di plastica in aula

* actforfreedomnow

# cenere

Sono stati affibbiati dal tribunale di Hania, Creta, 2 anni di prigione al detenuto Spiros Stratoulis perché giudicato colpevole di aver gettato una bottiglia d’acqua in plastica durante l’udienza ai giudizi che gli avevano affibbiato in passato una condanna di 10 anni ed ergastoli a due dei suoi co-imputati, reagendo così all’ingiustizia della decisione giuridica. E’ lampante che la corte d’appello si sia voluta vendicare. Il peggio è pensare a come l’autorità giuridica salvaguardi a tal punto il proprio ego da agire contro una persona già imprigionata per ventenni. Ancora una volta viene confermato che i movimenti che vanno contro l’ingiustizia e che sono caratterizzati dalla loro militanza incontrano la vendetta e la politica governativa della tolleranza zero, la quale supera i limiti dell’immaginazione che già abbiamo sperimentato rispetto alla giustizia istituzionale.

 

Pubblicato in presxs | Commenti disabilitati su Creta – Due anni per aver gettato una bottiglia di plastica in aula

Catania – Iniziativa antinucleare 4 Giugno

CHE CE NE FREGA DEL REFERENDUM, TUTT* IN PIAZZA CONTRO IL NUCLEARE – 4 GIUGNO ORE 17.30 IN VIA CROCIFERI

« In definitiva siamo convinti che il movimento antinucleare potrà raggiungere posizioni più radicali solo se saprà rifiutare l’azione di difesa di un ordine economico fondato sulla ricerca di fonti alternative di energia, situando il proprio attacco sulla questione sociale. Dove esiste il dominio dell’uomo sull’uomo, occorre attaccare le strutture statali e del capitale. Questo è un modo coerente per dimostrare come esse siano strutture ostili alla vita e al suo libero sviluppo. » (Pierleone Porcu)

Spesso cullarsi su delle vittorie, ottenute sulla carta in tutti i sensi, frutto di una semplice crocetta su una scheda rappresenta l’inizio di un pericoloso vortice che spazza via le lotte fatte per le strade e segna il trionfo della farsa elettorale o referendaria. Un NO, espresso circa vent’anni fa in maniera civile e democratica, non ha certo impedito la perpetrazione dell’apparato nucleare sotto altre forme, si vedano gli armamenti atomici e i depositi di scorie radioattive presenti sul nostro territorio. Sono le grandi aziende italiane, come ENEL, ANSALDO, ENI e FINMECCANICA sempre più dispensatrici di morte in giro per il mondo, a cercare profitti grazie alla costruzione e allo sfruttamento delle future centrali atomiche. Dopo le lotte di Comiso negli anni ottanta, senza dimenticare anche quelle in Francia, le quali hanno rappresentato una contestazione altamente consapevole e ad ampio respiro in relazione alle diverse sfaccettature del nucleare, il tema è caduto nel dimenticatoio grazie al successo referendario. Eppure, storicamente, l’energia nucleare vanta un curriculum a dir poco assassino: solo i test atomici, a scapito di popolazioni indigene, atolli e isole, condotti principalmente da americani e sovietici negli ultimi sessant’anni, hanno rilasciato una potenza pari a trentacinquemila bombe di Hiroshima. Chernobyl e più recentemente Fukushima hanno rappresentato l’apice del pericolo nucleare, quello più marcatamente percepibile, per i rispettivi abitanti, oltre a numerosi incidenti nucleari, di varia entità, che spesso neanche vengono resi noti al fine di non creare allarmismo e perpetrare il mito della sicurezza nucleare. Non abbisogniamo quindi di grandi sforzi per affermare che il più vicino sinonimo di nucleare è MORTE, quella stessa morte che, nel caso più lampante, si presenta anzitempo, in forma di tumore, ai giovani e giovanissimi ucraini, la cui sorte viene segnata in partenza. Ma si presenta, sicuramente in misura minore, anche per gli italiani che hanno la sfortuna di vivere accanto ai depositi di scorie, quelle stesse scorie che necessitano di tempi infiniti per essere smaltite, o a centrali ormai dismesse come quelle di Caorso, Trino Vercellese e Latina. Ma di reattori attivi ce ne sono tuttora, basti pensare a quelli ancora operativi installati a Varese, Voghera, Pisa e Montecuccolino di Bologna, giusto per citarne solo alcuni. Chiude questa macabra lista il Poligono Sperimentale del Salto di Quirra, emblema dell’incontro, che poi è il motore principale dell’affare nucleare, tra atomi e guerra, un connubio che rappresenta un altro significativo sinonimo di MORTE, la quale si presenta in forma di leucemia al 65% dei pastori sardi che abitano nella zona. In Italia abbiamo ben venticinquemila metri cubi di materiale radioattivo, una quantità di scorie che nemmeno gli specialisti del settore sanno come stoccare e smaltire. Eppure non si era detto NO al nucleare? L’attuale ricerca, militare e non, che produce scorie e nocività non è forse un’altra forma di perpetrazione di energia atomica? Cambiano i nomi, ma l’ossessione nucleare continua senza impedimenti. L’energia nucleare è solo un tassello, altri sono sicuramente gli OGM, le bio e nano tecnologie, dell’incontrollato sfruttamento delle risorse presenti nella biosfera mascherato da necessario adeguamento alle richieste energetiche del presente e del prossimo futuro. Smettiamola di credere alla neutralità della tecnologia, essa, infatti, è sempre di più un’arma al servizio di chi trae profitto da un sistema di produzione e distribuzione di merci sempre più grande che richiede un sempre maggiore afflusso di energia, costi quel che costi. L’individuazione di siti per future centrali nucleari, così come vale per le discariche e tutte quelle soluzioni ai danni irreparabili causati dall’odierno sistema capitalista, rappresenta un ulteriore invito, come se ce ne fosse bisogno, alla militarizzazione del territorio e allo stravolgimento della vita di tutti. Bisogna opporsi al nucleare e a ciò che esso intrinsecamente rappresenta, ovvero l’intero sistema economico e industriale che quotidianamente saccheggia ciò che di incontaminato è rimasto sulla Terra. Bisogna stare attenti a non cadere nel tranello simboleggiato dal duello che vede contrapposte energie rinnovabili e non, non può esistere infatti alcuna scappatoia ecocompatibile per far fronte all’incredibile fabbisogno energetico richiesto dall’odierno stile di vita basato sull’enorme produzione di merci e di presunti comfort. Bisogna scegliere di agire adesso,mediante l’azione diretta, per combattere una società sempre più totalitaria e gestita da elites politico-economiche. Dobbiamo intendere la lotta antinucleare come uno strumento per scardinare un esistente che non fa altro che avvelenarci, essa è infatti solo una porzione di una lotta globale che ha come sua nemica l’intera organizzazione capitalista voluta dalle classi dominanti.

CENERE.NOBLOGS.ORG – CENERE@INVENTATI.ORG

 

Pubblicato in General | Commenti disabilitati su Catania – Iniziativa antinucleare 4 Giugno

Argentina: detienen a compañerxs acusadxs de pintar sobre uno de los arcos de Parque de Mayo, luego liberadxs

* vivalaanarquia.wordpress.com

A dos años de la muerte del mauri lo recordamos rayando las paredes blancas del orden social porque su vida fue una propaganda por el hecho, enfrentando con sus acciones al poder con decisión en la búsqueda de la libertad”.

En la noche del viernes 20 de mayo en la ciudad de bahia blanca, luego de la presentación del libro “Pampa libre” sobre anarquistas en la pampa argentina, 3 compas fueron detenidos poco antes de las 23 horas acusados de rayar sobre uno de los arcos de parque de mayo: “procura que viva la anarquía”, uno de los compas alcanzo a avisar por celular que estaban siendo detenidos y que los llevaban a la comisaria segunda. Enseguida compañeras y compañeros solidarios se hicieron presentes en dicha comisaria para exigir la libertad de los 3 anarquistas, que fueron liberados a las 4:30 de la mañana después de un fuerte agite dentro de la comisaria, donde incluso la policía utilizo gas pimienta para intentar disuadir a las personas que con cantos y aplausos hicieron de la solidaridad un hecho. Sin esta agitación la liberación no hubiese sido posible esa noche ya que estaban acusados de contravención.

Por la extensión de los actos rebeldes
Que viva la anarquía¡¡¡

Pubblicato in azioni dirette, mauri | Contrassegnato | Commenti disabilitati su Argentina: detienen a compañerxs acusadxs de pintar sobre uno de los arcos de Parque de Mayo, luego liberadxs

México d.f. – Comunicado del Artefacto explosivo en sucursal de BBVA-Bancomer

* Célula Revolucionaria Insurreccional Anarquista

El día 23 de mayo, a las 2 am hicimos detonar un artefacto explosivo en la sucursal de BBVA-Bancomer situada en la Calzada Ignacio Zaragoza esquina Agua Caliente en la Delegación Iztacaldo del Distrito Federal.

El objetivo elegido no es casual. Este banco, de origen español, es el segundo banco de América Latina en volúmenes gestionados y el primero en la gestión de planes de pensiones y seguros. Estas son algunas de sus “corporativamente responsables” estrategias: fomento de los conflictos bélicos en el mundo por la financiación de empresas armamentísticas y del comercio en este sector, financiación de bombas racimo (utilizadas por Gadafi para bombardear Misrata en Libia), blanqueo de dinero procedente del narcotráfico, financiación de proyectos altamente contaminantes (Oleoducto de Crudos Pesados (OCP) en Ecuador, gasoducto Gasyrg en Bolivia, megapapelera de ENCE en Uruguay y financiación de minería de cielo abierto en Chile y Perú), financiamiento de Repsol YPF e Iberdrola (que producen energía a partir de combustibles fósiles) contribuyendo así a las emisiones de CO2 y el cambio climático.

Aunque el señor Mancera se empeñe en descalificar la acción de esta madrugada hablando de jóvenes vándalos con el rostro cubierto, desde este comunicado le queremos decir que nos sobran motivos para atacar a estos símbolos del capital. Ante lo que consideramos estrategias de exterminio responderemos con fuego hasta que la última de estas empresas neocolonizadoras desaparezcan de este país y del mundo.

Reivindicamos esta acción como una forma de solidaridad con nuestrxs compañerxs presxs en Chile. Con ella así mismo, recordamos al compañero Mauricio Morales que cayó muerto cuando detonó el artefacto explosivo que iba a utilizar contra la Escuela de Gendarmería.

La solidaridad no entiende de fronteras. La acción insurreccional tampoco.

Por la destrucción del sistema capitalista

Por la libertad de lxs 14 presxs políticxs de $hile

Por la libertad de los compañeros mexicanos presos Adrián Magdaleno y Braulio Durán

Por la libertad de nuestrxs compañerxs presxs en Grecia, Bielorrusia y EU

En memoria de Mauricio Morales y Patricia Heras

CRIA (Célula Revolucionaria Insurreccional Anarquista)

 

 

Pubblicato in 14 de agosto, azioni dirette, mauri | Contrassegnato , , | Commenti disabilitati su México d.f. – Comunicado del Artefacto explosivo en sucursal de BBVA-Bancomer

Buenos Aires – Actividad en apoyo a lxs 14-A

* difusionanarquistabsas.blogspot.com

El sábado 21 de mayo un grupo de compañerxs nos dirigimos al Aeroparque de Buenos Aires, puntualmente a las oficinas de Lan. La actividad consistió en entrega de folletería, se habló con la gente que pasaba, y se desplegó una bandera tapando el mostrador de Lan, también se hizo lectura a través de megáfono informando sobre la situación de lxs compañerxs que están a punto de ser enjuiciados por un montaje que se cae de apoco. De esta forma también enviamos nuestro apoyo a nuestrxs compas en Chile con nuestra humilde acción.

 

Pubblicato in 14 de agosto | Commenti disabilitati su Buenos Aires – Actividad en apoyo a lxs 14-A

Gigi Fallico: aggiornamenti sulla morte e sul funerale

* Assemblea contro il Carcere e la Repressione

Ieri è stata fatta l’’autopsia sul corpo di Gigi: aveva il cuore letteralmente crepato in due.

Sia il medico legale che il medico di parte nominato dalla famiglia hanno convenuto sul fatto che ci sono state negligenza ed omissione di cure.

Oggi avrebbe dovuto svolgersi un’’altra udienza del processo che lo vede accusato di associazione sovversiva, ma è stata rinviata a causa dell’’assenza dei suoi compagni coimputati detenuti in segno di protesta contro il modo in cui Gigi è stato lasciato morire dalla direzione carceraria.

Il funerale si terrà sabato 28 maggio in via Sandro Sandri 73, a Roma.

L’’appuntamento per i compagni che volessero essere vicini alla famiglia e ricordare Gigi è alle 11.30.

Che la sua memoria viva nella nostra lotta.

Assemblea contro il Carcere e la Repressione

 

Pubblicato in presxs | Commenti disabilitati su Gigi Fallico: aggiornamenti sulla morte e sul funerale

Russia – Rivendicati due incendi di automobili

* 325.nostate.net

# cenere

18 e 20 Maggio 2011

Estratti dal comunicato di rivendicazione

Intorno all’una del 18 maggio a Ogibdd, Distretto Sud di Mosca, abbiamo bruciato un’automobile Ford di un tenente della polizia. Nella notte del 20 maggio alla metro Domodedovskaya abbiamo bruciato una macchina mercedes sul cui cruscotto c’era un pass del Ministero degli Interni. Nel primo caso la macchina si è distrutta totalmente, nel secondo la carrozzeria si è bruciato il cofano. Le azioni sono state fatte all’interno della campagna solidale con i compagni greci (l’11 Maggio 2011 la polizia ha violentemente represso un corteo ad Atene durante lo sciopero generale) e con quelli bielorussi.

Polizia in ogni dove – La spazzatura è sempre spazzatura. Ricordiamo tutte le umiliazioni e le ingiustizie che i nostri compagni hanno sperimentato nelle mani della polizia in Russia, Grecia, Messico, Bielorussia, Turchia e altrove. E se noi abbiamo l’opportunità di vendicarci contro il sistema di sangue e lacrime dei nostri compagni – Siamo lieti di farlo.

“… Noi non siamo solidali con la sofferenza delle persone, noi siamo solidali con l’energia e la forza di quelli che non tollerano questa sofferenza … ” – Cospirazione delle Cellule di Fuoco

Essendo anarchici, crediamo che la solidarietà internazionale sia l’arma chiave nell’arsenale dei rivoluzionari. Ma solidarietà con chi e a chi sono diretti gli appelli dei nostri compagni in Russia? Noi – ribelli anarchici, nichilisti, antisocialisti biocentrici … Non ci preoccupiamo del proletariato quando va a lavoro … Rigettiamo i tentativi di rendere “anarchici” gli extra del Partito Comunista, e i simili “dinosauri della sinistra”.

Non crediamo nella rivoluzione delle masse, nella guerra di classe, così come non siamo un’avanguardia rivoluzionaria che dice agli altri come combattere. Facciamo quello che riteniamo sia necessario e vorremmo che questo lo si percepisse così. Supportiamo la lotta di quelli che sono consapevoli della loro oppressione e la contrastano.

Quindi, concordiamo solo con i lavoratori migranti e i proletari che rifiutano di ubbidire a ordini immorali e inumani e che attaccano o sabotano i loro padroni. Siamo solidali solo con gli antifascisti che rispettano la libertà degli altri, senza eccezioni: niente omofobia e misoginia. E siamo solidali con i difensori della foresta di Khimki, perché queste persone stanno attivamente lottando per una vera vita in armonia con la natura, contro l’oppressione imposta dal capitale e una falsa vita nei templi della cultura del consumo.

Come scritto in un volantino distribuito il 1 Maggio, “Nessun compromesso!”, siamo categoricamente contro ogni etichetta (che sia proletaria,socialista,antifascista,ambientalista e anarchica).

Abbiamo bisogno di una rivalutazione totale e dello smantellamento delle esistenti relazioni sociali … Guardiamo al potenziale rivoluzionario del proletariato che è stato sepolto nel cimitero di Mezhdurechensk (riferimento ai 66 minatori morti il 15 Maggio in un incidente sul lavoro): il denaro e il compromesso di una buona vita nella nostra società, puoi comprare quasi tutto e chiunque. Di conseguenza, il movimento anarchico dovrebbe rivedere i maggiori destinatari della sua propaganda: dall’11 Dicembre (riferimento ai forti scontri causati da tifosi di estrema destra), è ovvio che l’obiettivo della propaganda di massa anarchica non sta funzionando. O è insufficiente, o non è ben direzionata.

Sappiamo quello che dobbiamo fare riguardo a ciò. Vorremmo sperare che i nostri compagni dell’ala legale fossero allo stesso modo propositivi e autorganizzati.

Solidarietà con i dimostranti greci feriti dalla polizia l’11 Maggio, i detenuti sospettati dell’assalto alla stazione di polizia ad Exarchia, i nostri amici della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, gli anarchici bielorussi rimasti coerenti alle loro idee: Nicholas Dedkov, Igor Olinevichem e Eugene Vaskovich. E saluti solidali agli altri gruppi ribelli di anarchici in Russia.

ELF – Russia / Federazione Anarchica Informale

 

Pubblicato in azioni dirette | Contrassegnato , | Commenti disabilitati su Russia – Rivendicati due incendi di automobili

Cambridge – Sabotate due banche

* 325.nostate.net

# cenere

Nelle prime ore di lunedì, 23 maggio, abbiamo sabotato due banche a Cambridge (UK) come sfida allo stato e al capitale. Abbiamo sigillato gli ingressi delle banche Lloyds TSB e Barclays in Cherry Hinton Road, abbiamo imbrattato vetrine e bancomat (usando colla e vernice). Anonimo, facilmente riproducibili attacchi contro il sistema hanno il potenziale di generalizzarsi all’interno della più grande distruzione della falsa pace di questa “normalità” sociale. Saluti ribelli a quelli che lottano contro questo globale sistema di dominio.

Autonomous anonymous

 

Pubblicato in azioni dirette | Commenti disabilitati su Cambridge – Sabotate due banche

CCF – Carta del preso anarquista Damianos Bolano


Damianos Bolano estaba en busca y captura desde septiembre de 2009 acusado de pertenecer a Conspiración de Células del Fuego. El 14 de marzo, junto con otrxs 4 compañerxs fue detenido en Volos y poco después asumió la pertenencia al dicho grupo. Aquí la carta que recién publicó:

Carta de Damianos Bolano

Hasta el fin…
“Vamos a gritar:!coged las hachas! Vamos a golpear el Poder con crueldad y sin ahorrar los golpes, igualmente como lo hacen ellos. Les exterminaremos en las plazas si su perrería si atreverá aparecer por ahí. Les exterminaremos en los callejones empedrados de la provincia y en las avenidas de la capital. Les exterminaremos en los pueblos. Recuerden que cuando esto va a ocurrir, quién no estará con nosotros será en nuestra contra, un enemigo. Y nosotros utilizaremos cada medio posible para aniquilar a un enemigo.”
Me reconozco a mi mismo como miembro de la Organización Revolucionaria Conspiración de Células del Fuego, y ya también como un prisionero de guerra. De una guerra que indirectamente fue declarada hace ya decenas de siglos por los poderosos a los que viven bajo el Poder, pero no hace su presencia perceptible ni tangible para que los subyugados viviesen en una ilusión de la libertad, y declarada directamente a los anarquistas revolucionarios y a cada persona digna que no se está sometiendo y se opone al funcionamiento normal de la maquina estatal.
Una guerra que se realiza cada día en los lugares de trabajo, en las escuelas, en los centros de internamiento de extranjeros, en las cárceles, en las calles, en el ejercito…
“No es que el sistema simplemente ha impuesto “los manuales del uso” de la vida cotidiana, más bien logró de convencer a sus súbditos que él mismo es algo necesario, convencerles sobre la ética de legitimización, y son bastantes los que están dispuestos de defenderlo de sus enemigos.”
Nosotros, como guerreros que luchan contra cada forma del poder, pero también contra cada lógica de la esclavitud voluntaria, tenemos el deber de abrazar la ruptura total y el rechazo de cada sistema, pero también de la sociedad en su presente forma. Además, como ha mostrado la historia, a la mayoría de los que esperan para que la sociedad se despierte les pilla “el sueño”. Y sea inaceptable de justificar y apoyar a la gente que está como congelada en su propia incapacidad de determinar sus vidas por sí mismos. Al contrario: continuamente tenemos que criticarles para que se posicionen. Hasta que saldrán de ese globo de neutralidad, hasta que perderán su estúpida sonrisa de yonqui/espectador de tele y su mirada de buey propia de consumidor goloso , y se pondrán a lado de nuestra cotidianeidad rebelde o en contra de nosotros.
“La sociedad es tan débil y carente de alma como el Poder a quién está al servicio. Como cuerpo esta empapada hasta el más pequeño poro de su organismo con un dogmatismo deplorable, servilismo, con unos instintos corrompidos y egoístas.”
La división de clases en la sociedad tiene que ser remplazada por una individual y luego colectiva división según las decisiones, la consciencia y la postura que toma en la vida cada uno de nosotros. Porque no somos más que nuestras decisiones mismas, las cuales reflejan a nuestra conciencia en la postura que tomamos en la vida.
Hemos trazado el sendero de la negación, nuestra propia negación, y caminamos por ello en contra de la sociedad de verdugos, en contra del calor de hogar y despreocupación prometidos por una vida fiel a la ley, porque hemos aprendido de mirar adelante y nunca lamer ahí por donde escupimos.
Exterminaremos a los políticos, jueces, periodistas
Aniquilaremos a los maderos, fascistas, vigilantes, jefes
Atacaremos a los ciudadanos respetables, chivatos, sexistas, torturadores de animales

Respecto a la (nueva) guerrilla urbana anarquista
La guerrilla urbana anarquistas fue y sigue siendo para mí una postura y modo de vivir, en contra de cualquier cosa y persona que quiere que seamos los súbditos del sistema. Es la arena en los engranajes de la maquina autoritaria.
Una manera de tomar nuestras vidas en nuestros propios manos y ser dueños de nosotros mismos.
Una manera de conectar la teoría con la praxis.
Una manera de trasmutar la utopía en la realidad, hacerla realidad aquí y ahora.
Una manera de hacer honor a nuestras decisiones y nuestras negaciones.
Un camino hacia la libertad total, que pretende de hacer volar por los aires y sabotear los símbolos del Poder y las relaciones sociales que les hacen aceptables.
Un camino de negación y destrucción de los papeles que nos imponen.
Sin embargo, sabiendo que es el fin quién juzga a los medios, concluimos que la nueva guerrilla urbana es un medio más que como su característica esencial tiene el uso de la acción directa. Y el medio debe que identificarse con el fin, el que en nuestro caso es la obtención de una libertad sin límites ni reglas basada en la Anarquía. Constituye uno de las herramientas que cada anarquista revolucionario debe que tener en su arsenal y, conectada con la más general acción polimórfica del ámbito anarquista, puede lograr un más verdadero y esencial sentido de la realidad, nuestra propia realidad, en la cual vivimos a base de igualdad, dignidad, solidaridad, orgullo, auto-organización, libertad…
Es la soga al cuello de cada autoritario
Un camino del permanente e incesante ataque

El texto siguiente lo estoy publicando no para mostrar a mi mismo como víctima de la policía “democrática” sino para ofrecer mis experiencias a los compañeros que puede que en futuro se encontraran en una situación parecida, así para que sean de cierto modo preparados.

A la madrugada de lunes del 14/03/2011 se realiza el asalto de los maderos (EKAM) a la casa de calle Ellispondou 53 en Volos y luego detención de mi persona y 4 compañeros míos. Los torturadores democráticos nos trasladan con coches convencionales directa e inmediatamente a la planta 12 de Comisaría Central de Atenas, las manos las tenemos esposadas y cabezas tapadas. Durante el traslado no faltaron comentarios racistas e insultos contra mi persona, mientras que bastantes veces me hacían unas fotos “conmemorativos”.
Mi bienvenida en la Central fueron patadas y golpes de parte de bastantes maderos y que duraron mucho tiempo, puesto que no he revelado mi identidad. Cuando por fin me destaparon la cara y vieron quién soy, me obligaron de mirar hacia la pared y a vez en cuando seguían pegándome, para recordarme donde estoy. En unos regulares periodos de tiempo escuchaba como torturan a mis compañeros en las habitaciones cercanas, y los maderos vinieron corriendo para decirme que los otros me “vendieron” y que sería bueno que yo también hablara.
Finalmente vino la hora en que yo también fui llevado a la habitación en que torturaban a mis compañeros y esa no era otra que la habitación en que toman las huellas dactilares. En el momento en que me llevan dentro me sacan las esposas y 5 de ellos me agarran intentando de meter mi mano en la tinta. Viendo que no lo van a lograr vinieron otros mas, todos juntos me inmovilizaron en el suelo y bajaron al suelo también sus útiles. Un madero con la rodilla sobre mi cuello, dos sobre mi espalda, otros dos me retienen las piernas y otros dos las manos. Aquel que intentó de tomar mis huellas, viendo que no es capaz de abrir mi mano, puso un hierro entre los nudos de mi mano y cayendo sobre ello con todo su peso, empiezo de rozar hacia fuera y hacia dentro. Al mismo tiempo un otro madero tiró uno de los dedos de mi otra mano y lo fue torciendo hasta que ese quedo totalmente entumecido. De esta manera lograron de tomar mis huellas, el único obstáculo siendo unas sistemáticas convulsiones de mi mano, que tenían como objetivo ya hacerles lo tan difícil como posible. Luego, inmediatamente me pusieron de nuevo las esposas y que mirase hacia la pared. A cabo de poco tiempo me tomaron las huellas de nuevo, utilizando justo lo mismo procedimiento, puesto que me quede inflexible en lo que se refiere a darles voluntariamente, a pesar de que ya las tenían, porque siendo anarquista me niego de cumplir cualquier orden de los cerdos del Poder. En el intermedio de la movida de las huellas, un madero me puso en la boca algo como grande bastoncillo para obtener mi ADN. Justo por mismo razón confiscaron también mi blusa.
Apenas acabaron, me pusieron de nuevo con la cara a la pared y ahí tampoco faltaron comentarios racistas. Me obligaron a escuchar marchas militares y el himno nacional, y acentuaron que si voy a decir “yo me follo Albania” todo va acabar. Me dio la risa al pensar que no me cuesta nada decirlo, pero pensé que mi negación debe que ser universal y que aquí no caben descansos con humor. A cabo de poco tiempo dos de ellos me acompañaron a una habitación donde, siendo ya exhausto, ofrecí una fuerte resistencia a la toma de fotografías. Justo después me llevaron a otra habitación y, durante no sé cuantas horas, me pusieron de pie con cara a la pared y esposado por detrás, y lo mismo también cuando por fin me llevaron a una pequeña mazmorra que tenia la luz encendida toda la noche y sin ningún comunicación los compañeros.
El día siguiente, los “puntuales” funcionarios llegaron con procedimientos legales preguntando si queremos dar nuestros fotos y huellas. Al escuchar eso sonreí irónicamente sin siquiera responderles.
Nunca debo de aceptar el papel de perseguido, pero únicamente el de quién ataca
Atacador en la sociedad
Atacador en la clandestinidad
Y seguiré atacador también en la cárcel
El día que fui trasladado a la cárcel de Domokos, el carcelero encargado de la distribución de presos hizo el error (o lo hizo deliberadamente, en un intento de aniquilar mi ética) de ponerme junto al asesino del compañero Aleksandros Grigoropoulos y pasó lo obvio: apenas me encontré de cara con él empecé de darles unos golpes rápidos, hasta que los presos “respetables” se lanzaron sobre mí para pararme.
Naturalmente, mi primer día en la institución infernal fue inaugurado también con una falta disciplinaria. Y durante el procedimiento en que me pusieron ese castigo disciplinario reino un clima tenso y ataques verbales cuando le trajeron ahí, custodiado por tres carceleros. Igualmente, está claro que me niegue a declarar ante la fiscal, considerando mi honor causar lesión al madero-asesino Korkoneas. Después de esto, adopté una postura más exigente hacia los carceleros, mostrándoles que para mí no existen márgenes de retirada, ni en mi pensamiento ni en mi acción, cualquier sea la razón.
Por pura coincidencia, un mes y medio más tarde el carcelero que maneja las puertas de la cárcel produjo otro “inesperado” encuentro con el asesino Korkoneas, la cual también utilicé inmediatamente, haciendo el honor a mi palabra y recordándole que hasta siendo bajo la protección no se puede esconder por ningún lado. Así, me he lanzado sobre él, mientras que en aquel momento un preso que era guardaespaldas suyo haciendo como si pretendía de apartarnos, me agarró dándole la oportunidad de reaccionar un poquito y luego huir corriendo hacia la seguridad de su celda. Por supuesto que también esa vez me encontré delante del consejo disciplinario.

la guerra esta bramando

Solidaridad a los 14 compañeros chilenos (acusados en el “caso bombas”), a Gabriel Pombo da Silva (que esta desde más de 20 años en la cárcel, 14 de esos estaba encerrado en el régimen FIES en España, de donde se fugó en 2004. Fue detenido después de un enfrentamiento con maderos en la frontera alemana el junio del mismo uno y desde entonces está en la cárcel alemana), a los 5 anarquistas de “Fuoriluogo” de Bolonia (que están acusados por “crimen organizado con fines subversivas”), a Silvia, Costa, Billy y Marco en Suiza( los tres primeros fueron detenidos en el abril de 2010 cerca del Zúrich, cuando durante una control policial los explosivos y un comunicado de la ELF Suiza fueron encontradas en su coche), a Braulio Arturo Durán González (detenido en septiembre de 2010 y acusado de los ataques contra bancos y otros objetivos) y Adrian Magdaleno Gonzalez (detenido en febrero de 2010 por un ataque con bomba contra la estación de metro Taxqueña en construcción. Se le acusa también de varios ataques realizados con bombonas de camping gas y de tomar parte en las acciones de Frente de Liberación Animal), ambos en México.

Libertad a los encarcelados luchadores de todo el mundo
Viva la Federación Anarquista Informal/Frente Revolucionario Internacional
Honor al compañero Aleksandros Grigoropoulos
Honor al anarquista revolucionario Lambros Foundas (miembro de O.R. Lucha Revolucionaria)
Honor al compañero Mauricio Morales (que murió en mayo de 2009 cuando la bomba que llevo le explosionó encima)

Damianos Bolano
Orgulloso miembro de la O.R. Conspiración de Células del Fuego

Centro de Internamiento General de Domokos
TK 35010
19/05/2011

Postdata 1. Un caluroso saludo del fuego y del compañerismo a los compañeros de la FAI italiana que enviaron un paquete-bomba al alcaide de la cárcel Koridallos y así nos llenaron de fuerza y coraje, y a todos otros grupos que sin parar siguen la lucha dando apoyo directo a la Federación Anarquista Informal/Frente Revolucionario Internacional desde Rusia hasta Inglaterra, desde EEUU hasta Polonia, desde España hasta México y Grecia…

Postdata 2. Solidaridad al anarquista revolucionario Theofilos Mavropoulos que fue herido y luego detenido, después del enfrentamiento con maderos ocurrido durante una control casual en Pefki. Durante ese incidente fueron heridos también dos maderos. Solidaridad y fuerza al anarquista revolucionario que huyó agarrando coche patrulla de esos mismos maderos.
Y recuerdan que no nos divide nada más que un muro

 

 

Pubblicato in informalidad, mauri, presxs | Contrassegnato , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su CCF – Carta del preso anarquista Damianos Bolano

Barcelona – Atacamos a la maquinaria del capitalismo

* http://barcelona.indymedia.org/newswire/display/421755/index.php

La noche del domingo 15 de mayo atacamos a una excavadora de una obra de la calle Freser, con un artefacto incendiario.
La acción fue motivada por varias razones.
1. La economía catalana se funda sobre dos pilares: el sector de la construcción y el del turismo. Los dos producen un efecto conjunto que provoca la destrucción de todo lo que queremos. La desaparición de los bosques, campos y playas naturales; la contaminación de los ríos y el aire; la transformación de barrios populares en parques temáticos, tiendas para turistas o pisos caros con una arquitectura carcelaria; la imposición de trabajos indignos en el sector servicios o en el sector de la construcción, basado en la explotación de inmigrantes.
Nos enfrentamos al crecimiento desenfrenado del capitalismo y a la invasión de nuestros barrios. Estes hechos constituyen una guerra contra nosotrxs.
2. Todavía estamos en plena crisis, una crisis provocada por la especulación financiera, que en Catalunya se manifiesta por un imperativo de construir más edificios a pesar de la altísima cantidad de edificios vacíos, y las gruas empiezan a rascar los cielos de Barcelona de nuevo. Queremos que los ricos sientan la crisis también, que el fuego de nuestra rabia les haga sudar.
3. Entendemos que la crisis es una simple función de los ciclos del capitalismo. Por lo tanto, atacamos el símbolo de la bonanza económica: el crecimiento.
4. Por último, queríamos secundar los días de acción en solidaridad con lxs compas griegxs — luchando contra el Estado y el fascismo — y mandarles un saludo revolucionario. También queremos animar a la revuelta y el ataque en todas partes. El capitalismo es omnipresente, por lo tanto es fácil de atacar. Con suficientes ganas y gasolina, podríamos acabar con muchos de los proyectos de nuestros enemigos.
POR LA EXTENSIÓN DE LA REVUELTA
–unxs anarquistas

 

Pubblicato in azioni dirette | Contrassegnato | Commenti disabilitati su Barcelona – Atacamos a la maquinaria del capitalismo

México – Reivindicacion de ataques por Federacion Anarquista Informal

La noche comenzó pronto, el olor a gasolina trajo a la mente algo de nervios, pero también la certeza de que la lucha será permanente y será total! Fueron pasadas las 22:00 horas con fecha 14/05/11, cuando los sentimientos ácratas se encendieron en las calles de la colonia ferrocarriles en la ciudad de Toluca; una camioneta de lujo en las inmediaciones de una calle llena de domicilios ostentosos recibió las llamas de la rebeldía, casi fue percibido el olor de un químico torturador de roedores y reptiles habitando en esta calle, que cuenta con seguridad por el día; un cadenero la hace funcionar a modo de privada, pero aprovechando la falta de gendarmes que vigilen su propiedad por la elocuente noche y su esencia solidaria, fue decidido expresar este ataque incendiario como método de lucha descentralizado, sin jerarquías, sin mandos, sin líderes, autónomo; como un guiño de solidaridad pura! No como la simple mención de Walter, Braulio o Silvia; la solidaridad revolucionaria entendida como la constitución de una lava ardiente que fluye en las venas de todos los que están en contra de su época y en contra del orden de las cosas existentes…(cada uno a su manera)

El combate al poder no tiene que ser nuestro amigo, no se gana naturalmente nuestra ilimitada aceptación, pero si nuestro cordial apoyo… Tal como lo dicen los nihilistas autónomos de la babilonia griega.

La guerra social que hoy existe y en su actual nivel, tal vez puede parecer no muy significativa o intrascendente, pero también podría estar cultivando experiencias que aumenten la reflexión y critica en la lucha revolucionaria; gracias a la razón que florece en el apoyo entre afines, ahora sabemos de la solidaridad como arma poliformica, del ataque permanente como arma blanca que sorprende al enemigo con la creatividad individual, de la memoria como arma y no como martirio. Son estas armas las que inspiran montar la lucha informal en un plano internacional. Es esta la importancia de no ir cambiando y añadiendo algunos nombres y otros que se van olvidando, así la solidaridad se queda estancada, y frecuentemente siendo un privilegio de las relaciones de amistad, personales o “publicas”… De esta forma el poder ganara una apuesta importante: aniquilación ética de sus rivales!… Logrará establecer la cárcel dentro de nosotros como una aceptación natural… El mapa donde se graban los hechos y opiniones que el idioma del dominio quiere metódicamente borrar de la memoria, seguirá vivo!… A pesar de los intentos anulativos, a pesar de su deseo por eliminar la conciencia…

Lucha y memoria revolucionaria al desaparecido Lambros Foundas! Al guerrero caído Mauricio Morales! Un gesto incendiario a los prisioneros de guerra en los estados griego y chileno! La oscuridad natural que hace de esto una lucha diaria, seguirá expandiéndose como la efectividad de nuestros sabotajes, mismos que en esta ocasión también hicieron notar lo cuantitativo de este odio que sabemos es reciproco; la madrugada para amanecer al día 14 del mismo mes, una iglesia y una escuela secundaria de la zona atacada, fueron víctimas de pintura insurrecta y grafiti contestatario, esto como una acción simbólica contra el adoctrinamiento y el patriarcado, dedicado a todos los pacifistas que no se atreven a quitarle el rostro al caos que albergan y salir a esparcir el verdadero valor de la libertad, que no está en guardarla a cada costo, sino en arriesgarla buscando lo mejor, viviendo genuinamente, fuera de las leyes, en acracia!

La incandescencia de la guerra contra todas las cadenas, trajo un golpe más a la cotidianidad de la noche del 11 al 12 del ya mencionado mes, cuando alrededor de las 2:00 am, un artefacto explosivo/incendiario, compuesto por 2 cartuchos de gas para plomería, poco más de medio litro de gasolina y diversos petardos, detono en un cajero automático (de tipo caceta telefónica) perteneciente a la empresa bancaria HSBC, ubicado en boulevard Miguel Alemán muy cerca del aeropuerto de la capital mexiquense; dejando daños considerables al inmueble: todos los cristales rotos, fierros retorcidos y el escombro negreado del plástico del cajero vengado por el crudo (petróleo) procesado.

Este instinto natural de rabia, es un recordatorio a todos los hombres y mujeres revolucionarios que saben de la dificultad de ver en ruinas el sistema actual, aquí y ahora. Es un recordatorio incluso si crees que la lucha no servirá de nada, es un recordatorio para no caer en el despotismo por la otredad de las luchas y posturas de las individualidades y grupos de acción; aun siendo muy posible que no derrocáramos el orden de lo existente, la lucha por la libertad se basara en el respeto entre hermanos, actuando por destruir la dominación.
Recordamos que poseer una verdad absoluta y exclusiva es de religiosos dogmáticos, tampoco se trata de caer en el juego relativista de los izquierdistas, pero es consideradamente importante estructurar un movimiento como tal, en el que se hagan presentes toda la diversidad de corrientes que abrirán comunicación y tejerán nuevas redes; sabemos que la llama insurrecta aquí mismo se mantiene y que esta época quizá solo sea un tiempo de efervescencia, que para el renovado lapso de incendios no alcancen nuestros años; sin en cambio no vemos la lucha con ojos de esterilidad, ni tampoco derrotista. Los artefactos explotados e incendiados en este tiempo y espacio, siguen poniendo en duda el orden de lo existente, no con la idea de formar alguna doctrina o sociedad nueva, simplemente en lucha por la autonomía individual. En este sentido la
federación anarquista informal puede mirarse como la paradoja que de rumbo a “nuevas” maneras de romper con tradicionalismos, desinformación, distancias y burocracias; la organización formal/informal como experiencia revolucionaria que mantenga vivas las ideas/acciones para enfrentar a contraviento nuestra época y no sucumbir, ni aun a pesar de nuestros desacuerdos, contradicciones, complejos numéricos y tenciones; por que las cosas que nos dan fortaleza, son muchas más que las que nos dividen.

Tal vez sea cierto que la complicidad de 1000 núcleos insurrectos se convierta en algo banal, en otro artículo tecnófilo de la civilización, y de ser así; regresaremos sonrientes ante la infinidad de la necrópolis, pues “vivir” banalmente es divagar sin tener menos algún motivo para morir, y de ser así seremos los iconoclastas que mantengan en evolución la lucha contra toda autoridad y por la libertad, o tal vez solo seamos una lucha más empotrada en la gran máquina, aun no lo sabemos. Hasta entonces… SALUD Y REBELDIA!


Federación Anarquista Informal/Acratax

 

 

Pubblicato in azioni dirette, informalidad | Contrassegnato | Commenti disabilitati su México – Reivindicacion de ataques por Federacion Anarquista Informal

(es/it) C.A.R.I. – P.G.G. – Comunicado de acciones en méxico d.f. x mauri


Nos reivindicamos autores de los siguientes ataques con explosivos:

*La colocación y detonación del artefacto explosivo que hiso explosión en el Santander de Tlalpan y calle Normandía. México d.f.

*Artefacto explosivo contra un  Starbucks ubicado sobre la  avenida mercantil “Paseo de la Reforma”. México d.f.

La madrugada del 22 de mayo del 2009 un guerrero por la libertad se fue, pero nunca será olvidado, vivirá siempre en la ofensiva anti-autoritaria, la cual es dirigida contra lxs promotores de la violencia insana y del control social. El punky Mauri murió en combate, luchando contra el enemigo, peleando por sus ideas, pese a lo que digan lxs contrarixs a nuestra rebelión, el compa Mauri murió en la lucha directa solidaria con lxs compas encerradxs en las cárceles del estado.

Lo sucedido ayer es nuestra forma de recordarle, de hacer ver que entre nosotrxs queda vivo  y está el espíritu de ese guerrero iconoclasta: atacando a quienes el siempre ataco, atentando contra el sistema de dominación y la paz social que al igual que nosotrxs el odio.  Sin mediaciones en nuestra lucha y con nuestras convicciones firmes. Sus palabras nos recuerdan día a día que no hay que dar ni un paso atrás, que mas allá de nuestras frentes hay un mundo mercantilizado el cual necesita explotar. Una bomba, dos, tres…. Ármate y se violentx, hermosamente violentx, hasta que todo reviente… Ármate y combate el terrorismo, quema, conspira, sabotea y se violentx, hermosamente violentx, naturalmente violentx, libremente violentx…. La anarquía no muere en la boca, prevalece en las manos activas… fueron sus palabras y su acción.

Los objetivos a contra los cuales esta vez dirigimos nuestro ataque son parte del engranaje para que el estado/capital se siga manteniendo en pie. Los bancos y empresas capitalistas son quienes dominan el mundo en esta nueva etapa del capitalismo: el capitalismo tecnológico. Son quienes con la apropiación de la economía hacen, dirigen y controlan la vida de millones de esclavxs del bienestar ilusorio, la vida de una sociedad sumisa ante las ansias de recibir migajas de poder. No obstante las instituciones bancarias financian la construcción de nuevas prisiones públicas y privadas en donde se explotan a lxs presxs a cambio de la supuesta reinserción,  obviamente una reinserción en la sociedad capitalista. Son en parte lxs responsables del sexismo, misoginia, destrucción de la naturaleza…

Los artefactos fueron elaborados con recipientes metálicos, botes de gas butano, tornillos y dinamita.  Todos estos actos son minimizados por el inferiorista de Miguel Mancera en un claro intento de tapar la ofensiva anarquista y  que al ver alterado su orden y burlada su seguridad, con sus argumentos y explicaciones decadentes intenta explicar los componentes de nuestros artefactos, nuestra forma de actuar y nuestros motivos, los cuales por seguro que nunca comprenderá, ya que nuestro motivo es aniquilar el sistema  que el protege. Sus declaraciones llenas de mentiras contradicen la versión que el mismo dio a una televisora tras el ataque explosivo contra el Santander de la Navarte en abril del año pasado.

Un saludo solidario al compañero Gabriel Pombo… Estamos contigo… siempre con lxs rebeldes!!!

No estamos de acuerdo con lo que nos imponen y acabaremos a lxs que nos oprimen muchos problemas tendremos que enfrentar pero mas serán las razones de luchar nada nos importa que tengamos que pelear ya que nuestra lucha jamás terminara… No permitiremos que controlen nuestras vidas y lucharemos contra toda autoridad no solo los tiempos malos serán, también habrá momentos de gran felicidad. Acciones subversivas debemos de empezar paran así poder alcanzar la libertad…”

LUCHAR!!! LUCHAR!!!LUCHAR!!! HASTA EL FINAL!!!

LUCHAR!!! LUCHAR!!!  LUCHAR!!!POR TU LIBERTAD!!!

Por la libertad, por la anarquía…. Que se multipliquen las bombas y las acciones contra el estado/capital!!!

Contra la sociedad carcelaria y el estado policial!!!

Por la expansión de la Guerra social en todos los frentes!!!
Mauricio morales…Presente!!!!
En guerra contra el estado:

Células Autónomas De Revolución Inmediata – Praxedis G. Guerrero.

_________________________

C.A.R.I. – P.G.G. – Comunicato di azioni in messico d.f. x mauri

 

Ci rivendichiamo come autori dei seguenti attacchi esplosivi:

*La collocazione e detonazione dell’ordigno esplosivo che è scoppiato presso le filiali della banca Santander di Tlalpan e di calle Normandía, Messico Distretto Federale

*Ordigno esplosivo contro uno Starbucks sulla avenida mercantil “Paseo de la Reforma”, Messico D.F.

La notte del 22 maggio 2009 un guerriero per la libertà se n’è andato, ma non sarà mai dimenticato, vivrà sempre nell’offensiva anti-autoritaria, che è rivolta contro i promotori dell’insana violenza e del controllo sociale. Il punky Mauri è morto in combattimento, lottando contro il nemico, battendosi per le sue idee, malgrado quel che dicono i contrari alla nostra ribellione, il compa Mauri è morto nella lotta diretta solidale con i compagni rinchiusi nelle carceri dello stato.

Quel che è avvenuto ieri è la nostra maniera per ricordarlo, per far vedere che resta vivo tra noi e che c’è lo spirito di questo guerriero iconoclasta: attaccando quelli che ha sempre attaccato, attentando contro il sistema di dominazione e la pace sociale che come noi egli ha odiato. Senza mediazioni nella nostra lotta e con le nostre convinzioni ferme. Le sue parole ci ricordano giorno per giorno che non bisogna far nemmeno un passo indietro, che ben oltre quel che vediamo c’è un mondo mercificato che ha bisogno di sfruttare. Una bomba, due, tre… Armati e sii violento, meravigliosamente violento, fino a che tutto esploda… Armati e combatti il terrorismo, brucia, cospira, sabota e sii violento, meravigliosamente violento, naturalmente violento, liberamente violento… L’anarchia non muore nella bocca, prevale nelle mani attive… sono state le sue parole e la sua azione.

Gli obiettivi contro i quali stavolta abbiamo rivolto il nostro attacco fanno parte dell’ingranaggio affinché lo stato/capitale continui a restare in piedi. Le banche e le corporazioni capitaliste sono quelle che dominano il mondo in questa nuova tappa del capitalismo: il capitalismo tecnologico. Sono quelle che con l’appropriazione dell’economia fanno, dirigono e controllano la vita di milioni di schiavi del benessere illusorio, la vita di una società sottomessa di fronte alle ansie di ricevere delle briciole di potere. Le istituzioni bancarie finanziano la costruzione di nuove prigioni pubbliche e private in cui si sfruttano i prigionieri in cambio del presunto reinserimento, ovvio un reinserimento nella società capitalista. Sono in parte responsabili del sessismo, della misoginia, della distruzione della natura…

Gli ordigni sono stati confezionati con recipienti metallici, bombolette di gas butano, dadi e dinamite. Tutte queste azioni sono state minimizzate dall’inferiore Miguel Mancera in un chiaro tentativo di far tacere l’offensiva anarchica. Nel vedere alterato il suo ordine e beffata la sua sicurezza, con argomentazioni e spiegazioni decadenti cerca di spiegare le componenti dei nostri ordigni, la nostra forma di agire e le nostre ragioni, cose che certamente non comprenderà mai, perché la nostra motivazione è quella di annientare il sistema che egli protegge. Le sue dichiarazioni piene di menzogne contraddicono la versione che egli stesso ha fornito in seguito all’attacco esplosivo contro la filiale Santander di Navarte, nell’aprile dello scorso anno.

Un saluto solidale al compagno Gabriel Pombo… Siamo con te… sempre con i/le ribelli!!!

Non siamo d’accordo con quello che c’impongono e finiremo quelli che ci opprimono, molti problemi dobbiamo affrontare, ma saranno ragioni in più per lottare, non c’importa nulla, dobbiamo lottare perché la nostra battaglia non finirà mai… Non permetteremo che controllino le nostre esistenze e lotteremo contro qualsiasi autorità, non ci saranno solo tempi cattivi, ci saranno anche momenti di grande felicità. Azioni sovversive che dobbiamo iniziare per giungere così alla libertà… ”

LOTTARE!!! LOTTARE!!!LOTTARE!!! FINO ALLA FINE!!!

LOTTARE!!! LOTTARE!!! LOTTARE!!!PER LA TUA LIBERTA’!!!

Per la libertà, per l’anarchia…. Che moltiplichino le bombe e le azioni contro lo stato/capitale!!!

Contro la società carceraria e lo stato di polizia!!!

Per l’espansione della Guerra sociale su tutti i fronti!!!
Mauricio Morales…Presente!!!!
I
n guerra contro lo stato:

Células Autónomas De Revolución Inmediata – Praxedis G. Guerrero.


 

Pubblicato in azioni dirette, mauri | Contrassegnato , , , | 1 commento

(es/it) $hile – Curicó, adjudicación de ataques incendiarios

* CELULA INFORMAL CARLO GIULIANI

CURICO, $HILE.

ADJUDICACION DE ATAQUES INCENDIARIOS

SOMOS UNA PEQUEÑA PIEDRA DE LA MONTAÑA, UNA GOTA DENTRO DEL OCEANO, UN SUSPIRO RECORRIENDO EL VIENTO, SOMOS LA LUCHA MINORITARIA, LA DESPRECIADA, LA PELIGROSA, LA IMPRUDENTE, LA QUE AMALA VIOLENCIA, LA QUE HARA QUE EL FUEGO CANTE LA INSOLENTE MELODIA DE SUS MUERTES…

La madrugada del sábado 21 nos hemos acercado al cuartel de la PDI ubicado en la calle Rodríguez en pleno centro de Curicó y hemos colocado un artefacto incendiario iniciado con una mecha bajo un bus, en una de sus ruedas, ubicado a unos 100 metros del lugar, la verdad es que al parecer se dio la alerta de este, ya que mientras nos alejábamos rápidamente, oímos sirenas de bomberos acercándose al lugar, y por lo que no cercioramos posteriormente, el bus sólo sufrió daños menores. Dos días después la madrugada del lunes 23 hemos encendido una barricada en el sector nororiente de la ciudad en la Av. Colon llegando a la Av. Balmaceda.

Estos incendios queremos dedicárselos a la memoria del Punki Mauri, al cumplirse dos años de su partida, además enviamos fuerzas al compañero Gabriel Pombo Da Silva recientemente represaliado por sus carceleros, nuestras mentes y corazones están contigo en estos difíciles momentos, tampoco olvidamos a lxs incontables guerrerxs secuestradxs alrededor del mundo, a Silvia, Costa y Billy en su huelga de hambre, a lxs últimos rehenes capturados por la dictadura griega especialmente a Theofilos Mavromihalis compañero herido por la policía en un enfrentamiento así como al anónimo luchador que emprendió la fuga, a lxs guerreros que llenan las mazmorras $hilenas, y a quienes vuelan lejos en su fuga insurrecta.

MAURICIO MORALES GUERRERO NUNCA MARTIR EXIGE LA VENGANZA DE TODO CORAZON ANARQUISTA

GABRIELA CURILEM Y DIEGO RIOS EN LA CALLE BURLANDO A LA AUTORIDAD

CELULA INFORMAL CARLO GIULIANI

_____________________________________________

Cile – Curicó, rivendicazione di attacchi incendiari

* CELULA INFORMAL CARLO GIULIANI

CURICO, $HILE.

Rivendicazione di attacchi incendiari

Siamo una piccola pietra della montagna, una goccia nell’oceano, un sospiro che rincorre il vento, siamo la lotta minoritaria, quella disprezzata, pericolosa, imprudente, che s’ammala di violenza, quella che farà sì che il fuoco canti l’insolente melodia dei loro morti…

La notte di sabato 21 ci siamo avvicinati alla caserma della PDI, in calle Rodríguez in pieno centro di Curicó ed abbiamo collocato un ordigno incendiario attivato da una miccia sotto un autobus, in una delle sue ruote, parcheggiato a circa 100 metri dal posto. Ma pare che si siano resi conto della cosa e, mentre ci stavamo rapidamente allontanando, abbiamo ascoltato le sirene dei pompieri che si avvicinavano sul luogo e non abbiamo verificato i danni; ma pare che l’autobus abbia subito solo danni minori. Due giorni dopo, la notte di lunedì 23, abbiamo dato alla fiamme una barricata nel settore nord-est della città nella avenida Colon, in prossimità con l’incrocio con la avenida Balmaceda.

Questi incendi vogliamo dedicarli alla memoria del Punki Mauri, ai due anni dalla sua scomparsa, inoltre inviamo la nostra forza al compagno Gabriel Pombo Da Silva recentemente rappresagliato dai suoi carcerieri, le nostre teste e i nostri cuori sono con te in questi difficili momenti, non dimentichiamo nemmeno gli innumerevoli guerrieri/e sequestrati in tutto il mondo, a Silvia, Costa e Billy in questo sciopero della fame, agli ultimi ostaggi catturati dalla dittatura greca, in particolare Theofilos Mavromihalis compagno ferito dalla polizia in uno scontro così come l’anonimo lottatore che s’è dato alla fuga, i guerrieri che riempiono le celle cilene e quelli che volano lontano con la loro fuga insorgente.

MAURICIO MORALES GUERRIERO MAI MARTIRE ESIGE LA VENDETTA DA PARTE DI OGNI CUORE ANARCHICO

GABRIELA CURILEM E DIEGO RIOS LIBERI PRENDENDOSI GIOCO DELL’AUTORITA’

CELULA INFORMAL CARLO GIULIANI

 

Pubblicato in azioni dirette, mauri | Contrassegnato , , , , , , , | Commenti disabilitati su (es/it) $hile – Curicó, adjudicación de ataques incendiarios

México – Ataques explosivos contra sucursales bancarias

 

fuente: prensa mexicana, 23.05.11

La madrugada de este lunes, se registraron tres explosiones en igual número de sucursales bancarias en el Distrito Federal, donde fueron arrojados botes de gas butano amarrados a un cohete.

La primera explosión se registró en una sucursal de Bancomer, ubicada en avenida Zaragoza y Agucaliente, colonia Pantitlán, donde los responsables se dieron a la fuga en un automóvil Neón.

La segunda, se reportó en un cajero del Banco Santander, en calle Normandía y calzada de Tlalpan, mientras que diez minutos después, y a 300 metros aproximadamente, se registró otra explosión en otra sucursal del mismo banco, pero en la colonia Albert.

Elementos de las Fuerzas de Tarea de la Secretaría de Seguridad Pública del Distrito Federal arribaron a los tres lugares para iniciar las investigaciones.

El secretario de Seguridad Pública del DF, Miguel Ángel Mancera, informó que la dependencia que encabeza ya analiza los videos de las sucursales para deslindar responsabilidades.

El funcionario local dijo que fueron colocados artefactos explosivos, los cuales fueron hechos con tanques de butano a los que se les fue amarrado un cohete.

Confirmó que están “involucrados un Bancomer y dos Santander”.

En entrevista con Primero Noticias, indicó que los mismos sujetos podrían haber realizado los ataques, por lo que ya están analizando los videos.

Podrían ser jóvenes, vándalos, tapados de los rostros”, abundó.

Puntualizó que derivado de los hechos no se reportaron muertos ni heridos.


video:

http://www.youtube.com/watch?v=TS6EdD6RSIw&feature=player_embedded#at=40

 

Pubblicato in azioni dirette | Contrassegnato | Commenti disabilitati su México – Ataques explosivos contra sucursales bancarias

(es/it) Madrid – Ataques incendiarios en memoria de Mauricio Morales

* http://madrid.indymedia.org/node/17408

Esta madrugada realizamos dos ataques con fuego en memoria de nuestro hermano, en el barrio de Carabanchel fue incendiada una furgoneta de la empresa Cobra (dedicada entre otras cosas a la destrucción de la tierra y a la colaboración en la construción de cárceles), instantes después se le pegó fuego a la puerta de una Iglesia,en el centro de esta necropolis llamada Madrid.

“a lxs muertxs no se le encienden velas sino barricadas”.

Como Mauri, nos enfrentamos a este maldito sistema, negando a quién quiere gestionar la vida, rechazando la negociación, el consenso y el dialogo con quién se quiere proclamar como nuestro representante, rechazando la democracia y atacandola allí donde se encuentre, llame como se llame. Quienes sufrimos dia a dia la violencia del Estado y de las relaciones capitalistas en todas sus diversas formas no podemos respetar las proclamas pacifistas ciudadanistas para nosotrxs son un insulto, por ello optamos por el ataque, la revuelta contra todo aquello que nos domina.contra la artificialización de nuestras vidas.

Patricia, Foundas, Mauri, Giuliani……están vivxs. Vostrxs estais muertxs.

__________________________________________________________

Madrid – Attacchi incendiari in memoria di Mauricio Morales

Questa notte abbiamo effettuato 2 attacchi incendiari in memoria del nostro fratello, nel barrio di Carabanchel è stato incendiato un furgone dell’impresa Cobra (tra le altre cose, si occupa della distruzione della terra e della collaborazione nella costruzione delle carceri), poco dopo s’è data alla fiamme la porta di una chiesa, nel centro di questa necropoli chiamata Madrid.

“ai morti non si accendono candele, ma barricate”

Come Mauri, ci scontriamo con questo maledetto sistema, rifiutando chi vuole gestire la vita, respingendo la negoziazione, il consenso ed il dialogo con chi si vuol proclamare come nostro rappresentante, ripudiando la democrazia ed attaccandola ovunque si trovi, si chiami come si chiami. Noi che soffriamo ogni giorno la violenza dello Stato e delle relazioni capitaliste in tutte le diverse forme, non possiamo rispettare i proclami pacifisti della cittadinanza. Per noi sono un insulto, per questo abbiamo scelto l’attacco, la rivolta contro tutto ciò che ci domina, contro l’artificializzazione delle nostre esistenze.

Patricia, Foundas, Mauri, Giuliani……siete vivi/e. Voi siete morti/e.

Pubblicato in azioni dirette, mauri | Contrassegnato , | Commenti disabilitati su (es/it) Madrid – Ataques incendiarios en memoria de Mauricio Morales

Morte di Luigi Fallico – Ogni morte in carcere è un assassinio di Stato!

Dalla stampa di regime apprendiamo la notizia della morte in carcere di Luigi Fallico, indagato per “associazione sovversiva con finalità di terrorismo”… Quel che riportiamo è uno dei tanti articoli della stampa italiana. Come in tante altre occasioni, ribadiamo che ogni morte in carcere è un assassinio di Stato!

Culmine, 23 maggio 2011

_________________________________________________________

Infarto, morto in cella l’ex br Luigi Fallico

Lo hanno trovato gli agenti della polizia penitenziaria nel carcere di Mammagialla a Viterbo. Nelle scorse settimane aveva accusato forti dolori al petto. Esponente Ucc negli anni ’80, era ritenuto responsabile del fallito attentato nel 2006 contro la caserma della ‘Folgore’ a Livorno e di aver progettato un’azione terroristica per il G8 alla Maddalena, prima della decisione di spostarlo all’Aquila.

L’ex brigatista rosso Luigi Fallico è stato trovato morto nella sua cella nel carcere di Mammagialla a Viterbo. La scoperta è stata fatta questa mattina alle 9.30 dagli agenti di polizia penitenziaria. Il detenuto è morto per un infarto. Fallico, 59 anni, era attualmente sotto processo a Roma assieme a un gruppo di persone ritenute dalla procura eredi delle vecchie Brigate Rosse.
Il 19 maggio scorso, Fallico aveva preso parte all’udienza davanti alla prima corte d’assise di Roma visibilmente provato perché due giorni prima aveva accusato violentissimi dolori al petto che non gli erano mai passati. “
Nell’infermeria del carcere di Viterbo gli hanno misurato soltanto la pressione – ha raccontato il suo difensore, l’avvocato Caterina Calia – aveva 110 di minima e 190 di massima. Dopo il controllo, Fallico è stato riportato in cella quando chiunque, davanti a quella situazione, avrebbe disposto il trasferimento urgente in ospedale“.
Fallico avrebbe dovuto sottoporsi domani a nuovi accertamenti. Sul banco degli imputati era finito con l’accusa di associazione sovversiva con finalità di terrorismo e banda armata assieme ad altre sette persone in relazione, soprattutto all’attentato fallito alla caserma Vannucci, sede della Brigata della Folgore di Livorno (25 settembre 2006) e al progetto, mai attuato, di un attentato da portare a segno alla Maddalena dove si sarebbe dovuto tenere il vertice del G8. Secondo la procura, Fallico, quale capo, promotore e organizzatore, avrebbe ricoperto un ruolo preminente dell’associazione. Accuse che la difesa ha sempre respinto con forza.

 

Pubblicato in presxs | Commenti disabilitati su Morte di Luigi Fallico – Ogni morte in carcere è un assassinio di Stato!

México – Individualidades tendiendo a lo salvaje reivindican ataque explosivo

El 25 de mayo de 1978 un paquete bomba es abandonado en el campus de la universidad de Northwestern en Illinois, un vigilante de seguridad lo abre por lo que queda herido. Este fue el primer atentado del Freedom Club contra personalidades directas que aportaban con sus conocimientos al desarrollo tecnológico en esa época.

Por medio de varias notas periodísticas, hemos sabido que nuestro primer explosivo, el cual fue dirigido al encargado de la División de Ingeniería en Nanotecnología de la UPVM en el mes de abril funciono, mas no alcanzo su objetivo inicial. Un curioso que trabaja para la universidad lo abrió provocándole heridas en la cara y dejándolo grave del ojo derecho. La prensa ha dicho que el curioso movió el paquete con una vara y que éste exploto, lo cual es completamente falso, pues el paquete estaba (efectivamente como lo dijo la prensa) dentro de una bolsa negra, envuelto en papel blanco con diversas advertencias y selladuras de seguridad, por lo que era prácticamente imposible que con un solo movimiento el sistema eléctrico se activara. Ante este acontecimiento, queremos declarar que no tenemos ningún tipo de remordimiento, nuestro objetivo era que precisamente lxs vigilantes entregaran el paquete al profesor señalado, pero por los impulsos policiacos de este sujeto y por inspeccionar el paquete, él mismo se ocasiono las heridas que serian para el encargado de dicha división. A ver si el profesor Camacho puede cargar en su conciencia que un “inocente” fue herido en un atentado que era dirigido para él. No cabe duda que la curiosidad mato al humano.

Esto no es una broma: El mes pasado atentamos contra Oscar Camacho, hoy contra la institución, mañana quien sabe (?). ¡¡Fuego al desarrollo nano-tecnológico junto a quienes lo sustentan!!”: Ese fue el mensaje que dejamos escrito en una pequeña hoja de papel junto a otro artefacto explosivo dejado en el campus de la Universidad Politécnica del Valle de México el 9 de mayo, justo el día del comienzo del nuevo cuatrimestre. Esta vez el artefacto explosionaba no por medio de sistema de relojería ni por ignición, sino de forma manual. El artefacto por fuera parecía inofensivo (según la policía que ya los conoce), pero por dentro estaba compuesto por un apretado niple galvanizado relleno con pólvora negra, cables variados y una pila cuadrada. El artefacto se activaba al girar la tapa de la lata botella (que solo sirvió como contenedor) pues los cables negativo y positivo del circuito eléctrico se tocaban produciéndose una chispa. Ese mismo día mandamos varios correos electrónicos a encargadxs de informática (quienes están al tanto en computadoras y por lo tanto de los mails) y secretarias de la universidad, indicando el lugar exacto donde se encontraba la bosa negra que contenía la bomba casera, con esta acción pretendimos causar heridas físicas a algún policía, lxs cuales arribarían e intentarían abrir la lata botella, dejando marcada a la universidad con estos dos atentados; quisimos dejar en claro que como habíamos dicho anteriormente, no nos temblaran las manos para llevar a cabo nuestro accionar, en contra de las ramas del Sistema de Dominación y contra quienes lo sustentan y lo protejan. Continua a leggere

Pubblicato in azioni dirette, informalidad, mauri | Contrassegnato , , , | Commenti disabilitati su México – Individualidades tendiendo a lo salvaje reivindican ataque explosivo

(es/it) Texto por Mauricio Morales Duarte (Skuludis, Tzifkas, Dimtsiadis, Tsilianidis)

Compañeros, no fue solo un momento. No pasó y se fue. No fue olvidado. Deja algo detrás. Cuando las negaciones se traducen en decisiones conscientes y éstas a su vez en acciones y las mismas acciones en actuaciones salvajes. No en un evento con un comienzo y un fin, ni en una perdida trágica, sino en una linterna. Linterna que con gran coraje va a alumbrar nuevos círculos revolucionarios, nuevos cuerpos que convierten en práctica la desobediencia y no son seducidas por vidas artificiales, nuevos senderos donde sembrar el caos y realizar aquello que tan impacientemente proponemos. Además, algo siempre queda. Dicen que las ideas son indelebles. Aquí, y allí y en todas partes. No solo vosotros, no solo nosotros, todos. Todos y para siempre. Todavía tenemos camino por delante.

Compañero, miles de kilómetros se pueden interponer y muchos mares nos separan. Y sin embargo con tu recuerdo cogemos fuerza y nos llenamos de coraje porque has caído por algo tan común: la destrucción de este mundo.

Puesto que el presente está enfermo y no ha sido infectado por alguna enfermedad que se ha extendido en su ser. Cayo enfermo en su creación, además, ésta por si sola infectó a sus creadores con el virus de la sociedad, de la evolución social, de la imposición de grupos por encima de otros grupos y de personas por encima de personas, de las relaciones encadenadas de poder.

Por eso con tu muerte hicimos que nuestros pasos de guerra se convirtieran en una continuación de los tuyos. tiros de gracia a la creación social. Hasta que cada uno por si solo, y todos juntos, compañeros que han pasado y compañeros que vendrán, cerraremos con satisfacción los ojos de su cuerpo sin alma.

Por eso desde otra esquina del planeta, desde algunas celdas de Grecia una noche como esta con nuestros pensamientos hacia tí, antes de dormir abrazamos el caos.

La estrella de Mauri alumbra nuestra lucha

Skuludis Yanis                                                                      Tsilianidis Mpampis

Tzifkas Sokratis                                                                    Dimtsiadis Dimitris

Carceles de menores Avlona Carceles de Koridalos

 

22 de Mayo 2011

MAURICIO MORALES DUARTE 1982-2009

__________________________________________________

Testo per Mauricio Morales Duarte (Skuludis,Tzifkas,Dimtsiadis,Tsilianidis)

Compagni, non è stato solo un momento. Non è qualcuno che c’è stato e se n’è andato. Non è stato dimenticato. Lascia qualcosa. Quando le negazioni si traducono in decisioni coscienti e queste a loro volta in azioni e le stesse azioni in comportamenti selvaggi. Non è un evento con un inizio ed una fine, né una tragica perdita, bensì una lanterna. Una lanterna che con gran coraggio illuminerà nuovi circoli rivoluzionari, nuovi corpi che convertono in pratica la disobbedienza e non sono sedotti da vite artificiali, nuovi sentieri in cui seminare il caos e realizzare quel che tanto impazientemente proponiamo. Inoltre, qualcosa resta sempre. Dicono che le idee sono indelebili. Qui e lì ed in ogni dove. Non solo voi, non solo noi, tutti. Tutti e per sempre. Abbiamo ancora della strada da fare.

Compagno, migliaia di chilometri si possono frapporre e molti mari ci separano. E tuttavia con il tuo ricordo prendiamo forza e ci riempiamo di coraggio perché sei caduto per qualcosa di così comune: la distruzione di questo mondo.

Considerato che il presente è malato e non è stato infettato da qualche malattia che s’è diffusa sul suo essere. S’è ammalato nella sua creazione, la quale da sola ha infettato i suoi creatori con il virus della società, dell’evoluzione sociale, dell’imposizione di gruppi su altri gruppi e di persone su persone, di relazioni incatenate di potere.

Per questo con la tua morte abbiamo fatto sì che i nostri passi di guerra si convertissero in un prolungamento dei tuoi: colpi di grazia alla crerazione sociale. Fino a che ciascuno da sé, e tutti insieme, compagni che sono passati e compagni che verranno, chiuderemo con soddisfazione gli occhi del suo corpo senz’anima.

Per questo dall’altro angolo del pianeta, da alcune celle della Grecia, una notte come questa con i nostri pensieri rivolti a te, prima di dormire abbracciamo il caos.

La stella di Mauri illumina la nostra lotta

Skuludis Yanis                                                                      Tsilianidis Mpampis

Tzifkas Sokratis                                                                    Dimtsiadis Dimitris

Carcere minorile di Avlona Carcere di Koridallos

 

22 maggio 2011

MAURICIO MORALES DUARTE 1982-2009

 


 

 

Pubblicato in mauri | Contrassegnato | Commenti disabilitati su (es/it) Texto por Mauricio Morales Duarte (Skuludis, Tzifkas, Dimtsiadis, Tsilianidis)

Texto de Gustavo Rodríguez – Su ejemplo ilumina la noche

(En memoria de Mauricio Andrés Morales Duarte, a dos años de su desaparición física)

Es hora de actuar, en la cotidianeidad con nuestros afines, por la destrucción de la sociedad carcelaria y de cualquier intento social de reformar este asqueroso sistema de muerte. La solidaridad no debe jamás ser una consigna vacía, sino una acción cotidiana de enfrentamiento con el poder y un apoyo constante a l@s herman@s secuestrad@s en esta guerra a muerte.””

Mauricio Morales Duarte

La fuerza de los acontecimientos es más poderosa que cualquier

proceso de acumulación. Abre la oportunidad a los individuos de

volver a sí mismos, de quebrar las relaciones de alienación. Los

procesos de acumulación por el contrario las reproducen: amontonar

es lo que se hace con las mercancías […]

Al final de la calle

La memoria activa es una acción, es solidaridad que se traduce en todo lo que nuestra imaginación sea capaz de concretar, los límites solo los fija unx, viven dentro de nosotros. Cada gesto por pequeño que parezca adquiere una importancia primordial en momentos donde la muerte corta el tiempo en miles de pequeños pedazos.”

Centro Social Okupado y Biblioteca Sacco y Vanzetti

 

Hace apenas unos días, un intento de debate en torno al problema de la organización –formal vs. Informal/ficticia vs. real–, degeneró en una penosa y lamentable polémica, en la que se recurría a la injuria y al escarnio a modo de argumentación de la mano torva de la visión ideologizada y de la renuencia a afrontar la necesaria reubicación –que no acomodo– del andamiaje teórico-práctico del anarquismo acorde a los nuevos desafíos del siglo que pisamos. De más está aclarar que no se busca reanimar aquí ese sombrío episodio ni mucho menos acentuar las evidentes discrepancias pero, pese a las atinadas disculpas públicas y al espíritu conciliador implícito en dicha retracción, quedaba revelado en su respuesta un fajo grueso de concepciones despectivas hacia el proyecto insurreccional anárquico, hacia sus elaboraciones teóricas, hacia sus ejecuciones prácticas y hacia quienes lo encarnan. En medio de ese desafortunado altercado, se declaraba en tono de mofa que “los insurreccionalistas también llorani–en alusión a la vetusta taranovela mexicana–, pretendiendo imprimirle cierto dramatismo a nuestras actitudes, a lo que contestamos apasionadamente que sí, que innegablemente también lloramos, que “todavía tenemos las lágrimas tibias por la pérdida del Urubú, por la ausencia del Mauri, por la desaparición de Lambros y de muchísim@s compañer@s más, muertos de la guerra social que se libra hoy, aquí y ahora –no la que ya es historia y yace entre telarañas y polvo, apilada en el obligatorio librero del anarquista ilustrado–, caíd@s en el anonimato, condenad@s por la prensa mercantil, acusad@s de “delincuentes” y lapidados por presunt@s “compañer@s”. Son l@s muert@s que se lleva el viento. También lloramos por un@ y cada un@ de nuestr@s compañer@s pres@s, secuestrad@s por el sistema de dominación, aquí, en Chile, en U$A, en Italia, en Grecia, en el Estado español y el mundo. “Lloramos cada vez que recordamos a nuestr@s muert@s y nuestr@s compañer@s en desgracia, por eso afirmamos que la memoria es nuestra más potente arma. La paz es la desmemoria y el olvido. Continua a leggere

Pubblicato in mauri | Contrassegnato | Commenti disabilitati su Texto de Gustavo Rodríguez – Su ejemplo ilumina la noche

Uruguay – 31 de Mayo: Marcha anti mega-operativos.

 

* periodicoanarquia

 

Pubblicato in azioni dirette | Commenti disabilitati su Uruguay – 31 de Mayo: Marcha anti mega-operativos.

Atene – Nuovamente imprigionati V. Stathopoulos, C. Kortesis e S. Nikitopoulos

* actforfreedomnow

# cenere

I compagni S.Nikitopoulos, V.Stathopoulos e Ch.Kortesis, accusati nel caso di Lotta Rivoluzionaria e liberati un mese e mezzo fa, sono stati ricondotti in cella. La decisione di ieri della Corte Suprema ha cancellato la decisione del rilascio dei tre compagni anarchici accusati nel caso di Lotta Rivoluzionaria, Sarantos Nikitopoulos, Christoforos Kortesis e Vaggelis Stathopoulos, che fin dal primo momento hanno rifiutato le accuse. Con una mossa senza precedenti, la Corte Suprema ha deciso di imprigionare nuovamente i compagni, dimostrando ancora una volta la stretta collaborazione tra polizia, autorità giudiziarie e la furia vendicativa del regime contro i compagni. Dal primo momento del loro arresto, essi hanno sostenuto che la loro persecuzione è basata sulle loro azioni sovversive, sulla loro lunga attività nel movimento anarchico e sulla criminalizzazione delle relazioni personali.

GIU’ LE MANI DAI NOSTRI COMPAGNI, NON LASCEREMO NESSUN COMPAGNO DA SOLO. LA SOLIDARIETA’ E’ LA NOSTRA ARMA.

 

Pubblicato in presxs | Contrassegnato , | Commenti disabilitati su Atene – Nuovamente imprigionati V. Stathopoulos, C. Kortesis e S. Nikitopoulos

Grecia – Liberato il compagno Dimitris Michalis

* actforfreedomnow.wordpress.com

# cenere

Il compagno Dimitris Michalis è libero dal 18 maggio. Solidarietà a tutti i combattenti detenuti.

 

Pubblicato in presxs | Contrassegnato | Commenti disabilitati su Grecia – Liberato il compagno Dimitris Michalis

(es/en/it) Atenas – Un compañero anarquista herido y detenido después del tiroteo con los maderos

(en) – thisisourjob.wordpress.com

¡Cuidado! Lo que exactamente pasó el miércoles pasado en la zona de Pefki en Atenas lo sabemos hasta ahora solamente de la prensa y policía. Esto es un resumen de los hechos según ellos:

A las 19.00 del miércoles 18 de mayo una ciudadana llamó la policía advirtiendo sobre la presencia de unos personajes sospechosos en la zona de Pefki (municipio burgués y tranquilo en el norte del área metropolitana de Atenas). Un coche patrulla llegó y (según la policía) los “malhechores”, que estaban con una moto fueron los primeros al abrir el fuego. Los ambos policías y uno de los perpetradores resultaron heridos, mientras que el segundo entró en el coche policial y así huyó del lugar. El coche fue encontrado luego abandonado en otra zona. El joven herido se presentó con el apellido Stergiou, pero los maderos no le creyeron y publicaron su foto (retocado de manera muy cutre con Photoshop, probablemente para que no se vieran heridas) pidiendo informaciones. Los que se presentaron el día siguiente fueron sus padres, revelando sus datos como Theofilos Mavromihalis de 21 años, estudiante de Universidad de Mytilini (isla de Lesvos) con especialización en medio ambiente. Padres dijeron que su hijo desde un año no ha dado ningunos señales de vida, además hace varios meses abandonó la escuela y no se sabe donde vivía. Los maderos registraron la casa de sus padres y, de lo que dicen, hicieron registros y siguen investigando también en Mytilini. Desde el primer momento la prensa habló sobre “el terrorismo” puesto que el miércoles por la tarde los bancos quedan cerrados, lo que excluye la posibilidad del atraco. También el partido neonazi Amanecer Dorado (Hrisi Avgi) hizo sus declaraciones, puesto que su jefe, el asqueroso fascista Nikos Mihaloliakos vive en la dicha zona y suele pasar a diario por el cruce donde tuvo lugar el enfrentamiento, y en una mezcla de megalomanía y victimismo tan típica de los verdaderos patriotas afirme de ser el blanco de un hipotético atentado. Además, cerca del lugar fueron encontrados, aparte del moto: una furgoneta (ambos robados en ultimas semanas del barrio de Kipseli), una pistola de marca Glock, una mochila con cargados y varios destornilladores) y un vacio bidón de gasolina.
También, las autoridades revelaron que las huellas dactilares de Theofilos fueron encontradas en dos de los “pisos francos” de Células, registradas después de los últimos arrestos relacionados con el caso (14 de marzo cuando 5 compañerxs fueron detenidxs en Volos): la casa en Volos y una en Kallithea (Atenas), que supuestamente fue alquilada por Hristos Tsakalos. Esas huellas eran hasta ahora “huérfanas”, pues no sabían a quién pertenecen.

Por ahora presentamos dos textos publicados ayer respecto al compañero, el primero escrito por sus compañeros:

(en) – thisisourjob.wordpress.com/2011/05/21/statement-by-theofilos-mavropoulos-comrades/

Texto de Compañeros del detenido en Pefki

El anarquista revolucionario, compañero nuestro Theofilos Mavropoulos está herido en el hospital después de un enfrentamiento armado con los jodidos cerdos de la Policía que tuvo lugar en la zona de Pefki. Allí, junto con un compañero mas, eligieron el camino de no entregarse cuando un coche patrulla intentó identificarles. Durante el enfrentamiento resultaron heridos dos maderos, pero también nuestro compañero. Al mismo tiempo, el otro compañero que estaba allí logró escapar utilizando el coche patrulla policial.
Se trata de un activo miembro del movimiento anarquista-revolucionario y por lo tanto llamamos cada anarquista-revolucionario, como también cada uno se percibe a sí mismo como parte de un amplio ámbito subversivo de tomar la iniciativa de acción, con cada medio que juzgase como adecuado y esencial, para estar a su lado. En este momento nuestro hermano se encuentra herido y encerrado en una habitación, vigilado por los maderos de cada especie. Consideramos como algo de mayor importancia la realización de una concentración delante del hospital en que se encuentra nuestro compañero herido, para así romper con la condición de aislamiento que le fue impuesta y que le deja presa de los gusanos de la Antiterrorista y otros servicios que le están “cuidando” en la única manera que ellos saben. Debido a las dificultades que tienen que ver con el régimen en que estamos y con la condición a base de cual accionamos y nos movemos, desafortunadamente no podemos estar a su lado (es decir: en el hospital mismo) y así de cerca dar fuerza y coraje a nuestro orgulloso compañero.
Tenemos que mostrar al enemigo que NINGUN COMPANERO NO ESTA SOLO, que cada arresto de compañero no se quedará sin respuesta, que a ningún compañero nuestro se lo pueden comer vivo. Porque el compañerismo y la solidaridad no se definen según sueldos y rangos sino constituyen la base de relaciones las cuales desarrollamos y proponemos en vez y en contra de las podridas relaciones sociales dominantes. No vemos el arresto de Theofilos a la luz de una “muy publicitada” y a vez asquerosa lógica de victimización, que permite protestar contra los “malos” maderos que dispararon y hirieron a nuestro compañero. Además, a la luz de una tal lógica la solidaridad pierde su sentido esencial. La postura orgullosa de compañero y sus valores se enfrentaron a la renuncia y entrega. Mostró que el conflicto y la guerra no tienen mártires ni los que rinden culto a ello, sino unos combatientes preparados para todo. El tesoro que dejó que se convierte en arma en las manos de todos nosotros.

A LADO DEL ANARQUISTA REVOLUCIONARIO THEOFILOS MAVROPOULOS LUCHA POR LA LIBERTAD CON CADA MEDIO

Postdata. Igualmente, queremos mandar a nuestro compañero unas más sinceras gracias por las luchas que hemos llevado a cabo juntos, por todas las contrariedades y contratiempos a cuales hicimos frente, por todo lo bueno y todo lo malo. Acabando, le mandamos nuestra más de fiar promesa en lo que se refiere a los informales compromisos que hicimos, a los incumplidos sueños y a las exageraciones. A todo y a nada. Ahora hermano, puede que cambiará la condición bajo la cual vivirás, pero no cambiará el estado no arrepentido de tu mente.

___

(en) – thisisourjob

Declaración de O.R. Conspiración de Células del Fuego

Pensaba que si correría rápidamente y con el ímpetu caería sobre la alambrada, hasta si esa no se doblaría, tampoco me arrepentiría de nada. Hasta si las balas de los maderos pararían mi marcha, si el tejido de mi abrigo quedaría atrapado en el alambre de púas y ellos me detendrían, aunque sacarían el abrigo no lograrían sacar todos los hilos del alambre. Y el alambre se caería y oxidaría, pero los hilos se quedarían ahí, serían mi trazado, una señal que existe todavía la gente que hasta hoy en día luchan por la revolución. Esto es el vivo imagen de una persona que con el ímpetu corrió hacia la libertad en vez de entregarse al silencio y a la renuncia, propias de nuestra época. Es un puro rastro del futuro, de un mundo mejor…

Dedicado al compañero que quedó herido durante el tiroteo con los maderos en Pefki.
Desde las cárceles le mandamos, de toda alma, nuestra completa solidaridad y nuestro apoyo.

Organización Revolucionaria Conspiración de Células del Fuego
19/5/2011

_____________________________________________________

 

Atene – Un compagno anarchico ferito ed arrestato dopo una sparatoria con gli sbirri


Attenzione: quel che è esattamente accaduto lo scorso mercoledì nella zona di Pefki (Atene) lo sappiamo fino ad ora solo dalla stampa e dalla polizia. Questo è un riassunto di quel che dicono:
Alle 19 di mercoledì 18 maggio una cittadina ha chiamato la polizia allertando sulla presenza di alcuni personaggi sospetti nella zona di Pefki (municipio borghese e tranquillo nel nord dell’area metropolitana di Atene). Una pattuglia è giunta sul posto e (secondo la polizia) i “malfattori” che erano su una moto sono stati i primi ad aprire il fuoco. Entrambi i poliziotti ed uno dei perpetratori sono rimasti feriti, mentre il secondo è entrato nella volante ed è riuscito a fuggire. L’auto è stata trovata abbandonata in un’altra zona. Il giovane s’è qualificato come tal Stergiou, ma gli sbirri non l’hanno creduto e ne hanno pubblicato la foto (ritoccata in maniera piuttosto squallida con il Photoshop, probabilmente per non mostrare le ferite) chiedendo informazioni. Il giorno seguente si sono presentati i suoi genitori, rivelando i suoi dati: Theofilos Mavromihalis 21 anni, studente presso l’Università di Mitilene (isola di Lesbo) con specializzazione in scienze ambientali. I genitori hanno detto che da un anno il figlio non dava segnali di vita, che da diversi mesi aveva abbandonato gli studi e che non sapevano dove si trovasse. Gli sbirri hanno perquisito la casa dei genitori ed hanno effettuato altre perquisizioni e continuano ad indagare proprio a Mitilene. Da subito, la stampa ha parlato di “terrorismo”, anche considerando il fatto che il mercoledì pomeriggio le banche sono chiuse, escludendo così la possibilità di una rapina. Lo stesso partito neonazi Hrisi Avgi ha emesso un comunicato, considerando che il loro capo, lo schifoso fascista Nikos Mihaloliakos, vive in tale zona e quotidianamente passa nell’incrocio in cui c’è stata la sparatoria. In un miscuglio tra megalomania e vittimismo, tipici dei veri patrioti ha affermato di essere l’obiettivo di un ipotetico attentato. Sul posto sono stati anche trovati, oltre alla moto, un furgone (entrambi rubati nelle scorse settimane nel quartiere di Kipseli), una pistola Glock, uno zaino con caricatori e giravite) ed un bidone di benzina vuoto. Le autorità hanno anche rivelato che le impronte digitali di Theofilos sono state trovate in due degli “appartamenti” delle Cellule, perquisiti durante gli ultimi arresti collegati al caso (14 marzo, quando 5 compagni/e sono stati arrestati/e a Volos): la casa di Volos e quella di Kallithea (Atene), secondo l’accusa affittata da Hristos Tsakalos. Quelle impronte erano fino ad ora “orfane”, perché non si sapeva a chi appartenessero.


Per ora presentiamo due testi comparsi sul compagno, il primo scritto dai suoi compagni:

Testo dei Compagni dell’arrestato a Pefki
L’anarchico rivoluzionario, il nostro compagno Theofilos Mavropoulos si trova in ospedale, ferito, dopo uno scontro armato con i fottuti porci della Polizia, scontro avvenuto nella zona di Pefki. Lì, assieme ad un altro compagno, hanno scelto di non consegnarsi quando una pattuglia ha tentato di identificarli. Durante lo scontro sono rimasti feriti i due sbirri, ma è stato ferito anche il nostro compagno. Allo stesso tempo, l’altro compagno lì presente è riuscito a fuggire utilizzando la volante della polizia.
Si tratta di un attivo membro del movimento anarchico-rivoluzionario e ci appelliamo a qualsiasi anarchico-rivoluzionario, come a chiunque si percepisce come parte di un vasto ambito sovversivo a prendere l’iniziativa dell’azione, con qualsiasi mezzo che ritenga adeguato ed essenziale, per stare al suo lato. In questo momento il nostro fratello si trova ferito e rinchiuso in una camera, sorvegliato da sbirri d’ogni genere. Consideriamo come qualcosa di notevole importanza la realizzazione di un presidio davanti all’ospedale in cui si trova il nostro compagno ferito, per spezzare l’isolamento imposto e rompere la morsa dei vermi dell’antiterrorismo e degli altri servizi che lo stanno “proteggendo” nell’unica maniera che sanno fare. Per le difficoltà dovute alla situazione in cui ci troviamo e la condizione in base alla quale agiamo e ci muoviamo, purtroppo noi non possiamo stare al suo fianco (cioè nell’ospedale), in modo da dar forza e coraggio al nostro orgoglioso compagno.
Dobbiamo mostrare al nemico che NESSUN COMPAGNO E’ SOLO, che qualsiasi arresto di un compagno non resterà senza risposte, che nessun nostro compagno se lo possono mangiare vivo. Perché il rapporto tra compagni e la solidarietà non si definiscono secondo stipendi e ranghi, ma sulla base di relazioni che portiamo avanti e proponiamo contro le schifose relazioni sociali dominanti. Non vediamo l’arresto di Theofilos alla luce di una “molto pubblicizzata” e a sua volta schifosa logica di vittimizzazione, che permetta di protestare contro gli sbirri che hanno sparato e ferito il nostro compagno. Inoltre, secondo tale logica la solidarietà perderebbe il suo senso essenziale. La posizione orgogliosa del compagno ed i suoi valori si sono scontrati con la rinuncia e la consegna. Egli ha mostrato che il conflitto e la guerra non hanno martiri né persone che ne nutrano un culto, bensì che ci sono combattenti preparati a tutto. Il tesoro che ha lasciato si converte in arma nelle mani di noi tutti.

A FIANCO DEL RIVOLUZIONARIO ANARCHICO THEOFILOS MAVROPOULOS LOTTA PER LA LIBERTA’ CON OGNI MEZZO
ps: Vogliamo inviare al nostro compagno i più sinceri ringraziamenti per le lotte che abbiamo condotto assieme, per tutte le contrarietà ed i contrattempi che abbiamo fronteggiato, per tutto il bene e il male. Infine, gli ricordiamo che manteniamo la promessa per quel che riguarda gli impegni informali che abbiamo preso, i sogni incompiuti e le esagerazioni. Tutto e nulla. Adesso, fratello, può essere che cambierà la condizione in cui vivrai, ma non cambierà lo stato non pentito della tua mente.

 

Dichiarazione della O.R. Cospirazione delle Cellule di Fuoco
Pensavo che se avessi corso rapidamente e con l’impeto fossi caduto sul recinto, anche se questo non si fosse piegato, io non mi sarei arreso, né pentito di nulla. Anche se le pallottole degli sbirri avessero fermato la mia marcia, se il tessuto dei miei vestiti si fosse impigliato nel filo spinato ed essi mi avessero arrestato, anche togliendomi i vestiti non riuscirebbero a togliere tutti i fili del recinto. E il recinto cadrebbe e si ossiderebbe, ma i fili resterebbero lì, sarebbero il mio tracciato, un segnale che c’è ancora gente che ad oggi lotta ancora per la rivoluzione. Questo è il fermo immagine di una persona che con impeto ha corso verso la libertà invece di consegnarsi al silenzio ed alla rinuncia, propri della nostra epoca. E’ una pura traccia del futuro, di un mondo migliore…
Dedicato al compagno rimasto ferito durante lo scontro a fuoco con gli sbirri a Pefki.
Dalle carceri gli inviamo, con tutta l’anima, la nostra completa solidarietà ed il nostro appoggio.

Organizzazione Rivoluzionaria Cospirazione delle Cellule di Fuoco
19/5/2011

 

Pubblicato in presxs | Contrassegnato , , | 3 commenti

Firenze, 21 maggio

Firenze, 21 maggio – Sfondata la vetrina del Pdl

Pubblicato in azioni dirette | Contrassegnato | Commenti disabilitati su Firenze, 21 maggio

Santiago de $hile – Carabineros utilizó bombas lacrimógenas para disuadir violentos manifestantes en la Alameda


fuente: prensa de mierda, 20.05.11

Personal de Carabineros debió utilizar bombas lacrimógenas y carros lanzaaguas para dispersar a los manifestantes que protagonizaron violentos incidentes en la Alameda durante la marcha en protestas del proyecto HidroAysén.

Los desórdenes comenzaron cerca de las 20:30 horas cuando un grupo de jóvenes intentó derribar las vallas papales ubicadas los costados del Palacio La Moneda.

El primer balance indica que hasta el momento hay 53 personas detenidas.

Ante los desmanes, los propios asistentes de la marcha comenzaron a criticar a con gritos y pifias a la treintena de sujetos que empañaron la calma con la que se había desarrollado la protesta desde la Plaza Baquedano hasta la Plaza de la Ciudadanía.

Incluso los organizadores del evento, integrantes de Acción Ecológica, se dispusieron a ‘corretear’ a los desadaptados intentando evitar que se agudizaran los enfrentamientos.

A medida que los minutos avanzaban la gran mayoría de los asistentes comenzaba a retomar la marcha retornado hasta la Plaza Italia. Carabineros, a través de altavoces, ordenaba el abandono de las cercanías de La Moneda en vista de haberse cumplido el límite horario de la protesta autorizado por la Intendencia.

Pero los desórdenes tuvieron su punto álgido cuando un grupo de manifestantes lanzó bombas molotov contra los efectivos. De manera oficial se informó de nueve efectivos lesionados.

El caso más grave es el del suboficial mayor de Carabineros, Mauricio Muñoz Núñez (50), quien se encuentra internado en el hospital Dipreca con heridas graves tras ser golpeado y pateado en el suelo por cerca de veinte manifestantes. Presenta fracturas en sus pómulas y en la nariz.

Los grupos más radicales comenzaron enfrentamientos con Carabineros, quienes intentaron disperar por Amunátegui y Teatinos a los violentos protestantes. Además, rompieron con piedras los vidrios de distintas casas comerciales y de algunos bancos.

También, los efectivos debieron proceder a enfrentar a sujetos que iniciaron una barricada de proporciones en las cercanías de calle Bandera.

De manera paralela, y en forma pacífica, miles de personas continúaron su marcha de manera pacífica en las inmediciones de Plaza Italia, en donde a estas horas todo ya vuelve a la normalidad.

 

Pubblicato in azioni dirette | 1 commento

Milano – Liberate 80 quaglie

* finoallafine.info

Informazioni ricevute in forma anonima via email:

MILANOLiberazione di 80 quaglie
Nella notte
tra il 29 e il 30 aprile siamo entrati in un lurido quagliodromo, nel quale aspettavano la morte, soffocantemente ammassate, circa 80 quaglie.
Siamo entrati facilmente, e altrettante facilmente le abbiamo portate via, liberandole tra antichi e tranquilli alberi, dove i cacciatori non potranno mai avvicinarle.
Questo è solo uno delle centinaia di quagliodromi sparsi per il territorio lombardo, questi posti sono accessibili a tutti, e con ogni porbabilità ce n’è uno a pochi passa di casa vostra.
Non lasciamo che migliaia di questi meravigliosi e docili animali vengano massacrati da cacciatori schifosi e incapaci di ogni più piccolo sentimento di compassione ed empatia!
Non serve trovare stalli o adozioni, non serve attrezzatura particolare, non serve una preparazione particolare o troppo complessa: basta entrare e portarle via, liberandole nei tantissimi parchi liberi dai cacciatori!
Rendiamo la vita sempre più difficile a chi vuole uccidere per divertimento!”
VIDEO:
http://www.vimeo.com/liberazione/80quaglie

FOTO:
http://photobucket.com/80quaglie

 

Pubblicato in azioni dirette | Contrassegnato | Commenti disabilitati su Milano – Liberate 80 quaglie

(de/it/es) A DOS AÑOS DE LA PARTIDA DE NUESTRO HERMANO MAURICIO MORALES


(CARTEL EN ITALIANO- ALEMAN- CASTELLANO)

Somos una minoria dentro de las minorias exparcidas por distintos lugares de este ancho mundo, y en todos los tiempos, y lo cierto es que no nos importa ser una minoría, no ansiamos ser masa, ni una mala fotocopia de vanguardias, no nos interesa que la “gente normal” logre entender lo que sentimos en las profundidades de nuestras entrañas….. no queremos jerarquias ni autoridades en nuestras relaciones y en nuestras vidas, no nos interesa mandar ni obedecer, y no nos asociamos “ilicitamente”, aunque el poder estupidamente intente siempre probar lo que no somos, no queremos que nuestros sueños se nos vayan por la boca, hablar ( o escribir) no cuesta mucho, ya lo sabemos, ya no queda tiempo para las esperas, el aquí y ahora debería ser en todo, sí en todo, incluyendo nuestras más intimas relaciones, porque las vitrinas de los escaparates pueden ser repuestas, pero nosotrxs somos irrecuperables, no podemos ser compradxs …matemos a los jueces y policias que llevamos dentro nuestro, que la libertad se apodere de todo nuestro ser…

CON ESPECIAL AFECTO A AQUELLXS QUE “VUELAN” LEJOS DE LAS GARRAS DE NUESTRXS ENEMIGXS…

A seguir expandiendo el discurso contra toda autoridad, uniendo la cantidad y la cualidad, que se expandan las ideas y prácticas insurrectas, como semillas de libertad que conviertan en selva al desierto más árido…”

MAURICIO MORALES SIEMPRE PRESENTE…

 

Pubblicato in mauri | Contrassegnato | Commenti disabilitati su (de/it/es) A DOS AÑOS DE LA PARTIDA DE NUESTRO HERMANO MAURICIO MORALES

(es/it) Madrid – Ataque incendiario contra la Facultad de Ciencias Biológicas de la Universidad Complutense

* http://madrid.indymedia.org/node/17375

Esta noche fueron incendiados tres aparatos refrigeradores de un laboratorio de la facultad de Ciencias Biológicas, afectando el incendio a otras partes del laboratorio.

Negamos el progreso y nos enfrentamos a el. Un mundo cada vez más y más artificializado y tecnificado donde apenas queda lugar para la autonomia. Un mundo donde el espacio y el tiempo han sido cuantificados, artificializados y controlados. Un mundo del desarrollo, donde millones de personas mueren todos los años asesinadxs por sus consecuencias, donde el que no está enfermo está triste. Donde la tierra es golpeada, mercantilizada y asesinada. En los laboratorios de universidades y empresas se prepara el “nuevo” desarrollo “sostenible” que nos lleva al abismo. Por eso decidimos atacarlos. También es un aviso a la Complutense para que deje su relación con Novartis (empresa asesina de la tierra y lxs animales)

Contra toda forma de dominación!

Ni biotecnolgia, ni nanotecnologia!

A nuestrxs hermanxs en huelga de hambre en las carceles suizas Billy, Silvia, Marco y Costa, a lxs eco-anarquistas de todo el mundo.

____________________________________________

Madrid – Attacco incendiario contro la Facoltà di Scienze Biologiche della Universidad Complutense

* http://madrid.indymedia.org/node/17375

Questa notte sono stati incendiati tre apparecchi refrigeratori di un laboratorio della facoltà di Scienze Biologiche, con le fiamme che hanno danneggiato anche altre parti del laboratorio.

Neghiamo il progresso e ci scontriamo con esso. Un mondo sempre più artificializzato e tecnicizzato in cui appena c’è posto per l’autonomia. Un mondo in cui lo spazio ed il tempo sono stati quantificati, artificializzati e controllati. Un mondo dello sviluppo, in cui milioni di persone muoiono tutti gli anni assassinati/e per le sue conseguenze, dove chi non è malato è triste. In cui la terra è colpita, mercificata e assassinata. Nei laboratori delle università e delle imprese si prepara il “nuovo” sviluppo “sostenibile” che ci conduce all’abisso. Per questo abbiamo deciso di attaccarli. E’ anche un avvertimento alla Complutense affinché smetta il suo rapporto con Novartis (impresa assassina della terra e degli animali).

Contro qualsiasi forma di dominazione!

Né biotecnologia, né nanotecnologia!

Ai nostri fratelli e sorella in sciopero della fame nelle carceri svizzere Billy, Silvia, Marco e Costa, agli eco-anarchici di tutto il mondo.

 

Pubblicato in azioni dirette | Contrassegnato , , , , | Commenti disabilitati su (es/it) Madrid – Ataque incendiario contra la Facultad de Ciencias Biológicas de la Universidad Complutense

(es/it) Madrid – Reivindicación de ataque incendiario a cajero automático

Comunicado:

La madrugada del 17 colocamos una botella incendiaria con mecha retardada en un cajero automático de Cajamadrid de la Avda. de Badajoz, en pleno barrio burgués de Arturo Escoria.

Una llamarada de solidaridad hacia todos y todas las golpeadas, humilladas y arrestadas en la manifestación del 15M, un recuerdo ardiente para Patricia Heras, madrileña que decidió suicidarse tras haber sido acusada en el montaje del 4F, torturada y encarcelada.

También queremos dedicar esta pequeña acción a los agentes de policía heridos en los disturbios del domingo, esperamos que sufran al menos una parte del dolor y sufrimiento que sentimos nosotros bajo sus porras y sus torturas.

Que sepan que también ellos pueden llorar.

________________________________________________

Madrid – Rivendicazione di un attacco incendiario contro un bancomat

Comunicato:

La notte del 17 abbiamo collocato una bottiglia incendiaria con una miccia come ritardante in un bancomat di Cajamadrid della Avda. de Badajoz, all’interno del barrio borghese di Arturo Escoria.

Una fiammata di solidarietà per tutti e tutte i/le colpiti/e, umiliati/e e fermati/e nella manifestazione del 15M a Madrid, un ardente ricordo per Patricia Heras, madrilena che ha deciso di suicidarsi dopo esser stata accusata per il caso 4F, torturata ed arrestata.

Vogliamo anche dedicare questa piccola azione agli agenti di polizia feriti durante gli scontri di domenica, speriamo che patiscano almeno una parte del dolore e della sofferenza che proviamo noi coi loro manganelli e con le loro torture.

Che sappiano che anch’essi possono piangere.

 

Pubblicato in azioni dirette | Contrassegnato | Commenti disabilitati su (es/it) Madrid – Reivindicación de ataque incendiario a cajero automático