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trad. ParoleArmate
Bristol ha una forte storia e un presente di distruzione di cartelli pubblicitari, e un ammontare di cartelloni tirati giù intorno a Bristol. Nelle ultime settimane abbiamo dato un contributo facendo tre attacchi contro l’industria pubblicitaria.
Abbiamo bruciato un furgone di Clear Channel (una delle più grandi compagnie di pubblicità) a Staple Hill dando fuoco alla parte anteriore e causando l’incendio del motore.
Abbiamo tirato giù un cartellone in Netham Road, tranciando i supporti di legno e tirandolo giù con una fune. Dopo due settimane non è ancora stato ripristinato.
Abbiamo attaccato un secondo cartellone gigante situato in St. Philip’s Causeway scalandolo e tagliando il cartellone su entrambi i lati, sottratto la centralina elettrica, tolta la corrente e tagliati i cavi. Questo spazio è stato “liberato” dalla pubblicità per più di tre giorni.
Questo è per ogni pubblicità che ci ricorda che le donne equivalgono al sesso.
Per ogni pubblicità che crea e sfrutta le nostre insicurezze.
Per ogni pubblicità che da un volto sostenibile all’ecocidio industriale.
Per ogni pubblicità che presenta standard impossibili di mascolinità e femminilità, che sono comunque costrutti ridicoli.
Per ogni pubblicità che sfrutta la gente di colore, mantenendo comunque come standard culturale i bianchi.
Per ogni pubblicità che sprizza felicità per l’ultimo smartphone o soddisfazione per un 4×4.
Vogliamo esporre questo implacabile assalto alla guerra psicologica; una violazione dei nostri sensi cosi completa da non poter trovare rifugio nella gabbia della civilizzazione. I cartelloni forniscono uno specchio nel quale vediamo rifletti i veri valori delle nostre vite nella società capitalista – come consumatori. Il valore al quale siamo venduti insieme ai nostri desideri, corpi e aspirazioni. Una società che riunisce le persone solo per compiere rituali commerciali.
Christos Stratigopoulos è una persona che si è rifiutata di comprare questo sogno tranquillizzante, e che ha scelto invece di riprendersi la sussistenza fuori dalla schiavitù salariale. E’ prigioniero in Grecia, avendo rivendicato una rapina in banca nel 2009. Lo stato sta cercando di impedire il suo ritorno in strada accusandolo adesso di una seconda rapina. Non ti dimentichiamo Christos – nella guerra sociale nessun combattente è da solo.
Rifiutiamo l’identità di consumatori. Vogliamo rompere gli specchi e riscrivere le nostre vite. La realtà attuale non è l’unica che possiamo raggiungere, e tramite la sua distruzione possiamo scoprire il nostro immenso potenziale per la libertà.
Distruggiamo il capitalismo, il patriarcato, la supremazia bianca e lo stato! Lunga vita all’anarchia!
30 Maggio 2012
Abbiamo attaccato la Bristol Conservative Association, poco lontana da Whiteladies Road, perché le sue finestre chiedevano di essere rotte. Abbiamo rotto quelle principali e lanciato vernice. Abbiamo scritto “MERDE” e un segno anarchico sull’ingresso e sul muro cosi da renderne difficile la rimozione.
Questo è un rifiuto di tutti i partiti politici. L’intero sistema deve scomparire.
Marca A o B, Pepsi o Cola, Laburisti o Conservatori, possiamo scegliere qualunque cosa vogliamo basta che sia dentro le linee guide predefinite del capitalismo, dello stato, e del mito della democrazia.
Queste non scelte non ci fermeranno, nonostante i Tories abbiano proposto l’aumento del potere della sorveglianza statale.
Il governo Con-Dem ha tagliato i benefici, criminalizzato lo squatting, tagliato i servizi, rifiutato l’accesso alla “giustizia” e la guerra dei laburisti contro i poveri è aumentata.
Questo non è un gesto riformista, ma un piccolo gesto di rifiuto. I governi hanno dimostrato nel tempo che il loro unico interesse è servire il ricco e non gliene frega nulla del resto di noi. L’unico modo con cui troveremo la vera libertà è attraverso la distruzione dello stato e del capitalismo.