por Grupo de Prisioneros Políticos de la Lucha Callejera
El Zerman Elias fue detenido el día jueves 22 de septiembre tras haber lanzado una bomba molotov contra un carro lanza-gases de la policía antidisturbios. Esta acción esta dentro del contexto de revuelta tras una marcha estudiantil. Zerman es detenido por tres bastardos de carabineros que estaban disfrazados de manifestantes y tras el ataque se dejaron caer sobre el compañero.
Zerman fue interrogado por agentes de “inteligencia” y le preguntaron por personas, invitándolo todo el tiempo a colaborar para salvar su pellejo, pero el compa desprecio el dialogo con los bastardos y guardo silencio sin siquiera dar su nombre.
Recordemos que el Poder hizo hizo mucha alusión al origen del compa, por haber nacido en el territorio dominado por el Estado boliviano. En una clara jugada xenofóbica y racista, difundiendo el mensaje que lxs emigrantes deben estar tranquilxs sino serán encarceladxs y extraditadxs.
El día martes 27 de febrero se realizara el juicio abreviado contra el compa, por los cargos de “desordenes públicos”, “porte de artefacto incendiario” y “daños” contra un carro policial.
El caso de nosotros tres por no tener antecedentes penales anteriores, al momento de ser eventualmente condenados no volveríamos a entrar en la cárcel y quedaríamos en “libertad vigilada” por el tiempo que dure la condena, como es el caso del compa Francisco Moreno.
Lo hemos dicho antes no reconocemos sus tribunales ni sus jueces que nos vengan a sermonear. Estamos orgullosos de los que somos y nunca nos verán besar la bota del arrepentimiento. Podrán dictar condenas para intentar domesticar nuestra voluntad, mas solo perderán el tiempo. Al igual que los ríos en temporadas de lluvias, por mas que intenten controlarlos, el cause desborda todo limite y sigue su curso porque es salvaje.
Hacemos un llamado a la solidaridad internacional, ya que el Poder busca castigar una praxis común que tenemos todxs lxs guerrerxs esparcidxs en el mundo. Formas de solidarizar hay muchas cada individualidad o colectividad vera cual decide empuñar, desde lienzos a rayados y desde la piedra contra la vitrina a el calor de las molotov.
Que nuestro enemigo sepa que nos es tan fácil llegar y juzgar a un compañero y que ninguno se sienta solo. Esa es la invitación, a todxs lxs indomitxs que no conocemos, pero que han sido una grata compañía en estos meses de encierro. Sus textos y gestos que llegan desde tierras lejanas y cercanas son para nosotros fuerza y alegría que nos recuerda que no estamos solos.
Nunca derrotados nunca arrepentidos!
Solidaridad con todxs lxs presxs en guerra!
Fuerza a lxs compañerxs profugxs!
Grupo de Prisioneros Políticos de la Lucha Callejera
Gonzalo Zapata
Cristóbal Franke
Zerman Elias
Pd: Como parte de este llamado a la solidaridad internacional para el martes 7 de febrero, Cristobal y Gonzalo realizaran un ayuno voluntario durante todo el día.
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Appello alla solidarietà internazionale con il compagno Zerman Elias il 7 febbraio
da Grupo de Prisioneros Políticos de la Lucha Callejera
Zerman Elias è stato arrestato giovedì, 22 settembre, dopo aver lanciato una molotov contro un blindato lancia-gas della polizia antisommossa del Cile. L’azione era all’interno del contesto di rivolta, in seguito ad un corteo studentesco. Zerman venne arrestato da tre bastardi dei carabineros, mascherati da manifestanti, che dopo l’attacco si sono avventati sul compagno.
Zerman è stato interrogato da agenti della “intelligence” che gli hanno chiesto dei nomi di altre persone, invitandolo a collaborare per salvarsi la pelle, ma il compagno ha mostrato disprezzo verso un dialogo con i bastardi, è rimasto in silenzio e non ha nemmeno fornito le sue generalità.
Ricordiamo che il Potere ha fatto molte allusioni sulle origini del compagno, essendo nato nel territorio dominato dallo Stato boliviano; in un evidente gioco xenofobo e razzista, diffondendo il messaggio che gli emigranti devono stare tranquilli, altrimenti saranno arrestati ed estradati.
Martedì, 27 febbraio, si svolgerà un processo con rito abbreviato contro il compagno per le accuse di “disordini pubblici”, “porto di ordigno incendiario” e “danneggiamenti” contro un veicolo della polizia.
Per quanto riguarda la situazione giudiziaria di noi 3, per il fatto di non aver precedenti penali, nel caso di una eventuale condanna non torneremo in carcere e resteremo in “libertà vigilata” per il tempo che duri la condanna, come sta accadendo con il caso del compagno Francisco Moreno.
L’abbiamo già detto, noi non riconosciamo i loro tribunali né i loro giudici che ci fanno i sermoni. Siamo orgogliosi di quel che siamo e non ci vedrete mai baciare gli stivali del pentimento. Potete dettare le vostre sentenze per cercare di addomesticare la nostra volontà, ma perderete solo il tempo. Come i fiumi nella stagione delle piogge, quantunque cerchiate di controllarli, il letto deborderà dagli argini e continuerà il suo corso perché è selvaggio.
Rivolgiamo un appello alla solidarietà internazionale, visto che il Potere cerca di punire una prassi comune che abbiamo tutti noi guerrieri sparsi nel mondo. Forme per solidarizzare c’è ne sono molte. Ciascuna individualità o collettività vedrà cosa vorrà impugnare, dagli striscioni agli spray, dalle pietre contro le vetrine al calore delle molotov.
Che il nostro nemico sappia che non è così facile riuscire a processare un compagno e che nessuno si senta solo. Questo è l’invito a tutti gli indomiti che non conosciamo, ma che sono stati una gradevole compagnia in questi mesi di reclusione. I vostri testi e azioni che giungono da terre lontane e vicine sono per noi forza ed allegria che ci ricorda che non siamo soli.
Mai sconfitti mai pentiti!
Solidarietà con tutti i prigionieri in guerra!
Forza ai compagni profughi!
Grupo de Prisioneros Políticos de la Lucha Callejera
Gonzalo Zapata
Cristóbal Franke
Zerman Elias
ps: Come parte di questo appello alla solidarietà internazionale per martedì, 7 febbraio, Cristobal e Gonzalo effettueranno uno sciopero della fame volontario per tutto il giorno.
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