FAI / IRF : Do not say that we are few / Non dite che siamo pochi

Do not say that we are few’

[A verse by Lee Kwang Su, from the statement by theItalian Informal Anarchist Federation

* translated in English by http://en.contrainfo.espiv.net/2011/12/20/greece-poster-about-fai-irf

If the acts are the bullets that tear the flesh out of the capitalist world, then the theoretical foundations, thoughts and feelings are the rabid-firing weapons. Acts not accompanied by the meanings that inspired them are inconsistent moments devoid of the possibility of diffusion and appropriation, while thoughts and ideas not applied in practice result in dull discussions inside cafés and degenerate into another ideological sham. 

On these foundations, rebellious groups and individuals communicated their attacks forming the Informal Anarchist Federation/International Revolutionary Front (FAI/IRF). The anti-authoritarian in-formalistic international network of insurgent groups and autonomous individualities that applies the direct action and sabotage against the State and the Capital but also the opposition of consciousness to every relation of Power, which is inculcated in all the way to the bottom of the social pyramid and translated into petit-bourgeois competition and possessive envy. The FAI connects the attacks and destructions in Italy, UK, Russia, Belgium, Finland, Holland, Chile, Mexico, Argentina, Peru, Bolivia, Indonesia and Greece, orchestrating the polyphony of nighttime explosions in view of the JOINT revolutionary aspirations and the JOINT struggle for freedom, thus creating an ocean of dialectics and communication in the ranks of the anarchists of the action. 

LONG LIVE THE FAI/IRF, LONG LIVE ANARCHY!

* * * 

Non dite che siamo pochi

[Parole di Lee Kwang Su, dal comunicato della Federazione Anarchica Informale Italiana]  

* tradotto in italiano da cenere(at) inventati(dot)org

Se le azioni sono i proiettili che lacerano la carne del mondo capitalista, allora le fondamenta teoriche, i pensieri e le sensazioni sono delle armi a fuoco rapido. Le azioni non accompagnate dai significati che le hanno ispirate sono momenti inconsistenti privi della possibilità di diffusione e appropriazione, mentre pensieri e idee non applicati alla pratica si trasformano in sterili discussioni dentro ai bar e degenerano in un’altra finzione ideologica.

Su queste fondamenta, i gruppi ribelli e le individualità hanno comunicato i loro attacchi formando la Federazione Anarchica Informale/Fronte Rivoluzionario Internazionale (FAI(FRI). Una rete antiautoritaria informale internazionale di gruppi insorgenti e individualità autonome che applicano l’azione diretta e il sabotaggio contro lo Stato e il Capitale ma anche l’opposizione consapevole ad ogni relazione del Potere, che viene inculcata in ogni modo alla base della piramide sociale e convertita nella competizione piccolo-borghese e nell’invidia possessiva. La FAI unisce gli attacchi e le distruzioni in Italia, Gran Bretagna, Russia, Belgio, Finlandia, Olanda, Cile, Messico, Argentina, Perù, Bolivia, Indonesia e Grecia, orchestrando la polifonia delle esplosioni notturne in vista dell’UNIONE delle aspirazioni rivoluzionaria e dell’UNIONE della lotta per la libertà, creando dunque un oceano di dialettiche e comunicazioni tra gli anarchici d’azione.

LUNGA VITA ALLA FAI/FRI, LUNGA VITA ALL’ANARCHIA!

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