# cenere
Nella notte dell’8 Settembre 2011 abbiamo sabotato il distributore di biglietti, i tornelli e la facciata della stazione BART di Glen Park nel sud di San Francisco. Appena siamo stati ispirati dalle azioni degli anarchici di tutto il mondo, speriamo di aver agito come catalizzatori per incitare simili azioni contro lo stato e i suoi apparati di controllo.
La nostra vernice può dispensare slogan e i nostri martelli rompere schermi e obliteratrici. Ci rivolgiamo gli uni con gli altri per cercare il significato e il rifiuto del limitante discorso dei diritti e della libertà di parola come veicolo della nostra rabbia. Comunichiamo ciò adesso per denunciare l’autorità di una società che violentemente ci reprime ogni volta che andiamo fuori dalla linea.
Tutte le polizie sono nemiche. Diciamo questo quando scegliamo di onorare Oscar Grant, Charles Hill e Kenneth Harding combattendo per le nostre vite. La stessa passione per la libertà la si può vedere da Seattle alla Grecia al Cile. Come anarchici capiamo che il controllo sociale dei trasporti esiste in armonia con il rinforzo mortale della desolazione fisica, emotiva e sociale della nostra vita quotidiana. Miriamo ad interrompere questo meccanismo con ogni opportunità possibile.
La polizia e i media parleranno di questo evento come un atto vandalico minore. Alcuni ci condanneranno e diranno che la violenza contro la proprietà scatena la repressione statale, ma noi abbiamo perso la nostra paura. Non cerchiamo approvazione da nessuna autorità e perciò abbandoniamo la smorta struttura della richiesta. Cerchiamo di esplorare la nostra capacità per chiarire le nostre abilità collettive e incoraggiare gli altri a resistere in modi anche più autonomi e incontrollabili. Libertà per gli arrestati di oggi nell’azione di Powell Street. Ci vediamo sulle barricate.
P.S. sostegno entusiasta agli aggressivi portuali di Washington. Restate agguerriti