Grecia – Rivendicazione degli attacchi incendiari del 2/3/2011

* actforfreedomnow

# cenere

Dall’Africa all’America Latina e dall’Asia all’Europa e al Nord America i focolai delle resistenza non solo non si estinguono ma bruciano continuamente. Ciò riguarda i movimenti e le formazioni collettive o meno numerose e le contestazioni individuali dell’esistente”.

Giannis. Dimitrakis

Viviamo in un tempo dove tutto si scioglie. Se negli anni scorsi quelle che potevano offrirci erano la debilitazione consumistica e l’evoluzione sociale, d’ora in poi l’unica promessa è quella di una morte lenta. In un momento dove le crisi economiche diventano sempre più profonde, sempre più parti sociali si radicalizzano e resistono contro l’esistente. La lotta con tutti i mezzi contro lo stato e i padroni si è intensificata. Dalla lotta di Keratea e Lefkimmi, lo sciopero della fame dei 300 lavoratori immigrati, il movimento del “Io non pago”, gli scioperi selvaggi e gli scontri nei centri delle metropoli, il sabotaggio degli obiettivi governativi e statali, dagli incendi all’esplosione di intere strutture del regime per mani di organizzazioni rivoluzionarie.

Lo stato a sua volta aggiorna il suo arsenale legale così come quello materiale e tecnico avendo come obiettivo principale lo sterminio del “nemico interno”. La presenza di idranti e le continue esercitazioni militari per reprimere i cortei perché non possono imporre l’ordine senza nuove leggi terroriste, senza nuove “ghigliottine” per tagliare le teste della parte più militante. L’aggiornamento della banalizzazione attraverso i media, non funziona semplicemente come una diffusione di false notizie. Essa depoliticizza e presenta come semplici criminali i soggetti politici, gli anarchici, i rivoluzionari e i combattenti. Il giro di vite del nemico interno è di grande importanza precisamente perché esso è la “pericolosa” parte social-radicale, è la parte che è cosciente di sé e combatte il moderno totalitarismo. E’ il regolatore del bilancio, la garanzia dell’esistenza e della continuità del capitalismo stesso. Qui le forze antiterroriste – “orgoglio” della polizia greca – prendono il controllo… Creano profili e li diffondono tramite la stampa, attaccano la segretezza delle conversazione telefoniche e trasformano le relazioni d’amicizia in “organizzazioni terroriste”. Le creano, come nel caso di Christos Politis. Precisamente perché non ci sono confini. Il sistema è malato e gli oppositori politici vanno sterminati, e questo lo rende molto chiaro.

Se d’ora in avanti per noi c’è una scommessa, essa è la continuità della lotta. E una parte di essa è la nostra solidarietà ai combattenti imprigionati e ai prigionieri politici. Se la scelta del sabotaggio delle strutture della sovranità è una frattura e un momento aggressivo della guerra sociale-di classe, la solidarietà è quella relazione qualitativa che collega le diverse parti che contribuiscono alla destabilizzazione stessa, le parti che – consapevolmente o no – si muovo contro, molte volte in modo aggressivo, contro le strutture capitalistiche.

Rivendichiamo gli attacchi incendiari di mercoledì 2/3/2011 :

– Eurobank in Ethinikis Antistaseos street a Kesariani

– Tax Offices in Holargos e Eleftherios Venizelos street

– Sedi locali di Nuova Democrazia (partito di destra all’opposizione) in Panagi Tsaldari street nella zona di Tavros.

Dedichiamo le nostre azioni a:

Christos Politis, che è imprigionato senza alcuna prova a causa della sua azione sovversiva così come gli altri 5 accusati per lo stesso caso.

Aris Sirinidis che andrà a processo il 9 Marzo e il cui processo sarà un “programma pilota” per l’uso del DNA nei processi politici.

Solidarietà ai compagni cileni che sono in sciopero della fame per il “caso bombas”.

LIBERTA’ PER TUTTI I COMBATTENTI PRIGIONIERI

ONORE ETERNO A LAMBROS FOUNDAS

Skie(r)s* for the promotion of night-time sabotage

* gioco di parole visto che togliendo la lettera (r) la parola in greco significa ombra

 

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