Italia – “Servizi segreti: l’area insurrezionalista può contare su un centinaio di militanti. Un network europeo lega le varie sigle terroristiche.”

fonte di regime

“”Sono un centinaio i nomi degli anarco-insurrezionalisti sospettati di progettare azioni sovversive. Il movimento usa sigle, nomi e tecniche per confezionare gli ordigni sempre uguali a se stessi. I centri operativi, dove si mette a punto la regia delle azioni, secondo le indagini dell’anti terrorismo, sono localizzate in Sardegna, Toscana e Lazio. In quest’ultima regione si contano almeno due punti di aggregazione: uno nel Viterbese, l’altro ai Castelli Romani. Negli ultimi tempi l’attenzione degli investigatori si è concentrata su una certa effervescenza delle organizzazioni che si richiamano all’anarchia. Massima attenzione è stata dedicata a tentativi di «radicalizzare la lotta» anche rispetto alle proteste studentesche di questi giorni. Secondo investigatori e 007, il momento attuale vede l’universo antagonista «impegnato a individuare piattaforme comuni di contestazione, capaci di facilitare il superamento delle tradizionali frammentazioni, rendendo così più vigoroso il fronte della protesta».

Una strategia che ha portato i primi risultati, scrivono gli analisti, nelle lotte contro la politica dell’immigrazione del governo, che ha visto «l’adesione congiunta delle anime autonome e anarchiche» consentendo la nascita di comitati antirazzisti in cui convivono diverse anime. E giusto un anno fa inviata una busta esplosiva al Cie di Gradisca di Isonzo, fortunatamente senza conseguenze. Nello stesso giorno, 15 dicembre 2009, un attentato fu compiuto contro l’università Bocconi di Milano. Entrambi sono stati infatti rivendicati dalla sigla «Sorelle in armi-gruppo Mauricio Morales», un anarchico cileno morto il 23 maggio del 2009 a Santiago del Cile, ucciso dall’esplosione di un ordigno che aveva nello zaino.

«In linea generale, il quadro informativo e d’analisi delineato dall’intelligence – si legge nell’ultima relazione dei servizi segreti – attesta un innalzamento della minaccia rappresentata dall’anarchia insurrezionale» anche «in una prospettiva di solidarietà internazionale contro quella che viene definita la globalizzazione del dominio». Un scenario che per i nostri 007 «non è da sottovalutare, rendendo ineludibile una serrata azione di vigilanza, il massimo raccordo con le Forze dell’ordine e la più assidua collaborazione internazionale». Necessaria quest’ultima visti i numerosi contatti tra i gruppi insurrezionalisti europei. Un vero network che vede collegati anarchici greci, spagnoli, tedeschi, italiani, francesi e olandesi. I servizi di intelligence hanno sottolineato nel loro rapporto «strategie di accentuato attivismo operativo hanno caratterizzato omologhe componenti europee, prima tra tutte quella greca».

Giusto un mese fa un’organizzazione ellenica, «Cospirazione dei nuclei di fuoco», aveva rivendicato l’invio di 14 pacchi bomba in tutta Europa. Un’offensiva spettacolare per internazionalizzare l’azione nel segno dell’«A» sfruttando la scia degli attentati multipli firmati Al Qaeda compiuti con lo stesso sistema dei pacchi bomba nel mese di ottobre. Resta la conferma degli stretti legami tra «le due sponde d’area» dove in più occasioni, in Grecia, sono stati arrestati militanti italiani coinvolti in scontri con le forze di polizia. In perfetta analogia con quanto accaduto ieri a Roma l’analisi degli 007 che individua le «sortite operative contro target a tema», definite dalle campagne di mobilitazione. E gli attacchi alle ambasciate rientrano nella strategia anti «dominio globale».””

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– $hile: Revelan escaso avance en indagación a nexos de anarquistas en Italia (tratto da latercera.com del 24.12.10)

– CH: Attentat auf die Schweizer Botschaft ist Teil einer ganzen Serie (tratto da bazonline.ch)


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