Tagesanzeiger, lunedì 26 aprile 2010
traduzione: Marco Camenisch
Gli ecologisti militanti d’Italia avevano dell’esplosivo nella
macchina, quando sono stati fermati in un posto di blocco.
Zurigo – I tre arrestati sono secondo il “Sonntagsblick” i due
italiani Costantino Ragusa e Silvia Guerini insieme allo svizzero
Luca Bernasconi, domiciliato in Italia. Walburga Pur, portavoce della
procura federale, non voleva esprimersi sui nomi degli arrestati e
l’obiettivo dell’attentato. Ma confermò che la polizia
cantonale di Zurigo ha fermato due italiani ed uno svizzero
domiciliato in Italia in occasione di una controllo stradale a
Langnau presso Albis. La polizia scoprì dell’esplosivo
nell’auto ed altri oggetti che potrebbero essere usati per compiere
un attentato. Inoltre sarebbe stato ritrovato una rivendicazione che
indicherebbe un attentato pianificato contro la sede di una ditta
internazionale.
La polizia cantonale di Zurigo ha arrestato le tre persone, che
sono rinchiuse in tre diverse carceri svizzere in detenzione
preventiva. Per il caso è ora competente la procura federale.
Investiga «per sospetto di procura, occultamento e trasporto
d’esplosivi» e «tentato pericolo mediante esplosivi».
Costruzione da 90 milioni
L’obiettivo dell’attentato sarebbe il centro di ricerca per nanotecnologia, che
IBM intende gestire insieme all’ETH
a Rüschlikon. Le costruzioni furono iniziate il 2009, le
attività di ricerca dovrebbero iniziare nel 2011.
La nuova costruzione sul terreno della multinazionale del Computer IBM
ha una superficie di 6000 metri quadri. Costa circa 90 milioni di
Franchi, di cui 30 per l’infrastruttura tecnica. La nanotecnologia
(fisica della superficie) è considerata la tecnologia chiave
del 21. secolo ed è la continuazione e un ampliamento della
microtecnologia.
I tre arrestati sono anarchici ed ecologisti disposti all’impiego
della violenza. Il loro arresto fu pubblicato il 17 aprile su una
pagina web anarchica. Appartengono al gruppo Il Silvestre, guidata
dal 33enne Costantino Ragusa. Secondo l’edizione online del
giornale italiano “Corriere della Sera” nel 2006 Ragusa era in
prigione,
quando pubblicò un appello di mobilitazione contro la bio- e
nanotecnologia e la tecnologia nucleare. A più riprese Ragusa
era sotto osservazione della polizia e degli inquirenti italiani. Si
dice che sarebbe stato condannato a vari anni di prigione per una
serie d’attentati incendiari.
Contatti con Camenisch
Secondo il «Sonntagsblick» l’attentato era collegato
ad un incontro d’eco-fanatici europei il 16 e 17 aprile a
Winterthur. La piattaforma d’estrema sinistra Indymedia scrisse
ieri che l’arresto fu eseguito in occasione di «un finto
controllo stradale ». Il gruppo Il Silvestre ha anche contatti
con l’ecoterrorista svizzero marco camenisch. Il grigionese è
in prigione a Regensdorf per l’omicidio di una guardia di confine
svizzera. Così Ragusa e Guerini hanno partecipato fine 2006
insieme a Camenisch allo sciopero della fame per la liberazione del
richiedente d’asilo turco Erdogan, che si trovava ristretto in
attesa d’estradizione.
Anche Novartis nel mirino
In prima pagina finirono in passato gli attentati d’animalisti
presumibilmente inglesi disposti all’impiego della violenza contro
la multinazionale farmaceutica Novartis ed il suo direttore Daniel
Vasella. Così degli ignoti nell’autunno passato diedero alle
fiamme la sua casa di
vacanza nel Tirolo ed a Coira furono profanate delle tombe della
famiglia Vasella. Inoltre, dei collaboratori della Novartis furono
minacciati.