tratto da Klinamen.org, 08.04.10
Sono già trascorsi 4 mesi da quel 15 dicembre in cui hanno
sequestrato la nostra amica e compagna Tamara. Ancora oggi ha
la posta censurata e l’impossibilità di avere colloqui con
estranei alla sua famiglia.
A livello legale, è stata inoltrata una perizia in cui si
analizza il contenuto del pacco e che ne valuta le probabili
conseguenze. La valutazione è positiva per la nostra compagna,
perché nella perizia si afferma che il pacco del quale è
accusata non avrebbe potuto causare gravi danni. Ricordiamo che le
ragioni per cui la nostra compagna si trova attualmente in
carcerazione preventiva sono le dure accuse che ricadono su di lei,
le quali sarebbero smentite da questa nuova perizia.
Il giudice aveva negato tale perizia, per questo si è inoltrato un
ricorso alla Audiencia Provincial (procura provinciale) affinché
Tamara venga posta in libertà condizionale in attesa del
processo, in quanto le ragioni per continuare a tenerla in
carcerazione preventiva si basano solo sull’opinione e sul desiderio
dei suoi sequestratori di mantenerla rinchiusa.
Sia o non sia la
responsabile di quell’invio, noi intendiamo che questo cumulo di
“casualità” siano la causa della lotta
anticarceraria, con tutte quelle persone che in una maniera o in
un’altra subiscono l’abuso del potere. Allo Stato non conviene che ci
siano persone come Tamara che giorno per giorno lottano per mostrare
tutta la merda nascosta dietro le mura delle prigioni. Queste sono le
conseguenze.
Per questo esigiamo la messa in libertà della
nostra compagna. Incoraggiamo tutti a solidarizzare con lei e con
tutti quelli che in questo momento subiscono l’abuso di questo
sistema marcio.
Per la fine delle prigioni!!!
TAMARA LIBERTAD