fonte: Fondazione Roscigna
La notte del 17 gennaio siamo usciti per dimostrare ancora una volta che questa guerra non è terminata, che le nostre azioni non si sono fermate e che continuiamo a provare quella rabbia che trasformiamo in azione ogni volta che decidiamo di mordere il nemico.
Stavolta abbiamo collocato due cariche limitate di dinamite assieme a bulloni sulle vetrate degli uffici di scambio e compra-vendita della imbottigliatrice Femsa, di proprietà della schifosa multinazionale Coca Cola. Tutte le vetrate sono state totalmente distrutte dall’esplosione. L’attentato è stato compiuto nel municipio di Ecatepec (Estado de México).
Coca Cola è una delle multinazionali distruttrici della terra, che contribuisce sempre più all’estinzione di specie animali e che usa il sovra-sfruttamento umano per produrre merci come bevande a spese delle risorse naturali, privatizzate. Coca Cola è una delle multinazionali responsabili dirette del deterioramento ambientale. L’abbiamo visitata noi, i molesti eco anarchici e liberatori, le cellule che hanno deciso di passare all’azione di qualità, con lo sforzo di espandere in una maniera più violenta le nostre azioni di sabotaggio.
Se è vero che il 2008 e il 2009 sono stati anni di espansione qualitativa, adesso nel 2010, anno nuovo, nuove strategie, nuove tattiche, ma c’è lo stesso coraggio quando agiamo.
Quest’azione l’abbiamo dedicata, con tutte le nostre ansie di libertà, ai prigionieri Víctor, Emmanuel, Abraham, Fermín e Socorro di Tijuana. Che la solidarietà diretta si moltiplichi in ogni azione clandestina, per la loro liberazione senza condizioni.
Prepariamo le nostre armi per il vertice del cambiamento climatico!
Colpendo forte e fuggendo!
Frente de Liberación Animal, Frente de Liberación de la Tierra