Solidarietà a Tamara dal Centro di Sterminio di Soto del Real

Tre settimane fa sono venuto a conoscenza, da parte di un compagno, dell’arresto di TAMARA HERNÁNDEZ HERAS. Il 29.12.09 questo compagno/amico mi ha inviato un comunicato emesso da una sua compagna in cui sono riuscito a leggere i dettagli sul suo arresto, l’imputazione e il reato per il quale è indagata.

Se una cosa è certa è che di nuovo questo Stato “democratico” social/fascista pretende, con questo arresto, paralizzare la solidarietà attiva verso i prigionieri, intimidendo le persone che la praticano. Nulla di nuovo sotto il sole.

Ho avuto il privilegio di conoscere Tamara per circa 1 anno attraverso il contatto epistolare ed anche personalmente. Tamara per la sua forma di intendere/esprimere la solidarietà era un “pericolo” per questo Stato nauseabondo (come lo sono tutti gli Stati) e quel “pericolo” doveva essere non solo neutralizzato ma trasformato in “reato”, come purtroppo è avvenuto.

Tamara è una persona molto impegnata verso di noi che subiamo la detenzione/sterminio. Aveva frequenti colloqui con i compagni detenuti, sparsi in tutto l’arcipelago carcerario statale, portandoci e trasmettendoci dai parlatori un raggio di luce, di speranza, di forza e soprattutto di affetto sincero. Mi risulta, e non credo di sbagliarmi, che soffrisse con noi che soffriamo questa piaga come una
dei nostri, ma questo non le impediva di lottare, nella misura delle sue possibilità, contro questo tessuto, prodotto della follia umana (ce ne fossero altre persone come lei) per cercare di minimizzarne gli effetti sulle persone detenute.

Per lei la solidarietà non è uno slogan pubblicitario (tanto di moda in questi tempi). Lei dota tale parola di azione effettiva e di compromesso reale. Ciò nei tempi che corrono significa un “reato”, un reato molto grave. Proprio per questo lei è stata punita/arrestata, oltre ad essere una vittima adeguata per la sua posizione nella lotta contro quest’industria dell’assassinio legalizzato e del sistema che la
legittima e le offre la materia prima: noi prigionieri.

Per concludere, mi resta da dire a tutte e tutti: non lasciatevi intimorire da questa nuova montatura contro questa compagna/amica, altrimenti essi avrebbero raggiunto il loro obiettivo. Quel che è urgente, in questo momento, è che Tamara e la sua famiglia non stiano soli, che giunga ad essi il vostro sostegno, in particolare a Lei. In fin dei conti, qui dentro tale sostegno è fondamentale, quasi un bisogno per proseguire, inoltre Tamara è il meglio di quel che abbiamo.

Alla C.N.A. vi dico che, qualsiasi cosa o azione facciate per a sua liberazione, la appoggerò da qui dentro con gli strumenti di lotta a mia disposizione.

A tutte e tutti gli altri, una riflessione a mo’ di conclusione: si ha bisogno d’altro per passare dalla risposta più o meno prevedibile di fronte a situazioni come questa ad un’altra fase più pregnante e contundente? Penso che il tempo dei dibattiti/comunicati (in definitiva delle parole, anche se necessarie) che esprimono il nostro non esser conformi, debba passare in una fase successiva.
Adesso è il momento in cui parlino l’Ira, la Rabbia e l’Odio, che la lotta contro schifoso Sistema ed i suoi schifosi sostenitori si dotino di forme più estreme. Parafrasando Artemio Zarco in uno dei suoi articoli (“Malditos incompetentes”) “… è l’ora di trasformarci in un vespai umani…”, in caso contrario quando un giorno decideremo di reagire avremo già la corda al collo e sarà troppo tardi.

Contro la violenza delle forze statali, contro le sue carceri e le altre strutture del dominio: Guerra senza soste, senza complessi d’alcun tipo. Questa costante claudicazione deve scomparire, altrimenti dovreste spiegarmi come pensate di cambiare questa situazione (non diciamo di distruggere lo Stato), quel che è certo è che con la stessa ricetta non curiamo il malato.

Un abbraccio di cuore a tutti e tutte. Un abbraccio pieno di forza ed affetto a Tamara.

Juan Carlos Rico Rodríguez.

Mattatoio Statale di Soto del Real, modulo d’isolamento, 1/1/2010.

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Juan Carlos Rico Rodríguez

C.P. Madrid I (Soto del Real) – Módulo 15

Crta. Comarcal 611 Km. 37.6

28770 Soto del Real

Madrid

España

Tamara Hernández Heras

C.P. Brians 1

Dones Carretera de Martorell a Capellades, Km. 23

08635 Sant Esteve Sesrovires

Barcelona – Catalunya

España

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