Cronaca delle perquisizioni cilene dell’11 dicembre

 

Alle 6 di mattina dell’11 dicembre sia i Carabineros che la PDI hanno
sottoposto a perquisizione 4 Centro Sociali Occupati e 2 case
private, a Santiago del Cile. Le perquisizioni sono da inserirsi
all’interno delle indagini sugli attentati esplosivi.

Il Centro Social Okupado y Biblioteca Sacco y Vanzetti,
nel centro della capitale, è stato perquisito da una squadra
militarizzata della Policía de Investigaciones (armata di
mitra, fucili ed armi corte). I compagni hanno resistito e si sono
scontrati con gli sbirri. 4 compagni sono stati arrestati e
trasferiti alla BIPE (Brigada de Investigaciones Policiales
Especiales) per aggressione a pubblico ufficiale. Dal CSO sono stati
sequestrati: bici, cellulari, libri, pennini, hard disk, ecc.

Contemporaneamente è stata perquisita La
Okupa La Idea
, nel centro della capitale, ed è la terza volta in pochi mesi.
Ad agire sono stati i Carabineros del GOPE (Grupo de Operaciones
Policiales Especiales), delle Fuerzas Especiales e del Labocar
(Departamento de Criminalística), tutti pesantemente armati.
Da La Idea hanno sequestrato pennini, hard disk, bici, propaganda,
ecc… Non risulta ci siano stati arresti in questo posto.

Sempre nel centro di Santiago è stata perquisita La
Okupa La Crota,
provvista
anche di una biblioteca chiamata Centro de Documentación
Anarkista Itinerante. Sul posto sono entrati agenti dei Carabineros
(GOPE, Labocar, Fuerzas Especiales e agenti in borghese), puntando
mitra e pistole. I compagni hanno difeso il posto. 5 di essi sono
stati arrestati per lesioni ai carabineros e trasferiti al 33°
commissariato di Ñuñoa. Dal luogo occupato gli agenti
hanno sequestrato bici, cd, pennini, documenti di ricerca,
propaganda, hard disk, cellulari, ecc.

La quarta perquisizione ai danni de La Okupa El Hogar,
nel comune del Bosque, realizzata dai Carabineros (GOPE, Labocar,
Fuerzas Especiales e agenti in borghese); anche qui sequestrato
diverso materiale.

Le due case perquisite si trovano nei comuni di Recoleta e di Macul.

12 sono i compagni arrestati
dal potere, in una visibile manovra di frustrazione nel non riuscire
ad ottenere risultati nel “Caso Bombas”.

A rompere, liberare, incollare, verniciare, lanciar sassi, incendiare,
detonare e comunicare… che l’offensiva e la vendetta si espandano
come la peste nera e che rimbombi nelle loro orecchie, perché
se toccano uno dei noi toccano tutti noi!

fonte:
Liberaci
ón Total, sempre su questo sito cileno: foto e video delle perquisizioni.

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