In un lungo comunicato dell’associazione Zainuco di Neuquén si denunciano una serie di vessazioni ai danni dei reclusi nel carcere della Unidad de Detención Penal 11. Non solo, ma in due diverse circostanze i carcerieri sono passati alle vie di fatto ed hanno pestato Marcelo e Freddy, quest’ultimo è stato addirittura denunciato per il possesso di un’arma da taglio, stranamente non rilevata durante due perquisizioni degli squadroni antisommossa.
L’8 settembre i carcerieri hanno fatto irruzione all’interno del 2° padiglione sparando pallottole di gomma e gas lacrimogeni per un’ora. In seguito li hanno portati all’aria e lì, ammanettati, sono stati pestati vigliaccamente. Marcelo Villarroel ha subito la frattura di una costa e sino ad oggi non è stato visitato da nessun medico.
La notte di domenica 20 settembre, lo stesso gruppo speciale di carcerieri reprime il 3° padiglione ed approfittano dell’occasione per irrompere anche nel 5° e 1° padiglione, lanciando gas lacrimogeni nelle celle. in seguito portano i reclusi all’aria e li pestano alla grande.
I detenuti denunciano il pestaggio la mattinata del 21 e per questo il corpo speciale irrompe
nuovamente nel 1° padiglione in serata, procedendo a pestare i reclusi, tra questi Freddy Fuentevilla. Il compagno cileno ha una contusione in un occhio e lesioni su tutto il corpo. Non solo, ma adesso avrebbero trovato un’arma da taglio nascosta nel suo materasso e per questo rischia un nuovo procedimento penale. Arma da taglio non trovata nelle precedenti irruzioni e perquisizioni!
Da ricordare che Freddy e Marcelo hanno ormai scontato la metà della pena argentina e rischiano, da un momento all’altro, di essere estradati in Cile dove verrebbero processati per una rapina terminata con la morte di un sottufficiale dei carabineros. I due compagni lottano per il riconoscimento del rifugio politico in Argentina.
No all’espulsione
No all’estradizione
Rifugio politico in Argentina per Freddy e Marcelo