testo originale: libertadalos14a.blogspot.com
“(…) Si tratta di quello spirito combattivo
senza il quale perfino gli anarchici si lasciano addomesticare
e vanno a parare, in questa o quell’altra maniera nel pantano del legalismo…
È stupido, per avere salva la vita, distruggere le ragioni per vivere”
– Errico Malatesta, “L’Agitazione” 1901
In questo “Caso Bombas” l’obiettivo è annichilirci, ciò che si persegue non è una filosofia pietrificata nel passato, perché le idee senza la pratica non sono pericolose, quello che il potere cerca di giudicare è una certa forma di affrontare la vita, e senza voler sembrare pretenzioso, oggi come secoli fa, quello che lo stato pretende giudicare è la potenziale minaccia dell’Anarchia, questo è uno degli inevitabili scontri tra due forze opposte.
Questa lettera è un appello a combattere il letargo delle parole, a non sottomettersi alle decisioni delle devote e obbedienti pecore, questo è un appello ad ascoltare i propri istinti, a che risorgano in forme immense le proprie convinzioni, perché ogni colpo rafforzi il tempio di rabbia e la inestinguibile volontà ribelle si faccia carne e fuoco.
I vostri gesti solidali annientano i muri, aprono le sbarre, le vostra grida anonime si fanno sentire come tuoni strepitosi.
In questa settimana di “Agitacion y Propaganda” (del 14 al 21 aprile) desidero inviare i miei rispetti a tutti i prigionieri in guerra del pianeta, a loro che comprendono che le celle non sono grotte di congelamento rivoluzionario, bensì un altro posto dove scontrarsi con l’autorità.
Che il mio ghigno complice arrivi a tutti gli irriducibili nemici del potere.
Che i fratelli e le sorelle che volano liberi sappiano che non li dimentico, che le loro ali si aprano lontano dalle prigioni.
coraggio compagni/e
Fuerza a todas y todos.
Por la Anarquía Viva, seguiré gritando; ¡Que Viva La Anarquía!
Viejo Loco, Rebelde Anárquico en Huelga de Hambre.
dalle Radici Indomite del Sudamerica.
13 de Abril 2011