23 novembre, Culmine / traduzione: Fenrir
Comunicato:
La società moderna è stata manipolato dalla classe politica in maniera eccezionale, mai si è raggiunto un livello così alto di accettazione come è quello dei cittadini di oggi di fronte alle regole emesse dai governanti e dai potenti che dominano il mondo. Poiché attraverso il terrorismo di stato è stato dimostrato che la ribellione viene punita con la reclusione, la tortura, l’omicidio o il rapimento, i soggetti non mostrano segni di voler cambiare nulla fino a quando un movimento di massa non gli garantisca il mantenimento della poca libertà che già avevano. Quasi nessuno ormai è sorpreso dal controllo esercitato dai governanti sul popolo con il posizionamento di telecamere in tutti gli angoli della città, perché sono stati convinti che sia necessario il “male minore” della restrizione di movimento piuttosto che il “male maggiore” che potrebbe causare all’ordine esistente la possibilità di scelta di dove ognuno possa muoversi e perché.
Tutto questo non è niente paragonata alla violenza quotidiana di dover tollerare le imposizioni di chi ha il potere e il diritto di decidere sulle nostre vite. Per coloro che non sono d’accordo su quello che si è ottenuto attraverso il contratto sociale si offrono prodotti che aiutano nella distrazione dalle questioni importanti della vita, come le sostanze chimiche e/o la tecnologia. Le aziende vendono strumenti che rendono più semplici i lavori che siamo obbligati a fare, così da porre come priorità l’efficacia e l’efficienza nella produzione dei beni. In questo modo la maggior parte dei problemi si aggravano per le stesse cause che li hanno creati, e che loro hanno tentato di mascherare con soluzioni di facciata o temporanee.
Il nostro proposito può essere politico come anche sociale, visto da un orizzonte lontano e vuoto, dove si incontrano i fronti che fanno della lotta un sacrificio per la causa di qualche popolo o in nome di una libertà delimitata dalla civilizzazione che ci ha educato, ma non lo è. Chiaro che la nostra proposta di principi può costituire una proposta generalizzata da prendere in considerazione dalla società, ma questo non ci interessa. Visto come sta la situazione e vedendo il cammino preso dalle persone, non abbiamo fiducia in un cambiamento profondo e radicale, in effetti siamo più convinti che tutto si sta dirigendo verso la distruzione irrimediabile della Terra.
E siamo ottimisti, se no crederemmo alle favole e ci saremmo rassegnati, da qualche parte, facendo cose che ci fanno dimenticare le sofferenze di questo sistema. Crediamo che esista una possibilità di reazione agli assalti della stupidità umana attuale, e questa consiste nell’azione diretta contro le autorità in ogni loro forma. Così come il poliziotto che giustifica la sua posizione e le sue azioni con la necessità di avere denaro per dare da mangiare ai suoi figli, il borghese non fa che inventare scuse che sostengano la sua vita miserabile che va a discapito di altri lavoratori.
E andando più in basso nella scala sociale troviamo il semplice essere umano che interpreta modestamente queste modalità della vita moderna per consuetudine, tradizione e per essere incluso socialmente in questo mondo marcio.
Seguendo l’interesse individuale di pochi incontrollati, che in molte parti di questa città non vogliono seguire la mandria di gente comune, portiamo il messaggio a tutti coloro che si prendono il tempo di leggere le nostre parole, che gli attacchi incendiari di automobili, in particolare quelle che si presentano in migliori condizioni, sono ancora in corso senza sosta. Per citare solo alcune azioni ci assumiamo la responsabilità per l’incendio di un SUV di lusso a Villa Ortuzar, un altro a Villa Parque, e un altro a Villa Devoto, come anche di auto di lusso nella ipersorvegliata da vigilanza privata di Villa Parque, e di una mercedes a Villa Devoto.
L’impegno assunto è con le nostre stesse idee di libertà, che manifestiamo con le azioni in difesa della Terra e attaccando gli strumenti che rendono possibile lo sviluppo della produzione di questo sistema di lavoro manuale e intellettuale. E a proposito di lavoro, tenendo in considerazione che si tratta di schiavitù, siamo consapevoli che a diversi livelli di privilegi tutti i partecipanti di questo sistema sono schiavi, che vogliano esserlo o meno, perché in qualche modo verranno danneggiati, prima o dopo, dalla distruzione del luogo in cui vivono.
Consideriamo opportuna la formazione di una Federazione Anarchica Informale per comunicare tra compagni.
Amigxs de la Tierra / FAI