Solidarietà con Christos Stratigopoulos – Crisi significa guerra

fonte: Assemblea di Solidarietà agli Imprigionati e ai Combattenti Accusati

traduzione: tomo

Guerra sociale e di classe

Lo stato e il capitale, cercando di imporre la pace sociale di questi giorni di guerra che stiamo vivendo, reprime le lotte sociali, accusa ed imprigiona coloro che combattono.

L’anarchico Christos Stratigopoulos è in prigione per essersi dichiarato responsabile di una rapina ad una banca a Trikala nell’ottobre 2009. Dal luglio 2011 sarebbe dovuto riuscire ad avere un rilascio temporaneo (dalla prigione) e qualche mese dopo sarebbe stato liberato.

Ma gli sbirri e i giudici, hanno esteso il suo imprigionamento cercando di attribuirgli un’altra rapina ad una banca in Cephalonia nel luglio 2009.

Nel caso di Christos lo stato prova, con false accuse, ad arrangiare un altro caso di repressione contro i rivoluzionari.

Gli accusatori con una falsa prova e seducenti testimoni di prospettiva e fantasiosi sbirri, hanno provato a distruggerlo fisicamente e socialmente.

Questa solida tattica dello stato cerca di imporre paura tramite l’imprigionamento esemplare di chiunque lotti, prevenendo la nostra massiccia partecipazione in ogni forma della lotta sociale che evolve in un conflitto sociale – di classe.

Dionysios Manolatos, residente di Cephalonia, o spinto dal diventare coscientemente un ruffiano o per provare ad avere qualche beneficio personale, è diventato un falso testimone della polizia.

Il giovane sbirro Sokratis Markatos, cercando di scalare la gerarchia del suo lavoro si è accanito, dal momento che ha falsificato la prova e l’ha consegnata alla stampa locale così da ricevere medaglie e da liberarsi dall’impenetrabile caso.

NON CI SPAVENTANO, CI RENDONO FURIOSI.

LA SOLIDARIETA’ E’ LA NOSTRA ARMA.

NESSUNO DEI NOSTRI COMPAGNI OSTAGGIO DELLO STATO.

I CRIMINALI SONO I BANCHIERI E I CAPITALISTI.

LIBERTA’ A CHRISTOS STRATIGOPOULOS

Assemblea di Solidarietà agli Imprigionati e ai Combattenti Accusati

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