Un abrazo fraternal desde Chillán
originale in spagnolo grupodeapoyoamono
Il compagno Cristóbal è tornato nello stesso piano e nella stessa cella in cui si trovava prima del pestaggio.
Dopo 5 giorni in cella d’isolamento, possiamo dire che il compagno ha ricevuto gesti di solidarietà da parte degli altri detenuti. Per questo, sta bene, si sta recuperando, fermo e con le convinzioni intatte nonostante la condivisione della quotidianità con i miserabili in uniforme.
I carcerieri annunciano che hanno avviato un procedimento interno per il pestaggio, per cercare ed identificare -si suppone- i carcerieri responsabili.
Come se in un carcere di massima sicurezza con decine di telecamere nel corridoio non sappiano immediatamente chi sia stato.
Il Mono è tornato al regime “normale” di massima sicurezza, cioè ha diritto all’aria, ai colloqui ed ai pacchi.
La situazione non termina solo con la fine dell’isolamento, nemmeno con qualche improbabile o inesistente “punizione” dei carcerieri da parte della stessa istituzione; bensì ha a che vedere con la capacità di far sentire il nostro appoggio ai nostri compagni prigionieri e con i carcerieri che sappiano che essi non sono soli e che con essi non possono fare quel che vogliono.
Sono i gesti di appoggio quelli che non devono cessare!
Ad agitare e solidarizzare con tutti i compagni e le compagne prigionieri/e!
Grupo de Apoyo a Mono