Dichiarazione dei tre prigionieri membri di Lotta Rivoluzionaria sul processo del 5 ottobre

* actforfreedomnow

# cenere

Comunicato scritto dai tre prigionieri membri di Lotta Rivoluzionaria riguardo al processo dell’organizzazione che inizierà il 5 ottobre 2011

Il processo dell’organizzazione Lotta Rivoluzionaria, che inizierà il 5 ottobre, è la continuazione dell’attacco repressivo dello Stato iniziato nell’aprile 2010 con i nostri arresti ai danni dell’organizzazione Lotta Rivoluzionaria e ovviamente dei combattenti coinvolti in essa.

Lo scopo principale degli arresti, del processo e anche delle condanne a molti anni di prigione che verranno decise dalla Corte Speciale, è quello di rendere lo Stato capace di eliminare la minaccia politica di Lotta Rivoluzionaria, fiaccare la nostra volontà di lottare, far si che ogni combattente e persona che resiste pensi che la scelta politica della lotta armata sia senza speranza, irrealistica e senza prospettive.

Per lo Stato la sfida è di sconfiggere politicamente Lotta Rivoluzionaria, di sconfiggere noi, che partecipiamo ad Essa, di sconfiggere la lotta armata e in prospettiva di fiaccare ogni desiderio di organizzare un contrattacco armato proletario contro il regime e il suo tentativo di sovversione ed ogni desiderio di un tentativo rivoluzionario armato. Sia l’azione di Lotta Rivoluzionaria e la politica repressiva contro di essa sono inseparabili dall’esistente contesto storico, la persecuzione, l’imprigionamento, il processo e le nostre condanne riguardano l’eliminazione di una forza politica che ha avuto e continua ad avere come sua strategia la svalutazione dei piani delle élite economiche e politiche intenzionate a distruggere finanziariamente la maggioranza della società in nome dell’uscita dalle crisi del sistema.

La protezione dello stato economico e politico dalla minaccia come quella di Lotta Rivoluzionaria e l’assicurazione tramite la repressione che nessun tentativo armato rivoluzionario contro di esso avverrà, è diventata particolarmente urgente adesso che lo stato greco sta per annunciare la sua finale bancarotta mentre l’agire del governo greco, FMI, BCE e la UE sta conducendo il paese sempre più nella più brutale forma di sfruttamento e oppressione che questo paese ha visto dalla seconda guerra mondiale.

Come parte dell’attacco a Lotta Rivoluzionaria, l’arresto e la cattura dei membri dell’organizzazione, i compagni V. Stathopoulos, S. Nikitipoilos e C. Kortesis, che saranno processati insieme a noi, sono stati anche arrestati, mentre il compagno K. Katsenas è ancora latitante.

Cosi come per i quattro compagni, che non sono coinvolti nell’organizzazione, lo stato ha cercato di allargare il cerchio di combattenti in ostaggio tramite le indagini di massa nell’ottobre 2010. Allo stesso momento hanno inserito la compagna di K. Gournas, Marie Beracha, che sarà processata insieme a noi il 5 ottobre. Lo stato l’ha coinvolta, in modo da tentare di colpire personalmente il compagno K. Gournas, e abbattere il suo desiderio di resistere e dunque colpire l’organizzazione stessa.

Nonostante il fatto che la mossa delle indagini di massa è stata improduttiva nei termini di ulteriori persecuzioni, è stata sicuramente un’opportunità di esercitare ulteriore pressione su di noi, visto che l’intimidazione di un grande numero di compagni, ha mirato al nostro isolamento politico dal movimento politico al quale apparteniamo.

Più che altro, il nostro isolamento politico è sempre un obiettivo dello stato visto che è una condizione necessaria per ottenere il risultato finale nella guerra condotta contro di noi : il nostro sterminio politico.

Come risultato, l’attacco a Lotta Rivoluzionaria può essere anche interpretato come il continuare a perseguire altri compagni e a prendere di mira la maggior parte delle relazioni politiche e interpersonali all’interno del movimento anarchico, mentre il tentativo più ampio di intimidire chiunque resiste è sempre un obiettivo di ogni attacco punitivo.

Durante il nostro processo, come membri di Lotta Rivoluzionaria che hanno rivendicato la propria partecipazione nell’organizzazione, possiamo solo avere la lotta armata come nostro punto principale e centrale di riferimento.

Il nostro processo sarà un campo di scontro politico con lo stato e il capitale; sarà un passo politico per difendere l’azione e le posizioni della nostra organizzazione, dove dichiareremo che la lotta armata è una parte integrante del movimento rivoluzionario di lotta e rivoluzione sociale. La lotta armata è più indicata e necessaria che mai, specialmente sotto le correnti condizioni di crisi economiche e moderno totalitarismo che sperimentiamo dopo l’assoggettamento della gente sotto l’autorità delle elite finanziarie internazionali che violentemente hanno imposto i termini della troika, Fmi, Bce e Ue.

Difenderemo, come abbiamo già fatto, il compagno L. Foundas, membro dell’organizzazione ucciso in una sparatoria con i poliziotti durante un’azione preparatoria dell’organizzazione in vista di un attacco contro il regime, un attacco in accordo con la strategia di Lotta Rivoluzionaria così come lo scontro con l’attuale giunta del capitale e dello stato.

Come membri di Lotta Rivoluzionaria siamo impegnati nel promuovere le visioni e le opinioni dell’organizzazione dalla prigione e lo faremo anche in aula.

L’azione e l’obiettivo di Lotta Rivoluzionaria è associata con la lotta contro la globalizzazione neoliberale, con una strategia e una prospettiva che vede le attuali crisi economiche e il conseguente invalidamento del sistema economico e politico negli occhi della maggioranza sociale, come un’opportunità unica di promuovere il rovesciamento del capitalismo e dello stato.

Tutto ciò, che abbiamo menzionato in precedenza nei testi che abbiamo diffuso dalla prigione, emergerà nel nostro imminente processo.

All’interno del contesto della nostra azione politica abbiamo fatto un appello solidale internazionale, coinvolgendo come testimoni politici al nostro processo i compagni che hanno precedentemente lottato tra le fila della lotta armata sotto differenti condizioni economiche, politiche e sociali e che sono rimasti risoluti e impenitenti riguardo alle loro scelte e che difendono le loro lotte, pagando per esse con molti anni in prigione.

Il nostro fine è di evidenziare la continuità della lotta armata tramite una panoramica storica della guerriglia, per evidenziare la necessità e l’opportunità della lotta armata come strumento necessario del movimento rivoluzionario, per evidenziare che la lotta per la libertà e la rivoluzione non si ferma.

Crediamo inoltre che ci sia una necessità imperante di organizzare un movimento rivoluzionario internazionale. Molto importante per il nostro processo è anche una dichiarazione di solidarietà dalle testimonianze dei nostri compagni del movimento anarchico che, impegnati ad agire in altre forme di lotta, tramite le loro parole affermino l’unità e la diversità della lotta per rovesciare il potere, annullando il dilemma del tipo “legalità o illegalità” o “lotta di massa e lotta armata”. Dopo tutto, veniamo dal movimento anarchico e abbiamo diversi anni di esperienza nella partecipazione ad eventi di massa, cortei, squat; negli scontri di strada e nelle assemblee, così come, alcuni di noi, hanno partecipato in collettivi e gruppi.

[Miriamo anche a sottolineare] le proposte di Lotta Rivoluzionaria come la distruzione dello stato e il bisogno imperante di autorganizzazione sociale e autogestione, come detto dalle dichiarazioni dell’organizzazione tramite i testi scritti in prigione, venute fuori dal tradizionale movimento anarchico.

Per noi, la lotta armata è un piano strategico d’attacco contro la sovranità pur perseguendo la possibilità di un indirizzo sociale, mirando sempre ad affilare la guerra sociale e di classe contro stato e capitale, la propaganda del contrattacco armato proletario per rovesciare il sistema, e la rivoluzione sociale.

Infine, per sottolineare che non solo i nostri arresti e la detenzione non ci hanno influenzato, come speravano i nostri aguzzini, bensì siamo più forti che mai.

Inoltre, in questa battaglia politica che daremo in aula e nonostante gli anni di prigione che ci verranno imposti dalle pedine del regime, alla fine siamo gli unici che ne usciremo vittoriosi.

I membri di Lotta Rivoluzionaria

Pola Roupa, Kostas Gournas, Nikos Maziotis

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trad. in inglese: ”kim”/sysiphus/actforfreedomnow!

 

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