fonte: piemonte.indymedia.org / by repubblica
Ordigno contro un’auto della società Rete Ferroviaria Italiana a Sampierdarena. Una bomba rudimentale simile era stata utilizzata un anno fa contro un camper della Polmare, e sempre un ordigno della stessa fattura non era esploso alcuni mesi prima sotto un traliccio al Righi. Gli inquirenti sospettano che la bomba contro le Ferrovie sia ispirata dalla battaglia dei No Tav
Ordigno contro un’auto della società Rete Ferroviaria Italiana a Sampierdarena riaccende l’allarme anarchico in città. Una bomba rudimentale simile era stata utilizzata esattamente un anno fa nella zona di Ponte dei Mille per tentare di bruciare un camper attrezzato della Polmare, e sempre un ordigno della stessa fattura non era esploso alcuni mesi prima sotto un traliccio dell’energia al Righi.
In attesa di una rivendicazione, gli inquirenti sospettano che la bomba contro le Ferrovie sia ispirata dalla battaglia dei No Tav. L’episodio scoperto da un tecnico in un’area delle ferrovie nei pressi del Polcevera, parallela a via Fillak. Sotto un’auto di servizio di Rfi, parcheggiata in quel punto da circa una settimana, è stata notata una borsa sportiva. Al suo interno c’era una bottiglia con l’etichetta della candeggina piena però di benzina. In cima un innesco di “diavolina”, il materiale per accendere caminetti e barbecue. Alcune mattonelle erano state avvolte nel nastro isolante e gli attentatori lo avevano acceso usandolo come miccia. La fiamma si è però spenta e l’ordigno non è esploso.
(genova, 2 settembre 2011)