Galizia – Sabotaggi contro l’Alta Velocità

* thisisourjob

# cenere

Alla vigilia di San Giovanni (23 giugno), una scavatrice, un bulldozer, un’autocisterna e una betoniera sono state bruciate a Reboredo nella provincia di A Coruña. Tutte e quattro le macchine erano situate in un cantiere della ferrovia ad alta velocità (AVE). Il fuoco (che è divampato tra l’1.30 e le 3, secondo quanto riportato dai media borghesi) è durato fino alle 5.30, ed è stato spento solo dopo l’intervento di un contingente dei pompieri di Vigo e di un’unità mobile del Redondela Municipal Rapid Intervention Groups (Grumir).

Le macchine appartenevano a Excavaciones Roberto, che è coinvolta nella joint venture (UTE) formata da Vias y Construcciones e Corsàn Isolux. Quest’ultimo è co-proprietario del cantiere AVE in costruzione.

Tra le tre agenzie che hanno parlato dell’evento (Europa Press, La voz de Galicia, Faro de Vigo), solo La voz de Galicia ha menzionato un altro attacco (connesso al sabotaggio del cantiere) che ha avuto luogo nello stesso momento in Calle Cimadevila a Boiro, sempre situato a A Coruña. Lì, due bottiglie di coca cola riempite con acido nitrico e fogli d’alluminio sono esplose davanti all’abitazione di Roberto Dieste, proprietario di Excavaciones Roberto e le macchine del cantiere bersaglio del sabotaggio. Nessun danno è stato causato a causa del basso potenziale esplosivo dei dispositivi.

Diste ha definito gli attacchi “crimini raccapriccianti” che hanno causato circa 100000 euro di danno (le macchine sabotate, vecchie di 5 o 6 anni, dovranno essere rimpiazzate con quelle nuove dal costo di 100/150 mila euro ciascuna), mentre la polizia nazionale ha già aperto un’indagine nel tentativo di catturare gli esecutori.

Nessuno ha rivendicato gli attacchi contro le macchine del cantiere o contro l’abitazione di Dieste, ma alcuni media si sono presi la libertà di piazzare le proprie scommesse. Europa Press ha riferito di presunte dichiarazioni di polizia che parlano di lavoratori arrabbiati a causa di dispute lavorative come motivo principale degli attacchi, con il gruppo separatista Resistencia Galega a seguirli da vicino nella lista dei sospettati. Comunque, è importante ricordare che i cantieri AVE in Galizia sono stati sabotati in numerose occasioni negli ultimi anni, come evidenzia l’incendio del 2008 – rivendicato dai membri di Resistencia Galega, che hanno scritto con la vernice il nome del gruppo su un muro vicino – che ha distrutto una gru a Santa Lucia nell’area di Santiago de Compostela.

Nel frattempo, La voz de Galicia sta puntando al “branco di vandali” di Resistencia Galega come probabili colpevoli, rifiutando le dispute lavorative come possibile movente.

Riguardo ai tentativi di media e polizia di collegare gli attacchi ai gruppi separatisti radicali, Diste ha detto di avere “buone relazioni con chiunque” e che non “si è mai immischiato con la politica”. Ha rifiutato inoltre la possibilità che alcuni lavoratori possano vendicarsi contro la sua compagnia.

In ogni caso, non è il primo avvertimento che Dieste riceve. Secondo alcuni articoli dello stesso periodo dell’anno scorso (circa il 17 Giugno), un’autocisterna di sua proprietà esplose dopo essere stata bruciata in un cantiere di appartamenti piccoli-borghesi a Santiago de Compostela. L’attacco fu rivendicato dai Commandos Antiautoritari contro Stato-Capitale. Non si sa se tutti questi attacchi separati siano connessi.

 

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