Grecia – Lettera di Christoforos Kortesis

* actforfreedomnow

# cenere

In merito alla decisione giudiziaria senza precedenti della mia (re) incarcerazione.

La libertà e la dignità come terreno per contenere i giochi di potere o alternativamente … colpo di stato giudiziario nella moderna democrazia (giunta?)

Un anno dopo il mio arresto cinematografico e la mia carcerazione con l’accusa di aver partecipato all’organizzazione Lotta Rivoluzionaria e ad ogni sua azione, senza stravaganze e rulli di tamburo è arrivato il mio rilascio con decisione unanime dei giudici della corte d’appello di Atene (6/4/2011). Una decisione che secondo me riporta il caso alle sue reali proporzioni (completa mancanza di prove contro di me), visto l’iniziale approccio cinematografico poliziesco-giuridico.

Dall’inizio ho negato le accuse contro di me, affrontando una persecuzione che ha come fondamenta la mia azione sovversiva, le mie relazioni con compagni e amici, il mio rifiuto di accettare la logica della condanna di ogni pratica rivoluzionaria, e infine l’intenzione delle autorità di creare una “zona morta” intorno ai compagni che danno concretezza alla loro scelta di andare contro il regime con la pratica della guerriglia urbana.

Essendo “libero” giusto per un mese, sono stato informato per caso che la pubblica accusa della Corte Suprema aveva chiesto, senza neanche notificarlo a me o ai miei avvocati, di annullare la decisione con la quale ero stato rilasciato, perché essa non fa menzione delle prove concrete della mia vita, dalle quali risulta che … Io non sono pericoloso o un sospetto che può recare altri (?) danni. Il fatto che essi non si sono mai preoccupati di giustificare il preciso opposto, perché, c’è da dire, io sono stato imprigionato fin dall’inizio, immagino sia normale … Nel modo migliore, Mr Ioannis Tendes, pubblica accusa della Corte Suprema conferma la mia percezione che il mio coinvolgimento nel caso va oltre il suo carattere penale e mostra il suo vero carattere : con ogni mezzo (“formale” o “irregolare”) una persecuzione politica di un oppositore del loro regime.

La Corte Suprema, volentieri, e dopo aver rifiutato la mia richiesta di essere presente all’udienza, con una mossa senza precedenti nelle cronache giudiziarie, ha cancellato la sua decisione (19/5/2011) di rilasciarmi e ha chiesto al concilio di decidere nuovamente sul mio destino. In altre parole, quando le decisioni dei loro stessi concili non sono abbastanza buone per loro, tanto peggio per le…decisioni.

Nella loro fretta di rinchiudermi nuovamente in prigione, “hanno dimenticato” cosa dice chiaramente la loro legge: che la decisione è irrevocabile, sono passati 12 mesi dall’inizio della mia detenzione temporanea, nessun concilio ha alcuna giurisdizione sulla questione ormai. Semplicemente essi hanno chiesto di trovare una “soluzione legale” che mi rimanderà in prigione. E’ ovvio che la decisione del concilio di rilasciarmi per me era stata per loro inaspettata quanto fastidiosa, visto che minacciava allo stesso tempo l’intera montatura delle persecuzioni riguardanti l’organizzazione Lotta Rivoluzionaria.

E come abbiamo detto… la giustizia gli permette di essere “indipendenti” quando le decisioni piacciono ai “superiori” (dentro e fuori i confini) o al limite quando esse non causano problemi e non scombinano i piani polizieschi. E questa volta il messaggio è il tentativo di agire alle spalle della gente, la cui libertà diventa un terreno per contenere “i giochi del potere”. Fatemi indovinare come un ordine “superiore” di reimprigionarmi non influenzerà i giudici “imparziali” che mi giudicheranno presto.

Non aspettandomi niente di meglio dalle persone che da anarchico considero i miei nemici politici, resto nella battaglia che da sempre ha contraddistinto la mia vita…

Christoforos Kortesis

 

Questa voce è stata pubblicata in presxs e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.