Gli ambienti anarchici dell’area di Firenze e quelli dell’area tra Pisa e Livorno sono passati al setaccio in questi giorni da un puntiglioso lavoro d’archivio degli investigatori di carabinieri e polizia. E’ quanto emerge dall’inchiesta, coordinata dalla procura di Firenze, sulla busta esplosiva scoppiata a Livorno nella caserma della Folgore il 31 marzo scorso, attentato che ha causato il grave ferimento del tenente colonnello Alessandro Albamonte.
In particolare, secondo quanto si apprende, sarebbero all’attenzione degli investigatori sia documenti e materiali emersi da alcuni processi in Toscana, sia i risultati di inchieste in corso su azioni messe in atto a firma anarchica negli ultimi tempi, specie a Firenze.
E’ il caso, per esempio, delle minacce e degli insulti contenuti in volantini abusivi trovati affissi di recente su muri di Firenze contro il procuratore capo Giuseppe Quattrocchi, la pm Angela Pietroiusti, il gip del tribunale Michele Barillaro e l’ex vicesindaco Graziano Cioni. Da capire se nelle frange anarchiche toscane si siano potuti determinare elementi anarchico-insurrezionalisti disposti ad andare oltre la critica estrema, finora espressa in scritti e messaggi.
Anche gli eventuali collegamenti tra anarco-insurrezionalisti toscani ed esteri, rapporti già emersi in passato con la Francia, potrebbero costituire un altro versante dell’analisi degli investigatori che, peraltro, stanno aspettando i rapporti dei colleghi greci e svizzeri sui pacchi bomba spediti all’agenzia per l’energia nucleare di Olten in Svizzera e al penitenziario di Koridallos, in Grecia. In Italia proseguono analisi del Ris dei carabinieri sui reperti e sui frammenti recuperati nella caserma di Livorno dopo lo scoppio.
Risposte che potrebbero dare nuova linfa alle indagini. Oggi i magistrati della procura di Livorno e della Dda di Firenze hanno tenuto un vertice per fare il punto sulle indagini. Alla riunione, fatta a Livorno, hanno partecipato il procuratore capo Francesco De Leo, il sostituto livornese Fiorenza Marrara e il sostituto procuratore della Dda di Firenze, Ettore Squillace Greco. L’incontro ha permesso ai magistrati di scambiarsi le informazioni raccolte finora.
fonte: stampa toscana, 04.04.11