In Russia, come in molti paesi dell’ex blocco sovietico, si è diffuso negli ultimi anni un forte movimento anarchico, antifascista e ecologista legato alle pratiche dell’azione diretta e della controinformazione. Si tratta di una delle poche realtà di reale conflitto all’interno di un sistema di dominio in cui, in maniera esplicita, oligarchie economiche, magistratura, polizia e neofascisti collaborano nell’azione di conservazione di equilibri sociali particolarmente precari.
Il 14 aprile si terrà nella città russa di Khimki il processo a tre compagni arrestati per l’assalto al municipio locale seguito all’attacco, perpetrato da fascisti coperti dalla polizia, di un’occupazione che doveva difendere la foresta di Khimki dalla costruzione di un’autostrada.
Si fa appello ad azioni di solidarietà (ciascuno scelga modi e contenuti) nella settimana che precede la data del processo [2/4 – 9/4/2011].
Solidarietà a tutte le lotte antiautoritarie e in difesa della Terra. Ovunque.
Segue una breve sintesi della vicenda:
Nell’estate del 2010 la foresta di Khimki, nei dintorni di Mosca, viene occupata da decine di anarchici e antifascisti per impedire il suo abbattimento necessario alla costruzione di un’enorme autostrada tra Mosca e San-Pietroburgo legata a speculazioni oligarchiche russe e europee. Il 23 luglio, alle 5 di mattina, gruppi di neofascisti dal volto coperto irrompono armati di mazze e aggrediscono gli occupanti. La polizia interviene con numerosi arresti tra gli antifascisti, sia sul luogo che nelle ore successive.
Il 28 luglio 500 autorganizzati in corteo assaltano il municipio di Khimki rivendicando la liberazione della foresta dai fascisti e dagli speculatori (mesi prima un giornalista che aveva denunciato sulla stampa locale l’ingiustizia della costruzione dell’autostrada era stato aggredito da ignoti perdendo l’uso delle gambe). Nei giorni seguenti saranno arrestati due antifascisti, Aleksei Gaskarov e Maxim Solopov, e trattenuti in carcere fino alla fine di ottobre. Un terzo compagno, Denis Solopov, viene arrestato lo scorso 2 marzo a Kiev, in Ucraina, dove tuttora è trattenuto. Il 14 aprile si svolgera’ il processo.
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