La società Endesa-Enel sta portando avanti due progetti di grave devastazione del territorio in Cile. In Italia tutta la vicenda è ben poco nota.
Da un lato Endesa – Enel vuole costruire 5 centrali idroelettriche sui bacini dei fiumi Baker e Pascua (nella Patagonia cilena), che inonderanno 6.000 ettari, inclusi terreni coltivati e di alto interesse ecologico. L’obiettivo è quello di produrre energia elettrica che verrà trasportata nel nord del Cile.
Dall’altro è prevista la costruzione della linea ad alta tensione più lunga del mondo, circa 2.300 km, che attraverserà il 51% del territorio cileno, nove regioni e 67 comuni, compresi territori appartenenti a comunità mapuche e parchi naturali. Prevista l’installazione di oltre 6.000 tralicci alti tra i 70 e gli 80 metri.
Sia le comunità mapuche che saranno colpite da tali progetti che delle associazioni ambientaliste cilene stanno avviando una lotta contro questo ulteriore scempio ecocida da parte della società energetica italo-spagnola.
Affinché questi criminali contro l’ambiente non agiscano indisturbati, sabota, attacca e distruggi ogni multinazionale!