Indonesia – La lotta autorganizzata di Kulon Progo contro i mega progetti neoliberisti


* 325.nostate.net

trad. Cenere

Chiediamo la solidarietà internazionale più forte possibile per la lotta degli abitanti di Kulon Progo, Indonesia. Loro si stanno organizzando per difendere le loro vite e l’ambiente dalle spietate compagnie minerarie dei capitalisti sfruttatori e i loro sostenitori governativi, con un assoluto rifiuto della sinistra e della politica. Per l’internazionalizzazione della resistenza anticapitalista!

Cari compagni,

siamo un piccolo collettivo libero (informale) di Yogyakarta, nel centro dell’isola di Java, una regione considerata “territorio speciale” dentro lo stato democratico sia per il suo ruolo storico come Impero di Java, e per lo stesso motivo, perché alcune delle antiche regole feudali ancora sono presenti nel cosiddetto stato democratico.

Dal 2007 ci siamo attivati nel mostrarci solidali con la lotta degli abitanti a Kulon Progo che è all’interno della regione di Yogyakarta. La lotta riguardava la resistenza contro le miniere di ferro costituite da una cooperazione della Australin Kimberly Diamone (Indomines) e le sue locali “marionette” della compagnia succursale della figlia del Sultano di Yogyakarta (Sri Sultan Hamengkubowono X), GKR Pembayun.

 

Il mega progetto

La pianificazione delle miniere di ferro è solo l’inizio per un altro mega progetto a venire, che consideriamo come proposta operativa della Asain Development Bank. I territori di Kulon Progo sono un punto cruciale nell’infrastruttura capitalista a Java, nella creazione di diverse autostrade, aeroporto internazionale, e altre infrastrutture industriali che avrebbero un ruolo essenziale per altri progetti minerari e industriali nell’area circostante. Questi progetti coinvolgono compagnie e investitori da altri paesi come: Repubblica Ceca, Australia e Corea del Sud ( alcuni degli investitori di cui siamo già a conoscenza ).

 

Conflitto agrario

Le leggi sono facilmente definite dalla classe dominante. Le precedenti leggi agrarie che proteggono le terre dei contadini dopo l’indipendenza si è minacciato di cambiarle a causa degli interessi economico-politici delle élite.

In accordo con le originali leggi statali, gli abitanti legalmente possono coltivare la terra. Ma ciò non è davvero definitivo visto che c’è anche una legge che dice “Ogni risorsa naturale è proprietà statale”. La rivendicazione feudale della terra fatta dal Sultano crea inoltre una mistificazione del “territorio speciale” e la sua storica giustificazione come impero. Fortunatamente fino ad ora, nessuna legge ha ufficialmente considerato le necessità del Sultano come proprietà ufficiali di tutto il territorio a Yogyakarta: Wonosari, Bantul, Sleman, Kulon Progo.

 

Clima politico

Recentemente ci sono stati “scontri” politici tra progressisti e conservatori dello stato democratico a Yogyakarta da quando il Sultano ha voluto che il governo approvasse la sua eredità feudale della terra (così i progetti minerari e altri mega progetti sarebbero facili per lui e lui stesso giocherebbe un ruolo principale per altri mega progetti ideati a Yogyakarta). Questo crea un’illusione dello stato democratico contro i territori speciali di Yogyakarta. Alcuni punti importanti da considerare sono che Yogyakarta favorisce la vita intellettuale e la città ha la reputazione di città universitaria per l’esistenza di un’ottima educazione e università dell’Indonesia. Per esempio, nelle aree urbane di Yogyakarta, molti dei suoi abitanti sono studenti da ogni parte dell’Indonesia. Ciò crea relazioni multiculturali e uno sviluppo della vita intellettuale e una attiva scena artistica. Nel recente spettacolo di opposizione tra il Sultano e il Presidente, il Sultano è stato premiato dai “corrotti” accademici progressisti, i cosiddetti “artisti radicali”, e dalla sinistra opportunista, più democratica, progressista, pluralista ( e altri controsensi) del presidente al potere. Questa tendenza viene vista falsamente da molti “progressisti” come una vera lotta contro il regime e la maggior parte di loro mostra solidarietà per la “ETERNA” preservazione dei territori speciali di Yogyakarta e l’eterna autorità della dinastia del Sultano per governare Yogyakarta all’interno del democratico stato Indonesiano ovviamente con il progetto nascosto di leggi, che sono: eterna proprietà da parte del cosiddetto Sultano e Paku delle terre di Alaman. Secondo noi, come individualità tra gli abitanti, se il pluralismo e il multiculturalismo, e anche la libertà d’espressione esistono realmente, non hanno nulla a che fare con il Sultano. E’ semplicemente una vita urbanizzata degli studenti con vari retaggi culturali che la rendono possibile, e in alcuni casi si presentano scontri culturali ed etnici, come nelle maggiori città di Java. Ma visto che la maggioranza degli abitanti di Yogyakarta sono studenti e non lavoratori, ecco che si spiega che il tempo libero può creare atmosfere “speciali” e non a causa dei suoi territori feudali speciali dove uno stipendio davvero basso viene premiato come dedizione e lealtà al Sultano.

La Lotta

(leggere a “A tale of Sand”, una breve storia della lotta degli abitanti di Kulon Progo)

Intervista – > http://hidupbiasa.blogspot.com/2010/11/kulon-progo-government-forces-us-to.html

A Tale of Sand -> http://hidupbiasa.blogspot.com/2009/12/tale-of-sand.html

Circa diecimila persone perderanno le loro terre e le loro case a causa della rivendicazione feudale del Sultano e Paku delle terre di alaman. Fin da quando la gestione del progetto minerario e delle sue operazioni preliminari sono state condotte, gli abitanti di Kulon Progo hanno resistito davvero con forza, questi abitanti dignitosi vengono da diversi villaggi: Trisik, Karangwuni, Bugel, Pleret, Garogan, Karang Sewu. I progetti minerari minacciano di sfruttare la terra per circa 2987-3000 acri. La lotta che è iniziata nel 2007 ha dato vita ad un gruppo allargato di abitanti chiamato PPLP-KP (Associazione dei Contadini della Costa di Kulon Progo). Il PPLP-KP, come l’organizzazione quotidiana del villaggio di Kulon Progo, benché abbia ancora una gerarchia informale (alcuni sono considerati come anziani) la sua natura è molto orizzontale. Questi villaggi hanno le loro tradizioni di assemblee decisionali dove ogni villaggio invia propri delegati che sono responsabili di riferire alla propria gente, e non in funzione di leader. Spesso, in alcuni importanti eventi, questi leader informali non possono fare nulla per spegnere la rabbia degli abitanti.

Il PPLP-KP ha condotto molte manifestazioni, e in quasi tutte, migliaia di persone hanno partecipato. Questa solida rete di villaggi è pura e incontaminata dall’interferenza esterna delle ONG, partiti politici, e organizzazioni di sinistra. E le assemblee degli abitanti hanno reso chiaro che per mantenere la loro solida unità, il PPLP-KP e la lotta degli abitanti di Kulon Progo dovrebbe essere gestita dagli abitanti stessi e non da alcune organizzazioni o altri specialisti. Questa strategia è stata vista come cruciale per evitare ogni pericolo in futuro se ci saranno altri interessi politici nascosti in ogni organizzazione politica che vorrebbe interferire nella lotta. E da tempo si è dato ragione, visto che la lotta diviene più solida negli anni e alcune organizzazioni politiche hanno mostrato il loro vero volto. Inoltre è da notare, da quando è iniziata la lotta, che le autorità locali che fanno capo allo stato locale o centrale non sono più operative visto che gli abitanti hanno deciso di controllare tutto autonomamente.

 

Criminalizzazione e il cosiddetto “ Sostenitori Indipendenti “ (LBH)

Nei recenti momenti di lotta, sono successi alcuni incidenti. Ogni notte e giorno, uomini e donne hanno pattugliato i loro villaggi per vedere se il governo o altre istituzioni colpevoli venivano nei loro villaggi senza alcun permesso degli abitanti. Nello scorso Dicembre e a Gennaio, sono successi due incidenti quando delle macchine degli investitori sono state danneggiate e alcune delle persone all’interno sono state tenute in ostaggio per tre ore. Gli abitanti hanno creato le loro leggi, in accordo con esse, se un’istituzione vuole venire nella zona, specialmente quelli coinvolti nei mega progetti, dovrebbero affrontare prima la comunità, altrimenti sarebbe un’offesa alla legge della comunità.

 

16 Dicembre 2010: sequestro di sei macchine appartenenti agli investitori e danni ad alcune delle macchine

17 Dicembre 2010: La comunità oltraggiata distrugge l’ufficio della miniera e si assicura che esso non possa tornare operativo.

12 Gennaio 2011: La comunità distrugge una macchina aziendale dei ricercatori della compagnia.

 

Queste azioni condotte dagli abitanti sono state criminalizzate e la compagnia ha assunto un avvocato molto famoso in Indonesia per far causa alla comunità. Ogni volta che c’è un caso come questo, la legge ricorre ad un’istituzione ufficialmente chiamata LBH (Lembaga Bantuan Hakum) che prova a convincere la comunità che una lotta vincente dovrebbe stare all’interno della legge e che le azioni illegali andrebbero sospese-sebbene la polizia emette solo un mandato e non è capace o ha il coraggio di catturare sospetti o testimoni, visto che la comunità sarebbe lo scudo umano se alcune persone diventassero ostaggi dello stato a causa della difesa dei propri diritti.

LBH è un problema per la lotta, non solo perché loro credono in una lotta politica in tribunale, e il loro fermo attaccamento alla legge e allo stato, ma perché la maggior parte degli avvocati in questa istituzione anno parte della rete di istituzioni di sinistra e organizzazioni ambientali di sinistra che storicamente hanno una cattiva reputazione nei movimenti locali: intrighi politici, corruzione, subordinazione, ecc. In casi recenti hanno cercato di influenzare alcune membri della comunità per espellere la piccola minoranza di antiautoritari che sono profondamente coinvolti nel PPLP-KP ma che non hanno alcuna organizzazione. Fortunatamente, le conversazioni sono state registrate dalla comunità stessa e sono state ascoltate negli incontri interni.

LBH cerca di espellere la piccola minoranza di antiautoritari a causa della loro posizione ostile verso ogni rete di ONH e altre istituzioni di sinistra che spesso sono collegate con elite e politici. LBH accusa gli anarchici di invogliare gli abitanti a condurre azioni illegali, di cui tutte queste accuse sono basate su menzogne, visto che la maggior parte di queste azioni sono state condotte spontaneamente e che la comunità stessa è già combattiva nella loro posizione contro le miniere e i suoi dipendenti. LBH inoltre vuole che la loro rete si infiltri nella lotta ma sono dolori visto che l’accordo delle assemblee del PPLP-KP non accetta alcuna interferenza delle ONG o di altre istituzioni politiche. LBH sono un problema per la lotta, il suo interesse strettamente politico non può essere un aiuto indipendente per il movimento. Può solo fare intrighi con tutto il movimento e minacciarne la sua lotta solida e autorganizzata.

 

Solidarietà globale

Considerando queste implicazioni politiche e la tendenza rivoluzionaria della lotta degli abitanti, urge per noi avere una forte solidarietà internazionale. E per conto degli abitanti, abbiamo bisogno di input su come combattere queste leggi su scala internazionale. Abbiamo creato infrastrutture di lotta nel villaggio: radio di comunità e centri sociali. E inoltre ci sono state due azioni solidali condotte dai nostri compagni a Melbourne e Perth (a causa del coinvolgimento della Australian Kimberly Diamone). Abbiamo un terribile bisogno di aiuto per far si che questa lotta sia vittoriosa senza alcuna interferenza delle istituzioni di sinistra e della loro disgustosa rete. Per favore contattateci per collaborare e noi vi aggiorneremo con una più completa e comprensibile spiegazione della lotta. Questa lettera non è una nostra iniziativa ma il risultato degli incontri con il PPLP-KP.

Per conto degli abitanti,

Kulon Progo Solidarity Network

S.A.K.S.I.

Sito: http://petanimerdeka.tk

Email: petanimerdekaahoo.com

Telefono: +6285729818518

 

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