* http://actforfreedomnow.blogspot.com/2011/03/update-on-ccf-trial-greece-friday.html
trad. Cenere
Oggi i compagni hanno chiesto che le azioni a loro attribuite siano riconosciute come politiche. Allo stesso tempo loro hanno presentato delle obiezioni procedurali circa la cattiva composizione della corte e circa la dichiarazione delle accuse ufficiali ritenute vaghe. Le obiezioni non sono state accolte.
Prima di tutto, l’avvocato di A. Mitrousias ha presentato tre obiezioni procedurali supportate anche dagli avvocati degli accusati presenti E. Rallis, N. Vogiatsakis, E. Giospas e Konstandina Karakatsani.
Inizialmente è stata presentata un’obiezione circa la cattiva composizione della corte. Secondariamente, gli avvocati hanno presentato un’obiezione di materia di competenza della corte, perché essa è, come hanno detto, per le azioni politiche e non per i comuni atti illegali. Gli avvocati hanno specificato che la definizione di azione terrorista, in azione col codice penale, coincide con la definizione di crimine politico, come è stato definito dalla legge. La pubblica accusa, al contrario, ha sottolineato che in accordo alla Corte Suprema solo il colpo di stato o il tentativo di colpo di stato è sono considerati un crimine politico.
A questo punto il compagno A. Mitrousias ha parlato e ha affermato che è contraddittorio per il sistema legale riconoscere l’attribuzione di crimini politici solo nei suoi “superiori” livelli gerarchici, come per esempio i colonnelli che tentano un colpo di stato, ma non riconoscendolo in semplici gruppi di cittadini che hanno un’ideologia diversa e che desiderano cambiare lo stato di cose per come lo conosciamo.
Come terza cosa, l’avvocato di A. Mitrousias ha presentato un’obiezione circa la vaghezza delle accuse ufficiali con la spiegazione che essa include ambiguità e aspetti approssimativi nelle prove basilari delle azioni criminali attribuite agli accusati. Più precisamente, ha detto che le accuse ufficiali non definiscono con chiarezza le azioni criminali attribuite, il luogo, il tempo, il mondo in cui gli individui hanno commesso queste azioni. La corte ha rigettato inoltre questa obiezione in quanto inaccettabile. Va ricordato che la stessa obiezione era stata presentata il 7 febbraio dall’avvocato di Konstandina Karakatsani.
Il processo continua lunedì 7 marzo.