es/it México – Carta del prisionero eco anarquista Braulio Duran

Carta del compañero Braulio Arturo Duran desde el cereso de León, Guanajuato a mas de 5 meses de su arresto.

* grupohastaelfinal.wordpress.com

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La revolución va simplemente más allá de las palabrerías, actitudes, sentimientos, la revolución es la verdadera oposición al sistema dominador, que día a día toma nuestras vidas para satisfacer su avaricia por tenerlo todo. Muchas veces solemos llenarnos la boca de palabras cuando nuestros propios actos demuestran lo contrario, y simplemente somos o más bien nos transformamos en un número más, como lxs que vemos a cada instante, caminando como zombies llenando un estatus social. La lucha antiautoritaria tiene como base la libertad y el completo dominio de nosotrxs mismxs como individuxs luchando por lo que creemos es lo más preciado, la tierra, animales, los ecosistemas, nuestra propia libertad.

La civilización es un complejo sistema de domesticación donde domina el poder, llenando las mentes de tecnología innecesaria, destruyendo los bosques, devorando plantas, llenando de asfalto la tierra, terminando con millones de vidas, desapareciendo los lagos, contaminando los mares, donde nada importa mas que su maldito dinero y el supuesto “bien-estar” y “seguridad” que nos brindan, esta no es nuestra naturaleza, es por eso que tenemos que ser más determinantes, más persistentes, más congruentes y trascendentes, no sólo querer cambiar las cosas con palabras que lo único que hacen es engrandecer al enemigo (el sistema), la lucha es más que palabras, a las palabras se las lleva el viento, la revolución no es posar en una ideología o en un estilo de vida sólo para lucir alternativxs y creer que la anarquía es un mugroso slogan, luciendo parches y camisetas con lindas consignas que al final de cuentas es hipócrita, quizás suene raro hablar de evolución, pero realmente tenemos que dejar esas ideas reformistas y no quedarnos en la teoría, ser anarquista de escritorio, lo más típico…

Muchxs liberacionistas se han enfrentado a la prisión, ya que los actos subversivos son tachados de actos terroristas, otras veces se han encontrado con la muerte por el simple hecho de ir más allá de la simple teoría. Para esto ya nos tienen preparado un lugar, para lxs inadaptadxs, rebeldes, locxs, que es la prisión, pero como dijo un amigx, “¿qué estar en la calle no es lo mismo que estar en un centro de readapatación social?”. Sumergidxs en sus normas, marchando como unxs tontxs, robotizadxs, tan mecanizadxs, donde todo son trámites, procesos, restricciones, donde si intentas escapar terminarás con una bala en tu cabeza o si te “portas mal” te mandan congeladx al castigo, entonces me pregunto ¿seguiremos con lo mismo por cientos y miles de años más (si es que el supuesto progreso no termina con todo antes)? ¿Seguiremos soportando que terminen con nuestros sueños? ¿Seguiremos creyendo que no pasa nada?…

Esxs malditxs bastardxs se preocupan por tenernos como marionetas, robándonos las ganas de destruir la realidad, asesinando nuestros sentimientos… Quizás hasta este momento no he cambiado nada (para algunxs) y hasta criticadx sea, pero realmente no me importa lo que se diga porque eso siempre ha existido y existirá.

No pretendo hacerla de juez, tampoco quiero sonar como un autoritario, elitista donde las cosas deben ser como yo digo, simplemente hablo de lo que creo y veo en mi entorno… En este momento me encuentro preso, sigo peleando para que la realidad no sea esta, destruyendo el mundo aunque sólo sea en mi mente. Yo por el momento trato de sobrellevar la cárcel más no adaptarme que es lo que quieren, sigo firme con mis convicciones y creyendo que es mentira que en todas partes no pasa nada, cuando no es así, como me dijeron un día “prefiero caer muertx ante los pies del enemigx, que caer frente a los pies de nuestra propia resignación” que es la peor forma de ser vencidx.

Ya por ultimo, quiero mandar un fraternal abrazo a lxs compañerxs que me conocen y a lxs que no también que estarán ahí presentes, no pretendo hacerme “fama” eso lo aclaro, sólo es un saludo incondicional, saludxs también a lxs compas de Hasta el Final por hacer llegar este escrito.

POR LA DESTRUCCIÓN DEL SISTEMA TECNO-INDUSTRIAL Y EL SISTEMA CARCELARIO!

Sinceramente… xBRAUx

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Para escribir cartas de apoyo a Braulio:

xliberacionxbrauliox@riseup.net

Para escribir cartas de apoyo a Adrian:

libertadparaadrian@hushmail.me

 

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Messico – Lettera del compagno Braulio Arturo Duran dal Cereso (centro di riadattamento sociale) di León, Guanajuato a più di 5 mesi dal suo arresto.

* grupohastaelfinal.wordpress.com

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La rivoluzione va ben oltre il chiacchiericcio, gli atteggiamenti, i sentimenti, la rivoluzione è la vera opposizione al sistema dominante, che giorno per giorno prende le nostre esistenze per soddisfare la sua avarizia, per avere tutto. Spesso siamo soliti riempirci la bocca di parole quando le nostre stesse azioni dimostrano il contrario, e semplicemente siamo o piuttosto ci trasformiamo in un ulteriore numero, come quelli che vediamo in ogni istante, che camminano come zombie all’interno del loro status sociale. La lotta antiautoritaria ha come basi la libertà ed il dominio completo di noi stessi come individui che lottiamo per quelli che crediamo siano più preziosi: la terra, gli animali, gli ecosistemi, la nostra stessa libertà.

La civilizzazione è un complesso sistema di addomesticamento in cui domina il potere, che riempe le menti di tecnologia non necessaria, distrugge i boschi, divora le piante, riempie la terra di asfalto, distrugge milioni di vite, causa la scomparsa di laghi, inquina i mari, in tutto ciò quel che importa non è altro che il maledetto denaro, assieme al presunto “ben-essere” ed alla “sicurezza” che ci vengono dati, ma questa non è la nostra natura, è per questo che dobbiamo esser più determinanti, più persistenti, più congruenti e trascendenti, non dobbiamo cambiar le cose solo con parole che l’unica cosa che fanno è far ingrandire il nemico (il sistema), la lotta è ben al di là delle parole, le parole se le porta via il vento, la rivoluzione non è mettersi in posa con un’ideologia od uno stile di vita solo per pavoneggiarsi d’esser alternativi e credere che l’anarchia sia un sudicio slogan, fatto di toppe e magliette con degli slogan carini che in fin dei conti sono ipocriti. E’ strano parlare di evoluzione, ma realmente dobbiamo lasciar da parte queste idee riformiste e non restare nella teoria, smettendola di esser i classici anarchici da scrivania…

Molti liberazionisti hanno avuto a che fare con la prigione, perché le azioni sovversive sono considerate azioni terroriste, altre volte sono morti per il semplice fatto di andare al di là della semplice teoria. Per questo ci hanno già preparato un posto, riservato agli inadatti, i ribelli, ai folli. Questo luogo è la prigione, ma come ha detto un amico: “Esser liberi non è lo stesso che esser in un centro di riadattamento sociale?”. Sommersi nelle loro norme, camminando come dei pazzi, robotizzati, meccanizzati, in cui il tutto è fatto di pratiche, processi, restrizioni, dove se cerchi di fuggire finisci con una pallottola in testa o se ti “comporti male” ti spediscono in punizione. Allora mi chiedo: continueremo così per centinaia e migliaia di anni (a meno che il presunto progresso non terminerà prima con tutto l’esistente?). Continueremo a sopportare che la finiscano con i nostri sogni? Continueremo a credere che non accade nulla?…

Questi maledetti bastardi si preoccupano di tenerci come delle marionette, rubandoci i desideri di distruggere la realtà, assassinando i nostri sentimenti… Forse fino a questo momento non sono cambiato in nulla (per alcuni) e vengo perfino criticato, ma sul serio non m’importa quel che si dice perché le critiche ci sono sempre state e continueranno ad esserci.

Non pretendo sentenziare nulla, né apparire come un autoritario, elitario per il quale le cose devono esser fatte come dico io, parlo semplicemente di quel che credo e vedo atteno a me… In questo momento mi trovo recluso, continuo a lottare affinché la realtà non sia questa, distruggendo il mondo anche se solo nella mia mente. Per il momento cerco di sopportare il carcere ma non di adattarmi ad esso, che è quel che vogliono. Continuo fermo nelle convinzioni e credo che sia una menzogna che dappertutto non accade nulla, invece non è così. Come m’hanno detto una volta: “preferisco cadere morto davanti ai piedi del nemico, che cadere davanti ai piedi della nostra stessa rassegnazione”, che è la peggior maniera d’esser vinti.

Infine, voglio inviare un abbraccio fraterno ai compagni ed alle compagne che mi conoscono ed anche a quelli/e che non conosco. Non pretendo farmi la “fama”, voglio chiarirlo. Si tratta solo di un saluto incondizionato. Saluti anche ai compagni ed alle compagne di Hasta el Final che diffondono questo scritto.

PER LA DISTRUZIONE DEL SISTEMA TECNO-INDUSTRIALE ED IL SISTEMA CARCERARIO!

Sinceramente… xBRAUx

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Per scrivere lettere d’appoggio a Braulio:

xliberacionxbrauliox@riseup.net

Per scrivere lettere d’appoggio ad Adrian:

libertadparaadrian@hushmail.me

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