FAI – Cospirazione delle Cellule di Fuoco rivendica l’invio di un pacco incendiario al ministro della giustizia

* http://actforfreedomnow.blogspot.com/2011/02/informal-anarchist-federation.html

trad. Cenere

Non mi sento perduto per il mio arresto…

Non mi sento perduto per la clandestinità…

Non mi sento perduto perché sono imprigionato…

Non mi sento perduto per la Lotta che portiamo avanti…

PERCHE’ L’UNICA LOTTA PERSA E’ QUELLA CHE NON E’ MAI INIZIATA

(Michalis Nikolopoulos membro della cellula dei prigionieri membri della CCF)

La vera sconfitta in una guerra non è la cattura nelle mani del nemico, ma la capitolazione, la perdita di consapevolezza, la resa, la penitenza, le dichiarazioni di fedeltà. Perché questo è quando viene giocato il gioco del potere, nel declino morale e nella svalutazione dei suoi oppositori dissidenti. Esso vuole forzare i ribelli a sottomettersi, ad inginocchiarsi, facendogli capire chiaramente che “ogni lotta è persa, ogni resistenza è inutile”. Comunque l’unica lotta persa è quella che non è mai iniziata. I suoi comando sono chiari. “Non devi pensare, non devi resistere, non devi lottare”. E quando la sua retorica non funziona, né con l’illusione della frenesia consumistica o con la minaccia della violenza dei manganelli, pistole e lacrimogeni, ci sono i “chierici” giudiziari e istituti correzionali pronti ad “alloggiare” i più indisciplinati per un tempo indefinito. Essi inoltre vogliono mandare questo messaggio “noi decidiamo e diamo gli ordini” all’interno della speciale corte marziale politica che sta giudicando il caso della Organizzazione Rivoluzionaria Cospirazione delle Cellule di Fuoco.

Non c’è bisogno essere antiautoritari per capire il lampante fascismo che prevale nella corte speciale della prigione di Koridallos. Il rifiuto di installare microfoni per la registrazione del processo e il fatto che i poliziotti trattengano tutti i documenti della gente che vuole esprimere la sua solidarietà e stare vicino agli accusati sono le “virtù” dell’ammirabile mondo della democrazia. Quelli che con i loro appetiti predatori hanno “ipotecato” la vita di un intero popolo, adesso parlano del “costo insostenibile della registrazione del processo” mentre contemporaneamente trattengono i documenti della gente che vuole presenziare al processo, ovviamente per usarli in modo non “innocente”, ma come input per la polizia e il dipartimento antiterrorista.

Saremo concisi.

I compagni della cellula dei prigionieri membri della CCF e i dignitosi ribelli P. Masouras e G. Karagiannidis hanno evidenziato mille volte meglio di noi le direttive politiche e repressive di questo processo.

La scommessa essenziale che viene giocata al momento da parte anarchici, rivoluzionari, solidali e indisciplinati è di non permettere al potere di fare un altro passo in avanti nel rafforzamento del suo colpo di stato. La cellula dei prigionieri membri della CCF e i compagni dignitosi hanno posto il limite di vita e la dignità con l’inizio di uno sciopero della fame il 3 febbraio. “Questa lotta prende forma, non per una precaria vittoria in questo tribunale, ma al fine di essere imposta come un termine non-negoziabile in tutti i processi politici che seguiranno, la possibilità di una presenza libera per le persone che vogliono esprimere la loro solidarietà. Una lotta che arriva al culmine con l’inizio dello sciopero della fame” (G. TsakalosM. Nikolopoulos – membri della cellula dei prigionieri membri della CCF). I compagni hanno trasformato un processo del potere in una vittoria non solo per la Cospirazione delle Cellule di Fuoco ma anche per la maggior parte del fronte rivoluzionario. Tutto ciò che è successo e tutto ciò che succederà rappresenta la nuova sinergia tra giustizia e accusa che il sistema sta preparando per i suoi oppositori politici.

Compagni…! In questo processo si sta conducendo una delle più importanti battaglie che vanno ben oltre l’azione e la storia di un’organizzazione rivoluzionaria. Lo stato sta “testando” la resistenza e la sopportazione dell’area radicale-sovversiva.

Alcune coincidenze, come la facilità con la quale la polizia e la pubblica accusa riempie gli schermi delle tv e le prime pagine dei giornali con le foto dei sospettati, il cui coinvolgimento con le accuse viene provato solo dopo, come l’anarchica Fee Meyer o K.S. che è stato arrestato come sospettato per una rapina a Salonicco e si è rivelato non avere relazioni con queste “accuse” a suo carico, non sono casuali. ( Citiamo anche la rapina per la quale è stato arrestato l’anarchico Rami Surianos e ovviamente se lui fosse innocente meriterebbe la nostra solidarietà, fosse colpevole la merita mille volte di più ). La nuova moda di arrestare persone accusate per sconosciuti-anonimi gruppi terroristi, come il caso dei 6 e dei 4 compagni arrestati a Salonicco, non è casuale.

La trovata degli sconosciuti-anonimi gruppi terroristi, come chiunque può comprendere, è un “argomento elastico” che si stira e si apre in base ai voleri e agli interessi del potere e al rafforzamento delle autorità al fine di giustificare il grande aumento delle accuse in futuro (disposizioni speciali della legge antiterrorismo).

Si è sentito dalla pubblica accusa che nel caso di F. Meyer “non è spiegabile il possesso di testi scritti da sospettati di terrorismo”. Questo significa che il possesso di testi già pubblicati, che contengono pensieri,opinioni,proposte, indipendentemente dal fatto che qualcuno concordi o no, è considerato un reato. Quindi forse la stagione della psicopolizia non è lontana. Non dobbiamo dimenticare che ciò che viene usato dagli occhi, deve essere usato anche dal cervello. Chiunque può ricordare le reazioni nate per il primo tribunale speciale anni fa per la Organizzazione Rivoluzionaria 17 Novembre, e paragonarle con l’attuale processo. Adesso il fatto che un tribunale speciale esista sembra normale e solo qualcuno reagisce (un fatto che gli rende onore).

Esattamente ora dobbiamo passare al contrattacco. Esattamente ora dobbiamo smettere di abituarci a ritirarci. Esattamente ora dobbiamo smettere di temere il fantasma della repressione. La repressione esiste perché esiste l’azione. Un’azione qualitativa, quantitativa e caparbia.

I prigionieri membri della CCF e i dignitosi compagni hanno innescato qualcosa. I nostri fratelli di Salonicco del caso dei 4 insieme a G. Skouloudis così come Stelios e Panos Anastasiadis (caso NADIR) hanno trasformato la loro solidarietà in azione partecipando allo sciopero del vitto carcerario. Vogliamo ricordare anche i 4 compagni D. Dimtsiadis, D. Fessas, M. Tsilianidis, S. Tzifkas che hanno dato una “lezione” di dignità rivoluzionaria, disdegnando e insultando i giudici con il loro comportamento fiero non dicendo una parola, rifiutandosi di riconoscere il processo. Vi ricordiamo che siete sempre nei nostri pensieri e le pericolose giornate di rivoluzione non sono finite…

Adesso tocca a noi. Noi, “i liberi”, tutti noi, anarchici e rivoluzionari che diciamo di rifiutare questo momento, che stiamo lottando per la libertà, che stiamo demolendo i loro falsi dei del denaro perché i nostri sono l’essere umano, lasceremo da soli i nostri compagni? Tollereremo il delirio fascista di questo vile presidente (della corte) e dei suoi collaboratori che pronunciano sentenze “di morte” per i compagni in sciopero della fame?

Non c’è bisogno che chiunque risponda a se stesso con l’emozione. Non c’è spazio per l’emozione, o per le simpatie umanitarie. E’ una faccenda di chiara consapevolezza. Se i valori e il codice morale delle persone che continuano a credere nell’anarchia e nella sua bellezza, concedono loro di ritardare il loro attacco e fornire scuse, questi dovrebbero stare lontano dalle questioni. Noi non li aspetteremo, né lo farà la storia…

Ora o mai più c’è bisogno del nostro passo più decisivo. Diciamo nuovamente che ora si sta giocando la scommessa totale dal lato del potere. Lo sviluppo e il modo in cui il processo della CCF si sta svolgendo sarà la guida per i processi a venire. Ciò che rimane senza risposta sarà considerato una sconfitta. La loro scommessa è nelle nostre mani, per farne la nostra opportunità. Perché i tempi possono essere difficili, i nostri fratelli possono rischiare le loro vite con lo sciopero della fame, molti compagni possono essere imprigionati nelle celle della democrazia, c’è sempre e comunque un’altra possibilità per l’attacco, per la distruzione di questo sistema. Ovviamente, la necessità per la strategia è ora più chiara che mai. La lotta non viaggia mai lungo le rette. E scoppia improvvisamente. Anche un apparente “silenzio”, non è una ritirata, ma il silenzio prima del tuono…

Come minima espressione di solidarietà alla lotta dei prigionieri membri della CFF e dei compagni dignitosi abbiamo inviato un pacco incendiario al ministro della giustizia X. Kastanidi che è responsabile per il rifiuto di una delle due richieste dei nostri compagni in merito alla registrazione del processo. Noi non risponderemo alle sue bugie riguardanti la quantità di presunto esplosivo che lui ha citato per motivi di politica informativa al fine di presentarsi come una vittima. Noi lo faremo ripetendo che le misure precauzionali sono sempre le stesse dei 14 pacchi e quindi è impossibile ferirsi per chiunque venga coinvolto.

Piuttosto, vogliamo dire qualche cosa riguardo agli ultimi eventi alla facoltà di Giurisprudenza.

Questa è la stagione degli omicidi. Quando le pareti di un edificio hanno più valore di 300 anime torturate, è sicuro che qualcosa non va bene. Abbiamo parlato delle contraddizioni degli immigrati in un precedente testo, comunque quando la maggior parte della società greca si prende più cura delle finestre e delle porte di un edificio, allora non cerca criminali e omicidi tra i ladri e i disperati. Guardatevi attorno, loro parlano fluentemente la lingua greca e alcuni girano in macchine costose indossando cravatte. Perché dovreste sapere che quando qualcuno è crudele a parole, raramente si ferma a quello…

Infine dichiariamo che da ora il Settore Illegale della Cospirazione delle Cellule di Fuoco parteciperà al Fronte Rivoluzionario Internazionale – Federazione Anarchica Informale. L’espressione esplosiva di solidarietà a livello internazionale per il processo della CCF e anche i comunicati delle organizzazioni come i testi del FLT-FLA (Messico) e Praxedis G. Guerriero, riteniamo che essi avviano potenti basi per l’apertura di un dialogo attraverso l’azione rivoluzionaria ma anche proposte di co-ordinamento.

Inviamo anche i nostri più potenti saluti rivoluzionari ai compagni rivoluzionari in tutto il mondo credendo che le nostri voci e le nostre azioni possono unire e coordinare il nostro attacco totale contro il potere.

I sabotaggi in Turchia e gli attacchi delle cellule informali di insurrezione, gli attacchi in Cile, le lettere con i proiettili a Madrid e Barcellona, le bombe di vernice contro l’ambasciata greca in Austria, l’incendio del tribunale in Svizzera, le azioni di solidarietà in Polonia, a Bristol, a Londra, ma anche in altri posti-chiave della civilizzazione capitalistica (fonti di contro-informazione culmine, viva la anarquia, act for freedom, 325, safa.espiv, ecc.) ci danno la forza e il coraggio per continuare. E non solo, ma anche al fine di agire tramite la nostra partecipazione alla Federazione Anarchica Informale – Fronte Rivoluzionario Internazionale visto che i giorni di calma sono finiti.

Nello stesso momento il nemico interno in Grecia, si sta sviluppando, diventando più efficace e si sta organizzando per il suo confronto col sistema. Gli attacchi del Fronte Rivoluzionario Internazionale – Comportamenti devianti per la diffusione del terrorismo rivoluzionario, Federazione Anarchica Informale – Cellula di Linea aggressiva, Federazione Anarchica Informale – Cellula di Solidarietà Rivoluzionaria, Guerrieri della Coscienza Rivoluzionaria, Commando Lambros Fountas, formazioni rivoluzionarie per la diffusione del caos e altri compagni, dimostrano che la prospettiva di una rete internazionale per la formazione di una Federazione Anarchica Informale con i suoi valori è reale qui e ora. Adesso ogni gruppo anarchico può partecipare a questa piattaforma aperta di azione e pensiero, contribuendo a suo modo in questo sviluppo e co-ordinazione. Inoltre inviamo la nostra calorosa solidarietà alle anarchiche Monica Caballero e Andrea Urzua Cid che si trovano nelle prigioni femminile del Cile e a tutti gli arrestati per il caso-bombas, agli anarchici Adrian Magdaleno e Braulio Arturo Duran (prigionieri in Messico), al nostro fratello Gabriel Pombo Da Silva in prigione in Germania e a Billy, Costa, Silvia e Marco Camenisch (prigionieri in Svizzera).

Infine abbracciamo la nostra stessa gente, Michalis, Gerasimos, Panagiotis, Haris, Takis, stringiamo i nostri denti e facciamo loro questa promessa di impegno: Fino a quando il sole sorge da est non smetteremo di lottare per il vostro rilascio nemmeno per un momento, per essere nuovamente tutti insieme nei più bei piani che abbiamo lasciato incompleti al fine di soddisfare l’avventura più selvaggia e “pazza” di rivoluzione. Il nostro giorno verrà…

Dedichiamo a voi queste poche parole…

“Ama il pericolo. Cos’è più difficile? Ecco cosa voglio.

Quale strada prenderai? Quella più in salita.

Ama la responsabilità

Non cercare amici, cerca compagni.

Non chiederti “vinceremo?”…”saremo sconfitti?”… semplicemente LOTTA … “

Settore Illegale

Federazione Anarchica Informale – Cospirazione delle Cellule di Fuoco

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