Torino – La resistenza del Palazzo e il suo sgombero

Breve resoconto della giornata e nottata di resistenza de il Palazzo

Dopo una settimana di occupazione e iniziative, che hanno visto compagni da tutta Italia e dal resto di Europa dare vita il Palazzo, le autorità hanno attivato la macchina della repressione: sbirri, carabinieri e pompieri. Alle 9 del mattino di giovedì 28/10, iniziavano a circondare e invadere l’edificio, subito 8 compagni salivano sul tetto. Sotto si radunava una nutrita folla: compagni, solidali, qualche curioso, gente del mercato di Porta Palazzo che portava da bere e da mangiare ai presidianti, molti di quei migranti che vivono tutti i giorni l’arroganza delle forze dell’ordine e i ricatti della legge e dei padroni; alcuni di loro rimasti fino alle cariche che in nottata hanno disperso il presidio. Cariche a freddo (purtroppo), che verso le 23.30 hanno disperso le 30-40 persone presenti. Alcuni gruppi si sono ricompattati e difesi con piccole barricate e lancio di oggetti e pietre contro gli sbirri. Sei solidali sono stati fermati e trattenuti in questura, alcuni colti alla sprovvista dalle cariche che senza alcun preavviso hanno assaltato il presidio, altri acciuffati dalle scorribande delle auto della digos, che a mo di carossello partivano a caccia dei compagni. Una caccia all’uomo che è proseguita per tutta la notte, con camionette, volanti e auto in borghese che setacciavano e il centro di Torino e la militarizzata Porta Palazzo.
Durante tutto questo, i compagni sul tetto resistevano al freddo. Solo questa mattina, dopo che un nuovo presidio si era radunato sotto il Palazzo, hanno deciso di scendere e sono stati portati in questura.

Per ora non si hanno maggiori notizie dei fermati in seguito alla resistenza in strada e sopra il tetto.

da informa-azione.info, 29.10.10

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