Negozi Benetton, raid vandalico a Trento

fonte: stampa trentina, 13.10.10
Ieri mattina quando poco prima delle nove le commesse del Benetton di via Oriola sono arrivate davanti al negozio hanno trovato due brutte sorprese: la prima, una scritta, tracciata con la vernice nera «Mapuche liberi» sulla vetrina; la seconda, la serratura bloccata dall’«Attak», la colla a presa rapida. Impossibile aprire il negozio e così la responsabile del punto vendita del grande gruppo tessile veneto ha chiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco che hanno dovuto lavorare parecchio per sbloccare la serranda.
Scritta nera anche sulla vetrina del Sisley che sta quasi di fronte. Pochi metri più in là, in via Del Simonino stessa scena. Quattro ragazze al lavoro con tanto di acquaragia e grandi pezzi di «Scottex» per pulire, non senza fatica, la vetrina dell’altro grande negozio Benetton 0 – 12, quello dei vestiti per bambini. Anche qui scritte che inneggiano alla libertà di questo popolo lontano, i Mapuche, appunto.
Motivo dei danneggiamenti? A quanto pare richiamare l’attenzione sul piccolo popolo indigeno che vive in Patagonia e che ha perso parte della terra acquistata da una società dei Benetton per allevare pecore da lana. Una vicenda che è diventata il simbolo della lotta degli indigeni contro le multinazionali o comunque i grandi gruppi industriali occidentali.

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