La detención que se me efectuó el pasado 14 de agosto realmente no me la esperaba, sinceramente pensaba, ilusamente, que la fiscalía y su equipo policial, después de un arduo seguimiento que duro casi un año y un allanamiento previo realizado el 11 de diciembre 2009,al domicilio que arrendaba en la comuna de recoleta, me dejarían tranquilo ante las nulas evidencias que poseían en mi contra, pero no fue a si, me involucraron en esta supuesta e irrisoria asociación ilícita terrorista y hoy me encuentro en prisión con un régimen de máxima seguridad que establece el encierro durante 22 horas al día.
Cabe señalar que la policía conoce perfectamente mi rutina, con quien me junto, cuales son mis actividades y sabe que no tengo relación con hechos que se me imputan, como me lo manifestó uno de los persecutores en el momento que me encontraba detenido en la comisaria 33 el sábado 14 de agosto.
La fortaleza de esta investigación que le otorga esta supuesta seriedad al trabajo indagatorio de los funcionarios del estado es la declaración de un sujeto interdicto, Gustavo Fuentes, quien luego de intentar asesinar a su ex pareja se adjudica una serie de ataques con bomba. En dicha declaración, Fuentes involucra a diversas personas entre las que me encuentro yo.
Los dichos de este nefasto personaje, según los investigadores, son claves para desentrañar el misterio de las bombas, sin embargo solo ellos (bueno desgraciadamente también el juez) otorgan validez a tales afirmaciones, las que son falsas de principio a fin, como hoy reconoce el propio interdicto
Me cuesta creer que los dichos de G.Fuentes constituyan el motivo central para el hostigamiento policial y la posterior detención de 13 personas más. Lo que en definitiva existe aquí es la persecución de personas afines a una misma idea. Relacionado con lo anterior, afirmo categóricamente que tengo ideas libertarias y antiautoritarias (catalogarme de anarquista seria vanagloriarme demasiado) creo firmemente en la construcción de un mundo donde no existen oprimidos ni opresores, creo en relaciones sociales basadas en la solidaridad y apoyo mutuo. Me siento orgulloso de haber abrasado tan bello ideal. Por ende la actual situación que me toca vivir la atribuyo a esa posición política que opté, en este sentido el que yo este preso hoy es algo que podría haber afectado a cualquier persona que comparta las ideas de libertad que, al parecer incomodan cada vez mas a las autoridades .
Las “evidencias” que la policía encuentra y roba de mi casa (en dos allanamientos que se me han realizado) son en su mayoría libros, folletos y diverso material teórico, lo mismo que les incautan a las otras personas insertas en la llamada “operación salamandra”. Claramente hay una persecución a la idea.
Al respecto, Manuel Rojas en su obra “Sombras Contra el Muro”, refiriéndose a la represión policial que se dejaba caer sobre los libertarios hace precisamente un siglo en éste país señala; “cuando la ventolera viene fuerte puede arrastrar a cualquiera” .
Francisco Solar Domínguez
Preso en la Cárcel de Máxima Seguridad
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Cile – Comunicato di Francisco Solar Domínguez dal carcere di Massima Sicurezza
Non mi aspettavo proprio l’arresto dello scorso 14 agosto. Sinceramente, illudendomi ho pensato che la procura e la sua squadra poliziesca, dopo un arduo pedinamento durato circa 1 anno ed una precedente perquisizione effettuata l’11 dicembre 2009 nell’appartamento in cui ero in affitto presso il comune di Recoleta, mi avrebbero lasciato tranquillo, dinanzi alle scarse prove contro di me. Così non è stato. mi hanno messo in mezzo a questa presunta ed irrisoria associazione illecita terrorista e adesso mi trovo in prigione, sottoposto ad un regime di massima sicurezza che prevede la reclusione in cella per 22 ore al giorno.
Da segnalare che la polizia conosce perfettamente la mia routine, con chi mi vedo, quali sono le mie attività e che non ho alcun legame con i fatti per i quali vengo accusato, come m’è stato detto da uno dei persecutori al momento del mio arresto, all’interno del 33° commissariato, il 14 agosto.
La solidità di questa indagine, che conferisce una presunta serietà al lavoro investigativo dei funzionari dello stato, è la dichiarazione di un soggetto interdetto, Gustavo Fuentes, che dopo aver cercato di assassinare l’ex-compagna s’è aggiudicato la responsabilità di una serie di attacchi esplosivi. In tale dichiarazione Fuentes coinvolge diverse persone, tra le quali il sottoscritto.
Le dichiarazioni di questo nefasto personaggio, secondo gli investigatori, sono dei puntelli per sviscerare il mistero delle bombe; tuttavia sono solo essi (certo, purtroppo anche il giudice) che considerano valide tali affermazioni, che sono false dal principio alla fine, come adesso ammette lo stesso interdetto (si riferisce al fatto che l’infame ha ritrattato le sue dichiarazioni – ndt).
Mi costa credere che le affermazioni di G.Fuentes costituiscano la ragione principale della persecuzione di polizia ed il successivo arresto di altre 13 persone. Quel che in definitiva esiste è la persecuzione di persone affini ad una stessa idea. In merito, affermo categoricamente che sono di idee libertarie ed antiautoritarie (catalogarmi come anarchico sarebbe come gloriarsi troppo). Credo fermamente nella costruzione di un mondo in cui non ci siano oppressi né oppressori, credo nelle relazioni sociali basate sulla solidarietà e sul mutuo appoggio. Mi sento orgoglioso di aver abbracciato un così bell’ideale. Sull’attuale situazione che mi tocca vivere, l’attribuisco a questa posizione politica che ho scelto. In tal senso, il fatto che adesso io sia prigioniero è un qualcosa che potrebbe aver colpito qualsiasi persona che condivida le idee di libertà che, a quanto pare, danno sempre più fastidio alle autorità.
Le “prove” che lo polizia trova e ruba dalla mia casa (nelle due perquisizioni che ho subito) sono per la gran parte libri, opuscoli e altro materiale teorico, le stesse cose che sono state sequestrate alle altre persone inserite nella denominata “operación salamandra”. C’è un’evidente persecuzione dell’idea.
In merito, Manuel Rojas nella sua opera “Sombras Contra el Muro”, riferendosi alla repressione poliziesca scatenata sui libertari proprio un secolo fa in questo paese segnala: “quando la folata arriva con forza può trascinar via chiunque”. .
Francisco Solar Domínguez
Prigioniero nel Carcere di Massima Sicurezza