Messico – Rivendicazione anti-classista dell’attentato esplosivo contro Banamex

Comunicato degli Individuxs Clandestinxs Desenvolviéndose en la Revuelta Callejera,
tradotto e sottolineato da
Culmine.

Con piacere leggiamo le parole dei compagni messicani, per la prima volta -in maniera così esplicita- si sostengono delle posizioni anti-classiste!

Un caro saluto ribelle

Culmine

____________________________________________

Comunicato:

Un altro colpo per Banamex. Senza luce, con vecchie telecamere e dietro un posto ambulante di vendita di cibo spazzatura, c’era una filiale della Banamex, perfetto bersaglio per esser attaccato dalle cellule informali anarchiche in una di queste notti.

Localizzato in via Morelos nel municipio di Ecatepec nel Estado de México.
Dopo aver indagato sulle vie di fuga ed un sopralluogo, abbiamo deciso di attaccare.

La notte di oggi, 13 luglio, mentre la gran parte degli zombie riposava spossata dal lavoro e dalla schiavizzante routine, ci siamo diretti verso l’obiettivo, con l’idea dell’attacco diretto contro questa Banca capitalista e volendo esprimere il nostro più terribile disprezzo contro le ingiuste situazioni e recenti sentenze ai danni dei prigionieri vegani ed eco-anarchici Abraham ed Adrian. Abbiamo fabbricato un ordigno artigianale, composto da un estintore
riempito di dinamite e bulloni ed un classico ritardante e l’abbiamo collocato nella banca, all’interno del settore riservato ai bancomat, proprio mentre a pochi metri da noi c’erano dei bastardi poliziotti che stavano estorcendo un camionista, ma non ce ne siamo preoccupati perché avevamo con noi i mezzi per affrontarli.

Il nostro attacco è stato insorgente, diretto e specifico. Abbiamo lasciato sul posto un messaggio che diceva:

Libertà senza condizioni per:
L’incendiario
Abraham López
Il sabotatore della metro
Adrian Magdaleno
Il distruttore
Víctor Herrera
E la furiosa
Socorro Molinero

Non pensiate che rinchiudendo altri individui questi attentati si fermeranno!
Sabotaggio ai bastardi!!!”

Siamo scomparsi tra l’oscurità, seguendo il nostro percorso tracciato per non esser fermati, diffondendo ancora una volta la guerra sociale contro questa società alienata e assurda, perché la guerra sociale non è a favore della
società ma contro di essa, è una guerra anti-sociale
, che si svolge notte dopo notte, minuto dopo minuto contro qualsiasi autorità.

Siamo individui, ci siamo allontanati dalla massa, non difendiamo gli interessi del “popolo sfruttato” perché abbiamo gettato alla spazzatura il classismo, questa malattia che da diversi secoli minaccia l’individualità di ciascuno di noi fino a convertirci in partecipi delle concrete e noiose decisioni della massa e dell’antica ed antiquata e marcia democrazia, del tipo “si rispettano le decisioni della maggioranza e si ripudiano
quella della minoranza”, quella minoranza che magari aveva Ragione.
Abbiamo gettato via il classismo. Chiunque minacci la nostra libertà e quella della terra è un nostro nemico, sia esso ricco, di classe media o povero. Abbiamo lasciato le pagliacciate del dire che tutti i proletari sono nostri complici, perché non è vero! Quali persone hanno segnalato e consegnato Adrian alla polizia quando è scoppiata quella carica esplosiva nella fermata Taxqueña della metropolitana il 4 febbraio, ragion per la quale sta scontando una condanna a quasi 8 anni di carcere? Quali sono state le persone che hanno dichiarato come presunti testimoni contro Abraham quel 15 dicembre (giorno di furia eco-anarchica) dello scorso anno, in modo che fosse arrestato e privato di quel che più prezioso abbiamo in vita che è la libertà? Sono quelli che molti sinistri chiamano “alleati”, gli schiavi del lavoro e del salario, quelli che subiscono gli ordini del padrone, quelli che non s’interessano di nulla eccetto il denaro e la materializzazione della felicità, quelli che si sono dati interamente all’edonismo insaziabile promosso dai vizi capitalisti., quelli che non sono già persone ma macchine al servizio della civilizzazione imperante e del sistema di dominazione! Sono stati essi quelli che hanno realmente condannato questi due compagni di idee alla reclusione, al trauma di vedersi strappare la libertà in un tribunale in cui un mal nato sceglie ed impone il suo verdetto e la sua definitiva sentenza.

E’ per questo che noi non rivendichiamo la lotta delle masse, degli oppressi, così chiamati per vittimizzare la loro condizione. Essi hanno forze, come noi, hanno la capacità di analizzare la situazione, di riflettere sull’ambiente che li circonda e quindi con un’analisi critica non riduttiva potrebbero iniziare a tracciare il proprio percorso verso la liberazione, non allineandosi.
Noi non siamo super-eroi, non abbiamo capacità magiche o sovrannaturali, siamo uguali agli altri, siamo di carne ed ossa, soffriamo, piangiamo, ci relazioniamo con i nostri affini e cospiriamo per venir fuori un po’ dal sistema e sottrarre quel che han voluto rubarci da quando siamo nati, la nostra vita libera e selvaggia.

Perché un vero rivoluzionario mette in discussione TUTTO, dal suo interno, dalle sue prospettive personali alla civilizzazione, alla diffusione della mega-macchina e del sistema in generale, non si ferma solo alle lotte della sinistra, alle lotte per la liberazione della donna, alle lotte per la liberazione degli animali, o per la liberazione sessuale. L’individuo, vero e proprio rivoluzionario, lotta per la Liberazione Completa, per la Liberazione Totale!

Ed è così che abbiamo segnato il nostro percorso, non ci interessa che simpatizzino con le nostre idee se le persone che ci appoggiano non lottano esse stesse e non partecipano al combattimento contro tutte queste cose, non ci interessano le loro critiche perché sappiamo che saranno piene di attacchi personali, relativisti, riduzionisti e persino antropocentrici.
Non ci interessa che dicano che siamo contro-rivoluzionari, che siamo infiltrati, provocatori, terroristi ed altre cazzate, noi sappiamo quel che siamo ed in cosa ci siamo trasformati. Siamo felici della nostra
situazione, lottando giorno dopo giorno per giungere alla preziosa libertà selvaggia fuori dalle città ed all’interno della natura silvestre, dalla quale siamo e proveniamo veramente.

Appoggio diretto ai prigionieri vegani ed anarchici del: Messico, Italia, Svizzera, Cile, Argentina e del  mondo!

Un saluto agli anti-sociali cileni che adesso sono sotto il mirino del nuovo governatore conservatore che minaccia di strappar loro la libertà, a moltiplicare le azioni, che si veda la risposta insorgente degli abolizionisti ora più che mai!

Per la diffusione della guerra anti-sociale per la Liberazione Totale!

Individuxs Clandestinxs Desenvolviéndose en la Revuelta Callejera

Questa voce è stata pubblicata in azioni dirette, informalidad. Contrassegna il permalink.