Alcune correzioni allo scritto di solidarietà dal carcere di Alessandria

Culmine riceve e diffonde:

I compagni attualmente reclusi nella sezione AS2 della C.R. di San
Michele fanno sapere di aver potuto leggere solo ora alcune versioni
stampate del loro scritto e di avervi riscontrato degli errori di
trascrizione che in alcuni punti ne stravolgono il significato.

Segue la versione corretta (correzioni in rosso):

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Saluto a Billy, Silvia e Costa dal carcere di Alessandria

Un saluto per Costantino Ragusa, Silvia Guerini e Luca
Bernasconi
prigionieri in Svizzera. Questo scritto vuole essere
un modo per esprimervi la nostra solidarietà, completa e
sentita, umana e politica.
Condividiamo il percorso di chi lotta
in prima persona, riconosciamo l’eco dei loro passi nei nostri,
comprendiamo il fiatone che ogni tanto ci rallenta e non ci
sorprendiamo se a volte un ostacolo ci fa cadere, sappiamo
che ci rialzeremo sempre.
Ancora meglio conosciamo la gioia che il
semplice percorrere questi sentieri può dare e, come in una
passeggiata in montagna, non è solo la meta che conta, ma
l’esaltazione che cancella la fatica, la condivisione con i compagni
e le compagne di viaggio, il senso di libertà che ci coglie ad
ogni passo su questo sentiero fuori dalla strada maestra.
Costantino,
Silvia, Luca, siamo convinti che abbiate già fatto vostra la
libertà e che neanche il carcere possa privarvene.
Certi che supererete quest’ostacolo,
d
esiderosi che quei sentieri tornino ad essere
battuti.
Per la distruzione di ogni forza di dominio.
Per l’Anarchia

Alessandro Settepani
Leonardo Landi
Sergio Maria Stefani

dal Carcere di San Michele (AL), 28 maggio 2010

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la versione contenente gli errori segnalati dai compagni era stata
tratta da lombardia indymedia ed era la seguente:

Saluto a Billy, Silvia e Costa dal carcere di Alessandria

Un saluto per Costantino Ragusa, Silvia Guerini e Luca
Bernasconi
prigionieri in Svizzera. Questo scritto vuole essere
un modo per esprimervi la nostra solidarietà, completa e
sentita, umana e politica.
Condividiamo il percorso di chi lotta
in prima persona, riconosciamo l’eco dei loro passi nei nostri,
comprendiamo il fiatone che ogni tanto ci rallenta e non ci
sorprendiamo se a volte un ostacolo ci fa cadere, sappiamo che ci
rialzeremo sempre.
Ancora meglio conosciamo la gioia che il
semplice percorrere questi sentieri può dare e, come in una
passeggiata in montagna, non è solo la meta che conta, ma
l’esaltazione che cancella la fatica, la condivisione con i compagni
e le compagne di viaggio, il senso di libertà che ci coglie ad
ogni passo su questo sentiero fuori dalla strada maestra.
Costantino, Silvia, Luca, siamo convinti che abbiate già fatto vostra la
libertà e che neanche il carcere possa privarvene.
Certi che supererete quest’ostacolo.
Desiderosi che quei sentieri
tornino ad essere abbattuti.
Per la distruzione di ogni forza di
dominio.
Per l’Anarchia

Alessandro Settepani
Leonardo Landi
Sergio Maria Stefani

dal Carcere di San Michele (AL), 28 maggio 2010

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