Aggiornamenti carcerari dal Cile

Di seguito, alcune informazioni carcerarie che è necessario
mettere in circolazione per l’informazione di tutti quelli che
s’interessano della distruzione del dominio e delle situazioni
individuali di coloro che si trovano sequestrati da parte dello
Stato. Salutiamo tutti quelli che rendono possibile tale circolazione
e si mostrano interessati sui compagni prigionieri.

Presxs a la kalle”

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Arresto di Néstor Monje accusato di aver violato la ley antiterrorista
per un attacco esplosivo ai danni dell’università Santo Tomas
di Valdivia.

Venerdì 25 giugno una bomba esplode nell’Universidad Santo Tomás di
Valdivia (sud del Cile). La data coincideva con il 60°
anniversario dell’Opus Dei in Cile, gruppo-setta religiosa azionista
di tale università e di tante altre.

Fino ad ora nessun gruppo, di nessuna tendenza, s’è aggiudicato o
ha rivendicato l’attacco.

L’esplosivo nascosto in una lanterna è stato lasciato alle 17.30, per
esser poi trasportato da funzionari dell’università e
scoppiare verso le 20, ferendo leggermente un ausiliare ed una
guardia privata.

La polizia sta osservando le immagini registrate e sta valutando le
testimonianze delle guardie di vigilanza, che parlano di un soggetto
che li avrebbe “minacciati” quello stesso giorno. Le forze
repressivo riescono ad identificarlo e ne perquisiscono l’abitazione.

E’ così che è stato arrestato Néstor Alberto Monje,
35 anni, e la p.m. Tatiana Esquivel gli accolla subito la violazione
della “Ley antiterrorista”, il che permette di mantenere
immediatamente il detenuto isolato per un periodo che si ritiene
opportuno, in questo caso 6 giorni. Solo il 2 luglio si conosceranno
le accuse contro di lui.

La polizia non lo ha ancora collegato con alcuna ideologia o gruppo,
sostiene solo d’aver trovato materiali per la costruzione di ordigni
artigianali e che Néstor consumerebbe farmaci psichiatrici,
per cui continuerà il trattamento psichiatrico all’interno del
carcere di Valdivia.

Dinanzi alla scarsissima e confusa informazione, risulta complesso e
difficile prendere una posizione chiara e responsabile. Ben al di là
della possibile critica nei confronti della psichiatria,
considerandola un altro pilastro della società carceraria, non
conosciamo i veri motivi dell’attacco o della colpevolezza attribuita
a Néstor. Prendiamo in considerazione l’eterno gioco che porta
avanti il potere, vituperando quelli che passano all’attacco,
trattandoli come “folli”. Ma di fronte al silenzio ed al
monologo della stampa-polizia non possiamo trarre né delineare
delle conclusioni.

L’appello è quello di seguire con attenzione questo caso sia a livello
politico che giudiziario, con l’obiettivo di conoscere i passi del
nemico, e vedere se altre voci parleranno di Néstor.

Per la distanza geografica da Santiago e l’accidentalità di
un’azione del genere, questo fascicolo non rientra in quelli del
“caso bombas “, seguito da Alejandro Peña.

Fine della Ley Antiterrorista! Fine di tutte le leggi!

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Miguel Angel Rapiman, compagno arrestato il 1° maggio e accusato di
porto di bombe molotov… libero!

In seguito ai controlli preventivi intensificati prima del corteo del 1°
maggio e la nauseante presenza poliziesca contro alcuni “noti
anarchici” o centri sociali, viene arrestato il compagno Miguel
Angel Rapiman
, con l’accusa di porto di elementi per la
fabbricazione di bombe incendiarie. Ad oltre un mese dal sequestro
presso il carcere Santiago 1, riesce a esser liberato in seguito ad
un processo con rito abbreviato nel quale s’è assunto la
responsabilità di porto di bombe incendiarie. Adesso ha
l’obbligo delle firme per 540 giorni.

Salutiamo Miguel, nuovamente tra noi… speriamo che il condor continui a
sputare fuoco.

-Presxs a la kalle-

presxsalakalle@gmail.com

www.presxsalakalle.blogspot.com

nei prossimi giorni: Presxs a la kalle Nº16 Mayo-Julio

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