comunicato inviato a Liberación Total, trad. Culmine
comunicato:
Oggi 16 giugno, di notte, abbiamo attaccato l’Instituto Nacional de la Seguridad Social – Ministerio del Trabajo nel quartiere di Gracia (Barcellona), distruggendone le vetrate dell’ingresso principale a colpi di martello. Durante l’attacco il
vigilante dell’edificio ha cercato di fermare l’azione, ma ha saggiamente cambiato idea dinanzi agli avvertimenti del gruppo di sicurezza incaricato di coprire i compagni. Immediatamente tutti noi partecipanti ci siamo dispersi nelle strade vicine.
Con questo modesto attacco rispondiamo alla nuova riforma lavorativa, approvata questo stesso pomeriggio dallo stesso ministero attaccato, e che in nome di un illusorio miglioramento economico, non fa altro che stringere sempre più le catene che trasciniamo con le mani ed i piedi. L’Instituto Nacional de la Seguridad Social, il governo della Spagna nel suo insieme e l’Unione Europea, tutti organismi espressioni del sistema capitalista e di dominio, continuano a praticare acrobazie e giochi di prestigio nel tentativo di mantenere calma la situazione e di pacificare la società di fronte alla possibilità di rivolte e di lotte sociali, proprio adesso in un momento di maggior sfruttamento selvaggio da parte di stati ed imprese.
Questo stesso sistema, storicamente basato su secoli di colonialismo, sfruttamento di terre, “risorse” e “mano d’opera”
a buon mercato, non ha mai rinunciato alla schiavitù, ne ha solo modificato le forme… Basta guardare all’attuale situazione dei migranti, con o senza documenti, e rendersi conto di come vengano spremuti in condizioni lavorative ancor più dure o di come caccino a calci quelli che “non servono” fuori dalle muraglie della ripugnante fortezza Europa, acuendo la povertà bel oltre i suoi confini e adattando il lucroso terrore colonialista ai nuovi tempi.
Motivi e ragioni avanzano per esprimere il nostro odio e la nostra profonda rabbia contro tutto questo dominio. Per questo abbiamo attaccato oggi, per questo sorridiamo dinanzi ad ogni atto di rivolta e salutiamo i ribelli, come salutiamo quelli in sciopero della fame nel CIE della Zona Franca e tutti quelli che con le azioni rifiutano di abbassare la testa dinanzi all’infamia ed ai suoi responsabili.
Che la nostra rabbia s’estenda su di essi, come essi estendono la paura su di noi!
Che arda la rabbia come arde il fuoco su un letto di paglia morta!
Abbasso il ricatto salariato, abbasso il lavoro,
abbasso la serrata, abbasso la miseria e abbasso il lusso!
Abbasso le mura dell’Europa e del denaro!