Santiago del Cile – Attacco incendiario contro Mc Donald’s

fonte: Peste Negra, trad. Culmine

Giovedì 10 giugno, nella notte, abbiamo attaccato con delle molotov un locale di Mc Donald’s all’angolo tra la avenida Pajaritos e calle Las Torres, nel comune di Maipu.

Abbiamo lanciato circa 10 bottiglie piene di acido solforico, benzina e, in contatto con le bottiglie, delle capocchie di fiammifero tritate. Mentre effettuavamo l’azione, dall’oscurità del parcheggio della farmacia a fianco, sono comparsi i tutori dell’ordine. Per questo ci siamo rapidamente allontanati dal posto. Purtroppo, sono riusciti a controllare le fiamme evitando l’incendio del locale.

Con questo gesto incendiario abbiamo voluto ricordare il nostro compagno Punky Mauri, caduto in combattimento il 22 maggio 2009, rivendicando il suo modo d’agire, abbracciandolo e desiderando che la distruzione di quel locale fosse completa.

Ripudiamo la tortura quotidiana praticata nelle carceri del mondo, come è stato dimostrato dalla registrazioni video fatte al carcere di Villarrica, con lo stesso schifo ripudiamo gli oltre 578 milioni investiti in videocamere di vigilanza, come annunciato dal governo per tutelare l’ordine.

Approfittiamo di questo stesso fuoco per salutare la compagna Estela Cortez prigioniera ad Antofagasta, Axel Osorio, Karina Germano ed ai 5 accusati per aver attaccato l’ambasciata della Grecia a Buenos Aires, Sergio Maria Stefani detenuto in Italia, Marco Camenisch in Svizzera, Gabriel Pombo da Silva ad Aachen in Germania e tutti i prigionieri in guerra.

Vogliamo anche incoraggiare la fuga di Diego Rios che sta per compiere un anno dalla sua decisione insorgente, così come solidarizziamo con Diego Alonso che s’è dato alla fuga in Messico.

In questo momento diamo la nostra forza a Esteban Huniguir, compagno detenuto ne la Cárcel de Alta Seguridad e torturato pochi giorni fa dal disprezzabile personale della Gendarmería.
Che sappiamo che non è solo e che il pugno che Esteban ha sferrato contro il carceriere sia un invito a rispondere con energica violenza alle umiliazioni propinate dalle polizie penitenziarie in tutto il mondo.

Solidarizziamo con Esteban con molteplici azioni, in modo che ci pensino cento volte prima di toccare un compagno. Adesso è quando!

Per la distruzione della società carceraria

Fai che viva l’anarchia

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