Comunicato della Columna Terrorista de lxs Revolucionarios de Negro:
trad. Culmine
13 de maggio del presente anno Dopo tanta merda, ci siamo rotti ed abbiamo deciso di distruggere tutto quel che ci distrugge e distrugge il nostro ambiente naturale.
Siamo usciti dal più profondo ed oscuro dell’odio e della rabbia, ma questa rabbia non ci acceca, anzi la trasformiamo in polvere nera e la dirigiamo contro certe teste.
Abbiamo deciso di agire perché non sopportiamo più questa situazione. Le cose vanno sempre peggio e continuano a peggiorare con il frenetico passo di questa società consumista, assieme a questo sistema tecno-industriale. E’ per questo che non resteremo a braccia conserte, guardando come degli osservatori imbecilli ed oggi abbiamo iniziato ad agire.
Per queste ed altre ragioni ci siamo ostinati ad utilizzare i nostri strumenti ed a fabbricare una bomba composta da dinamite nera all’interno di un involucro di metallo unito a delle bombole di gas butano e l’abbiamo lasciata all’ingresso di un Mc Donald’s, vicino al metro Guelatao, nel Distretto Federale.
Mentre stavamo preparando il nostro ordigno, la polizia è passata davanti a noi, non sapendo che ci saremmo burlati di essi e dei dispositivi segreti di sicurezza per vigilare le banche. Da segnalare che a pochi passi di questa franchigia biocida c’erano delle filiali della Banamex. L’ignorante e castrato procuratore della capitale, Miguel Angel Mansera, ha creduto d’aver fermato le esplosioni con le sue minacce televisive, dicendo che ha alcuni dei nostri compagni prigionieri nei suoi penitenziari. Se l’ha creduto s’è sbagliato di grosso, perché l’azione di oggi contraddice le sue assurde dichiarazioni.
Sappiamo bene che non verrà un salvatore divino, né un leader nato per condurci lungo il “cammino della verità”, né le “condizioni” esatte come dicono i mediocri marxisti (quali condizioni vogliono per iniziare ad incendiare tutto? Nascondo solo la paura e la codardia nell’agire con le loro stupide e stanche analisi riformiste), né una data feticcio per iniziare la nostra rivoluzione.
Fino ad ora molta massa ignorante, la stampa venduta e i demoralizzati corpi di polizia ci hanno chiamati vandali, pazzi, pivelli e/o terroristi. Noi dalle nostre individualità ci rivendichiamo come terroristi, non per cadere nel gioco della stampa ed altra merda, ma perché cerchiamo di provocare il terrore e la paura tra tutti quelli che vivono a spese della distruzione ambientale. Non vogliamo né ci interessa terrorizzare le masse, né causare vittime, non ne varrebbe la pena. E’ meglio rivolgere i nostri revolver e le nostre bombe piene di dinamite contro quelle personalità chiavi per
il mantenimento dello Stato e del Capitale, assieme ai loro interessi economici. Perché intimorire le masse, se la gente stessa s’intimorisce tutti i giorni quando si sveglia e si rende conto che ha speso tutto la vita lavorando per qualcosa che non può usufruire, seguendo sempre gli altri subordinati, obbedendo a chi sta in alto, umiliandosi per pochi pesos e non è felice? Come abbiamo detto, la vale la pena intimorire gli zombi.
La passività non appartiene più alla nostra vita, né del nostro modo di sentire, né tanto meno delle nostre idee. L’abbiamo estirpata come un cancro con il bisturi della violenza, la violenza unita alla vendetta, la violenza rivoluzionaria nata dai nostri istinti di libertà selvaggia.
E’ finita! Gli sfruttatori hanno superato tutti i limiti possibili, stanno distruggendo tutto quel che di buono resta in questo mondo, si sono appropriati di fiumi, boschi, mari, animali, deserti, aria, acqua, cibo, delle menti malleabili dei deboli che formano questa società, ma non ce l’hanno fatta con noi.
Noi risponderemo a tutto ciò con sempre più attentati, questa è solo una piccola e prima prova del fatto che che non
scherziamo. Anche se volete censurare, cancellare o coprire, noi siamo qui. Sia noi che voi sappiamo che è accaduto ed è un fatto, e continueranno ad esserci quantunque vogliate nasconderli.
Un saluto a quelli che lottano, molta forza ai compagni prigionieri per la liberazione animale e della terra: Abraham López, Adrian Magdaleno e Diego Alonso.
La guerra sociale continua, siamo sul piede di guerra, in memoria di Mauricio Morales.
.:Columna Terrorista de lxs Revolucionarios de Negro:.