fonte: Archivo Paulino Scarfò
Comunicato:
Pochi giorni dopo che lo Stato fascista del mal nato Peña Nieto (governatore del Estado de México) ha fornito nuove pattuglie, veicoli 4×4, armi uniformi, ecc. dedicati al circo della “lotta contro i narco e la delinquenza organizzata” ai bastardi della Agencia de Seguridad Estatal (ASE); ci siamo burlati delle ronde di 3 o 4 pattuglie e dei nuovi blindati pieni di sbirri armati chiamati dai quartieri popolari “perreras” nei quali passeggiano per il municipio di Tlalnepantla ed altri. Con la presunzione di una sicurezza artificiale che hanno quando imbracciano fucili e vanno incappucciati, ostentando quel che non hanno quando sono disarmati: il coraggio.
Ne le videocamere ad alta fedeltà sono riuscite ad individuarci, né i nuovi “superpoliziotti” sono riusciti a fermarci. Abbiamo colpito un’altra volta protetti dall’oscurità naturale dei grandi edifici di metallo e cemento, dietro l’ombra degli alberi tagliati per costruire la loro schiavizzante e dominatrice civilizzazione.
Abbiamo confezionato la nostra bomba di gas butano con le nostre mani, costruendo la nostra arma con la rabbia generata da questo maledetto sistema tecno-industriale e l’abbiamo collocata all’interno dell’area per il bancomat della Banamex, nella imborghesita colonia Jardines de Santa Mónica, nel municipio di Tlalnepantla de Baz, nel Estado de México. Il nostro ordigno che ha scatenato un incendio, annerendo vetri, soffitto e provocando il caos in questa parte delle città dominate con l’alienazione promossa dal sistema.
Bisogna ricordare che alcuni giorni fa un gruppo insurrezionale ha fatto scoppiare altre cariche di gas butano all’interno di un altro Banamex, a Città del Messico, pertanto sono già 2 gli attentati contro questa banca in un settimana.
Le nostre ragioni sono chiare, Banamex è una delle banche che generano lo sfruttamento, è legata ad altre industrie (come quella automobilistica) che distruggono il pianeta e ne estinguono la libertà. Un’altra delle ragioni per cui abbiamo agito contro questa banca infame è la dimostrazione della solidarietà diretta al compagno prigioniero in Messico Adrian Magdaleno, il quale oltre ad esser stato accusato di aver fatto scoppiare una bomba di gas all’interno del terminal Taxqueña della metropolitana, è stato anche accusato dello scoppio di un’altra bomba di gas butano in una filiale della Banamex, il 25 settembre nella delegazione Milpa Alta nel Distretto Federale: la nostra più profonda solidarietà al compagno attualmente condannato a 5 anni di carcere e che ora si trova nel Reclusorio Norte.
Sappiamo molto bene che certamente dopo questi attentati la policía de investigaciones andrà ad interrogare Adrian su cosa sa su questi avvenimenti. Ma vogliamo dire una cosa, ogni tortura fisica o psicologica che verrà fatta su di lui, sarà pagata con altre bombe, incendi e attentati. Valutate le conseguenze se vi azzardate a toccare qualcuno dei compagni prigionieri, perché la vendetta sarà terribile.
Per la libertà dei prigionieri per la liberazione animale e della terra Abraham López, Adrian Magdaleno e Diego
Alonso.
Per la libertà dei prigionieri antiautoritari Víctor, Emmanuel e Socorro.
Si tratta d’una reazione alle condanne inflitte agli eco anarchici reclusi nelle prigioni del Distretto Federale? Certo, fate bene a pensarlo! E aspettatevi altri attentati contro le vostre
proprietà.
Avete pensato d’aver intimorito con il carcere?
No, siamo solo divenuti più forti.
Frente de Liberación Animal