La polizia riconosce che sarà difficile individuare gli attaccanti del negozio Benetton
http://www.lavozdegalicia.es/lemos/2010/02/17/0003_8299705.htm
Individuare il gruppo che lunedì pomeriggio ha attaccato il negozio
Benetton, di Lugo (Galizia), non sarà compito facile per la
polizia. Il fatto che le sette persone che sono entrate nel locale
commerciale, in pieno centro di Lugo, fossero mascherate rende più
difficili, se non impossibili, le identificazioni. Nessun dettaglio è
stato fornito dalle videocamere.
Fonti di polizia hanno ammesso che l’identificazione degli attaccanti è
complessa.
Gli investigatori sono del parere che il gruppo abbia preparato l’attacco
con anticipo e che abbia approfittato delle feste di carnevale per
non attirare sospetti. Credono, inoltre, che dietro ci sia qualche
organizzazione anarchica. Di fatto, nei forum libertari si è
diffusa la notizia dell’attacco con una estrema rapidità,
aggiungendo dettagli sulle scritte tracciate nel negozio.
La polizia non scarta l’ipotesi che gli attaccanti siano anch’essi di
Lugo e che siano collegati con altri gruppi che hanno effettuato
azioni simili, in altre città spagnole, anche se non
recentemente. Per esempio, a Gijón, è accaduto un
qualcosa del genere.
Fino a ieri mattina il gesto non era stato rivendicato da alcun gruppo
anarchico. ma è possibile che nelle prossime ore l’azione sarà
firmata in qualche pagina anarchica su Internet.
Chiusura del negozio
I danni causati all’interno del negozio sono notevoli. I protagonisti
dell’incidente hanno spaccato le vetrine con delle mazze. Danneggiato
anche il metal detector all’ingresso. All’interno molti abiti sono
stati gettati a terra, altri sono stati macchiati di vernice rossa.
Inutilizzabili anche i computer ed alcuni attaccapanni.
I commessi presenti al momento del rapido attacco non hanno subito
aggressioni. Gli attaccanti si sono occupati solo dei danni
materiali.
La polizia non ha dubbi che si tratti di un attacco in difesa della
comunità mapuche dell’America del Sud che mantiene, da alcuni
anni, una lotta senza soste contro il polemico marchio italiano. Di
fatto, all’interno del locale hanno tracciato la scritta che dice
“Marichiwueu” (sic!) che, a quanto pare, significa
in mapuche “cento volte vinceremo” (sic!, mari=10).
Su internet, l’azione è stato descritta come “vendaval
anarquista no Benetton de Lugo” (in lingua galiziana
“burrasca nella Benetton di Lugo”).
La lotta tra i mapuche e gli imprenditori italiani è costante ed
ha avuto sempre una grande ripercussione mediatica. Diversi sono
stati i processi, le proibizioni, gli attacchi fino a che a mediare
il conflitto è intervenuto il premio Nobel per la Pace, Pérez
Esquivel, che ha rivolto gravi accuse a Luciano Benetton.