Juan Carlos Rico – RIFLESSIONI SULLA VITUPERATA RIVOLUZIONE

di Juan Carlos Rico Rodríguez

in spagnolo: http://puntodefuga.org/reflexiones-sobre-la-revoluci-n-denostada

Lungo il corso della storia teorici di tutte le tendenze ideologiche ci
hanno detto come sarà la rivoluzione. Ci sono programmi dei
propagandisti di tutte le tendenze: marxisti, guevaristi, anarchici,
nazional-socialisti… che ci spiegano come e quando riuscire ad
averla.

Quel
che sappiamo è, invece, la Non Rivoluzione, qui nel “nostro
paese”, siamo quelli che un giorno ci siamo svegliati e ci siamo
trovati nel reparto del “gioco-democratico”. Dalla notte
alla mattina siamo passati da un regime nazional-cattolico
totalitario alla “democrazia” con lo stesso abito. La
“canaglia” (così com’è stato storicamente)
restava esclusa persino dal suolo che calpestava.

Per
questo la rivoluzione non dev’essere un testo teorico-politico, un
programma per prendere il potere, nemmeno un’ideologia (per quanto si
possa riflettere su di essa).

Per
noi la Rivoluzione, innanzitutto, è la guerra internazionale
contro qualsiasi forma di dominio dell’uomo sull’uomo: la rivoluzione
è la distruzione totale di qualsiasi tipo di strutture del
dominio.

Lo sanno molto bene quelli che sono ascesi nelle gerarchie nelle società
trans-azionarie durante la transizione, assicurandosi i privilegi e
quelli dei propri compari nella nuova congiuntura. Per questo ci
arrestano, ci ammazzano. Non solo vogliono attribuirci “la
tragedia delle nostre disgrazie” e quelle altrui, ma addirittura
pretendono -loro che ne sono la causa- farci credere che lavorano
per il nostro benessere.

A tutta questa gente (cittadini/sudditi), noi che sappiamo cos’è
la Non Rivoluzione, non dobbiamo Nulla, così grande è
la storia dei vostri crimini contro di noi. Prenderemo quel che ci
appartiene, sotto ogni aspetto, di quello che ci avete sottratto con
violenza, né con il vostro sangue restituirete il male che ci
avete provocato.

Non c’interessa il vostro Diritto (in definitiva, il vostro terrorismo di
Stato) che legittima la vostra violenza (l’assassinio e la rapina),
nemmeno il vostro immaginario sociale che voi stessi avete
configurato. Ugualmente non siamo interessati alle vostre
retoriche/oratorie sul “crimine”, o i vostri strumenti
legittimanti la morale di massa/gregge (mi scusino le pecore) e da
schiavo.

La rivoluzione, a mio avviso, viene giorno per giorno, con ciascuno di
noi che cerca di distruggere con intelligenza le strutture che
gestiscono il “vespaio” a tutti i livelli e contro tutte le
entelechie: Stato, Potere, Sovranità, Territorio…

La rivoluzione è un atto inquadrato all’interno d’una guerra
permanente contro i dominatori di qualsiasi tipo, inglobati in
“cleri”, “caste” d’ogni genere.

Che non ci trattino come etichette, non apparteniamo a nessuna
circoscrizione. Siamo quelli che in tutti gli angoli e confini di
questo mondo paghiamo le vostre megalomani fatture. Siamo gli
annientati nella mega-industria dell’assassio di massa.

Per questo, la rivoluzione trasformerà tale stato di cose. Questa
trasformazione consisterà fondamentalmente nell’eliminazione e
nella distruzione delle stesse. Perché questo stato di cose
non esiste, perlomeno per migliaia e migliaia di persone come me;
perciò perché dobbiamo rispettarle? Difenderne i
valori? In nome di quali argomenti morali? Chissà, nel nome
degli stessi che credono e perpetuano questo stato di cose: gli
assassini, i politici, gli imprenditori, i prosseneti, gli agenti
della Guardia Civil e di tutti i tipi di polizia della morale della
tortura? Non è la “nostra società”, non ci
piace la vostra organizzazione basata sull’abuso, non ci piacciono le
vostre dichiarazioni morali attraverso gli organismi internazionali
ed i comitati contro la tortura. L’umanesimo da istituzione che non
vi vincola a nulla, ci porta all’annientamento. Continuiamo ad
ascoltare le grida dei torturati ogni giorno, quando non veniamo
torturati noi stessi… Sappiamo quel che occultano: sono come le
matriosche… Non chiediamo assistenzialismi di nessuna tendenza, né
da ONG (per la gran parte figli e militanti della borghesia) e molto
meno carità cristiana. Dio ce ne liberi!

Vogliamo la vostra scomparsa. Non ostacolateci, non cercate di
re-indirizzarci.
Noi siamo la vera forza, la nostra disperazione è un’arma. Siamo
meglio di voi.

Secoli di oppressione, tortura e morte sotto tutti i totalitarismi di
Stato, governativi e politici, non resteranno impuniti.

Vogliamo e lo faremo (o ci dovrete far fuori) l’eliminazione degli aguzzini,
dei torturatori e degli assassini di Stato.

Vogliamo la restituzione della vita. Vogliamo la vita che ci appartiene.

Vogliamo, in primo luogo, che smantelliate quest’industria dell’assassinio di
massa legalizzato, quale primo passo di “buona volontà”.
Siate rapidi… Le cose cambiano… Se non ci torturate, vi
tortureremo… agiremo secondo i vostri corti schemi psicologici…
Se non ci ammazzate, vi ammazzeremo… se ci offendete, vi
offenderemo… E’ finito il vostro tempo. Non abbiamo alcuna paura di
voi… ci fate solo schifo.

Per la distruzione creatrice, per la giustizia popolare, per la guerra
contro la dittatura democratica universale ed i suoi governanti
professionisti, contro i loro edifici di sterminio (vi costerà
molto caro), fino a che scompariranno, contro gli assassini di sempre
(lo stesso trattamento), contro i cittadini/sudditi che con il loro
silenzio cosciente/incosciente (?) sono complici di questo genocidio
sociale. Per la diffusione della guerra permanente internazionale in
maniera tattica, precisa e intelligente. Non più classi
sociali.

Sulla Rivoluzione”

Nemmeno sappiamo quando ci sarà questa rivoluzione… o come abbiamo
atteso o un giorno ci sveglieremo e ne verificheremo gli esiti…
Sappiamo, invece, quel che è la Non Rivoluzione, come quando
in questo Stato s’è verificata la ridistribuzione dei ruoli
(con il ritorno alla democrazia) ed abbiamo visto come i contestatori
siano saliti su quel carro…

La Non Rivoluzione fu il nulla per noi di sempre e per di più
dobbiamo verificare, giorno dopo giorno, come quelli che sono
riusciti “socialmente” nella nuova congiuntura del
cambiamento abbiano assicurato ai propri figli i privilegi di classe
a spese -ovviamente- del nostro sangue, della nostra sofferenza,
della nostra miseria materiale. Non solo ci mantengono prigionieri
per tutta una vita, ma addirittura chiedono, esigono e obbligano a
che li riconosciamo per il nostro bene. A tutta questa gente:
cittadini, rinomati giornalisti, giudici, avvocati, politici, padri e
figli, sudditi… vi dico che ci riprenderemo quel che ci è
stato strappato, con qualsiasi mezzo…

La Rivoluzione verrà, a mio parere, ogni giorno contro le
strutture/persone che gestiscono il “vespaio” e contro le
entelechie: Stato, potere, territori. Per fare la Rivoluzione ci
vorranno azioni rivoluzionarie, azioni all’interno della dinamica di
guerra permanente e totale contro i dominatori, contro le caste, i
cleri e le classi. Non cercate di etichettarci. Non apparteniamo a
nessuna delle vostre entelechie. Siamo quelli che in tutti gli angoli
di questo pianeta paghiamo la fattura e siamo annientati nella
mega-industria dello sterminio, in nome di non si sa quale progresso
sociale e mondiale.

La Rivoluzione dovrà consistere e consiste nel trasformare forme
di relazione tra noi esseri umani in tutti gli stadi/tappe della
nostra vita, mantenendo l’equilibrio con gli altri esseri che abitano
questo mondo e non alterando i ritimi naturali, ovvero non alterando
il ciclo della vita. Nella pratica, prima si dovrà trasformare
la società, distruggendo lo Stato e tutti i baluardi
dell’autoritarismo/dominio. Cioè, eliminateli, perché
questa società non esiste, per lo meno per migliaia e migliaia
di esseri come me. Perché dobbiamo rispettarla? In nome di
quali precetti morali? Quelli degli assassini, degli aguzzini, dei
prosseneti e dei giudici? Non è questa la nostra società.

Con tutti i mezzi di lotta alla nostra portata, contro queste
rappresentazioni politiche di classe, così si fa la
rivoluzione. Se non volete cambiare, vi aiuteremo a farlo.

Convoco tutti alla guerra permanente contro questa classe di parassiti. Si vi
resta del cuore, vi convoco alla lotta che spargerà sangue e
comporterà dolore, ma anche liberazione dal giogo.

Non abbiamo alcuna paura di voi (non l’abbiamo mai avuta).

Per la distruzione creatrice.

Per la guerra senza soste contro tutta questa dittatura democratica
universale.

Su tutti i fronti…

Contro gli assassini di sempre, lo stesso trattamento.

Finitela quale primo passo con i vostri centri di sterminio di massa o costerà
molto caro a voi ed alla società che vi legittima.

Un abbraccio a tutti.

Oggi più che mai, per la Rivoluzione!

Convochiamo tutti voi a renderla reale, qui ed ora.

Siamo con le banlieurs della Francia, con le favelas del Brasile, con le
maras… contro gli sfruttati dal potere per infondere la paura,
l’esclusione ed il successivo annichilimento.

Non vogliamo più testi, ma fatti/azioni.

Distruggiamo l’ancien régime.

Lo possiamo e lo dobbiamo per i nostri figli ed esseri cari.

Per il pianeta.

Se vi resta del cuore, vi convochiamo a questa lotta che porterà
con sé dolore, sofferenza, morte, malattia e carcere, ma che
ha in sé l’emancipazione…

ma anche cosi, vi sta per finire il tempo.

Juan Carlos Rico Rodríguez

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